Economia applicata ai premi di poesia: differenze tra le versioni

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Il volontariato nei premi di poesia nostrani è la risorsa principale. Supera di gran lunga qualsiasi altra risorsa disponibile. Non c'è paragone. Senza la passione dei volontari sopravviverebbero solo quei premi di poesia che hanno dietro un editore con lo scopo (assolutamente legittimo) di generare profitto, e sono veramente pochi. Pur essendo la risorsa principale, il volontario è invisibile, e la risorsa non è  considerata nella sua pienezza, spesso è fraintesa.
Il volontariato nei premi di poesia nostrani è la risorsa principale. Supera di gran lunga qualsiasi altra risorsa disponibile. Non c'è paragone. Senza la passione dei volontari sopravviverebbero solo quei premi di poesia che hanno dietro un editore con lo scopo (assolutamente legittimo) di generare profitto, e sono veramente pochi. Pur essendo la risorsa principale, il volontario è invisibile, e la risorsa non è  considerata nella sua pienezza, spesso è fraintesa.


=== Come è fatto il mercato dei premi di poesia? ===
<blockquote>Struttura: l'insieme dei caratteri della domanda e dell'offerta del mercato, caratteri che influenzano il comportamento dei consumatori e le performance dei venditori.<ref name=":0">''economia'', Begg e altri, Mc Graw Hill Education, VI ed., 2018, pag. 88 - ISBN 9788838694769</ref></blockquote>Pur non essendo presente una anagrafe dei premi di poesia o un catalogo aggiornato da almeno 20 anni, possiamo stimare che l'offerta sia composta da un numero di operatori culturali tra i 500 e i 1.000, quindi una offerta molto spezzettata, non certo un monopolio. Peraltro i fruitori sono diverse migliaia di persone (poeti).
Il modello di mercato che meglio approssima la struttura di cui sopra è quello del mercato di concorrenza perfetta.<blockquote>Mercato di concorrenza perfetta: è caratterizzato da assoluta libertà di entrata e di uscita, frammentazione della domanda e dell'offerta tra molti piccoli acquirenti e venditori, omogeneità (assenza di differenziazione) del bene o servizio scambiato e perfetta trasparenza.<ref name=":0" /></blockquote>Per libertà di entrata e di uscita s'intende che possono entrare liberamente nuovi venditori nel mercato e anche uscire liberamente.
È facile osservare che pur considerando 'venditori' gli operatori culturali, ci si discosta da questo modello per alcune caratteristiche. La prima è la presenza nei premi di poesia che si tengono in Italia di una non omogeneità dell'offerta e la seconda è la imperfetta trasparenza, che detto in altre parole è un difetto di comunicazione dei premi di poesia in generale e del sistema poesia contemporanea nel suo complesso.
Analogamente al mercato dei beni e servizi di consumo su larga scala, gli operatori culturali non competono mediante il prezzo (tassa di lettura), ma 'competono' tra loro attraverso la quantità, così ha più successo quel premio che ha un maggior numero di iscritti. La tassa di lettura, banalmente, viene calibrata su quanto solitamente viene chiesto come 'tassa di lettura' ed è spesso parametrizzata al valore dei premi che si ricevono.
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