Giovanni Ronzoni: differenze tra le versioni

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https://www.libraccio.it/libro/9788831396745/giovanni-ronzoni/vita-poesie-e-un-racconto.html</ref>
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*Voi... prigioniere di sogni nel bosco delle innocenze...., EDIZIONI SETTEPONTI, 2022 (Il 23 ottobre 2021 a Firenze è stata inaugurata la XIII edizione Florence Biennale, Mostra internazionale di Arte contemporanea e Design, presso la Fortezza da Basso. La Biennale, è stata aperta al pubblico fino al 31 ottobre 2021, ospitata al Padiglione Cavaniglia lo special concept curato da Fortunato D'Amico con le installazioni di oltre sessanta artisti, selezionati in chiave interdisciplinare e multiculturale con opere individuali e collettive, sul tema della mostra: Eternal Feminine - Eternal Change. Concepts of Femininity in Contemporay Art and Design. Tra i progetti speciali, la performance di [[Giovanni Ronzoni]] "Voi... prigioniere nel bosco delle innocenze" - Uno spazio circolare sulla platea di 9 metri di diametro, dove sono stati collocati dodici "massi" in carta stropicciata che riportano altrettante poesie a tema, scritte a mano da Ronzoni, di dodici poetesse: Teresa Cacciatore, Maria Benedetta Cerro, OMISSIS, Marialisa Leone, Elisa Longo, Helena Malachova, Paola Massoni, Emanuela Parodi, Daniela Pellegrini, Barbara Rabita, Serena Rossi, Anna Maria Scopa).<ref>https://www.mondadoristore.it/Voi-prigioniere-sogni-Giovanni-Ronzoni/eai978883139699/#tabMenu-4</ref><ref>ISBN 9788831396998</ref>
*Voi... prigioniere di sogni nel bosco delle innocenze...., EDIZIONI SETTEPONTI, 2022 (Il 23 ottobre 2021 a Firenze è stata inaugurata la XIII edizione Florence Biennale, Mostra internazionale di Arte contemporanea e Design, presso la Fortezza da Basso. La Biennale, è stata aperta al pubblico fino al 31 ottobre 2021, ospitata al Padiglione Cavaniglia lo special concept curato da Fortunato D'Amico con le installazioni di oltre sessanta artisti, selezionati in chiave interdisciplinare e multiculturale con opere individuali e collettive, sul tema della mostra: Eternal Feminine - Eternal Change. Concepts of Femininity in Contemporay Art and Design. Tra i progetti speciali, la performance di [[Giovanni Ronzoni]] "Voi... prigioniere nel bosco delle innocenze" - Uno spazio circolare sulla platea di 9 metri di diametro, dove sono stati collocati dodici "massi" in carta stropicciata che riportano altrettante poesie a tema, scritte a mano da Ronzoni, di dodici poetesse: Teresa Cacciatore, Maria Benedetta Cerro, OMISSIS, Marialisa Leone, Elisa Longo, Helena Malachova, Paola Massoni, Emanuela Parodi, Daniela Pellegrini, Barbara Rabita, Serena Rossi, Anna Maria Scopa).<ref>https://www.mondadoristore.it/Voi-prigioniere-sogni-Giovanni-Ronzoni/eai978883139699/#tabMenu-4</ref><ref>ISBN 9788831396998</ref>
*262 Aforismi. Tutto fu fuoco. Tutto tornerà acqua. EDIZIONI SETTEPONTI, 2022 (Prefazione Lia Bronzi). Prefazione di Lia Bronzi. <br />
*262 Aforismi. Tutto fu fuoco. Tutto tornerà acqua. EDIZIONI SETTEPONTI, 2022 (Prefazione Lia Bronzi). Prefazione di Lia Bronzi.<ref>http://edizionisetteponti.it/prodotto/262-aforismi-tutto-fu-fuoco-_-tutto-tornera-acqua/<br /></ref> <ref>https://www.mondadoristore.it/262-Aforismi-Tutto-fu-fuoco-Giovanni-Ronzoni/eai979128100510/<br /></ref><ref>https://www.lafeltrinelli.it/262-aforismi-tutto-fu-fuoco-libro-giovanni-ronzoni/e/9791281005105?lgw_code=50948-B9791281005105&awaid=9507&gclid=Cj0KCQjwpeaYBhDXARIsAEzItbEx7oorTuK84o8rXmXn5bZ8L7w6Fjt5R9_KXoSwcwHpLV7EkLls67waAmlnEALw_wcB <br /></ref><br />


'''Antologie curate da Giovanni Ronzoni'''
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* [Dalla prefazione di 262 Aforismi. Tutto fu fuoco. Tutto tornerà acqua. EDIZIONI SETTEPONTI, 2022]  "Da Malkuth a Ain Soph Aur e viceversa" Si tratta di un viaggio iniziatico e antropogenetico, questo dell’architetto Giovanni Ronzoni, poeta e scrittore di notevole ingegno, originale e creativo. Un viaggio effettuato attraverso la piramidale figura prodotta dalla sua mente, dal cuore, da uno spirito indomito, che possiede una visione per forza di facce molteplici, dove scendere e salire, vicendevolmente, dalla base (“Malkuth”, la fonte della vita per gli esseri viventi sulla terra) verso l’alto (“Ain soph aur”, Dio luce infinita o Causa prima o Grande Oceano dello Spirito), come nell’Albero della vita. La forma scelta, questa volta dal poeta, è quella aforistica che, per forza di sintesi, realizza un’espressione profonda, affascinante, talora quasi sacrale, per affrontare tematiche infinite, provenienti da una “Parola” che “In Principio era…”, come recita il Vangelo giovanneo che, ricca di spiritualità e di mistero, contiene di per sé tutto ciò che è impossibile comprendere della Trascendenza, al di sopra e al di fuori della “religo” di sistema. Il cammino degli aforismi segna un passo in continuo divenire, dove i sentimenti di “amore”, “libertà” e “tolleranza”, costituiscono la base della stessa opera, come recita testualmente l’autore: «LIFE in CHANGE» (pag. 42). Dal punto di vista letterario, il linguaggio tende a sviluppare concetti che vanno “Oltre”, ma soprattutto realizzano parole di bellezza, assolvendo e avvalendosi di un estetismo libero, anche organizzato graficamente, in modo da esprimere i concetti di “Albedo”, “Rubedo” e “Nigredo”, quali elementi fondamentali, per muoversi nella parte del viaggio terreno, come si può evincere dall’aforisma che recita: «luce nelle brume albe» (pag. 62), alla ricerca del senso della vita e della morte, alla quale l’uomo è condannato, anche se c’è nell’opera espresso il concetto di fuoco che tutto distrugge per purificare e condurre alla rinascita a nuova vita, come si può apprezzare nell’aforisma che recita: «anche la MORTE avrà la sua fine» (pag. 137), secondo una spirale che da materiale diviene spirituale fino a trovare la forma di “acqua”, ambiente naturale per rigenerare la vita, come recita il titolo dell’opera “tutto fu FUOCO _ tutto tornerà ACQUA”. Ed è con ciò, che il ciclo non si chiude mai, poiché tutto si trasforma, proprio come ci trasmette il concetto iniziatico dell’ “uroboro”, simbolo alchemico raffigurato dal serpente che si morde la coda, quale espressione dell’infinito, dell’eternità e del cosmo, come del resto recita anche la legge chimica di Lavoisier che conclude: «in una reazione chimica nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma». La vita, comunque, per Giovanni Ronzoni è preziosa e va vissuta intensamente, cosa che ci trova del tutto consenzienti, e va assaporata e gustata, sia nelle cose dolorose che in quelle gioiose offerteci, con umiltà, come con significative parole il poeta spiega nell’aforisma dove è scritto: «la modestia del sapere» (pag. 208). Potremmo concludere che i quattro elementi: “terra, acqua, aria, fuoco”, danno forza alla vita e ne sono, al contempo, i punti cardine, donando ad essa sacralità e spiritualità. La raccolta aforistica ci appare opera al di sopra e ben al di là di un semplice libro, ben organizzato graficamente ed esteticamente, ma frutto di una mente che tanto ha indagato, da offrire generosamente ai lettori che ne potranno condividere le asserzioni, pur nella ricerca del “non-detto”. Il libro diviene mezzo importante da consultare per realizzare una via di autoiniziazione al sapere. Una considerazione che ci viene da fare è che gli aforismi stessi posseggono una loro similitudine con quelli di Gibran, per il colore, l’afrore, il profumo e, al contempo, per una unicità spirituale del tutto ronzoniana, che sanno emanare, poiché affascinante e coinvolgente. Lia Bronzi
*[Dalla prefazione di 262 Aforismi. Tutto fu fuoco. Tutto tornerà acqua. EDIZIONI SETTEPONTI, 2022]  "Da Malkuth a Ain Soph Aur e viceversa" Si tratta di un viaggio iniziatico e antropogenetico, questo dell’architetto Giovanni Ronzoni, poeta e scrittore di notevole ingegno, originale e creativo. Un viaggio effettuato attraverso la piramidale figura prodotta dalla sua mente, dal cuore, da uno spirito indomito, che possiede una visione per forza di facce molteplici, dove scendere e salire, vicendevolmente, dalla base (“Malkuth”, la fonte della vita per gli esseri viventi sulla terra) verso l’alto (“Ain soph aur”, Dio luce infinita o Causa prima o Grande Oceano dello Spirito), come nell’Albero della vita. La forma scelta, questa volta dal poeta, è quella aforistica che, per forza di sintesi, realizza un’espressione profonda, affascinante, talora quasi sacrale, per affrontare tematiche infinite, provenienti da una “Parola” che “In Principio era…”, come recita il Vangelo giovanneo che, ricca di spiritualità e di mistero, contiene di per sé tutto ciò che è impossibile comprendere della Trascendenza, al di sopra e al di fuori della “religo” di sistema. Il cammino degli aforismi segna un passo in continuo divenire, dove i sentimenti di “amore”, “libertà” e “tolleranza”, costituiscono la base della stessa opera, come recita testualmente l’autore: «LIFE in CHANGE» (pag. 42). Dal punto di vista letterario, il linguaggio tende a sviluppare concetti che vanno “Oltre”, ma soprattutto realizzano parole di bellezza, assolvendo e avvalendosi di un estetismo libero, anche organizzato graficamente, in modo da esprimere i concetti di “Albedo”, “Rubedo” e “Nigredo”, quali elementi fondamentali, per muoversi nella parte del viaggio terreno, come si può evincere dall’aforisma che recita: «luce nelle brume albe» (pag. 62), alla ricerca del senso della vita e della morte, alla quale l’uomo è condannato, anche se c’è nell’opera espresso il concetto di fuoco che tutto distrugge per purificare e condurre alla rinascita a nuova vita, come si può apprezzare nell’aforisma che recita: «anche la MORTE avrà la sua fine» (pag. 137), secondo una spirale che da materiale diviene spirituale fino a trovare la forma di “acqua”, ambiente naturale per rigenerare la vita, come recita il titolo dell’opera “tutto fu FUOCO _ tutto tornerà ACQUA”. Ed è con ciò, che il ciclo non si chiude mai, poiché tutto si trasforma, proprio come ci trasmette il concetto iniziatico dell’ “uroboro”, simbolo alchemico raffigurato dal serpente che si morde la coda, quale espressione dell’infinito, dell’eternità e del cosmo, come del resto recita anche la legge chimica di Lavoisier che conclude: «in una reazione chimica nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma». La vita, comunque, per Giovanni Ronzoni è preziosa e va vissuta intensamente, cosa che ci trova del tutto consenzienti, e va assaporata e gustata, sia nelle cose dolorose che in quelle gioiose offerteci, con umiltà, come con significative parole il poeta spiega nell’aforisma dove è scritto: «la modestia del sapere» (pag. 208). Potremmo concludere che i quattro elementi: “terra, acqua, aria, fuoco”, danno forza alla vita e ne sono, al contempo, i punti cardine, donando ad essa sacralità e spiritualità. La raccolta aforistica ci appare opera al di sopra e ben al di là di un semplice libro, ben organizzato graficamente ed esteticamente, ma frutto di una mente che tanto ha indagato, da offrire generosamente ai lettori che ne potranno condividere le asserzioni, pur nella ricerca del “non-detto”. Il libro diviene mezzo importante da consultare per realizzare una via di autoiniziazione al sapere. Una considerazione che ci viene da fare è che gli aforismi stessi posseggono una loro similitudine con quelli di Gibran, per il colore, l’afrore, il profumo e, al contempo, per una unicità spirituale del tutto ronzoniana, che sanno emanare, poiché affascinante e coinvolgente. Lia Bronzi


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