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==Biografia== | ==Biografia== | ||
Nasce da una madre attrice dilettante e da un padre funzionario di banca, e trascorre l'infanzia a Erba, nella campagna brianzola. In seguito, dopo l'uccisione del padre da parte dei partigiani gappisti<ref>http://www.ilgiornale.it/news/cultura/cos-i-partigiani-ammazzarono-pap-dei-fratelli-pontiggia-925049.html</ref> per ragioni mai chiarite, nelle prime avvisaglie della guerra civile (1943), la famiglia si sposta a Santa Margherita Ligure e poi a Varese, infine definitivamente dal 1948 a Milano. | |||
Nasce da una madre attrice dilettante e da un padre funzionario di banca, e trascorre l'infanzia a | |||
Pontiggia, mosso da innata propensione allo scrivere e da un desiderio irrefrenabile di conoscere l'universo attraverso i libri, ereditato dal padre bibliofilo, scopre lo stile come felicità del linguaggio attraverso la lettura adolescenziale di [[Guy de Maupassant]]. Ultimato il liceo classico con due anni di anticipo, per necessità familiari comincia a lavorare in banca, e al contempo collabora fin dalla sua fondazione ( | Pontiggia, mosso da innata propensione allo scrivere e da un desiderio irrefrenabile di conoscere l'universo attraverso i libri, ereditato dal padre bibliofilo, scopre lo stile come felicità del linguaggio attraverso la lettura adolescenziale di [[Guy de Maupassant]]. Ultimato il liceo classico con due anni di anticipo, per necessità familiari comincia a lavorare in banca, e al contempo collabora fin dalla sua fondazione (1956) con la rivista d'avanguardia ''Il Verri'', diretta da [[Luciano Anceschi]]. Intorno alla rivista ''Il Verri'', della cui redazione Pontiggia entra presto a far parte con un ruolo importante (che non è sempre stato valutato adeguatamente dalla critica), ruotano anche [[Umberto Eco]] e [[Nanni Balestrini]]. | ||
Contemporaneamente completa gli studi universitari e nel | Contemporaneamente completa gli studi universitari e nel 1959 si laurea all'Università Cattolica del Sacro Cuore con una tesi sulla tecnica narrativa di [[Italo Svevo]]. Lo stesso anno pubblica il suo primo romanzo autobiografico ''La morte in banca'', frutto d'una profonda insoddisfazione per la sua esperienza lavorativa e per un mondo che considera frustrante, pieno di adulti che non sono maturi. Grazie all'incoraggiamento di [[Elio Vittorini]], che gli consiglia di dedicare più tempo alla narrativa, nel 1961 lascia l'impiego in banca e si dedica all'insegnamento serale. | ||
Nel | Nel 1963 si sposa con Lucia Magnocavallo, e sei anni dopo diviene padre di Andrea. | ||
Il tempo libero gli consente di approfondire letture, interessi ed esperienze culturali in molteplici direzioni. Pontiggia diventa consulente di alcune case editrici: [[Adelphi]] per la quale pubblica nel | Il tempo libero gli consente di approfondire letture, interessi ed esperienze culturali in molteplici direzioni. Pontiggia diventa consulente di alcune case editrici: [[Adelphi]] per la quale pubblica nel 1968 ''L'arte della fuga;'' e la [[Arnoldo Mondadori Editore]] con la quale collabora attivamente, anche curando insieme con Marco Forti l'''Almanacco dello Specchio'' fin dal primo numero del 1972. Intanto amplia la sua attività di saggista e di critico e occupandosi di autori classici, quali [[Decimo Magno Ausonio|Ausonio]], [[Ambrogio Teodosio Macrobio|Macrobio]], [[Sallustio]], [[Marco Anneo Lucano|Lucano]], [[Bonvesin de la Riva]], successivamente [[Francesco Guicciardini]] e anche di autori moderni e contemporanei come [[Alessandro Manzoni|Manzoni]], [[Giovanni Verga|Verga]], [[Carlo Collodi|Collodi]], [[Guido Morselli|Morselli]], [[Stefano D'Arrigo|D'Arrigo]], [[Leonardo Sinisgalli|Sinisgalli]], [[Antonio Porta (scrittore)|Porta]], ecc. Nel 1978 pubblica con Mondadori il romanzo ''Il Giocatore invisibile''. Protagonista ne è un professore (attaccato anonimamente su una rivista per l'etimologia di "ipocrita"), che vede crollare tutte le certezze su cui ha costruito falsamente l'esistenza. Il tema era stato suggerito a Pontiggia dalla lettura di un feroce scambio polemico tra filologi su una rivista di studi classici. Nel [[1983]] il tradimento di un infiltrato in un gruppo clandestino comunista sarà il filo conduttore del romanzo ''Il raggio d'ombra''. Le vicende sono ispirate da un evento reale accaduto nel 1927; Pontiggia ripubblicherà il libro in un'edizione riveduta nel 1988, ma del risultato non sarà mai pienamente convinto. | ||
Negli anni Ottanta comincia a tenere corsi di scrittura al Teatro Verdi e presso università e altre sedi, incentrati sui vari modi, problemi e aspetti dello scrivere e sullo studio del linguaggio della prosa<ref>Introduzione a ''La grande sera'', suppl. a Famiglia Cristiana n.25, 18 giugno 1997, Milano, pag. IV-V</ref>. | Negli anni Ottanta comincia a tenere corsi di scrittura al Teatro Verdi e presso università e altre sedi, incentrati sui vari modi, problemi e aspetti dello scrivere e sullo studio del linguaggio della prosa<ref>Introduzione a ''La grande sera'', suppl. a Famiglia Cristiana n.25, 18 giugno 1997, Milano, pag. IV-V</ref>. | ||
Pontiggia inizia a pubblicare anche raccolte di saggi dalla scrittura limpida e di forte tensione stilistica e critica: ''Il giardino delle Esperidi'' ( | Pontiggia inizia a pubblicare anche raccolte di saggi dalla scrittura limpida e di forte tensione stilistica e critica: ''Il giardino delle Esperidi'' (1984), a cui fanno seguito il volumetto satirico ''Le sabbie immobili'' (1991), ''L'isola volante'' (1996) e ''I contemporanei del futuro: viaggio nei classici'' (1998), una delle riflessioni più profonde del secolo su chi sono i classici e perché, e sul rapporto che è possibile intrattenere con loro. Nella narrativa riesce a cogliere brillanti successi, di critica come di pubblico, vincendo tra l'altro il [[Premio Strega]] nel 1989 con "La grande sera", un affresco a tratti perfino spietato della società italiana degli anni Ottanta; il [[Super Flaiano]] nel 1994 con ''Vite di uomini non illustri ''(1993); il [[Premio letterario Piero Chiara|Premio Chiara]] alla carriera nel 1997; infine il [[Premio Campiello]], il [[Premio della Società dei Lettori|Premio Società dei Lettori]] e Pen Club nel 2001 con ''Nati due volte ''(2000), romanzo in cui un tema che lo tocca (la disabilità del figlio) si articola in una narrazione non riducibile all'autobiografismo e da cui è stato tratto il film ''Le chiavi di casa''. Durante questo periodo felice, riesce a prestare attenzione a suoi vecchi lavori, ampliando o ripubblicando alcuni dei suoi precedenti libri. | ||
Pontiggia partecipò anche a numerose trasmissioni radiofoniche tra cui ''Dentro la sera'', su | Pontiggia partecipò anche a numerose trasmissioni radiofoniche tra cui ''Dentro la sera'', su Rai Radio 2, ''Vedi alla voce'', ''Damasco'' e infine ''Passaggi mobili'', una serie di conversazioni radiofoniche progettata dall'autore stesso e interrotta però dalla sua morte improvvisa.[[File:Giuseppe Pontiggia 03.jpg|miniatura|sinistra|Pontiggia con [[Alberto Arbasino]] al [[Premio Campiello]] nel [[1994]]]] | ||
Oltre al film citato di [[Gianni Amelio]], da ''Vite di uomini non illustri'' [[Mario Monicelli]] trae il film | Oltre al film citato di [[Gianni Amelio]], da ''Vite di uomini non illustri'' [[Mario Monicelli]] trae il film Facciamo paradiso, mentre nel 1989 il musicista [[Marco Tutino]] scrive ''Due arie per soprano e pianoforte'' su due testi di Pontiggia. | ||
Tra gli autori stranieri che ha presentato [[Herman Hesse]], [[Isaac Bashevis Singer]], [[Rex Stout]], [[E.M. Forster]], [[Valery Larbaud]], ecc. | Tra gli autori stranieri che ha presentato [[Herman Hesse]], [[Isaac Bashevis Singer]], [[Rex Stout]], [[E.M. Forster]], [[Valery Larbaud]], ecc. | ||
Le sue opere, in particolare ''Nati due volte'', ebbero grande successo internazionale e vennero tradotte in spagnolo, tedesco, inglese, olandese, ungherese, francese, svedese, cinese e giapponese | Le sue opere, in particolare ''Nati due volte'', ebbero grande successo internazionale e vennero tradotte in spagnolo, tedesco, inglese, olandese, ungherese, francese, svedese, cinese e giapponese. | ||
Muore a Milano il 27 giugno | Muore a Milano il 27 giugno 2003, colpito da collasso cardio-circolatorio mentre è ancora in piena attività. Dopo i funerali milanesi, ai quali partecipa un ingente numero di persone, la salma viene portata al cimitero di Arcellasco, frazione di Erba. | ||
==Biblioteca e archivio personale== | ==Biblioteca e archivio personale== | ||
La sua biblioteca e le sue carte sono state acquistate nel 2005 dalla | La sua biblioteca e le sue carte sono state acquistate nel 2005 dalla BEIC. La biblioteca è composta da 35.640 volumi comprendenti libri antichi, opere di narrativa, monografie e saggi, dizionari, vocabolari ed enciclopedie, riviste, cataloghi, estratti, manuali e testi scolastici. Sono inoltre presenti le sue opere in italiano e in lingua straniera. Tutto il fondo è catalogato e consultabile dalla BEIC. L'archivio comprende sue carte dal 1947 al 2004. | ||
==Opere== | ==Opere== | ||
===Romanzi e racconti=== | ===Romanzi e racconti=== | ||
*'' | *''La morte in banca. Cinque racconti e un romanzo breve'', Milano, Rusconi e Paolazzi, 1959; ''Un romanzo breve e undici racconti'', Milano, A. Mondadori, 1979; ''Un romanzo breve e sedici racconti'', Milano, A. Mondadori, 1991. ISBN 88-04-34294-3. | ||
*'' | *''L'arte della fuga'', Milano, Adelphi, 1968; 1990. ISBN 88-459-0723-6. | ||
*'' | *''Il giocatore invisibile'', Milano, A. Mondadori, 1978. [[Premio Selezione Campiello]] | ||
*'' | *''Il raggio d'ombra'', Milano, A. Mondadori, 1983; 1988. ISBN 88-04-39834-5. | ||
*'' | *''La grande sera'', Milano, A. Mondadori, 1989. ISBN 88-04-32426-0; 1995. ISBN 88-04-38215-5. (Premio Strega) | ||
*'' | *''Vite di uomini non illustri'', Milano, A. Mondadori, 1993. ISBN 88-04-36910-8. [[Premio Selezione Campiello]] | ||
*'' | *''Nati due volte'', Milano, A.Mondadori, 2000. ISBN 88-04-48411-X. (Premio Campiello; Premio Società dei Lettori, Lucca-Roma), [[Premio Letterario Basilicata]]. | ||
*'' | *''Prima persona'', Milano, A. Mondadori, 2002. ISBN 88-04-50426-9. | ||
*'' | *''Il residence delle ombre cinesi'', Milano, A. Mondadori, 2003. ISBN 88-04-52415-4. | ||
*''Opere'', a cura e con un saggio introduttivo di [[Daniela Marcheschi]], Milano, A. Mondadori, | *''Opere'', a cura e con un saggio introduttivo di [[Daniela Marcheschi]], Milano, A. Mondadori, 2004. ISBN 88-04-52510-X. | ||
===Saggi=== | ===Saggi=== | ||
*'' | *''Il giardino delle Esperidi'', Milano, Adelphi, 1984. ISBN 88-04-54877-0. | ||
*'' | *''Le sabbie immobili'', Bologna, Il Mulino, 1991. ISBN 88-15-03274-6. | ||
*'' | *''L'isola volante'', Milano, A. Mondadori, 1996. ISBN 88-04-40666-6. | ||
*'' | *''I contemporanei del futuro. Viaggio nei classici'', Milano, A. Mondadori, 1998. ISBN 88-04-50931-7. | ||
*'' | *''Leggere'', Milano, Lucini, 2004. | ||
*'' | *''I classici in prima persona'', Milano, A. Mondadori, 2006. ISBN 88-04-55338-3. | ||
===Critica=== | ===Critica=== | ||
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==Note== | ==Note== | ||
<references /> | <references /> | ||
==Collegamenti esterni== | ==Collegamenti esterni== | ||
*https://web.archive.org/web/20160627162628/http://www.giuseppepontiggia.net/ | *https://web.archive.org/web/20160627162628/http://www.giuseppepontiggia.net/ | ||
*Catalogo della biblioteca di Giuseppe Pontiggia [http://www.beic.it/it/articoli/fondo-giuseppe-pontiggia] conservato presso la [Biblioteca Europea di Informazione e Cultura] | *Catalogo della biblioteca di Giuseppe Pontiggia [http://www.beic.it/it/articoli/fondo-giuseppe-pontiggia] conservato presso la [Biblioteca Europea di Informazione e Cultura] | ||
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[[Categoria:Vincitori del Premio Campiello]] | [[Categoria:Vincitori del Premio Campiello]] | ||
[[Categoria:Vincitori del Premio Strega]] | [[Categoria:Vincitori del Premio Strega]] | ||
[[Categoria:Insegnanti italiani del XX secolo]] | [[Categoria:Insegnanti italiani del XX secolo]] |