A te che te ne vai
A te che te ne vai
A te che te ne vai
A Laila
A te che te ne vai,
navighi i cieli
sino a remote patrie,
a te che la scia riversi
del tuo ardire in chi
tacito
qui rimane.
A te che commossa nostalgia,
maligna, a fondo pugnalerà
quando striati crepuscoli
disabitati
ti veleranno.
A te che proscrivi animi
e sussultano e s'angustiano
fantasticandoti
sfuocata anni luce.
Acqua terra
fuoco vento
a vita zigana
ti battezzeranno,
d'euforia pregna.
A te, che acuta sorte
arrida e carezzi
di timor sensato
ogni singolo incedere,
verso il film ch'ancor
non si proietta.
Ma che noi stessi
decoriamo.
A te, sorella mai conosciuta,
sia la quiete della scoperta
a indirizzare
ogni anelito
nel proseguir
sempre oltre.
Sui cammini del Signore.
2007
“Versi dedicati ad una persona mai conosciuta, ma facente parte della tua vita, questi sono i versi di “A te che te ne vai”. Un dolore tramandato, il rammarico del mai vissuto. Lirica toccante che dimostra quanto la sensibilità sia il profumo, l’essenza consapevole di un forte legame”.
(Dott.ssa Elba Casorati, giuria degli esperti).
Premi
- Prima classificata al Premio nazionale di poesia “Pablo Neruda 2007”, Vidigulfo (PV).