Nelle 54 poesie della raccolta ''L’iris selvatico'' (1992), tradotte e presentate per la prima volta in italiano da Massimo Bacigalupo (Giano editore), la Glück ridona la parola alle piante e ai fiori coltivati nel giardino di casa nel Vermont, che d’altronde costituisce un piccolo specchio oscuro dell’Eden, il Primo Giardino.<ref>https://www.corriere.it/cultura/20_ottobre_08/premio-nobel-2020-louise-gluck-raccolta-uscita-italia-2003-e815bb44-0957-11eb-86e2-3854c59f54db.shtml</ref> | Nelle 54 poesie della raccolta ''L’iris selvatico'' (1992), tradotte e presentate per la prima volta in italiano da Massimo Bacigalupo (Giano editore), la Glück ridona la parola alle piante e ai fiori coltivati nel giardino di casa nel Vermont, che d’altronde costituisce un piccolo specchio oscuro dell’Eden, il Primo Giardino.<ref>https://www.corriere.it/cultura/20_ottobre_08/premio-nobel-2020-louise-gluck-raccolta-uscita-italia-2003-e815bb44-0957-11eb-86e2-3854c59f54db.shtml</ref> |