Verso il primo lustro di WikiPoesia

Da WikiPoesia.
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A cura di Renato Ongania, public affairs chief di WikiPoesia

Il prossimo 21 marzo 2024 taglieremo il traguardo di cinque anni con il nostro progetto WikiPoesia, nato appunto il 21 marzo 2019.

Cosa ci aspetta?

Un salto di qualità. Uno lustro più importante del precedente che si vuole avvantaggiare del pionierismo dei primi anni, di un periodo necessario a "metter radici" sul vasto territorio italiano della poesia. Un radicamento, è opportuno precisarlo, costruito "organicamente", ossia "giorno per giorno".

Quali radici?

In questo primo lustro abbiamo coltivato relazioni con quasi cento premi di poesia, si tratta grosso modo del 20% di tutti i premi di poesia che vengono organizzati in Italia. I tecnici definirebbero questa percentuale il "livello di penetrazione" della nostra piattaforma nella società - non esiste una realtà paragonabile nel Paese, siamo gli unici e forse non è un vanto.

Abbiamo "in pancia" più di 250 poeti contemporanei, vincitori di almeno un premio di poesia in Italia. Abbiamo creato le voci in enciclopedia per ognuno, liberamente consultabili e molto spesso automaticamente ai primi posti nelle ricerche di Google, non a caso: sono ai primi posti perché restano le migliori voci consultabili su quel poeta, reggono la concorrenza (che a volte non esiste, salvo Wikipedia in alcuni casi).

Come è noto i Premi letterari sono incardinati, molto spesso, nelle associazioni. Bene anche qui ci siamo dati da fare creando delle pagine per quelle realtà con cui abbiamo creato delle partnership.

Gli operatori culturali, gli amici dei poeti, sono ovviamente un altro stakeholder che abbiamo "attenzionato", anche se sarebbe più corretto dire "valorizzato". La catena del valore di un Premio di Poesia", necessariamente, ha negli operatori culturali la propria colonna vertebrale.

Negli anni ci siamo fatti anche qualche buon amico nelle istituzioni, sensibile al tema della Poesia semplice. Quella svincolata da logiche speculative di sfruttamento dei poeti - che esistono e che combattiamo tanto quanto la mercificazione della poesia.

La pandemia

Senza voler saltare a pie' pari l'argomento, dolorosi, ricordiamo solo il progetto Solidarietà Poetica.

È stato un periodo traumatico per tutti, anche per il mondo delle parole, della cultura, della poesia - inutile dilungarsi.

Moltissimi premi si sono dovuto arrendere al problema del distanziamento fisico e sociale, all'impossibilità di svolgere i propri eventi pubblici, al cambiamento di paradigma rispetto a cosa si poteva fare e cosa non si poteva fare. Qualche premio non è riuscito a riorganizzarsi ed è rimasto sospesa, moltissimi invece hanno resistito (i più dotti chiamano questa cosa "resilienza"). Nessuno ha ricevuto una medaglia per tutto questo entusiasmo in eccesso che serviva per "Restare in piedi", e nessuno la riceverà, ma nemmeno un grazie per dirla tutta. WikiPoesia ha cercato di restare al proprio posto, anzi si è dotata di un editore: la Repubblica dei Poeti.

La pandemia ci ha fatto crescere, siamo cresciuti superando le mille difficoltà di un progetto amatoriale.

Il prossimo lustro

I quattro congressi di WikiPoesia hanno scandito come un orologio il nostro divenire. All'orizzonte c'è, come detto, un traguardo tutt'altro che scontato, 5 anni di attività.

Per alzare l'asticella stiamo preparando un nuovo assetto di WikiPoesia con un Direttore Responsabile al punto da trasformare il progetto editoriale in una testata, o meglio un organo di informazione della Repubblica dei Poeti. Ecco svelato il successivo step, quello che ci farà uscire ancora un pochino dall'amatorialità in cui stiam crescendo.

Il Direttore Responsabile sarà necessariamente una persona iscritta all'Ordine dei Giornalisti, e ovviamente eserciterà le proprie funzioni a titolo squisitamente gratuito.