Eilat

Da WikiPoesia.
Jump to navigation Jump to search

di Katia Debora Melis

Eilat

Quanto è profondo il tuo fondale
che di te non conoscevo affatto
né i mille volti che di te
fece la Storia.
Quanto è profondo
il tuo mare,
tanto antico il battito
del tuo ricordo,
tanto sgomento il mio sguardo su te
che non riconosco, non più di pietre
e deserto
non più certo di beduini
non di stanchi guerrieri,
ma di cieli immensi
che si tuffano tra i coralli.
Tra le tue montagne
ho smarrito lo sguardo
a seguire il sole declinare.
Quanto di me, di noi,
del mondo intero
si può annidare qui,
tra queste sperdute bellezze.
Cosa cercavo non lo ricordo più.
Ho trovato un porto
per attraccare con un
bagaglio fatto d’inquietudini.
Ho trovato un deserto
di risposte fatte polvere
dispersa dal vento.
Ho creduto che l’infinità
del mondo possa essersi rifugiata una sola notte
qui, per ripartire. Dove?
Non ho trovato il miele di favo
selvatico. Mi sono smarrita
di nuovo. Ho ripreso il mio viaggio.



      

Premi

Pubblicazioni

  • Cuore di mussola, Mario Vallone editore, 2020

Note