Primavera con vista

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di Marian Ciprian Zisu

Primavera con vista

Scorrono nell’aria le sue onde
con passi giapponesi,
i monaci l’hanno sempre saputo.

Per uccidere il ghiaccio
basta un colpo d’ala,
la stagione s’affaccia

rinnovata d’eterno a fatica.
Al culmine dell’attesa
le forme prendono posto sul palco

sovrastando iridi nostrane abbagliate
da un’avara recitazione.
L’inganno tiranneggia senza oppositori.

Troppo effimeri gli sbadigli
per osare uno strappo,
neanche un ago per trapassare questo velo

e arrivare con il timore di una punta
a rubare per un istante
l’aria respirata dagli dèi.

Pieghe di porpora
allunga la cortina in fretta sull’orizzonte
per negarci di quel veleno il sapore.





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