Modifiche

Jump to navigation Jump to search
Riga 10: Riga 10:  
Nel 2014 pubblica il suo Per il teatro, ha scritto, diretto e rappresentato le commedie:  
 
Nel 2014 pubblica il suo Per il teatro, ha scritto, diretto e rappresentato le commedie:  
   −
* ''"Non scherzare con il morto''” (migliore regia e sceneggiatura al festival FITA);  
+
*''"Non scherzare con il morto''” (migliore regia e sceneggiatura al festival FITA);
* ''"Tre tazze e una zuppiera"'';  
+
*''"Tre tazze e una zuppiera"'';
* ''"Qui si sana?"''<ref>Premio FITA migliore regia e attrice caratterista</ref>  
+
*''"Qui si sana?"''<ref>Premio FITA migliore regia e attrice caratterista</ref>
* ''"Cantando il tempo che fu"'' (tradizioni e canti popolari del Sud Pontino);  
+
*''"Cantando il tempo che fu"'' (tradizioni e canti popolari del Sud Pontino);
* ''"Il mistero di Don Giovanni"'' (da ''Il profumo di mia moglie'' di Leo Lenz)<ref>Premio FITA 2012</ref>.  
+
*''"Il mistero di Don Giovanni"'' (da ''Il profumo di mia moglie'' di Leo Lenz)<ref>Premio FITA 2012</ref>.
    
Ha curato la regia e la libera messa in scena dei testi: "La leggenda della montagna" e “Fra Diavolo”, di Nicola Maggiarra. Studiosa di teatro e feste popolari del sud Pontino, crea performances di teatro/poesia, anche di strada. Ha diretto e curato due edizioni del “Festival Palabras en el mundo” per la sede di Latina. Ha scritto prefazioni per importanti poeti contemporanei. È direttrice della collana MIMESIS per Armando Caramanica Editore.<ref>La silloge, oggetto di studio psico-critico della Professoressa Ada Boubara dell’Università di Salonicco, è stata presentata al CONVEGNO INTERNAZIONALE: L'ITALIANISTICA NEL TERZO MILLENNIO: LE NUOVE SFIDE NELLE RICERCHE LINGUISTICHE, LETTERARIE E CULTURALI 60 ANNI DI STUDI ITALIANI ALL’UNIVERSITÀ "SS. CIRILLO E METODIO" DI SKOPJE 27-28 settembre 2019.</ref>  
 
Ha curato la regia e la libera messa in scena dei testi: "La leggenda della montagna" e “Fra Diavolo”, di Nicola Maggiarra. Studiosa di teatro e feste popolari del sud Pontino, crea performances di teatro/poesia, anche di strada. Ha diretto e curato due edizioni del “Festival Palabras en el mundo” per la sede di Latina. Ha scritto prefazioni per importanti poeti contemporanei. È direttrice della collana MIMESIS per Armando Caramanica Editore.<ref>La silloge, oggetto di studio psico-critico della Professoressa Ada Boubara dell’Università di Salonicco, è stata presentata al CONVEGNO INTERNAZIONALE: L'ITALIANISTICA NEL TERZO MILLENNIO: LE NUOVE SFIDE NELLE RICERCHE LINGUISTICHE, LETTERARIE E CULTURALI 60 ANNI DI STUDI ITALIANI ALL’UNIVERSITÀ "SS. CIRILLO E METODIO" DI SKOPJE 27-28 settembre 2019.</ref>  
Riga 40: Riga 40:  
*Premio “Il presepe oggi” Centro Studi e Ricerche “Bartolommeo Capasso - Sorrento<br />
 
*Premio “Il presepe oggi” Centro Studi e Ricerche “Bartolommeo Capasso - Sorrento<br />
   −
== Critica ==
+
==Critica==
 
È presente in antologie di poesia e critica tra cui i preziosi volumi: “Il padre” e ''Lettura di autori contemporanei'' (II, III e IV volume) di Nazario Pardini; “Squarciare i silenzi” - Poeti Contemporanei - Edizione Speciale Trentennale Collettivo Acca.
 
È presente in antologie di poesia e critica tra cui i preziosi volumi: “Il padre” e ''Lettura di autori contemporanei'' (II, III e IV volume) di Nazario Pardini; “Squarciare i silenzi” - Poeti Contemporanei - Edizione Speciale Trentennale Collettivo Acca.
   Riga 67: Riga 67:  
'''Grazie perché sei riuscita a ricreare la bella atmosfera, i colori ed i suoni della tua infanzia con una vividezza straordinaria.  Mi hai letteralmente portata a quel periodo. Torniamo al tempo presente, però, che cosa ti piace di più di questa tua ricerca?'''
 
'''Grazie perché sei riuscita a ricreare la bella atmosfera, i colori ed i suoni della tua infanzia con una vividezza straordinaria.  Mi hai letteralmente portata a quel periodo. Torniamo al tempo presente, però, che cosa ti piace di più di questa tua ricerca?'''
   −
Mi piace il baratto tra arte sacra e arte popolare. Mi piace che il teatro sposi la poesia e si faccia silenzio di versi, mi piace che la poesia sia canto e scenda per le strade e si faccia origine, tessuto e idea da tramandare. Non dimentichiamo che la poesia nasce canto per la musica. Furono soprattutto le tradizioni orali a tramandare i testi e ovunque si raccogliesse la gente, qualcuno intratteneva il pubblico, qualcuno che erede, di una ricca tradizione, diventava portavoce di cultura. Le tradizioni popolari e il folklore sono una risorsa importante, culturale e anche economica di ogni popolo, volta a valorizzare il territorio locale, utile alla conoscenza delle proprie radici nella letteratura e nel tempo extra-ordinario delle feste dell’anno.  I temi sono quelli della vita umana. Ad esempio, nei giorni d’inizio di un ciclo annuale, secondo il mito, tutte le forze soprannaturali acquistano una potenza straordinaria. I rumori e i colori servono ad allontanare le tenebre e il male. A Gaeta si porta “gliu sciusce”, un’orchestrina beneaugurale con strumenti improvvisati tra i quali non mancano triccabballacche, rattacase, caccavella e putipù. Una mia intervista su supporto video, conservata negli archivi di Roma Tre, riporta le parole di uno degli ultimi veri esponenti di quest’arte: il fotografo Nino Cocchetto. <nowiki>http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=101211</nowiki> Con l’Associazione Culturale Teatrale Mimesis, di cui sono vicepresidente, porto avanti da sempre questo fermo pensiero. Il Premio Nazionale Mimesis di poesia mi permette di portare quest'ultima tra la gente e procurare il dialogo tra versi, autore e pubblico. Questa è la poiesis. Anche il web offre spazi in cui far risuonare il canto, sempre che si tenga presente il valore principale del mezzo che è quello della condivisione e della comunità per un tempo di risveglio ed elevazione. <nowiki>https://www.youtube.com/watch?v=</nowiki>
+
Mi piace il baratto tra arte sacra e arte popolare. Mi piace che il teatro sposi la poesia e si faccia silenzio di versi, mi piace che la poesia sia canto e scenda per le strade e si faccia origine, tessuto e idea da tramandare. Non dimentichiamo che la poesia nasce canto per la musica. Furono soprattutto le tradizioni orali a tramandare i testi e ovunque si raccogliesse la gente, qualcuno intratteneva il pubblico, qualcuno che erede, di una ricca tradizione, diventava portavoce di cultura. Le tradizioni popolari e il folklore sono una risorsa importante, culturale e anche economica di ogni popolo, volta a valorizzare il territorio locale, utile alla conoscenza delle proprie radici nella letteratura e nel tempo extra-ordinario delle feste dell’anno.  I temi sono quelli della vita umana. Ad esempio, nei giorni d’inizio di un ciclo annuale, secondo il mito, tutte le forze soprannaturali acquistano una potenza straordinaria. I rumori e i colori servono ad allontanare le tenebre e il male. A Gaeta si porta “gliu sciusce”, un’orchestrina beneaugurale con strumenti improvvisati tra i quali non mancano triccabballacche, rattacase, caccavella e putipù. Una mia intervista su supporto video, conservata negli archivi di Roma Tre, riporta le parole di uno degli ultimi veri esponenti di quest’arte: il fotografo Nino Cocchetto. Con l’Associazione Culturale Teatrale Mimesis, di cui sono vicepresidente, porto avanti da sempre questo fermo pensiero. Il [[Premio Nazionale Mimesis|Premio Nazionale Mimesis di poesia]] mi permette di portare quest'ultima tra la gente e procurare il dialogo tra versi, autore e pubblico. Questa è la poiesis. Anche il web offre spazi in cui far risuonare il canto, sempre che si tenga presente il valore principale del mezzo che è quello della condivisione e della comunità per un tempo di risveglio ed elevazione.  
    
'''Hai citato l’Associazione Culturale Teatrale Mimesis, di cui sei vicepresidente. E così eccoci al  teatro. Sei anche  laureata al DAMS  con una specializzazione in regia teatrale. Oggi non solo  fai la regia di pezzi teatrali, ma li interpreti pure e li scrivi. Che cosa è il teatro per te?'''
 
'''Hai citato l’Associazione Culturale Teatrale Mimesis, di cui sei vicepresidente. E così eccoci al  teatro. Sei anche  laureata al DAMS  con una specializzazione in regia teatrale. Oggi non solo  fai la regia di pezzi teatrali, ma li interpreti pure e li scrivi. Che cosa è il teatro per te?'''
   −
Dopo una formazione scientifica e il diploma universitario in infermieristica sono finalmente approdata al DAMS presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre. Già frequentavo le scene da anni e, dunque, si rendeva necessaria una formazione adeguata. Il teatro, al contrario di ciò che si possa pensare, non è semplicemente finzione ma è mettersi nei panni dell’altro, è il percorso empatico per eccellenza a doppio filo tra il personaggio, la parola, lo spettatore e l’attore. '''È''' un percorso affascinante che porta la comunicazione allo stato più puro del termine. Comunicarsi è un evento straordinario. Ancor di più quando riesci a mettere in scena i tuoi testi, a far sì che il senso intimo di quanto vuoi dire trapassi il corpo scenico. Amo soprattutto l’ironia e la satira che permeano da argomenti difficili e dolorosi, dalle storie dei miei personaggi sposando un’idea comunitaria. C’è nel teatro una pluralità di percezioni che riescono a dare il senso di una poetica nelle sue  funzioni contenutistiche ed emotive. Amo i particolari, la specularità, ciò che sembra passare inosservato, come il frame dell’assassina nelle prime scene del film “Profondo rosso”.  I titoli delle mie commedie sono abbastanza esplicativi. Il teatro, luogo dell’assemblea, è lo spazio sociale, il “fatto”, l’incontro, l’interazione; è luogo in movimento perché è ovunque siamo con la nostra mente. È un insieme di differenti discipline che si uniscono e  concretizzano l'esecuzione di un evento spettacolare dal vivo.
+
Dopo una formazione scientifica e il diploma universitario in infermieristica sono finalmente approdata al DAMS presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre. Già frequentavo le scene da anni e, dunque, si rendeva necessaria una formazione adeguata. Il teatro, al contrario di ciò che si possa pensare, non è semplicemente finzione ma è mettersi nei panni dell’altro, è il percorso empatico per eccellenza a doppio filo tra il personaggio, la parola, lo spettatore e l’attore. È un percorso affascinante che porta la comunicazione allo stato più puro del termine. Comunicarsi è un evento straordinario. Ancor di più quando riesci a mettere in scena i tuoi testi, a far sì che il senso intimo di quanto vuoi dire trapassi il corpo scenico. Amo soprattutto l’ironia e la satira che permeano da argomenti difficili e dolorosi, dalle storie dei miei personaggi sposando un’idea comunitaria. C’è nel teatro una pluralità di percezioni che riescono a dare il senso di una poetica nelle sue  funzioni contenutistiche ed emotive. Amo i particolari, la specularità, ciò che sembra passare inosservato, come il frame dell’assassina nelle prime scene del film “Profondo rosso”.  I titoli delle mie commedie sono abbastanza esplicativi. Il teatro, luogo dell’assemblea, è lo spazio sociale, il “fatto”, l’incontro, l’interazione; è luogo in movimento perché è ovunque siamo con la nostra mente. È un insieme di differenti discipline che si uniscono e  concretizzano l'esecuzione di un evento spettacolare dal vivo.
    
'''Quali soddisfazioni ti ha dato il teatro?'''
 
'''Quali soddisfazioni ti ha dato il teatro?'''
Riga 91: Riga 91:  
'''Lo sono di certo. Grazie.'''
 
'''Lo sono di certo. Grazie.'''
 
<br />
 
<br />
 +
 +
== Note ==
 
[[Categoria:Poeta]]
 
[[Categoria:Poeta]]
 
[[Categoria:Poeta Accreditato WikiPoesia]]
 
[[Categoria:Poeta Accreditato WikiPoesia]]
 +
<references />

Menu di navigazione