Giovanni Ronzoni
Giovanni Ronzoni nasce a Lissone (Monza Brianza) nel 1952.
S C H I A V O della L I B E R T A’ [1]
Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano.
E' titolare di uno studio professionale di architettura, ha firmato numerosi progetti privati e pubblici.
Negli anni ha sviluppato sempre più il suo lato artistico e si è avvicinato ad altre discipline come la grafica, la fotografia, la pittura, la scultura e la poesia.
Giovanni Ronzoni utilizza i vari linguaggi espressivi e li piega al suo volere per portare avanti una ricerca artistica in cui tutti questi linguaggi diventano sintesi per dare forma e voce al suo pensiero.
A gennaio 2020 diviene Co-Fondatore di WikiPoesia.
Nel 2021 viene nominato Ambasciatore Onorario per l'Italia della Unión Mundial de poetas por la paz y la libertad.[2]
Nel 2022 aderisce alla Repubblica dei Poeti.
Architettura e Design
Nel 1980 fonda lo Studio Ronzoni.
Il suo segno distintivo del progetto, da sempre provocatorio e teso alla poetica, è l’essenzialità, che si traduce nella realizzazione di spazi concepiti per sottrazione e silenzio. Il bianco, la luce e il vuoto ospitano arredi minimali in pezzi unici su disegno, alla ricerca di un linguaggio estremizzato, caratterizzato da un’atmosfera che si carica armoniosamente di tensioni e profonda spiritualità.
Lo Studio Ronzoni ha firmato ville ed edifici residenziali e commerciali, di matrice minimalista, concept e realizzazioni di prestigiosi stores_sistema moda nei centri storici di Milano, Monza, Perugia e Fukuoka (JP), restyling di palazzi storici e di svariati appartamenti residenziali in Italia, curando anche l’ architettura degli interni.
Nel Design ha collaborato con note aziende italiane firmando diversi progetti, ed a volte vestendo il ruolo di Direzione Artistica. Parallelamente si occupa di Urbanistica e Paesaggio.
Nel 2018 riceve il Premio Truciolo d'Oro da Confartigianato Imprese Lissone firmato dal Sindaco di Lissone (Concettina Monguzzi).[3]
Poetica
Dal 2016 si è avvicinato alla poesia, imprimendo una cifra stilistica unica che gli ha valso già numerosi riconoscimenti Nazionali ed Internazionali. Diverse sono le editazioni delle sue raccolte poetiche. I suoi componimenti poetici e i libri d’artista sono poesie visive dove la forma è tutt’uno con il contenuto, dove la grafica si sposa con la parola enfatizzandola e rendendola fruibile anche visivamente. Giovanni Ronzoni racchiude in pochi ma ben precisi temi la sua poetica: vita/morte, nascita/rinascita, passione/emozione.
Nell’ottobre 2019 viene editata la sua prima Monografia: “L’ Arte per Sottrazione” Edizioni I QUADERNI DEL BARDO, dove vengono “raccontate” tutte le varie discipline da lui affrontate, a cura di Donato Di Poce.
Nel 2020 gli viene conferito il premio alla carriera "Alda Merini" in seno al Premio Nazionale di Poesia e Narrativa "Alda Merini".[4]
Le sue opere sono inserite in decine di antologie poetiche.
Impegno Culturale
Dal 2018 è Presidente del Premio di Poesia Isola d’Elba "Ascoltando i Silenzi del Mare".
Nel 2019 è stato Direttore Artistico: Premio Internazionale di Letteratura Ca'Dura.
Nel 2020 è stato Membro di giuria: Premio Letterario La Città Della Rosa.
Nel 2020 è stato Membro di giuria: Premio Poetico Nazionale Amici di Ron.
Dal 2021 è Membro d’Onore: Premio Internazionale Il Canto di Dafne.
Dal 2021 è Membro di Giuria: Premio Internazionale di Letteratura per troppa vita che ho nel sangue "Antonia Pozzi" Pasturo.
Dal 2022 è Membro di Giuria: Premio letterario nazionale "Enrico Ratti".
Libri
- S P I R I T - EDIZIONI SETTEPONTI, 2020 (Prefazione Lia Bronzi - Postfazione Prof. Francesco D'Episcopo)[7][8]
- SILENZI SCRITTI - SILENCIOS ESCRITOS, 2020 - I Quaderni del Bardo edizioni - Aforismi/Aforismos _ Antologia Bilingue Italiano Spagnolo - 7 Aforisti italiani 7 Aforisti Messicani a cura di Hiram Barrios.[9]
- Kaos, Fondazione Mario Luzi, 2021 (Prefazione di Marina Pratici - Postfazione prof. Francesco D'Episcopo).[10][11]
- Vita - poesie e un racconto, EDIZIONI SETTEPONTI, 2021 (Prefazione Lia Bronzi - Postfazione Rodolfo Vettorello).[12]
- Voi... prigioniere di sogni nel bosco delle innocenze...., EDIZIONI SETTEPONTI, 2022 (Il 23 ottobre 2021 a Firenze è stata inaugurata la XIII edizione Florence Biennale, Mostra internazionale di Arte contemporanea e Design, presso la Fortezza da Basso. La Biennale, è stata aperta al pubblico fino al 31 ottobre 2021, ospitata al Padiglione Cavaniglia lo special concept curato da Fortunato D'Amico con le installazioni di oltre sessanta artisti, selezionati in chiave interdisciplinare e multiculturale con opere individuali e collettive, sul tema della mostra: Eternal Feminine - Eternal Change. Concepts of Femininity in Contemporay Art and Design. Tra i progetti speciali, la performance di Giovanni Ronzoni "Voi... prigioniere nel bosco delle innocenze" - Uno spazio circolare sulla platea di 9 metri di diametro, dove sono stati collocati dodici "massi" in carta stropicciata che riportano altrettante poesie a tema, scritte a mano da Ronzoni, di dodici poetesse: Teresa Cacciatore, Maria Benedetta Cerro, OMISSIS, Marialisa Leone, Elisa Longo, Helena Malachova, Paola Massoni, Emanuela Parodi, Daniela Pellegrini, Barbara Rabita, Serena Rossi, Anna Maria Scopa).[13][14]
- 262 Aforismi. Tutto fu fuoco. Tutto tornerà acqua. EDIZIONI SETTEPONTI, 2022. Prefazione di Lia Bronzi.[15] [16][17]
- VIAGGI racconti. EDIZIONI SETTEPONTI, 2023.
- Poesie e un racconto SOSPESI. EDIZIONI SETTEPONTI, 2023. Prefazione di Lia Bronzi.
Antologie curate da Giovanni Ronzoni
- Antologia. Poesie premiate e selezionate dedicate al mare dell'Isola d'Elba. Tratte dalle edizioni dal 2018 al 2021 del premio nazionale di poesia Ascoltando i silenzi del mare. Isola d'Elba (Prefazione Lia Bronzi).[18]
Curatele
“Lavorare non è una punizione, lavorare è respirare! Respirare è una funzione straordinariamente regolare: né troppo rapida, né troppo lenta, ma costante.” Le Corbusier (1960)
Nel 2003 ha ideato, curato e progettato la grande mostra (dal 23 marzo al 15 giugno 2003) "Le Corbusier Pittore Scultore Designer" al MAC (Museo d’Arte Contemporanea) di Lissone (MB) in collaborazione con l’ Assessorato alla Cultura del Comune di Lissone e con la Fondation Le Corbusier di Parigi[19][20]
Testo: “Le Corbusier Pittore Scultore Designer”, Giovanni Ronzoni (tratto dal catalogo ufficiale della Mostra)[21]
- La prima sezione che interessa gli anni tra il 1918 ed il 1928 offre il momento “Purista”, proponendo all’interno dei dipinti relazioni di alcuni oggetti di prima produzione industriale legati alla vita quotidiana quali: bottiglie, bicchieri, ciotole, piatti, brocche, violini, pipe, caffettiere, dadi… Oggetti che furono presenti anche nella ricerca cubista, ma in questo caso trattati in modo da ottenere “una creazione pittorica che trae dall’oggetto-tema le sue proprietà organiche; il suo scopo è di materializzare l’oggetto in tutta la sua generalità ed invariabilità… E’ una creazione tanto plastica quanto lirica la quale organizza in un sistema plastico le proprietà fisiche costanti ed essenziali delle cose”. (Ozenfant – Jeanneret, Les Idees D’Esprit Nouveau, “L’Espirit Nouveau”, n.15). La seconda sezione occupa gli anni tra il 1928 ed il 1940, periodo intitolato “Objets à Réaction Poetique”, passionale, quasi violento ed ossessivo studio di nudi femminili intrecciati dalle mani, che assumeranno sempre più valenze simboliche. Nella geometrica maglia di struttura spaziale si scompongono i volumi, radici, ossa, sassi, forme organiche. Oggetti trovati entrano ad essere attivi plasticismi portandoli da semplici elementi vissuti e plasmati dalla forza della natura ad oggetti di grande potenzialità poetica. La gamma cromatica è mutata dal primo periodo ed il chiarore invade le tele con progressione e distensione. La figura femminile, le mani, gli oggetti a reazione poetica, coinvolgono la sua ricerca pittorica tanto da scrivere: “Noi uomini e donne proiettati nella vita ci agitiamo nelle nostre sensibilità...Mai passivi e disattenti: ci agitiamo e di conseguenza: partecipiamo. Partecipiamo, misuriamo, apprezziamo. Felici in questa cosa “in presa diretta” con la natura che ci parla di forza, purezza e diversità”. La seconda sezione è completata da una serie di disegni rappresentanti le “donne mediterranee” in riferimento alle esperienze vissute negli anni ’30 in terre del nord Africa e della bassa Spagna.Tra il 1940 e il 1965 si situa la terza sezione della mostra definita “Ozon-Ubu-Tori”: vi sono rappresentati “i Tori e le Icone” con un certo influsso surreale. Immagini maturate nel piccolo paese di “Ozon” nei Pirenei dove l’artista si rifugiò durante il secondo conflitto mondiale nel 1940. I colori si fanno più densi, persino violenti, i piani si tagliano a vicenda e si sovrappongono, gli oggetti ed i corpi si deformano in una trasposizione di sogno e immaginazione. Nella sezione “Le sculture plastiche acustiche” sono esposte nove opere lignee sia nei loro colori naturali che policromi, che nascono dalla stretta collaborazione tra Le Corbusier e Joseph Savina, ebanista bretone con il quale il Maestro aveva precedentemente collaborato per la realizzazione di mobili.
(omissis)
Recensioni
- E-book gratuito scaricabile su Amazon[22]
- [dalla prefazione al libro e - parole sparse, Edizioni Helicon, 2019 - a cura del prof. Francesco D'Episcopo]
"E è forse la congiunzione più congiuntiva che io conosca e si congiunge strettamente alla poesia serialmente congiuntiva di Giovanni Ronzoni, il quale, da colto architetto, adoratore de Le Corbusier, ben sa che i materiali, sia poetici che architettonici, vanno accuratamente scelti ed assemblati secondo partiture armonicamente continuative e mai sospensive. Si vuol dire che il discorso può continuare all’infinito, anche se la vita con le sue incalzanti esigenze costringe a sospenderlo sulla soglia dell’infinito. Giovanni Ronzoni è un personaggio sicuramente singolare nel panorama, sempre più complesso e confuso, della poesia contemporanea, che da sperimentale si è fatta visiva e molto altro. Non ha letto molti libri. Ma non era Foscolo a sostenere che allo scrittore sono sufficienti, a volte, pochi libri, letti ma soprattutto assimilati fin nell’intimo del proprio Io? Per Ronzoni è così, ma ovviamente non basta, perché egli è una sorta di animale creativo, che abita casualmente le varie dimore della poesia, prestando però esclusiva ed estrema attenzione alla propria creatività, assolutamente naturale, mai artificiale". F. D'Episcopo
- [dalla Prefazione al libro S P I R I T - EDIZIONI SETTEPONTI - 2020 - a cura di Lia Bronzi]
"Il poeta Giovanni Ronzoni, nella raccolta "S P I R I T Poesie e bianche lettere", propone una sperimentazione che realizza con un'attenta metodologia tecnica di architettura letteraria, dal gusto creativo ed elegante, nella quale una versificazione semiotica ha carattere di divertissement come si può constatare nella poesia dal titolo "Et", neologismo realistico ma anche di nuova visione poetica, nel quale è presente lo sfondo metafisico e psicologico, che fa convergere varie problematiche esistenziali, secondo un'incessante ricerca del senso della vita, e che va a realizzare un viaggio avanti e indietro nel tempo, come confermato nella lirica "AFTER_LIFE" con versi che recitano: «Ora parto da dove sono arrivato/ la valigia ricca di soli ricordi/ onde di sabbia/ tracce di chi prima era passato/ rischiai non le seguii/ presi altra vergine rotta... », tutto un flusso di vita proveniente, ab imis, dal mondo reale e da una personalità sensibile, che cerca anche talora in modo scorrevole e surreale nella speranza di poter sollevare il velo di Iside, contenente nascoste speranze, vicino o lontane, al fine di realizzare: "luce nelle ombre", ricche di spiritualità comunque. Impossibile non pensare ai buchi neri, dei quali si parla tanto ancora oggi, definendoli "orizzonte degli eventi" e aventi sullo sfondo un buco bianco dove l'uomo, in un tempo forse non lontano, potrebbe trovare molte risposte sul proprio destino.
Ed è proprio questa ricerca che il poeta, percorre sempre, nel suo volare alto, anche con le parole, con versi talora sublimi, altre volte più ossimorici, oppure dolcissimi come nella lirica dedicata alla nipotina, che nell'incipit testualmente recita: «Leggimi dalle tue azzurre pupille/ cosa fai?/ Vuoi che ti spinga sulla Luna? Boccoli d'oro sono vento sul tuo viso... », che il poeta firma affettuosamente: "nonno Giò".
Mentre per Francesca scrive versi che sono esaltazione della femminilità, poiché alcuni dei quali recitano: « ...hai donato una nuova vita...» e tanto basta per esaltare le doti positive dell'archetipo femminile che dona alla donna la facoltà di replicare la vita. Possiamo quindi affermare che il poeta compie un viaggio per dare risposte ai dubbi che l'assillano, ma anche per comprendere la vita che non è solo bianco e nero, ma qualcosa di più umano, aperto e tollerante, per vedere il visibile e l'invisibile, come si evince dalla lunga lirica "Amare diverso", per realizzare un'umanità migliore che esca dal magma indistinto della stessa vita. Sarà necessario inoltre evidenziare quanto il poeta si esprima in modo originale, infatti sul bordo di diverse pagine esistono scritte bianche in verticale su fondo nero, poiché esiste un'ideale capitello sul quale apporre le diciture in forma aforistica, ne citeremo ad esempio le
prime parole, poste proprio agli inizi della raccolta, che recitano: «schiavo della libertà».
Ad una personalità senza preconcetti, come quella del poeta Giovanni Ronzoni, inneggiare positivamente alla libertà, anche se in forma ossimorica, sia una priorità assoluta. Tutte forme atte ad ampliare anche filosoficamente la raccolta, con forme sapienziali e sintetiche, tali da rendere le scritte reali proposte letterarie per i lettori di oggi. Un insieme dunque, questo testo, diverso da molti altri, e non solo per forma, ma anche per contenuti. In tal senso moderno e leggibile, come nuova proposta per i lettori amanti della poesia". Lia Bronzi
- [dalla Prefazione al libro Kaos - Fondazione Mario Luzi - 2020 - a cura di Marina Pratici]
Appartengo a coloro che, fra il sistema e il caos,
propenderanno sempre per il caos.
Emil M. Cioran
… quasi sempre un titolo è un mantra… viene da molto lontano, così Mario Luzi, sempre finemente definente, nel declinare la sua, metamorficamente inquieta quanto bella, ‘Per il battesimo dei nostri frammenti’.
Ed è per certo kaoticamente mantrica la titolazione prescelta da Giovanni Ronzoni, autore plaudito e pluripremiato, nome di spicco negli ambiti dell’odierno diorama letterario nazionale e internazionale, per questa sua ultima - compiutissima - raccolta che, al Kaos, nucleo magmatico e prius, rende omaggio in sapientissimo giuoco di insistenze e di reificazioni dove la K, opportunamente grassettata e maiuscolata, conduce e impera in stupente abbandono alla luce piena, atto continuo di disvelamento, alfabeto unico per lettera sola.
Un’opera, potentemente arrivante, che, se da un lato si distanzia dalla precedente produzione ronzoniana, dall’altro la riprenda, la rimodella, accentuando una pronunciatura personalissima, in luminosa maturità espressiva raggiunta.
L’impressione - prima e ultima - è quella di una mente libera, padrona del ricordo, della coscienza, e, forse, anche del sogno: una mente che disegna con lucidità e con sapienza le presenze e le assenze, i luoghi e i sentimenti: Ronzoni, poeta autentico, ci obbliga a penetrare la sua materia espositiva, a vivere la magia di un linguaggio esperto, quasi tramite sciamanico, duttile al miniaturizzarsi delle atmosfere in virtù di un verso breve e pulito, che scalfisce e che stupisce per vivezza di immagini e per caleidoscopio di emozioni.
Eccoci così, con lui, sospesi fra ‘Buio e luce’, lirica di struggente bellezza chiaroscurale in cui convergono il perdersi e il ritrovarsi come continuum fluido di dentro e di fuori, dove le notti buie raccontano, a chi sa ascoltare il muto oscuro stare, i loro Konfini/ fatti di abbaglianti stelle.
E, ancora con lui, farci nuvole in ‘Veneri bianKe’, dal dettato arioso e coinvolgente, e volare, leggere, sorrette/ da soffi/ dei venti di Efeso.
E ‘Vento’, che silente/ ti parla, e ‘RiKordi’, in albeggiare del nuovo/ dì, e ‘Alba’, poesia tratteggiata in punta di pennello, a trasportarci in sogni/ dipinti/ Kon/ bianKe/ Kollane/ di/ perle.
Ma la parola poetante di Giovanni Ronzoni raggiunge, in addolcirsi tenerissimo di tonalità, verticalità sue proprie nelle liriche, di apertura e di chiusura, dedicate agli affetti familiari: ‘Nulla’, dove la dedica all’amata figlia Francesca diviene un morbido e tenero/ profumato abbraccio/ fatto d’amore e ‘Alba di Nur’, quasi un girotondo di pettirossi/ di bianKi gabbiani/ di verdi rane/ di amici Kani, l’adorato nipotino.
A concludere, una raccolta che è conferma - alta e chiara - di un talento stupente, vivissimo: un canto, dall’effervescenza scritturale mai in decrescita, che invita a un convivio di lietezza e di comunione, che trasmette al lettore una forte istanza di ulteriorità, poiché, per riprendere Nietzsche, sorprendentemente poeta, bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante. Marina Pratici
- [dalla Prefazione al libro V I T A - EDIZIONI SETTEPONTI - 2021 - a cura di Lia Bronzi] La “Vita” è una, unica ed irripetibile, poiché ogni essere umano è dotato, di metamorfosi e simbolismi, miracolose epifanie e dolorosi episodi, flussi creativi o silenzi infiniti, a segnare tappe, fughe e riposi, che ne scandiscono la qualità, le regole, ma anche le défaillance, le assenze, andando a creare un insieme, molto affascinante, anche in presenza della certa morte. Ma quando le significanze memoriali dell’umano vivere, acquistano valore di indizio cosmico, o geroglifici di tempo d’anima satinati da limo sorgivo, ecco allora che le “vite” hanno senso propedeutico e per questo degne di ricordanza. In tal senso l’architetto, pittore, scrittore, poeta promotore culturale di alto livello, mette l’accento su coloro che hanno attraversato il Novecento, lasciando, a vario titolo traccia di sé e dedica a loro liriche significative, che assembla nella raccolta “VITA”, compiendo con ciò un’operazione morale, etica e pedagogica, ma soprattutto umana, utile per coloro che avranno la fortuna, o il piacere di leggere e ricordare versi che recitano: « …con Lei la magia del Sole_ci irraggerà con luce/ accecante_ecco…tutto diventa chiaro e fluido/ la Vita si anima nel nostro quotidiano…» dalla lirica “Amare” (dedicata a Giacomo Puccini & Luciano Pavarotti). E non sono versi vani, questi di Giovanni Ronzoni, poiché composti da parole sgranate e incisive, da sentimenti nobili che albergano nell’animo creatore dell’autore, tali da far riflettere seriamente sulla vita il fruitore. Ciò è rilevabile anche nella lirica dedicata ad “Alda Merini” per la quale brillano cristalli di parole e sentimenti di amore. La tradizione antica riporta un interrogativo significativo che si esplicita nella domanda: “Sei tu maestro?”. La risposta era: “I miei seguaci mi riconoscono come tale”. Così l’autore avverte il grande Le Corbusier, componendo versi che nell’incipit recitano: «Si Maestro/ non ci sentiamo puniti_anzi/ LAVORIAMO_LAVORIAMO/ siamo regolari_nel nostro lavoro…», continuando l’omaggio in “Bonjour Monsieur” a reiterare la stima. Mentre nella lirica dedicata a “Santa Teresa di Calcutta” sono l’umiltà e la grandezza, ad essere oggetto di attenzione. Ma solo con la conoscenza e la creazione può avere senso, scrive ancora Giovanni Ronzoni in “Gioia”, dove la gioia, la stima, l’amore, posseggono reiterati riverberi di trascendenza, divenendo al contempo “conoscenza” e desiderio del fare, del realizzare sia per sé, che per gli altri. La lirica dedicata al Mare Mediterraneo è atta ad evidenziare, che è dall’acqua salsa che nasce la vita e, contemporaneamente, la civiltà, come è a accaduto sulle sponde del mare che si insinua, appunto, fra molte terre. Toccante ci appare la lirica dedicata alla “Pace” (“Terra Santa 415”), per quelle 415 croci rosse, segnate una ad una di bianco a specificare la numerazione, che ricordano la morte di bambini innocenti, da 0 a 12 anni, avvenuta per mano israeliana, nella Striscia di Gaza, dal 20 dicembre 2008 al 17 gennaio 2009. Avvenimento simbolo di Cristo crocifisso, appartenente all’umanità. La vita è presente anche là dove sembra non esserci e il poeta ben riesce a dimostrarlo come nel “mare di sabbia”, dove misteriosamente tutto si muove di notte. Dunque vita è dappertutto, ma per trovarla sarà necessario viaggiare come “Ulisse per sempre”, «… solo allora/ potrai» scrive Ronzoni in “Entita’ ” (dedicata ad ogni ENTITA’_MAN_WOMAN_URLATE PAROLE white). Canto di puro lirismo cosmico è la poesia “Elba” con versi che nell’incipit recitano: «ciao_Isola/ come sempre Sei/ SORRIDENTE…», poiché le parole tutto abbracciano, quasi francescanamente, secondo versi di grande amore per il “sempre esistito”. Nella lirica “Signora”, per forza di espressioni, c’è tutto il sentore della “donna angelicata”, che racchiude tutta la purezza del mondo. Sembra quasi una Beatrice dantesca, ma la signora della quale ci parla il poeta ha cuore rosso che la rende meno fredda e più umana. Tempus fugit, comunque, e l’ultimo giorno dell’anno (tema contenuto nella poesia dal titolo “31_12”) possiede il suo fascino e ad una realtà propria si ispira, tanto da meritare parole che compongono una interessante lirica esistenziale. In perfetta simbiosi d’anima, ci appare la lirica “Playa” (dedicata a Playa Salinas dell’Isla Blanca), nella quale si avverte un vivere in identità con la natura cosmica, in modo fortemente poetico. Commovente, delicata e dolcissima, ci appare la lirica “Lodovica”, dedicata alla mamma, nella quale c’è desiderio di rivedere “la forma terrena” come vuole il sogno. La poesia “Etna” (dedicata all’architetto Carlo Scarpa e al vulcano siculo) contiene i prodotti botanici, culinari ed artistici della grande isola che affascina e ci rimanda, con il suo vulcano, colori ed emozioni ineguagliabili. D’altro tenore, per aura e sacralità, ci appare la lirica “Assisi”, nella quale è presente una versificazione poetico-narrativa che contiene parole come: « …mani che manipolano materia_mani che tracciano sapienti segni_mani che scrivono poesia e scivolano su bianchi fogli…». Bellezza, musicalità semantica e simbiosi perfetta, sono presenti nel viaggio equoreo, ispirato a “Max_Maestro e Sognatore di Vita”, che arricchisce di sé la raccolta anticipando le sette liriche centrali. In modo reiterato, “Battiti di ciglia”, anticipate da opere pittoriche di Ronzoni, dal titolo “solchi dell’anima”, con versi che recitano: « …il sole che muore/ il sole che nasce… » a seguito di sigillo per tempi avvertiti, in modo eterno. Creazioni che posseggono della vita tutto l’afrore, il calore e il sapore. Quale naturale conclusione di vita è la poesia “Tango” (dedicata alla Milonga argentina), dove a prevalere sono i sensi, felicemente presenti nella vita terrena dell’uomo. Ma ad arricchire la meravigliosa raccolta “VITA”, non poteva mancare il racconto dal titolo: “Il MaRE e un uomo”, riportato nella presente pubblicazione tramite la scrittura grafica, definita “liricografia”, ad avvalorare ancora di più la locuzione latina ut pictura poësis del poeta romano Orazio, divenuta ormai un mantra per tanta letteratura contemporanea, come anche quella contemplata nella Collana delle Edizioni Setteponti dal titolo, suggeritoci dallo stesso Giovanni Ronzoni, “Verbo Visivo”, alla quale questa prestigiosa pubblicazione “VITA. Poesie e un racconto” si ascrive. Il personaggio-protagonista del racconto lascia le nebbie del Nord per raggiungere un’isola del centro Italia, insieme alla sua fedele compagna a quattro zampe Violeta. Lo scrittore dedica la prima parte alla storia della cagnolona, nata nell’Isola Bianca, la cui madre aveva partorito undici cuccioli che furono poi donati a numerose persone, desiderose di allevarli, in un caratteristico mercato della stessa isola. Violeta, ultima cagnolina rimasta, era stata donata all’uomo nel momento stesso in cui si trasferiva in un’isola meno fredda e più accogliente, dove resterà quale migliore compagna di vita. Nella seconda parte l’autore parla, in modo dettagliato e conciso, delle bellezze estetiche e geografiche dell’isola, della sua natura, dei prodotti della terra, tra cui olio e vino, e soprattutto del mare degli uccelli, delle spiagge e delle acque purissime. Ma, in primis, si racconta del ritrovamento di una bottiglia contenente degli scritti a mano in una carta che, per l’acqua, si erano deteriorati tanto da risultare poco leggibili. L’uomo riesce a portare all’esterno l’intero scritto e ad asciugarlo al sole per poterlo leggere, cosa che ha realizzato con la seguente ripartizione: “trasmigrazione” e “decodificazione”, poiché i messaggi erano scritti in lingua inglese, da Mariette a sua figlia Chaterine. Il poeta pubblica gli scritti nella sua raccolta, quale messaggio del mare, datato forse, comunque misterioso e affascinante, poiché capace di riportare una voce di vera vita. Il testo si mostra dunque, largamente ispirato dall’esigenza di darci conto della creatività costruttrice dell’autore, dove le tematiche offrono la loro unicità e irripetibilità di esiti affascinanti, per sacralità mistica. Un linguaggio che perpetua una legge estetica del tutto personale, fatta di suoni e significanti, secondo gli echi provenienti dall’anima stessa del poeta e dal profondo della sua psiche. Una qualità semantica originale che trae senso e ragione d’essere, all’interno di situazioni di esperienze e concreti scenari esistenziali, qualitativi e globali. Tutto il resto è “Arte pura” così nella grafica e nel disegno, che vanno ad arricchire la scrittura poetica e narrativa. In tal senso il linguaggio diviene ronzoniano, in quanto esso possiede un’eleganza grafica nella sua forma architettonica d’insieme, frutto di studi e riflessioni della personalità dell’autore, quale quella di Giovanni Ronzoni. A cominciare dal modo di procedere autobiografico che non si avvale dell’io narrante, piuttosto di una pur ricca, ma terza persona, dove il “non detto” ha maggior significato di ciò che è esplicito. Ed è questo che rende la scrittura di Giovanni Ronzoni distintiva e riconoscibile. Lia Bronzi
- [Dalla prefazione di 262 Aforismi. Tutto fu fuoco. Tutto tornerà acqua. EDIZIONI SETTEPONTI, 2022] "Da Malkuth a Ain Soph Aur e viceversa" Si tratta di un viaggio iniziatico e antropogenetico, questo dell’architetto Giovanni Ronzoni, poeta e scrittore di notevole ingegno, originale e creativo. Un viaggio effettuato attraverso la piramidale figura prodotta dalla sua mente, dal cuore, da uno spirito indomito, che possiede una visione per forza di facce molteplici, dove scendere e salire, vicendevolmente, dalla base (“Malkuth”, la fonte della vita per gli esseri viventi sulla terra) verso l’alto (“Ain soph aur”, Dio luce infinita o Causa prima o Grande Oceano dello Spirito), come nell’Albero della vita. La forma scelta, questa volta dal poeta, è quella aforistica che, per forza di sintesi, realizza un’espressione profonda, affascinante, talora quasi sacrale, per affrontare tematiche infinite, provenienti da una “Parola” che “In Principio era…”, come recita il Vangelo giovanneo che, ricca di spiritualità e di mistero, contiene di per sé tutto ciò che è impossibile comprendere della Trascendenza, al di sopra e al di fuori della “religo” di sistema. Il cammino degli aforismi segna un passo in continuo divenire, dove i sentimenti di “amore”, “libertà” e “tolleranza”, costituiscono la base della stessa opera, come recita testualmente l’autore: «LIFE in CHANGE» (pag. 42). Dal punto di vista letterario, il linguaggio tende a sviluppare concetti che vanno “Oltre”, ma soprattutto realizzano parole di bellezza, assolvendo e avvalendosi di un estetismo libero, anche organizzato graficamente, in modo da esprimere i concetti di “Albedo”, “Rubedo” e “Nigredo”, quali elementi fondamentali, per muoversi nella parte del viaggio terreno, come si può evincere dall’aforisma che recita: «luce nelle brume albe» (pag. 62), alla ricerca del senso della vita e della morte, alla quale l’uomo è condannato, anche se c’è nell’opera espresso il concetto di fuoco che tutto distrugge per purificare e condurre alla rinascita a nuova vita, come si può apprezzare nell’aforisma che recita: «anche la MORTE avrà la sua fine» (pag. 137), secondo una spirale che da materiale diviene spirituale fino a trovare la forma di “acqua”, ambiente naturale per rigenerare la vita, come recita il titolo dell’opera “tutto fu FUOCO _ tutto tornerà ACQUA”. Ed è con ciò, che il ciclo non si chiude mai, poiché tutto si trasforma, proprio come ci trasmette il concetto iniziatico dell’ “uroboro”, simbolo alchemico raffigurato dal serpente che si morde la coda, quale espressione dell’infinito, dell’eternità e del cosmo, come del resto recita anche la legge chimica di Lavoisier che conclude: «in una reazione chimica nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma». La vita, comunque, per Giovanni Ronzoni è preziosa e va vissuta intensamente, cosa che ci trova del tutto consenzienti, e va assaporata e gustata, sia nelle cose dolorose che in quelle gioiose offerteci, con umiltà, come con significative parole il poeta spiega nell’aforisma dove è scritto: «la modestia del sapere» (pag. 208). Potremmo concludere che i quattro elementi: “terra, acqua, aria, fuoco”, danno forza alla vita e ne sono, al contempo, i punti cardine, donando ad essa sacralità e spiritualità. La raccolta aforistica ci appare opera al di sopra e ben al di là di un semplice libro, ben organizzato graficamente ed esteticamente, ma frutto di una mente che tanto ha indagato, da offrire generosamente ai lettori che ne potranno condividere le asserzioni, pur nella ricerca del “non-detto”. Il libro diviene mezzo importante da consultare per realizzare una via di autoiniziazione al sapere. Una considerazione che ci viene da fare è che gli aforismi stessi posseggono una loro similitudine con quelli di Gibran, per il colore, l’afrore, il profumo e, al contempo, per una unicità spirituale del tutto ronzoniana, che sanno emanare, poiché affascinante e coinvolgente". Lia Bronzi
- [Dalla prefazione di “Poesie e un racconto S O S P E S I”. EDIZIONI SETTEPONTI, 2023] "Attraverso un continuo confronto, colto nel principale indirizzo della filosofia del linguaggio metafisico, simbolico, metaforico, analogico, estetico sempre, il poeta architetto Giovanni Ronzoni, da noi più volte apprezzato e prefato, questa volta con l’opera dal titolo “Poesie e un racconto S O S P E S I” sa indirizzare una nuova poetica, verso i lidi sconosciuti dell’“Oltre”, in quanto egli compie il viaggio verso la consistenza astratta della vita, che possiede dell’iniziatico, del misterico e dell’antropogenetico, tutto l’afrore, il sapore e il colore (bianco in primis), usando una semantica che ormai può dirsi tutta “ronzoniana”, per i suoi contenuti misteriosofici cogenti. Ma è chiaro che per il poeta del nord, il linguaggio non è la parte più intensa dell’andare poetico, bensì le difficili tematiche, esclusivamente esoteriche, quasi sacrali, per quel loro comprendere situazioni sia vaste che inclusive, costituite da episodi del quotidiano, vive, reali e tangibili, tutte esperite dallo stesso autore, che sanno elevarsi in volo verso alte vette dello spirito. L’io narrante, sotteso e presente anche al femminile, appartiene senza dubbio al poeta stesso. Tutto ciò appare evidente dalle liriche intitolate: “La casa nel cielo”; “Non volevo scriverti”, “Retiro”, “Ed il cielo era azzurro”, “Dal Tibet suona la campana”, “Nostos”, “Tu Divina”; dalle quali il nostro assunto introduttivo appare evidente. Al contempo, il titolo “S O S P E S I” appare essere il fil rouge sia come cuore pulsante di tutte le liriche della raccolta che carne viva del poeta. A tal proposito, per avvalorare il nostro assunto, citiamo i versi dell’incipit della lirica “Non so se posso scriverti”: «Sei un’immagine rarefatta/ distruggi ma con coscienza costruisci/ inizi sempre dalla fine dell’origine/ dove il senso ha un senso/ poni dei quesiti/ nella ragione dell’indiscutibile/ allucinazioni ritmiche di musiche nascoste/ nella perfetta confusione/ stanca del buio cosmico/ cerchi nuovi sentieri mai battuti/ inventando nuova luce… ». Una notazione particolare merita la poesia, dedicata a Ezio Bosso, dal titolo “Non posso … Non scriverti”, la quale mostra quanto il poeta sia sensibile nei confronti della vera amicizia e quanto ne soffra per l’assenza che si è venuta a creare. Essere sospesi è condizione esistenziale di chi si è incamminato sulle rotte difficili della ricerca, per dare un senso alla propria vita, partendo proprio dalla sua appartenenza alla terra e ai quattro elementi che la compongono. Essere sospesi, dunque, nel senso della raccolta, analogicamente al concetto dell’Albero della Vita, vuol dire partire da Malkuth, percorrendo i due sentieri di conoscenza, fino ad arrivare al concetto dell’Inconoscibile del Triangolo Superno, dove dimora Ain Soph Aur (Luce Assoluta), o accedere alla soglia del mito della Caverna di Platone, quale allegoria della conoscenza, dove la verità è celata. In tal senso, si viene a creare una condizione astratta del quotidiano, che se da una parte è inafferrabile, in essa, ossimoricamente, sono presenti le qualità dei cinque sensi. Sarà più facile allora adire al sacrale, al sublime, del tutto immateriale, spogliandosi dai vili metalli, per rinascere a nuova vita, poiché in questo percorso anche se si intravede solo una piccola luce, si potrà trovare la positività dello spirito e il giusto percorso per intraprendere il cammino verso la conoscenza del senso della vita. Tutti concetti che si acclarano, via via, che i bei versi della nuova raccolta di Giovanni Ronzoni, fluiscono, con forti segni della simbologia universale, che da sempre albergano nella sua letteratura, per il superamento del “Chao” da parte dell’“Ordo”, percorso, voluto e sofferto, ma conquistato con intelligenza ed eleganza poetica, come si evince dalla lirica intitolata “Tu Divina”, con testuali versi che recitano: «… ordini il disordine ordinato/ pensi di non pensare/ valuti l’invalutabile/ violi l’inviolabile… », nei quali è l’ossimoro a rimandare la bellezza nascosta dell’inafferrabile. A conclusione di faticosi viaggi, di difficoltà incontrate nella vita, il poeta compone per sintesi una poesia dal titolo “Nella Piazza della Libertà” che trascriviamo nella sua interezza, poiché spezzarla sarebbe come privarla di eleganza e bellezza: «Attraversi le stanze dei tuoi viaggi/ appartieni ad istanti vissuti/ fissati nell’attesa che il tempo porti altre vite/ dove tutto scorre lento negli incanti/ meditati e vissuti nelle ragioni dell’altrove/ respiri di leggera purezza/ matrice del destino al quale appartieni/ dinamica invenzione di sopravvivenza/ nella divina proporzione/ accumulata da millenni/ ritrovi fossili dell’infinito infinito/ mutante di nuovi mondi terreni/ senza echi infranti/ scrivi regesti di verità// Nei promontori/ rifugio dei tuoi viaggi/ vedrai/ tempeste di venerdì/ portali di allineati bronzi/ come armate pronte a difendere/ i portici di marmi da pizzi seminati// Mentre parli ascolti tiepide acque del MaRe/ spettacolo degli occhi e dell’anima/ sei fisica metafisica/ nell’avventura delle lettere/ nell’indifferenza dei confronti/ di confessioni peccanti verità/ interrogando gli insiemi ritrovati/ camminerai// Nella piazza della Libertà». Una raccolta, dunque, che ci ha fatto comprendere come i territori della bellezza siano sconfinati, in tal senso si sottraggono all’economia della poesia tradizionale per molti aspetti. Nel racconto dal titolo “Initium et Reditus”, l’autore, affermando con parole efficaci la propria irrequietezza ed il desiderio di conoscere se stesso e gli altri, diviene un “Ulisse per sempre”, in cerca di rinvenire risposte nella profondità degli occhi altrui. L’initium trova il proprio principio in una località marina con un compagno di viaggio. In tal senso, si inizia in due un viaggio equoreo, dopo aver preso in concessione una barca a vela. La narrazione, partendo proprio dalle esperienze vissute e raccontate agli amici, va a sfociare in una situazione che ha del surreale, per trasposizione di personalità, ed è qui che, pur con parole e tecniche narrative di grande effetto, anche il lettore si trova, con meraviglia, a valutare l’inafferrabile, cosa che rende l’insieme affascinante e anche divertente. Con tale racconto, vera icona della narrativa ronzoniana, per il tema del viaggio, quale cambiamento di stato e valori simbolici, si chiude la preziosa raccolta. A noi della critica non rimane che inviare un augurio all’architetto-scrittore affinché egli continui ad offrirci la sua letteratura (narrativa e poesia), nella speranza che il suo messaggio sia illuminato sempre dalla Sapienza, che la Bellezza lo irradi e lo compia e che la Forza lo renda saldo. Lia Bronzi.
Premi (elenco parziale, primi posti)
Anno 2019
Premio Letterario La Ginestra Firenze. Sezione Poesia con le opere presentate insieme:
Premio Poetico Nazionale Amici di Ron. Sezione Verbo-Immagine con l'opera:
Premio “Ti meriti un amore”. Sezione Poesia Inedita con l'opera:
Anno 2020
Premio Solstizio d’Estate – San Giovanni Valdarno. Sezione silloge con le opere presentate insieme:
Premio Dai Monti ai Laghi. Sezione Poesia edita con l'opera S P I R I T - EDIZIONI SETTEPONTI 2020 (Prefazione Lia Bronzi - Postfazione Prof. Francesco D'Episcopo)[23]
Anno 2021
Premio Internazionale di Letteratura e Poesia - Dante: La Divina Commedia. Sezione Poesia ispirata alla poesia d'amore in Dante Alighieri riferito ad esperienze personali ed anche alla contemporaneità, silloge inedita da 1 a 5 poesie.
Premio Internacional de Poesia Inédita Galaxia. Sezione Poesia in lingua straniera, con la poesia “ahimsa”
Anno 2022
Premio Internazionale Letterario Giglio Blu di Firenze. Sezione Poesia Inedita con 5 poesie.
Premio Internazionale Letterario "Molteplici Visioni d'Amore" Cortona Città del Mondo.
Sezione Poesia Edita con il libro VITA;[12]
Sezione Poesia Scritta a Mano[24]
Sezione Silloge Inedita con 3 poesie
Premi alla carriera
Anno 2020
- Premio Nazionale di Poesia e Narrativa "Alda Merini"
- “A VENTO E SOLE” ad Asciano (SI)
- Premio Letterario Nazionale Città di Ascoli Piceno
Anno 2021
Anno 2022
- Premio Internazionale di Poesia, Letteratura e arti figurative 'Vivi la realtà dentro e fuori'[25]
- Premio Internazionale Letterario Giglio Blu di Firenze
Collegamenti esterni
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Note
- ↑ Incipit a cura di Giovanni Ronzoni.
- ↑ https://www.facebook.com/groups/390038921787102/permalink/838171316973858/
- ↑ https://vimeo.com/382303008 https://giornaledimonza.it/attualita/confartigianato-premia-le-eccellenze-del-territorio-le-foto/
- ↑ Giuria composta da Mina Rusconi, Claudio Sara, Lietta Morsiani, Alessia Sorgato, Hafez Haidar con la Presidenza Onoraria di Emanuela Carniti Merini, Presidenza esecutiva di Rodolfo Vettorello e Marina Pratici, e Presidente del Premio Melina Gennuso.
- ↑ https://www.edizionihelicon.it/index.php/product/823-e-parole-sparse https://www.mondadoristore.it/E-Parole-sparse-Giovanni-Ronzoni/eai978886466642/ https://www.hoepli.it/libro/e-parole-sparse/9788864666426.html?origin=trovaprezzi https://www.unilibro.it/libro/ronzoni-giovanni/e-parole-sparse/9788864666426
- ↑ ISBN 9788864666426
- ↑ http://edizionisetteponti.it/prodotto/spirit-poesie-e-bianche-lettere-di-giovanni-ronzoni/ https://www.lafeltrinelli.it/spirit-poesie-bianche-lettere-libro-giovanni-ronzoni/e/9788831396257 https://www.amazon.it/Spirit-bianche-lettere-Giovanni-Ronzoni/dp/8831396250 https://www.unilibro.it/libro/ronzoni-giovanni/spirit-poesie-e-bianche-lettere/9788831396257 https://books.google.it/books?id=ZJXbzQEACAAJ&dq=giovanni+ronzoni&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiO79afxO3uAhVMzRoKHckgBvIQ6AEwAnoECAEQAg
- ↑ ISBN 9788831396257
- ↑ https://www.amazon.it/dp/B08BDT9B66/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=i+quaderni+del+bardo+edizioni+per+amazon&qid=1592896312&s=books&sr=1-1
- ↑ https://www.mondadoristore.it/Kaos-Giovanni-Ronzoni/eai978886748236/ https://www.lafeltrinelli.it/kaos-libro-giovanni-ronzoni/e/9788867482368 https://www.unilibro.it/libro/ronzoni-giovanni/kaos/9788867482368 https://www.libraccio.it/libro/9788867482368/giovanni-ronzoni/kaos.html
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- ↑ 12,0 12,1 http://edizionisetteponti.it/prodotto/spirit-poesie-e-bianche-lettere-di-giovanni-ronzoni/ https://www.lafeltrinelli.it/vita-poesie-racconto-libro-giovanni-ronzoni/e/9788831396745 https://www.libreriauniversitaria.it/vita-poesie-racconto-ronzoni-giovanni/libro/9788831396745 https://www.unilibro.it/libro/ronzoni-giovanni/vita-poesie-e-un-racconto/9788831396745 https://www.libraccio.it/libro/9788831396745/giovanni-ronzoni/vita-poesie-e-un-racconto.html
- ↑ https://www.mondadoristore.it/Voi-prigioniere-sogni-Giovanni-Ronzoni/eai978883139699/#tabMenu-4
- ↑ ISBN 9788831396998
- ↑ http://edizionisetteponti.it/prodotto/262-aforismi-tutto-fu-fuoco-_-tutto-tornera-acqua/
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- ↑ http://www.comune.lissone.mb.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/100 http://www.swissinfo.ch/ita/le-corbusier-pittore--scultore-e-designer/3228764 http://www.exibart.com/milano/fino-al-15-vi-2003-le-corbusier-pittore-scultore-designer-lissone-mi-gam/amp/ http://www.bta.it/txt/a0/03/bta00367.html http://www.domusweb.it/it/arte/2003/03/25/le-corbusier-non-solo-architetto.html
- ↑ Watch Giovanni Ronzoni | Mostra LE CORBUSIER PITTORE SCULTORE DESIGNER | MAC_Museo di Arte Contemporanea Lissone (MB) 2003 [Produzione video: ATELIER SPAZIO GALLERIA_Giovanni Ronzoni] Vimeo Watch Giovanni Ronzoni | Mostra LE CORBUSIER PITTORE SCULTORE DESIGNER | MAC_Museo di Arte Contemporanea Lissone (MB) 2003 [Produzione video: SPAZIO 99 _ Paolo Gagliardi] Vimeo
- ↑ CODICE SIAE DD 38786942 - S 00000744
- ↑ https://www.amazon.it/GIOVANNI-RONZONI-Sottrazione-Donato-Poce-ebook/dp/B07KSKGNZX
- ↑ http://edizionisetteponti.it/prodotto/spirit-poesie-e-bianche-lettere-di-giovanni-ronzoni/
- ↑ Motivazione Critica Scrivere a mano, oggi, è cosa rara, poiché la digitalizzazione è subentrata a questo antico e codificato mondo di comunicazione che proviene addirittura dagli uomini delle caverne. Una maniera diversa di fissare il proprio pensiero, catartico e propedeutico, che serve ancora all’attività celebrale. Per questo motivo si assegna a Giovanni Ronzoni il Premio della relativa Sezione. Lia Bronzi
- ↑ https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02kmTSVkmp4UTK1w8wcK1y8k3Y7uNtEyNk6PNimoLM4jzomprh27grrphTQkQ5xkz4l&id=100014673487680