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''pronti son a trafigger ch'indebitamente s'azzardasse, ad accarezzarne il collo!'' | ''pronti son a trafigger ch'indebitamente s'azzardasse, ad accarezzarne il collo!'' | ||
'''CLIO''' | |||
CLIO | |||
Di capelli castani sottili e cadenti | Di capelli castani sottili e cadenti | ||
lisci s'abbandonavano sulle di lei esili spalle | lisci s'abbandonavano sulle di lei esili spalle | ||
e continuavano imperterriti a cadere più in giù | e continuavano imperterriti a cadere più in giù | ||
fin dove le graziose | fin dove le graziose ànche non li rivolgevano nuovamente all'insù. | ||
Occhi marroni, ma d'una tempera chiara e lucente | Occhi marroni, ma d'una tempera chiara e lucente | ||
le labbra fini e pallide ne completavan l'aspetto nobile e sapiente. | le labbra fini e pallide ne completavan l'aspetto nobile e sapiente. | ||
Certo di lei si poteva ben dir che fosse alquanto bella | Certo di lei si poteva ben dir che fosse alquanto bella | ||
ma nessun che non fosse d'animo belluino pensò mai di possederla | ma nessun che non fosse d'animo belluino pensò mai di possederla giacché cotal bello trasmutava in sembianze immateriche | ||
giacché cotal bello trasmutava in sembianze immateriche | e dopo qualch'istante che l'ammiravi, parea sparir nel nulla dissolvendosi oltre le proprie, armoniose, curve periferiche. | ||
e dopo qualch'istante che l'ammiravi, parea sparir nel nulla | |||
dissolvendosi oltre le proprie, armoniose, curve periferiche. | |||
Tenutaria degli annali e della preziosa memoria | Tenutaria degli annali e della preziosa memoria | ||
per dote divina si trovava sempre laddove si creava la Storia | per dote divina si trovava sempre laddove si creava la Storia che con fedeltà, perizia e verosimiglianza | ||
che con fedeltà, perizia e verosimiglianza | |||
a li posteri donava, con dovizia e costanza. | a li posteri donava, con dovizia e costanza. | ||
'''EUTERPE''' | |||
Di lei posso dir ch'era dura tenere il suo passo cercavi di rincorrerla, | |||
ma stremavi a terra come dopo un salasso. | |||
Riccia di capelli e graziosa di forme saltellava a destra e a manca, e ne perdevi le orme parea danzar senza fatica alcuna | |||
Di lei posso dir ch'era dura tenere il suo passo | |||
cercavi di rincorrerla, ma stremavi a terra come dopo un salasso. | |||
Riccia di capelli e graziosa di forme | |||
saltellava a destra e a manca, e ne perdevi le orme | |||
parea danzar senza fatica alcuna | |||
tanto che quando giungeva lei, in tutti nascea una gioia repentina! | tanto che quando giungeva lei, in tutti nascea una gioia repentina! | ||
La sua arte suprema emanava però dal suo flauto | La sua arte suprema emanava però dal suo flauto | ||
che come suonava lei, non c'era paragon con nessun'altro | che come suonava lei, non c'era paragon con nessun'altro le dita alternava, e con la bocca soffiava | ||
le dita alternava, e con la bocca soffiava | |||
ed in un battibaleno tutta la platea s'incantava! | ed in un battibaleno tutta la platea s'incantava! | ||
Come facesse, nessun si capacitava fattostà che suonando, tutto il mondo rallegrava ed anche il più afflitto ed il più apatico astante parea risorger come un bramoso amante! | |||
Perciò se sei triste o se ti senti proprio giù ascolta il flauto di Euterpe, ed il tuo tono... tornerà su! | |||
'''TALIA''' | |||
TALIA | |||
Fra tutte forse la men sensuale | Fra tutte forse la men sensuale | ||
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il viso coperto da una maschera beffarda | il viso coperto da una maschera beffarda | ||
già ti dava l'idea di quanto fosse bonariamente infingarda! | già ti dava l'idea di quanto fosse bonariamente infingarda! | ||
Il suo passo era strambo, sembrava sciare anche quando il pavimento era ruvido | |||
Il suo passo era strambo, sembrava sciare | e ci potevi a malapena camminare | ||
anche quando il pavimento era ruvido e ci potevi a malapena camminare | |||
ma lei goffa s'appoggiava al suo grossolano baston | ma lei goffa s'appoggiava al suo grossolano baston | ||
e fingendosi vecchia, ti sfidava col sorriso al singolar tenzon! | e fingendosi vecchia, ti sfidava col sorriso al singolar tenzon! | ||
Battute taglienti e frecciate penetranti | Battute taglienti e frecciate penetranti | ||
mordace era la sua satira ed i suoi versi sconcertanti. | mordace era la sua satira ed i suoi versi sconcertanti. Regina indiscussa della commedia teatral | ||
Regina indiscussa della commedia teatral | |||
non v'era sua rappresentazion, che non ti facesse sbellicar. | non v'era sua rappresentazion, che non ti facesse sbellicar. | ||
Una ghirlanda d'edera le circondava il collo | Una ghirlanda d'edera le circondava il collo | ||
e bastava ascoltarla per sentirsi nelle risate in ammollo | e bastava ascoltarla per sentirsi nelle risate in ammollo non era il suo seno quindi a conquistarti | ||
non era il suo seno quindi a conquistarti | |||
quanto piuttosto la sua simpatia, che giungeva ad ammaliarti. | quanto piuttosto la sua simpatia, che giungeva ad ammaliarti. | ||
'''MELPOMENE''' | |||
MELPOMENE | |||
La vita, | La vita, | ||
quando il timone è mal governato | quando il timone è mal governato | ||
e chi è al comando è di mente alquanto aberrato | e chi è al comando è di mente alquanto aberrato c'induce a volte nella nera disperazion | ||
c | |||
tanto che alcuna via d'uscita, riesce più a catturarci l'attenzion. | tanto che alcuna via d'uscita, riesce più a catturarci l'attenzion. | ||
Foschi nembi all'orizzonte | Foschi nembi all'orizzonte | ||
atroci esiti ci ritroviamo a noi di fronte | atroci esiti ci ritroviamo a noi di fronte | ||
È allora il turno di Melpòmene, drammaturga | È allora il turno di Melpòmene, drammaturga che con destrezza ci dà la purga. | ||
che con destrezza ci dà la purga. | |||
Narrando della sofferenza e del dolor | Narrando della sofferenza e del dolor | ||
col baston d'Ercole ci ammonisce in fin nel cuòr! | col baston d'Ercole ci ammonisce in fin nel cuòr! | ||
Nei lineamenti della maschera indossa scolpita la pietà | Nei lineamenti della maschera indossa scolpita la pietà | ||
e volteggiando minacciosa la spada, ci rammenta una verità: | e volteggiando minacciosa la spada, ci rammenta una verità: che se vuoi vivere felice e contento | ||
che se vuoi vivere felice e contento | |||
i veri amici non dovrai mai buttar al vento. | i veri amici non dovrai mai buttar al vento. | ||
Ed è anche meglio che qualsiasi forma di oppression tu sappia prontamente scovar, e riporre in un canton. | |||
Infine... si può ben dire che qualsivoglia tragedia eviterai solo se un comportamento etico... tu | |||
'''TERSICORE''' | |||
TERSICORE | |||
Ma che bello che è danzar | Ma che bello che è danzar | ||
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mentre suona la sua lira | mentre suona la sua lira | ||
il plettro ogni corda prende ben di mira. | il plettro ogni corda prende ben di mira. | ||
E' certo facile scuoter le anche | E' certo facile scuoter le anche | ||
emulando lei, che il corpo muove... ed i capelli anche! | emulando lei, che il corpo muove... ed i capelli anche! Une vello bianco porta invòlto | ||
Une vello bianco porta invòlto | |||
e sì velocemente piroetta, che non ne cogli il vólto. | e sì velocemente piroetta, che non ne cogli il vólto. | ||
Il ritmo allora ti vien da seguir | Il ritmo allora ti vien da seguir | ||
ed anche tu balli, senza vergogna patìr! | ed anche tu balli, senza vergogna patìr! | ||
Poi scendi dal palco, e sei sfinito ma mai così tanto, t'eri divertito. | |||
Insomma ora sai che se ti senti rattrappito la panacea è con lei ballar, | |||
e poi mai vorrai che sia finito! | |||
'''ERATO''' | |||
ERATO | |||
Pelle liscia calda e nera | Pelle liscia calda e nera l'appelleresti sogno o fors'anche chimera ti guardava, ed in un istante | ||
l'appelleresti sogno o fors'anche chimera | |||
ti guardava, ed in un istante | |||
ti scioglieva col suo sguardo conciliante. | ti scioglieva col suo sguardo conciliante. | ||
Non direi carina e non direi bella | Non direi carina e non direi bella | ||
giacché con lei si supera ogni stella | giacché con lei si supera ogni stella | ||
curve sensuali nel marmo scolpite | curve sensuali nel marmo scolpite | ||
eran più pericolose di un tornante, e sittanto ardite. | eran più pericolose di un tornante, e sittanto ardite. | ||
Capelli crespi lunghi e voluminosi emanava soavi profumi ed effluvi armoniosi. Anche lei suonava la lira | |||
Capelli crespi lunghi e voluminosi | |||
emanava soavi profumi ed effluvi armoniosi. | |||
Anche lei suonava la lira | |||
ma il ballo non era certo la sua mira. | ma il ballo non era certo la sua mira. | ||
Era diretta sincera ed onesta strapparti le vesti era la sua suprema festa e quando le sue grazie assalivano il corpo tuo piacevolmente effetto, ne godevi del suo. | |||
Era diretta sincera ed onesta | Mi ricordo ad esempio un giorno che mi sfidò in resistenza e dopo alcuni atti, m'arresi vinto dalla sua persistenza! Che strano dirai che questa rientri fra le virtù | ||
strapparti le vesti era la sua suprema festa | |||
e quando le sue grazie assalivano il corpo tuo | |||
piacevolmente effetto, ne godevi del suo. | |||
Mi ricordo ad esempio un giorno che mi sfidò in resistenza | |||
e dopo alcuni atti, m'arresi vinto dalla sua persistenza! | |||
Che strano dirai che questa rientri fra le virtù | |||
ma quando le feci quest'appunto, mi rispose: | ma quando le feci quest'appunto, mi rispose: | ||
“zitto, prima provami anche tu...!” | “zitto, prima provami anche tu...!” | ||
'''POLIMNIA''' | |||
POLIMNIA | |||
C'era poi colei che inventò la retorica. | C'era poi colei che inventò la retorica. | ||
L'arte del bel parlar lei dominava | L'arte del bel parlar lei dominava | ||
e con le sue parole in un batter d'occhio ti conquistava. | e con le sue parole in un batter d'occhio ti conquistava. | ||
Decantava d'amor, politica e filosofia insomma... di tutto un po', tranne d'archeologia! | |||
Decantava d'amor, politica e filosofia | |||
insomma... di tutto un po', tranne d'archeologia! | |||
Seneca e Aristotele, da lei impararono | Seneca e Aristotele, da lei impararono | ||
e tanti altri ancor la emularono | e tanti altri ancor la emularono | ||
ma a dire il vero nessuno più | ma a dire il vero nessuno più | ||
a destreggiar il linguaggio, talmente eccelso fu. | a destreggiar il linguaggio, talmente eccelso fu. | ||
Le labbra schiudeva e la bocca profferiva eccelsa proprietà di linguaggio lei dominava; solo parole faceva uscir | |||
Le labbra schiudeva e la bocca profferiva | |||
eccelsa proprietà di linguaggio lei dominava; | |||
solo parole faceva uscir | |||
ma a te un concerto parea d'udir! | ma a te un concerto parea d'udir! | ||
Insomma se c'è chi del dire ne fece un vanverare Polimnia al contrario seppe farne un ricamare e grazie a lei molti impararono a ragionare laddove prima intenti èran, a sproloquiare! | |||
'''URANIA''' | |||
URANIA | |||
Con un bastone ritto puntato al cielo | Con un bastone ritto puntato al cielo | ||
a menadito conosceva il firmamento intero | a menadito conosceva il firmamento intero stelle ed astri brillavan lassù | ||
stelle ed astri brillavan lassù | |||
e lei ne tracciava le mappe, fin da quaggiù! | e lei ne tracciava le mappe, fin da quaggiù! | ||
Tra terra e cielo non v'era più mistero grazie a Urania parea un tutt'uno intièro | |||
Tra terra e cielo non v'era più mistero | |||
grazie a Urania parea un tutt'uno intièro | |||
e se volevi orientarti nel navigar | e se volevi orientarti nel navigar | ||
lei appresso avresti fatto bene, con te a portàr! | lei appresso avresti fatto bene, con te a portàr! | ||
Lune, satelliti, comete e costellazion citava e indicava come fosser una sua creazion e quand'un lunario era da compilar | |||
Lune, satelliti, comete e costellazion | |||
citava e indicava come fosser una sua creazion | |||
e quand'un lunario era da compilar | |||
non v'era altri che lei, da consultar. | non v'era altri che lei, da consultar. | ||
Non ci son binocoli o cannocchiali che possan emular | Non ci son binocoli o cannocchiali che possan emular | ||
la precisione astronomica d'Urania la qual | la precisione astronomica d'Urania la qual | ||
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di uscir dal proprio corpo, e permear lo cielo... lasciandolo di stucco! | di uscir dal proprio corpo, e permear lo cielo... lasciandolo di stucco! | ||
'''CALLIOPE''' | |||
Narriamo ora della più illustre fra le Muse colei che cantando t'ammaliava facendo le fuse. Odi, inni e poi anche idillî | |||
Narriamo ora della più illustre fra le Muse | |||
colei che cantando t'ammaliava facendo le fuse. | |||
Odi, inni e poi anche idillî | |||
dinanzi a lei gli altrui canti parean sol strilli! | dinanzi a lei gli altrui canti parean sol strilli! | ||
Il suo diletto portava orgogliosa in petto una tavoletta di cera, su cui le poesia componéa. Poterla ascoltar divenne un privilegio | |||
Il suo diletto portava orgogliosa in petto | |||
una tavoletta di cera, su cui le poesia componéa. | |||
Poterla ascoltar divenne un privilegio | |||
e s'eri invitato, ma tardavi, facevi un sacrilegio. | e s'eri invitato, ma tardavi, facevi un sacrilegio. | ||
Un giorno la sua voce tonò sittanto calda e forte da far crepitar di lava, un aspro monte. Con i suoi versi facea cultura | |||
Un giorno la sua voce tonò sittanto calda e forte | |||
da far crepitar di lava, un aspro monte. | |||
Con i suoi versi facea cultura | |||
giacché narrar epiche gesta, era la sua premura. | giacché narrar epiche gesta, era la sua premura. | ||
Non vi fu mai quindi alcun eroe o condottiero | |||
Non vi fu mai quindi | la cui fama non venne descritta dal di lei pensiero. | ||
alcun eroe o condottiero | |||
la cui fama non venne descritta | |||
dal di lei pensiero. | |||
EPILOGO | EPILOGO | ||
Or che delle Muse più cose tu sai | Or che delle Muse più cose tu sai | ||
avrai anche capito perché non avea senso sfidarle giammai | avrai anche capito perché non avea senso sfidarle giammai | ||
ci fu tuttavia qualche animo sconsiderato che ci provò e il seguente ne fu il risultato: | |||
ci fu tuttavia qualche animo sconsiderato che ci provò | |||
e il seguente ne fu il risultato: | |||
Le sirene in prima battuta | Le sirene in prima battuta | ||
a cui le Muse estirparon le ali e ne fecer corone da muta. | a cui le Muse estirparon le ali e ne fecer corone da muta. | ||
Fu poi la volta delle Pieridi | |||
Fu poi la volta delle Pieridi | |||
che le sfidarono al canto | che le sfidarono al canto | ||
ma la voce di Calliope ebbe la meglio, | ma la voce di Calliope ebbe la meglio, avvolgendo tutti in un manto. | ||
avvolgendo tutti in un manto. | L'esito fu quindi che dacch'eran sirene natanti si ritrovaron ad esser... uccelli volanti! | ||
Ma non fu quella l'unica ugola che le sfidò si narra infatti ch'anche Tamiri le affrontò. | |||
L'esito fu quindi che dacch'eran sirene natanti | Baldanzoso si lanciò: “se vinco, tutte vi possederò” Le Muse ci stettero ed anzi rilanciarono: “tuttavia se perdi ne soffrirai un bel po'” | ||
si ritrovaron ad esser... uccelli volanti! | ed anche stavolta le tenutarie delle Virtù ebber la meglio e lui si ritrovò cieco, afono e senza piglio. | ||
Ma non fu quella l'unica ugola che le sfidò | |||
si narra infatti ch'anche Tamiri le affrontò. | |||
Baldanzoso si lanciò: “se vinco, tutte vi possederò” | |||
Le Muse ci stettero ed anzi rilanciarono: “tuttavia se perdi ne soffrirai un bel po'” | |||
ed anche stavolta le tenutarie delle Virtù ebber la meglio | |||
e lui si ritrovò cieco, afono e senza piglio. | |||
Alle Muse, olimpiche depositarie delle eccelse qualità venne attribuita la fonte di Ippocrene, con fasti e sacralità | |||
e a dar l'avvio alla Sorgente d'acqua, miele e latte | e a dar l'avvio alla Sorgente d'acqua, miele e latte | ||
ci pensò Pegaso, che batté gli zoccoli, danzando con le nove matte. | ci pensò Pegaso, che batté gli zoccoli, danzando con le nove matte. | ||
Volge qui al termine quest'ode dedicata alle Muse | Volge qui al termine quest'ode dedicata alle Muse | ||
e la morale è che ora che conosci le Virtù, non hai più scuse. | e la morale è che ora che conosci le Virtù, non hai più scuse. | ||
Certo che a questo punto sarebbe lecito chiedersi: | |||
“potrà mai esistere un’unica, eccelsa Musa | |||
al cui cospetto la storia non rimarrebbe delusa? | |||
Vale a dire un unico, inestimabile e puro diamante capace di brillare maestoso nel firmamento, ammaliante? | |||
Sì, un’unico, divino essere virtuoso | |||
che impersonifichi tutte le nove muse, maestoso? | |||
[[File:L’ineguagliabile Superna.jpg|thumb|L’ineguagliabile Superna]] | |||
''Clio'' | |||
''Euterpe'' | |||
''Talia'' | |||
''Melpemone'' | |||
''Tersicore'' | |||
''Erato'' | |||
''Polimnia'' | |||
''Urania'' | |||
''Calliope'' | |||
Quindi quest’oggi celebriam nove natalizi in uno giacché al tuo pari non esiste nessuno | |||
Divinità suprema maestosa ed eterna Tu sei l’ineguagliabile... | |||
'''Superna'''!!! | |||
==Pubblicazioni== | |||
*Edoardo Claudio Olivieri-le poète des Champs-Élysées, prima edizione 15 luglio 2013, seconda edizione 18 agosto 2019, terza edizione 8 novembre 2023. | |||
Edoardo Claudio Olivieri - “Superna, la Musa delle Muse” | |||
© 2013, 2019, 2023 Edoardo Claudio Olivieri – le poète des Champs-Élyséesi, All Right Reserved. Any unauthorized copyng, translation, duplication, importation or distribution, in part or in whole by any means, including electronic,copyng, storage ortrasmission, is a violation of applicable low | |||
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Edoardo Claudio Olivieri - “Superna, la Musa delle Muse” | |||
© 2013, 2019, 2023 Edoardo Claudio Olivieri – le poète des Champs-Élyséesi, All Right Reserved. Any unauthorized copyng, translation, duplication importation or distribution, in part or in whole by any means, including electronic,copyng, storage ortrasmission, is a violation of applicable low | |||
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