Stefano Di Ubaldo
Stefano Di Ubaldo nasce a Lecco nel 1993.
Nel 2020 diviene Co-Fondatore di WikiPoesia.
Formazione
Dopo il Liceo Scientifico, intraprende un percorso di studi dapprima all'Università Bicocca di Milano, dove si laurea nel 2015 in Scienze e Tecniche Psicologiche, quindi all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna, dove sta ultimando il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Cognitiva Applicata.
Impegno Sociale
Attivo nel volontariato sociale da diversi anni, si è occupato di animazione e educazione per bambini e ragazzi, integrazione e autonomia per la disabilità, cure palliative e carcere.
Poetica
Si esercita a scrivere in forma poetica dal 2012.
Le sue poesie sono presenti in collane ed antologie poetiche.
Tra i temi conduttori: la cura, la ricerca e il cambiamento. Chiavi di lettura di una realtà in costante trasformazione.
Autori preferiti
Dostoevskij, Bolaño e Cortázar[1].
Premi (elenco parziale)
Poesie Pubblicate su WikiPoesia
Libri editi
Scorci su giochi di regole (Aletti Editore, aprile 2017)
ISBN: 9788859141167[2]
Sinossi:
Ogni raccolta esprime cura, oltre a procedimenti di selezione rispetto a determinati criteri. Cura in molteplici forme: attenzione per la variabilità, costruzione di prospettive integrate, espressione del proprio mondo di rappresentazioni, incentivo a sorprendersi. Questa raccolta nasce da un bisogno di cura, trascendente la mia persona e intriso nelle molteplici relazioni che pervadono gli orizzonti del mio andare: l'intreccio vitale a cui si rivolge la mia gratitudine per le ispirazioni del quotidiano esercizio della scrittura. Questa raccolta è un'immersione nei grovigli che sfuggono all'opportunismo, alla difesa del compromesso, alla tiepida indifferenza che tutela le nostre certezze ma impoverisce i nostri scambi di calore umano. Da qui, appunto, la nostra esigenza di cura.
Ogni componimento vuole lasciare tracce di esplorazioni come cornici ad un disegno ribelle, restio ad accettare la propria finitezza ma consapevole delle proprie aspirazioni: incontri entusiasti di sconvolgere l'ordine, che accerta l'esistenza di regole, ma proietta al contempo ombre di incertezza sulle evoluzioni di ogni esistenza. Sconvolgimento che non è bramosia di caos o distruzione ma un tentativo di stimolare creative forme di prevenzione contro il pericolo di trovarci smarriti a fissare il vuoto che ci si apre all'orizzonte. Slanci che siano realisti e responsabili, non fughe verso l'assurdo o l'estremismo. Giochi che smussino le rigidità di chi rinuncia a se stesso, per affidarsi insensibile e inflessibile alle mode. Grazia di amarci anche quando siamo neri, quando meno ce lo meritiamo, perché quello è il momento in cui più ne abbiamo bisogno e perché, quando siamo bianchi, “anche il signore Iddio ci ama”.
Da qui in avanti, un passo indietro (Aletheia Editore, marzo 2018)
ISBN: 9788894981049[3]
Sinossi:
Ogni raccolta esprime cambiamento, come un percorso che unisce parti e si riconosce in ciò che realizza nel suo intero. Ogni raccolta è una storia che cambia, mentre cura i dettagli di un passato nascosto, negletto a quella parte di intelletto che chiede novità per definirsi nel cieco rispecchiarsi di un istante. È incerto ciò che attende un viaggiatore e spesso lo spaventa il suo futuro. Eppure, mentre avanza, lascia tracce di un destino che talvolta lo chiama a voltarsi, per mostrargli quante sicurezze stia accumulando e portando con sé. Perché forse la paura più grande di un viaggiatore è quella di accorgersi di aver scordato qualcosa lungo la strada e dover retrocedere, sui propri stessi passi, a recuperarla.
Da questa tensione, tra l'esitare di fronte a mete indefinite e lo sfuggire dalle briciole di pane cadute dalle tasche, nasce “Da qui in avanti, un passo indietro”, come motto allegorico di un presente che invita ad integrare ciò che siamo stati e ciò che saremo nell'inevitabile mutare di un cammino condiviso. Un cammino che comprende baratri e altezze dell'incontro con se stessi e con l'Altro, nell'oscillare tra il “Non potrebbe andare peggio di così” e il “Non avrei niente di meglio da chiedere”. Un cammino che incrocia dolori, incertezze, passioni e sensazioni alla ricerca di chiavi di cambiamento, disseminate su vie che si offrono alla raccolta.
Verso un forse (Antipodes, luglio 2018)
ISBN: 9788899751357[4]
Sinossi:
Verso un forse raccoglie componimenti che cercano uno spazio tra posti già occupati e libertà incerte, secondo un percorso di riflessioni in tre parti. Ciascuna sezione è introdotta da un elenco di “posti riservati” e sviluppa un tema di ricerca: la fragile solitudine, la fatica del cambiamento, il riscatto della consapevolezza. Con giochi di parole, persone e personaggi e alcuni riferimenti, più o meno espliciti, a opere cinematografiche e letterarie, la strada intrapresa da queste poesie si articola attraverso un intreccio di incontri, motore e senso della complessa e unica molteplicità che realizziamo e portiamo dentro.
Un piccolo (o grande) viaggio tra possibili categorie per sentirsi al proprio posto e altrettanti gradi di libertà per sfumare l'impellenza di una collocazione.
Onorificenze
Co-Fondatore di WikiPoesia | |
«Per l'impegno nella promozione della Poesia» — Parnaso, — 2023 |
Campagna Energia per WikiPoesia 2024
Collegamenti esterni
Note
- ↑ L'autore propone una serie di approfondimenti su C. in questo contesto culturale: https://www.latigredicarta.it/corte_dei_miracoli/2019/08/02/cortazar/
- ↑ ISBN 9788859141167
- ↑ ISBN 9788894981049
- ↑ ISBN 9788899751357