Maria Grazia Vai

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Maria Grazia Vai

Maria Grazia Vai, di padre Veneto e madre Siciliana, nasce nell’agosto del 1964 e vive tuttora in una piccola provincia del Pavese, all'interno del parco del Ticino. 

Presente con le sue opere in diversi blog e Reading di poesia, insieme alle figlie di Alda Merini (Emanuela e Barbara Carniti) e di Alessandro Quasimodo, figlio del Nobel Salvatore Quasimodo. Unisce la poesia alla musica, in collaborazione di artisti e compositori tra cui il pianista M° Stefano Ottomano, Gianluca John Attanasio, Andrea Gherardi, Luca Pina e alla pittura nei diversi Vernisage, col M° Lorenzo Maria Bottari (autore della copertina della sua silloge Aldebaran), Vittoria Salati, Antonio Molinari, Alberto Bongini (autore delle copertine di Amore d’Autore e Conchiglie d’Autore), Carlo Cordua (autore delle copertine di Mia Luna e Isole Madri), Sergio Riviera (autore della  copertina  di  Oblivion), Rita Camillo (autrice della copertina Parle-moi) e di Simona Battistelli (autrice della copertina di Mentre piove, e tu?).

Da diversi anni è membro di giuria di importanti concorsi letterali e interprete delle poesie vincitrici.

Nel settembre 2011 dà vita alla prima di tre edizioni del Premio nazionale Poesia sotto le stelle, un evento culturale organizzato e presentato al pubblico in uno scenario alternativo e molto suggestivo: sulla spiaggia al tramonto ai bordi del mare.

Nel 2012 è curatrice del concorso nazionale di narrativa “Sfumature in Jazz”.

Nella Giornata mondiale della poesia del 2013 è curatrice e ideatrice dell’evento “Sognando L’infinito Tributo a Giacomo Leopardi”.

Nel 2014 dell’evento “Il ventuno a primavera - Tributo ad Alda Merini” i cui fondi sono stati devoluti a favore della Fondazione Mike Bongiorno, mentre quella del 2015 è dedicata e in “Tributo a Oriana Fallaci” destinando parte dei proventi all’Associazione Donne & Lavoro.

Dal marzo del 2016 è fondatrice e presidente del Premio Internazionale d'Arte “La Couleur d'un Poème": evento culturale promosso dalla sua etichetta ImmagineArte, a sostegno di progetti solidali in favore di associazioni a tutela di bambini orfani, centri antiviolenza e fondazioni a sostegno delle donne in stato di fragilità”.

Sue poesie sono tradotte in francese, spagnolo, inglese e pubblicate su riviste internazionali tra cui CaliforniaQuarterly (an poetry association for poets in California).

Nel 2020 viene insignita del titolo di Presidente Onorario di WikiPoesia e nel 2022 di Madre Fondatrice e Cittadina della Repubblica dei Poeti.

Pubblicazioni

Libri

  • Nella primavera del 2009 pubblica la sua prima raccolta di poesie ispirata e scritta sulle note di 120 brani musicali “Piume d'Anima” (Ed. Narrativa&poesia) ISBN 9788895948188
  • Nel 2010 con la stessa casa editrice: ”Esserti” ISBN 9788895948294 e la raccolta di poesie “Cristalli nel vento” scritta insieme a 16 autrici del sito Scrivere (Edizioni Lulu) ISBN 9788895160269
  • Nel maggio del 2011 “Trentatresospiri“ silloge sul tema della sensualità in italiano e in francese scritta insieme alla poetessa Tiziana Mignosa (Edizioni Miele) con traduzione a cura della poetessa Gilda Massari. ISBN 9788863320602
  • Nel 2012 “VERVEIMPERFETTO” poesie introspettive (Ed. Narrativa&poesia) ISBN 97888959484-5
  • A luglio del 2013 “Aldebaran“ (Rupe Mutevole Edizioni) una silloge di 120 liriche scritte a quattro mani con Paolo Amoruso, giovanissimo ed emergente poeta. ISBN 8865912863
  • Nel 2014 “AMORE d’AUTORE” (Rupe Mutevole Editore) e nel 2015 “CONCHIGLIE d’AUTORE “ (Octopus Ediioni). Libri d’arte in poche copie numerate. La particolarità delle pubblicazioni consiste nelle copertine dipinte a mano, una diversa dall’altra, dal pittore torinese Alberto Bongini.
  • Nel marzo del 2016 pubblica “MIA LUNA“, con prefazione a cura dello scrittore Aldo Colonnello e la copertina realizzata da un’opera del Maestro Carlo Cordua (edizioni Accademia Barbanera). La raccolta contiene la lirica “In libertà di vento” premiata con targa di merito dal Comitato del premio “Dal Tirreno allo Jonio” presieduto dal candidato Nobel Dante Maffia, e la silloge "Così perdutamente lieve" 3° classificata al Premio Nazionale di Letteratura Casinò di Sanremo. ISBN 9788888539980.
  • Nell’agosto 2017 pubblica “OBLIVION il rumore dell’acqua“ BookSprint Edizioni, silloge poetica frutto del Concorso Nazionale di Poesia Nuova Scrittura Ermetica che la vede vincitrice assoluta con dignità di stampa. In copertina un’opera del pittore Sergio Riviera. ISBN 9788824908405
  • Nel 2018 “COME IL MARE TRA I CAPELLI” risultato del premio di finalista nella sezione Poesia a tema libero del Concorso Letterario Nazionale Villotte Prima Edizione (Vitale Edizioni).
  • Nel 2019 con la stessa casa editrice pubblica IL CANTO DEI FIORDALISI, piccola raccolta di poesie d'acqua dolce. (Vitale Edizioni).  
  • Nel 2020 è la volta di PARLE-MOI -Youcanprint edizioni- (poesie dell’innamoramento) con la prefazione di Renato Ongania. In copertina un acquerello della pittrice Rita Camillo. ISBN: 9788831692342
  • Nel 2021 pubblica MENTRE PIOVE, E TU?  (poesie d’amore, dedicate a ...) con la prefazione di Virginia Murro e la postfazione di Maria Teresa Infante. In copertina un dipinto di Simona Battistli. Youcanprint edizioni, ISBN: 9791220340533
  • Il 2022 vedrà l’uscita della silloge foto-poetica ISOLE MADRI (sambuco e asfodelo) con la prefazione di Salvatore Pintore. In copertina un dipinto di Carlo Cordua. Youcanprint edizioni

Curatele

È curatrice di 12 antologie poetiche:

  • Poesia sotto le stelle (volume I anno 2011 ISBN 9788895948393 – volume II anno 2012 ISBN 9788895948508 – volume III anno 2013 ISBN 9788865913086)

Edizioni Accademia Barbanera:

  • La Couleur d’un Poème-Inchiostri d’Autore, anno 2016, ISBN 978-88-99692-02-5
  • La Couleur d’un Poème-Inchiostri d’Amore, anno 2017, ISBN 978-88-99692-24-7
  • La Couleur d’un Poème-d’inchiostri Amore e altre storie, anno 2018, I.S.B.N. 978-88-99692-47-6
  • La Couleur d’un Poème-di tutto quel rosa che non ti ho mai detto, anno 2019, ISBN 978-88-99692-60-5
  • La Couleur d’un Poème-nel vento, spore in rinascita, anno 2020, ISBN 978-88-99692-88-9
  • La Couleur d’un Poème-sull’intonaco il cielo è poesia, anno 2011, ISBN 978-88-99692-97-1-8

Youcanprint Editore:

  • La poesia non si ferma, anno 2020, ISBN 9788831619325
  • Sule labbra di una poesia, anno 2021, ISBN: 9791220326490
  • Il cielo sulle ninfee anno 2011, ISBN: 9791220344265

Prefazioni

  • Anno 2011, TRAME CONFESSE (di me e di altre storie) prefazione alla silloge poetica di Pierpaolo Annunziata (Edizioni Narrativa&Poesia, ISBN 9788895948423)
  • Anno 2012, INDACI E MARZAPANE prefazione alla silloge poetica di Gianluca Regondi (Edizioni Narrativa&Poesia, ISBN 9788895948447)
  • Anno 2013, J’ATTEND LA NUIT prefazione alla silloge poetica di Valentina Tortora (Rupe Mutevole Editore, ISBN 9788865913345)
  • Anno 2013, INTARSI prefazione alla silloge poetica di Rosa Leone (Rupe Mutevole Editore, ISBN 9788865913147)
  • Anno 2013, L’EFFLUVIO DELL’ANIMA prefazione alla silloge poetica di Rita Cottone (Rupe Mutevole Editore, ISBN 9788865913291)

Premi (primi posti, elenco parziale)

Anno 2011

  • sezione poesia XII Premio Mario Mambretti

Anno 2012

  • sezione video-poesia VI Concorso Nazionale di Poesia “Cultura in the web”

Anno 2017

  • sezione poesia VI Concorso di Poesia “Il Gatto”
  • sezione poesia Concorso Nazionale di Poesia Nuova Scrittura Ermetica
  • sezione poesia I Premio Decumani

Anno 2018

  • sezione poesia in lingua straniera I International Poetry Prize “Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo”

Anno 2019

  • sezione poesia in lingua straniera II International Poetry Prize “Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo”
  • sezione poesia III Concorso di Poesia “Patrizia Buracchi”
  • sezione poesia II Concorso Nazionale Letterario “Poesie e Racconti Inediti”

Presentazioni di libri

PIUME D’ANIMA:

  • Siracusa, 15 Aprile 2010 presso il Palazzo della Provincia, Sala Costanza Bruno via Malta 106, Siracusa, la d.ssa Angela Gullì e il giornalista Santi Pricone presentano 'Piume d’Anima', silloge poetica di Maria Grazia Vai
  • Torvajanica, 17 giugno 2010 presso stabilimento balneare Schiano, Lungomare delle Sirene. Al tramonto, in riva al mare
  • Roma, 18 giugno 2010
  • San Romano, 09.07.2010 nel contesto della manifestazione “l’incanto dei versi”

TRENTATRESOSPIRI:

  • 26 Maggio 2011 Pozzuolo Martesana (MI) nell'incantevole scenario della Chiesa di San Francesco, L'Associazione Cardinal Peregrosso ospita la première di "TRENTATRESOSPIRI"

ALDEBARAN:

  • 5 luglio 2013, Milano, Henry’s Cafè
  • 19 luglio 2013, Bari, Caffè Orchidea
  • 25 ottobre 2013, Bitonto, presso il suggestivo Torrione Angioino
  • 26 ottobre 2013, Bari, Caffè Letterario Flying Circus

MIA LUNA:

  • GALLERIA D’ARTE ARTECONI, Vimodrone 28/05/2016 insieme a CARLO CORDUA, autore della copertina del libro
  • CASA MUSEO SPAZIO TADINI, Milano 13/11/2016

OBLIVION:

  • 26 aprile 2019, Milano, presso la galleria espositiva Associazione Artisti Quartiere Garibadi, all’interno della mostra personale del Maestro SARAVO

Reading Poetici

  • Reading per la raccolta fondi "COSTRUIRE UN POZZO PER UN VILLAGGIO IN AFRICA" 22/01/2010, Rozzano (MI)
  • “L’incanto dei versi” San Romano (PI), 09/07/2010. Ospite d’eccezione Ernesta Galeoni.
  • “POETI ERRANTI” 17 giugno 2011, Torvajanica (Pomezia), nel magnifico scenario della spiaggia, tra cielo e in riva al mare.
  • TRIBUTO AD ALBA MERINI, reading di poeti contemporanei, 26/06/2011 Centro Cuturale Marengoni, Trezzano Rosa (MI). Ospiti le figlie della poetessa, Barbara ed Emanuela Carniti
  • “POESIA SOTTO LE STELLE” Torvajanica (Pomezia), al tramonto e in riva al mare, 03/09/2011 ospite d’onore e accompagnamento musicale a cura del pianista Andrea Gherardi. Organizza e presenta Maria Grazia Vai, Tiziana Mignosa, Gianni Di Spirito
  • OMAGGIO AD ALDA MERINI, Palazzo della Racchetta, Ferrara 03/11/2011. Ospiti d’onore le figlie della poetessa Emanuela e Barbara Carniti.
  • INCONTRI DARTE “Immagini e Parole” Palateatro Tenda di Orbassano (TO) 30/11/2011.
  • Reading Poetico, Galleria D'Arte Moderna Cascina Roma, San Donato Milanese (MI) – 22/01/2012.
  • “POESIA SOTTO LE STELLE” Torvajanica (Pomezia), al tramonto e in riva al mare 02/09/2012 ospite d’onore e accompagnamento musicale a cura del pianista Gianluca J. Attanasio. Organizza e presenta Maria Grazia Vai, Tiziana Mignosa, Gianni Di Spirito.
  • "UN SOGNO D'AMORE " Reading Poetico Tributo Salvatore Quasimodo, Galleria D'Arte Moderna Cascina Roma, San Donato Milanese (MI) - 25/11/2012.
  • “Rassegna di Poesia, Pittura e Musica” 09/12/2012 presso la Sala della Trasparenza, Cesano Boscone (MI) organizzata dall’Associazione Culturale Green Circle.
  • “Sognando l’infinito. Tributo a Giacomo Leopardi” 16/03/2013 Teatro delle Logge, Montecosaro (MC). Serata di gala con presentazione degli autori dell’omonima antologia. Musica del M° Stefano Ottomano. Organizza e presenta Maria Grazia Vai, Tiziana Mignosa.
  • “Non solo pennelli” di Vittoria Salati e Vanni Mondadori, vernice e reading poetico con declamazione opere ispirate ai dipinti della pittrice, 19/05/2013 Villa Forno, Cinisello Balsamo (MI). Presenta Giorgio Grasso.
  • “Le corti dei miracoli” Bitonto (BA) 08/08/2013. Reading poetici nelle piazzette nascoste… a cura de Il Cenacolo dei Poeti
  • “POESIA SOTTO LE STELLE” Torvajanica (Pomezia), al tramonto e in riva al mare 31/08/2013. ospite d’onore e accompagnamento musicale a cura del pianista Maurizio Albano. Organizza e presenta Maria Grazia Vai, Tiziana Mignosa, Gianni Di Spirito.
  • “Il percorso informale di Antonio Molinari” Milano, 01/10/2013 presso Galleria d’Arte Gioia 107. Vernice e reading poetico con declamazione poesie ispirate ai quadri del maestro Molinari.
  • “LORENZO MARIA BOTTARI tributo ad ALDA MERINI " 31/10/2013 Biblioteca Alessandro Manzoni Pioltello (MI).
  • AUTUNNO POETICO, 16/11/2013, Teatro Zanardelli, Gottolengo (BS). Reading con lettura poesie tratte dalla silloge “Aldebaran”
  • “AMORE D’AUTORE - THE BEGINNING” presso Officine Roncalli, 14/12/2013 Vigevano (PV).
  • “8 MARZO...NON SOLO MIMOSE” a cura dell'Associazione Le Groane Città di Bollate Assessorato alla Cultura, 10/02/2014 BIBLIOTECA COMUNALE di BOLLATE (MI).
  • “AMORE d’AUTORE“ libri d’arte in poche copie. Reading poetico e presentazione del libro, 14/02/2014, PATZE’ Cook & Bar, TORINO. Organizza e presenta Maria Grazia Vai.
  • “CONCHIGLIE d’AUTORE“ libri d’arte in poche copie. Reading poetico e presentazione del libro 07/032015, PATZE’ Cook & Bar, TORINO. Organizza e presenta Maria Grazia Vai.
  • “Collettiva in arti visive Animal House” Centro Culturale Silos, Novara, 17/05/2014 vernissage e reading poetico con presentazione del libro “AMORE d’AUTORE“ libri d’arte in poche copie.

Recensioni

·       [dalla Prefazione al libro MENTRE PIOVE, E TU? - 2021 - a cura di Virginia Murru]


‘Mentre piove, e tu?’ silloge poetica di Maria Grazia Vai, una cordata di finissimi versi dedicata al più sublime e sfuggente dei sentimenti umani, l’Amore, appunto, che in questa raccolta viene inquisito in lungo e in largo, protagonista qual è della bellezza e mistero della vita, timone del suo divenire. Fin dal primo componimento si apre un sipario d’immagini che rimandano ad una congerie d’emozioni, emozioni che evocano suoni, fruscii, scrosci di pioggia, un alitare di brezze lontane. È la poesia con tutti i suoi strumenti a guidare la ‘voce narrante’, a condurre in quei perimetri d’anima in cui il verso esprime le sue cromie, cieli tersi o addensamenti di cirri: ovvero stati d’animo che sfiorano asprezze e distensioni. E infine la bellezza, verità ultima delle cose che ci sovrastano, anche quando il pensiero assorbe tutto il nero dei momenti meno sereni. È una poesia schietta, questa, senza ambivalenze o contorti deragliamenti in direzioni di pensiero che vanno oltre il tema trattato. Si intuisce in questa raccolta il ‘bisogno’ di verità, la sete di luce che traspare dal verso, resi espliciti anche dalla citazione di Virginia Wolf: “Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere della strada...” Tutta la poetica di questa autrice si apre all’immaginario percorrendo sentieri di realtà, anche se questa non è terra battuta, promessa, ma un imperversare di tempesta che rende ostico ogni passaggio. Anche quando la Vita diventa assenza, e malgrado tutto chiede asilo, accoglienza. La raccolta “Mentre piove, e tu?” si avvita meravigliosamente su se stessa, e si delinea come una ‘short story’ in versi: potrebbe essere estro creativo o un cifrario di vita criptato, non spetta al lettore giudicare l’essenza del contenuto. Semmai soffermarsi sull’originalità dello stile e l’eclettismo del verso, che con le sue chiavi e i suoi virtuosismi, sa portare in superficie l’inesprimibile, aprire le stanze più segrete e riposte dell’anima. Un effluvio dirompente di natura fa da cornice a questi passaggi di pensiero, forse costretto nei luoghi più angusti e remoti del proprio intimo: la poesia allora si fa tramite, diventa Caronte compiacente di una sponda più consapevole e degna. Direi che ci sono parole che luccicano al buio, vanno e interrogano il cielo se l’assenza è un astro che non brilla, seminano voci, nelle ultime avanguardie della sera. Quando narrare in versi vuol dire esprimere il vuoto che tormenta. Dove la bellezza intorno si fa clamore - e il silenzio scudo, quando la vita fa rispettare le sue leggi e impone il tacere delle cose irrisolte. E se il giorno si fa evento, la notte è impietosa con i suoi bilanci di realtà.“Come un foulard dimenticato tra le rose, senza null’altro che il soffio dell’inverno - sull’uscio della sera.” Si intuisce anche tanto desiderio d’introspezione tra le righe, nella silloge, rendiconti emotivi che disarmano, perché oltre il ‘lecito’ lo scandaglio non può inoltrarsi. Sono gli strumenti del comporre che sorprendono per l’originalità; in rilievo qualche ricorso al ‘neologismo’ che ha licenza d’andare in poesia (acquamore ne è un esempio), e un registro linguistico che attinge da una lunga strada di esperienza in quest’Arte. Sì, c’è esperienza e si fa sentire, per via di quel procedere spedito, senza ostracismi espressivi o linguistici. La scelta del lessico è naturale, non violata da forzature che talvolta rovinano in fallimenti, per chi alla poesia chiede ruoli che non le competono. Armonia è la giusta definizione per queste liriche d’amore, il cui processo espressivo è risolto in equilibrio e buon assetto fonetico, la lettura infatti procede come uno spartito con le note ordinate, e nella poesia contemporanea, senza computo metrico, non è un elemento scontato. Pregevoli gli enjambement, leganti che portano fino all’ultimo verso il tema trattato. Armonia e spessore semantico dunque, anche grazie alla complicità della natura, chiamata in causa in ogni componimento, ricco di lirismi e richiami al fascino dell’ambiente o al ciclo delle stagioni. A compendio di tutto, in calce ad ogni testo presentato nella raccolta, c’è il rimando ad un brano musicale: “Sulle note di...” Del resto musica e poesia sono strette parenti, due forme d’Arte che potrebbero vivere in simbiosi. L’Arte è soprattutto bellezza, la Poesia è Arte, ossia il vero sillogismo di questa raccolta in versi. E l’Amore è il là della Poesia, ovvero Arte del sublime. (Virginia Murru)


·       [dalla Postfazione al libro MENTRE PIOVE, E TU? - 2021 - a cura di M. Teresa Infante]

Esiste ogni cosa certa così come l’acqua che, cadendo dal cielo in terra, riversandoci addosso la sua liquida freschezza ci porta alla consapevolezza di essere ancora vivi, di sentire scrosciare l’esistenza sulla pelle. La pioggia succede, non si cura di noi, non si preoccupa di darci un riparo, così come l’amore avviene senza passaporti e istanze, senza chiederci se siamo pronti, mostrandoci i suoi mille volti: goccia a goccia nel ticchettio loquace, o furente e minacciosa come un temporale, sottile e leggera come umida brina, irruenta e improvvisa come un acquazzone estivo. La pioggia ti cade così come l’amore accade e nulla possiamo per arginarne il moto. E mentre piove (mentre amo) tu?  “Tu mi accadi, mi piovi”, oserei aggiungere - così come accadono le cose - per allinearmi alla poetica di Maria Grazia Vai che in questa silloge racchiude l’irrompere dell’esterno - tra il costato e lo sterno - in un lago d’acqua cristallina a cui attingere quando flagella il sole e inaridiscono i sentimenti. Perché la poesia non parla al mondo ma del mondo, la poesia è pudica, trasmette, lancia saette, affonda chiodi nella carne per poi estrarli con mano caritatevole e pietosa. E tale è la presente, un pretesto per poterti sfiorare con una carezza e dire che il tuo “versare” non è stato vano ma è servito a medicarti in questo quotidiano e in quelli che saranno. Mi sono calata, immersa nella silloge della Nostra con una naturalezza inaspettata e ne sono uscita grondante di sensazioni benevole, appaganti quasi avessi danzato sotto la pioggia d’un ferragosto sulle sponde della passione in cui l’eros china con pudore il mento elevandosi in figure retoriche - allitterazioni, ossimori, iperbole, anacoluti - di rara eleganza e raffinatezza  in cui  anche  l’agire - modus operandi - subisce il traslato dall’attivo al passivo e dal personale all’impersonale “pioverti, esserti, esisterti, mi arrivi…” Sei l’alba distante/ su cui accadendo: piovi (…) oppure L’acqua che piove le tue stelle (…)

Se la poesia potesse declinarsi la definirei poetica al femminile, in un elogio cromatico a dipingerne le pause; rosso, cremisi, azzurro, i riferimenti (voluti?) alle viole e l’inabissarsi in “un giorno che s’inazzurra” in cui esplode la peculiarità di Maria Grazia Vai nel dare corpo all’immateriale e renderlo palpabile, fruibile, a portata di mano. “Inazzurrarsi” è un penetrare, un essere dentro alle cose, farle proprie e azzerarne le distanze, è essere compenetranti e non distanti. Va e viene il nostro azzurrarci le labbra e qualche volta piove per eccesso di malinconia (…)

E successiva alla quiete giunge il tripudio di versi scanditi con spiccata originalità, a imprimere un calco, griffato, dalle specificità che ne denotano stile letterario e contenuti per cui non ci sfugga “albamore / acquamore” in cui, ancora una volta, si esalta il connubio tra le energie dell’universo e dell’individuo, in un matrimonio ben combinato per rigenerarci in nuova forma, più spirituale e poetica. L’intero volume è contraddistinto da evidente uniformità stilistica, assolutamente personale, senza dubbio riconoscibile, in incontri futuri, a un lettore attento. Versatilità espressiva simile solo a se stessa e riconducibile a una interiorità creativa in cui le voragini sentimentali sono scrigni a cui attingere senza tregua. Perché Maria Grazia ci conduce in luoghi in cui si impara l’amore, e non importa se fa bene o fa male ma è limpido come gli occhi dei bambini, coniugando il cuore – tempi passati, presenti, futuri – con l’incanto di chi, pur di vivere, preferisce morire d’amore. La morte di chi ama, dalle cui ceneri si rinasce donna attraverso un incastro sintattico e lessicale caratterizzante: A te si arriva solo sognando (ma) per fortuna ci esistono le foglie/ che danzando, ci riempiono i cuscini/e i sogni, tutti: li cullano.

Risalta, seppure in versi sciolti, la musicalità intima e sagace, dalla terminologia attenta, tanto da creare meccanismi strutturali particolari e assonanze dialettiche singolari affascinando, grazie al potere evocativo delle metafore, in ogni verso e in ogni parola. Forse superfluo sottolineare l’ispirazione artistica citata nelle note a margine con riferimento a brani musicali e autori di indubbio spessore contemporaneo e non serve sapere chi, tra musica e poesia, sia stata musa dell’altra perché il confine è labile, forse inesistente laddove entrambe si rivelano fonte di elevazione individuale e collettiva ma, oggi 18 maggio 2021, uno di questi grandi artisti è partito per “tornare a casa” (citando egli stesso). Maria Grazia Vai, non poteva prevederlo ma lo ha immortalato nel suo volume ricordando “Torneremo ancora.” Il nostro saluto al Maestro Franco Battiato, solo un arrivederci mentre i suoi insegnamenti continueranno a tenerci per mano. Consapevole che la poesia non ha bisogno di essere presentata, non avrei voluto essere prolissa ma le parole sono sgorgate spontanee, sincere e le ho lasciate irrompere senza arginarle, conseguenti a una lettura che ho vissuto come un dono. Per questo ringrazio l’Autrice per avermi permesso di addentrarmi con maggiore oculatezza nella sua poetica, di cui già conoscevo la bellezza, e di avermi offerto la possibilità di esserle accanto in questo cammino che sublima il verso e il sentimento nobile per eccellenza qual è l’amore. Poesia sia, così come “le rose tuonano” (Maria Teresa Infante)

·       [dalla Prefazione al libro PARLE-MOI - 2020 - a cura di Renato Ongania]


“Parle-Moi” è una silloge che non si accontenta della carta e dell’inchiostro: per usare un’espressione più puntuale, non si esaurisce con il testo scritto. L’autrice senza mostrare forza ci dice che l’italiano non basta e rivendica la musicalità del francese, ogni titolo, così, diviene l’incipit che reclama attenzione. Non solo, ogni poesia viene a determinarsi ontologicamente dall’ascolto di un brano musicale -hic et nunc- ed è un tributo che ella ritiene di dover pagare per “giustificare” e in qualche modo legittimare il suo diritto a comporre. Per reiterare Vai rivendica qualcosa che appartiene ad altri linguaggi. A volte sono i suoni di una composizione musicale, più spesso, elementi di realtà oggettiva come il sole, il nido di un uccello, i fiori, gli alberi, la pioggia, la luna e le stelle. Il lettore sarà avvolto dal “sentire intimo” della Vai, vero tòpos della silloge. Inizierà a respirare con lei, non subito e solo se farà attenzione alle carezze. L’autrice scrive “Mi esisti a dismisura / come i fiori della camomilla / sul fianco dei fossi”…e siamo immediatamente lettori spettatori di amore. Tra i versi che meglio possono generare aspettative troviamo qualcosa come “Cielo che implora altro cielo”. La silloge dipinge la pienezza di un intero anno, vissuto nei silenzi e nelle stagioni. Pare di entrare in un universo duale, un rapporto sempre a due, in cui l’amore è descritto in forme idealistiche pure, intoccato dall’invadenza del materialismo. La silloge interviene tematizzando l’Amore dell’Essere. In una sua composizione, “il solo idioma: possibile o immaginario”. Il lettore individuerà un altro elemento che contribuisce alla straordinarietà dell’opera, la relazione con alcuni specifici soggetti: il vento, la neve e il silenzio. Per ultimo, come raccomandazione (o avvertimento) di cui il lettore dovrebbe tener conto prima di immergersi nell’intimismo dell’autrice, è l’irreversibilità: l’impossibilità di tornare indietro: l’immersione è profonda e piano piano ci si abitua a trattenere il respiro e “cambiare ritmo” e, forse, riaprire gli occhi per vedere un mondo migliore, quello in cui ella vive e sogna. Una irreversibilità che ben gestita, nutre lo spirito. (Renato Ongania)

·       [dalla Prefazione al libro MIA LUNA - 2016 - “L’armonia del verso” a cura di Aldo Colonnello]


Sogno di sparse finestre illuminate. Sentire la chiara voce del mare. Dal un amato libro veder parole sparire…Oh stelle in corsa l’amore della vita! - Sandro Perna -

“La Notte” di Sandro Penna apre lo spartito di un nuovo luminoso cammino poetico di Maria Grazia Vai. L’intimismo che si respira, palpabile, pare consegnarsi ad una tela impressionista, le ovattate suggestioni invernali di Sisley o le atmosfere cromatiche e scomposte di Camille Pissarro.     “Mia Luna” procede sul percorso tracciato della ricerca interiore, ove la Poetessa affronta il Mistero della Vita opponendole l’inusitata bellezza del sentimento sussurrato. Una sorta di Recherche onusta di sfumature, atte ad alleggerire l’insostenibile fatica del quotidiano. Perennemente rivolta al perfezionamento sintetico della Parola, la Vai, intrisa di consci risentimenti hegeliani, assorbe l’infinito oceano della Vita senza nulla lasciare indietro, in una ricomposizione fenomenologica inesausta che prefigura scenari di inedita bellezza. Un amore quasi metafisico, intuito, non interamente detto, non carnale, ma anche per questo vicino all’universo degli archetipi. Profondamente ispirata, Maria Grazia Vai ci racconta e si racconta con trepido lirismo quanto appartiene al nostro esserci, mai scendendo in conflitto con l’inviolabile, irraggiungibile nobiltà dell’Essere. La parola, finalmente liberata da ogni ambigua ambivalenza, aderisce senza alcuna contraddizione all’oggetto chiamata a rappresentare. L’universo dei segni si acquieta, pacificato sulla fluida armonia del verso della Poetessa. “Mia Luna” è una raccolta poetica riuscita e coinvolgente che spinge il lettore all’identificazione e mai allo straniamento. Credo di poter affermare che questo libro possa intendersi come un dono che la Vai consegna a tutti ma che consegna soprattutto l’Autrice al corpus sterminato della vera Poesia. Incamminarsi su crinali che richiedono equilibrio e consapevolezza e non correre mai il rischio di precipitare nelle profondità del Nulla. Grazie a Maria Grazia Vai per averci regalato questa mirabile prova d’autore. (Aldo Colonnello)


·       [dalla Prefazione al libro ALDEBARAN - 2013 - a cura di Gianluca Regondi]

“La poesia è un sedimento millenario. Viene trasportato da una corrente inaccessibile, corre, ruzzola come una trottola da un’anima all’altra, senza nessuna possibilità che questa si disperda in gorghi infernali, o peggio ancora, che venga tacitata da un tempo più forte di tutto. La poesia, la forza della poesia, sta proprio qui, nel suo accadere inconscio e non cercato. Quando si accende, splende nella volta celeste, come una stella, e in ricordo di questo suo splendore inizia un dialogo, un susseguirsi nella meraviglia d’aver scalfito un muro. Questa silloge è la cronaca di un incontro, è la meraviglia di un incontro con la scrittura fluida tra due anime che hanno incontrato la poesia. Sembra quasi che vi sia una specie di entità che si diverta, che giochi con le parole per poi trasformarla in ciò che noi umani l’abbiamo definita poesia, è una convulsa riscoperta della purezza, della speranza di poter incontrare qualcosa che non sia una vita fatta “dell’odore triste dei lampioni spenti” …. “in questo colare di stanze ferite, a picco sul mare”. Maria Grazia e Paolo, appunto, affrontano tutto questo, con il cipiglio di un bimbo che vuole ri-scoprire la purezza che li ha generati, la meraviglia che provano nel aver trovato una specie di “linguaggio segreto delle stelle”, perché sanno del “sudore delle comete”. (Gianluca Regondi)

·       [dalla Prefazione al libro TRENTATRESOSPIRI - 2011 - “La poesia dell’intimo svelato” a cura di Italo Zingoni]

“Non si possono tracciare confini in amore e neppure dettare leggi o voler sottrarre a quelle che da sempre sono state dettate da chi pensa che l’amore possa essere in qualche modo relegato ad un ruolo che non gli compete e cioè quello di “puro sentimento” che esclude ogni desiderio di darsi e di ricevere, di donarsi alla persona che si ama e di volere altrettanto. Nella poesia di Maria Grazia Vai l’Amore non si placa e non si ferma, va sempre oltre ogni spazio in cui sembra perdersi e non si arrende neppure nella lontananza e, forse è proprio in essa che diventa dolce ossessione e fremente desiderio: “E ti respiro mentre ti penso. E il pensarti mi toglie il respiro”. Amore come incessante pensiero rivolto all’amato, amore profondamente carnale eppure complesso e di una “Purezza” infinita che eleva la parola a forma di armonico amplesso, tra brividi e sospiri, che si compone e compenetra sentimenti e sensazioni mischiandoli con odori e sapori, con la dolcezza dell’attimo vissuto e la constatazione, mai amara, del rimpianto di qualcosa che si è avuto e che ancora si potrà avere e poi di nuovo perdere e di nuovo avere. Direi proprio che Maria Grazia Vai trasporta il lettore in atmosfere rarefatte e cullate da sussurri e parole che si fanno poesia, in notti di solitudini e di malinconici rimpianti, di assenze e di vibranti attese, dove è logico chiedersi, alla fine e solo per il piacere di ottenere una risposta, se il mondo in cui ci sentiamo trasportati sia reale o solo un sogno che vorremmo non finisse mai… (Italo Zingoni)

·       [dalla Prefazione al libro PIUME D’ANIMA - 2009 - a cura di Maurizio Lauriani]


“Maria Grazia Vai ha il dono di dipingere le parole imprimendo alle stesse una carica di significato, la poesia si colma di dolcezza nella solitudine sovrapponendo al buio la luce che la vita avvolge. Gli oggetti e le cose che fanno parte della vita sono esposte sempre con tanto amore, un rispetto che la scrittrice mantiene alto con costanza e questo credo sia uno dei messaggi più importanti che un autore possa regalare ai suoi lettori. Quando si leggono i suoi versi il testo da l’impressione di trascinare in un vortice, un imbuto rovesciato che s’espande capovolgendo ogni presupposto. Non è difficile a fine lettura di un suo testo sentire una sensazione di pace come se per un attimo ci si dimentica del peso della vita.  La magia della poesia è proprio questa.I poeti sono pionieri della vita; cercando una via per se stessi la stanno cercando per tutto il mondo, regalando un piccolo “filo d’Arianna“ per ogni labirinto di vita.Il suo poetare contiene sempre l’amore, collante che riunisce tutti i sentimenti che l’uomo, in quanto terreno, assorbe pienamente.

La sua penna ha nella scrittura la ricerca della semplicità assoluta, una semplicità che incanta.


da “Sulle foglie d’autunno”: “Dipingevo il tuo nome/quando ancora/non eri che un pensiero nel vento” “e tra i fiori di un quaderno/si consumavano, candele/e lune addormentate” “C'era /un pensiero/a raccontare dell'attesa, i giorni/ Mentre già ti respiravo/-nel profumo /le foglie d'autunno-““quando ancora non eri/che un pensiero d'amore/a vestirmi di vento.”

Poesia che esprime leggerezza nobiltà d’animo, la semplicità come arma nel dissuadere, ogni pausa tra i versi assume la stessa importanza delle note per il musicista. E poi con i trattini, tipico delle sue poesie, sembra volere prolungare un respiro insieme al lettore, un raffinato modo per elevare e sospendere all‘infinito il respiro di un attimo.


da “Parole bagnate”: “E’ di lei/nei tuoi occhi il viso””tra il respingersi/di pensieri e voce,/mentre cade sulle tue labbra/- il suo nome” “Piove sulla mia voce/il pianto””Non sarò mai - della primavera/nella tua voce, il canto. -”

Non c’è differenza tra l’accompagnamento musicale e il suono che lei imprime a queste immagini che sembrano colorate di natura. Ogni sentimento e sensazione sembrano totalmente immersi nei colori più vivaci, fino al punto da renderli persino meno dolorosi per la loro delicatezza.


da “Vicino al cuore”: Di te/ho il vagabondare dei silenzi,/le parole insonni/e i viaggi mai partiti.” ”E valige vuote/dentro la tua stanza/dove ad aspettarmi/non c’è più nessun ricordo.” “Troverò un’altra stanza/e cieli nuovi/aperti, sopra altri voli””E mi vivrò, di solitudine e vita/senza dover fermare/o rimpiangere  -  il tempo.

C’è da rivelare che ogni strofa può stare in piedi da sola formando anche solo con pochi versi un tuffo nell’anima. Le poesie di Maria Grazia sono come la finestra aperta a primavera, respirare l’ossigeno, i suoni, i profumi fino a sentirsi rinascere allo sbocciare nuovo del giorno. (Maurizio Lauriani)

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