Le mie poesie più belle
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di Felice Spampanato
Le mie poesie più belle
le ho partorite tra incubi e sogni.
L'ho cucite coi fili della notte.
L'ho cullate e viste crescere.
Poi, poco a poco,
l'ho viste allontanarsi:
si sono mischiate
tra i ricordi più abietti e i pensieri più cupi.
Ho gioito con loro intimamente
e ho gridato senza voce nella tacita notte.
Ho lottato per recuperarle dall'acqua
che ingoia e dal freddo che uccide.
Ora, vedo brandelli di versi
sparsi nel grigio.
A me resta la rabbia
per non averle salvate
A loro la libertà
di volare.
Notes
- ↑ Poesia ricevuta in occasione del Primo Congresso di WikiPoesia.