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[[File:Ugo Foscolo.jpg|miniatura|Ritratto di Ugo Foscolo]]
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[[File:Ugo Foscolo.jpg|miniatura|Ritratto di Ugo Foscolo]]'''Ugo Foscolo''' (1778 - 1827) fu uno dei più notevoli esponenti letterari italiani del periodo a cavallo fra Settecento e Ottocento, nel quale si manifestano o cominciano ad apparire in Italia le correnti neoclassiche e romantiche, durante l'età napoleonica e la prima Restaurazione.
'''Ugo Foscolo''' (1778 - 1827) fu uno dei più notevoli esponenti letterari italiani del periodo a cavallo fra Settecento e Ottocento, nel quale si manifestano o cominciano ad apparire in Italia le correnti neoclassiche e romantiche, durante l'età napoleonica e la prima Restaurazione.
      
Costretto fin da giovane ad allontanarsi dalla sua patria (l'isola greca di Zacinto/Zákynthos, oggi nota in italiano come Zante), allora territorio della Repubblica di Venezia, si sentì esule per tutta la vita, strappato da un mondo di ideali classici in cui era nato e cresciuto, tramite la sua formazione letteraria e il legame con la terra dei suoi antenati (nonostante un fortissimo legame con l'Italia che considerò la sua madrepatria). La sua vita fu caratterizzata da viaggi e fughe, a causa di motivi politici (militò nelle forze armate degli Stati napoleonici, ma in maniera molto critica, e fu un oppositore degli austriaci, a causa del suo carattere fiero, dei suoi sentimenti italiani e delle sue convinzioni repubblicane), ed egli, privo di fede religiosa ed incapace di trovare felicità nell'amore di una donna, avvertì sempre dentro di sé un infuriare di passioni.<ref>"E mentre io guardo la tua pace, dorme / quello spirto guerrier ch'entro mi rugge" (''Alla sera'')</ref>
 
Costretto fin da giovane ad allontanarsi dalla sua patria (l'isola greca di Zacinto/Zákynthos, oggi nota in italiano come Zante), allora territorio della Repubblica di Venezia, si sentì esule per tutta la vita, strappato da un mondo di ideali classici in cui era nato e cresciuto, tramite la sua formazione letteraria e il legame con la terra dei suoi antenati (nonostante un fortissimo legame con l'Italia che considerò la sua madrepatria). La sua vita fu caratterizzata da viaggi e fughe, a causa di motivi politici (militò nelle forze armate degli Stati napoleonici, ma in maniera molto critica, e fu un oppositore degli austriaci, a causa del suo carattere fiero, dei suoi sentimenti italiani e delle sue convinzioni repubblicane), ed egli, privo di fede religiosa ed incapace di trovare felicità nell'amore di una donna, avvertì sempre dentro di sé un infuriare di passioni.<ref>"E mentre io guardo la tua pace, dorme / quello spirto guerrier ch'entro mi rugge" (''Alla sera'')</ref>
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Come molti intellettuali della sua epoca, si sentì però attratto dalle splendide immagini dell'Ellade, simbolo di armonia e di virtù, in cui il suo razionalismo e il suo titanismo di stampo romantico si stemperano in immagini serene di compostezza neoclassica, secondo l'insegnamento del Winckelmann.<ref>[http://www.parodos.it/letteraturafoscolo.htm ''Ugo Foscolo neoclassico'']</ref>
 
Come molti intellettuali della sua epoca, si sentì però attratto dalle splendide immagini dell'Ellade, simbolo di armonia e di virtù, in cui il suo razionalismo e il suo titanismo di stampo romantico si stemperano in immagini serene di compostezza neoclassica, secondo l'insegnamento del Winckelmann.<ref>[http://www.parodos.it/letteraturafoscolo.htm ''Ugo Foscolo neoclassico'']</ref>
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Tornato per breve tempo a vivere stabilmente in Italia e nel Lombardo-Veneto (allora ancora parte del Regno d'Italia filofrancese) nel 1813, partì presto in un nuovo volontario esilio e morì povero qualche anno dopo a Londra, nel sobborgo di Turnham Green. Dopo l'Unità, nel 1871, le sue ceneri furono riportate per decreto del governo italiano in patria e inumate nella Basilica di Santa Croce a Firenze, il ''Tempio dell'Itale Glorie'' da lui cantato nei ''Sepolcri'' (1807).<ref>Tratto il 25 luglio 2019, 14:09 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ugo_Foscolo&oldid=106177971.</ref>
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Tornato per breve tempo a vivere stabilmente in Italia e nel Lombardo-Veneto (allora ancora parte del Regno d'Italia filofrancese) nel 1813, partì presto in un nuovo volontario esilio e morì povero qualche anno dopo a Londra, nel sobborgo di Turnham Green. Dopo l'Unità, nel 1871, le sue ceneri furono riportate per decreto del governo italiano in patria e inumate nella Basilica di Santa Croce a Firenze, il ''Tempio dell'Itale Glorie'' da lui cantato nei ''Sepolcri'' (1807).<ref>Tratto il 25 luglio 2019, 14:09 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ugo_Foscolo&oldid=106177971 - licenza CC-BY-SA 3.0</ref>
    
==Biografia==
 
==Biografia==
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{{#display_map:Zante, Grecia|width=400|height=250}}Mappa dell'isola greca di Zacino (oggi Zante)
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===Origini familiari===
 
===Origini familiari===
 
Foscolo nacque sull'isola greca di Zante (nota anche come ''Zacinto'', cui dedicherà uno dei suoi più celebri sonetti), possesso plurisecolare della Repubblica di Venezia, il 6 febbraio del 1778, figlio di Andrea Foscolo (Corfù, 1754 - Spalato, 13 ottobre 1788), medico di vascello di origini veneziane, e della greca Diamantina Spathis (o Spathys; settembre 1747 - 28 aprile 1817), che si erano sposati a Zante il 5 maggio 1777 secondo il rito cattolico. Primogenito di quattro fratelli, lo seguivano la sorella Rubina (dal nome della nonna materna) (21 dicembre 1779 - 1867), e i due fratelli morti suicidi Gian Dionisio (detto Giovanni Dionigi o Giovanni; Zante, 27 febbraio 1781 - Venezia, 8 dicembre 1801) e Costantino Angelo (detto Giulio; Spalato, 7 dicembre 1787 - Ungheria 1838).<ref>G. Nicoletti, ''Foscolo'', Roma 2006, p. 21</ref>
 
Foscolo nacque sull'isola greca di Zante (nota anche come ''Zacinto'', cui dedicherà uno dei suoi più celebri sonetti), possesso plurisecolare della Repubblica di Venezia, il 6 febbraio del 1778, figlio di Andrea Foscolo (Corfù, 1754 - Spalato, 13 ottobre 1788), medico di vascello di origini veneziane, e della greca Diamantina Spathis (o Spathys; settembre 1747 - 28 aprile 1817), che si erano sposati a Zante il 5 maggio 1777 secondo il rito cattolico. Primogenito di quattro fratelli, lo seguivano la sorella Rubina (dal nome della nonna materna) (21 dicembre 1779 - 1867), e i due fratelli morti suicidi Gian Dionisio (detto Giovanni Dionigi o Giovanni; Zante, 27 febbraio 1781 - Venezia, 8 dicembre 1801) e Costantino Angelo (detto Giulio; Spalato, 7 dicembre 1787 - Ungheria 1838).<ref>G. Nicoletti, ''Foscolo'', Roma 2006, p. 21</ref>
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*[https://web.archive.org/web/20070506113604/http://www.bibliotecaitaliana.it/ScrittoriItalia/catalogo/browse/autore-autore.xq?autore=Foscolo,%20Ugo ''Prose''] (1912, 1913 e 1920), testi integrali in più volumi dalla collana digitalizzata "Scrittori d'Italia" Laterza
 
*[https://web.archive.org/web/20070506113604/http://www.bibliotecaitaliana.it/ScrittoriItalia/catalogo/browse/autore-autore.xq?autore=Foscolo,%20Ugo ''Prose''] (1912, 1913 e 1920), testi integrali in più volumi dalla collana digitalizzata "Scrittori d'Italia" Laterza
 
*[http://www.intratext.com/Catalogo/Autori/AUT561.HTM Opere di Ugo Foscolo], testi con concordanze, lista delle parole e lista di frequenza
 
*[http://www.intratext.com/Catalogo/Autori/AUT561.HTM Opere di Ugo Foscolo], testi con concordanze, lista delle parole e lista di frequenza
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*[https://www.raiplay.it/video/2017/11/Cultura---I-grandi-della-letteratura-Ugo-Foscolo-175f5a51-e40e-4ff6-b88b-e5e02a9d1356.html Scheda RAI di Ugo Foscolo]
    
[[Categoria:Poeta Accreditato Wikipedia]]
 
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