Solidarietà Poetica, Dediche Settimanali: differenze tra le versioni

m
nessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 14 262: Riga 14 262:


della coscienza.
della coscienza.
'''IL PENTAGRAMMA'''
''Di Elvira Giordano''
Il mondo è popolato da tante anime,
come il pentagramma è formato da tante note.
Le anime,
come le note,
sono tutte diverse, eppur così simili.
Una singola nota non crea la musica,
ma tutte insieme
possono dare vita
a meravigliose melodie.
Un singolo uomo non può
cambiare il mondo,
ma tutti insieme
possono renderlo migliore.
'''DIETRO QUEL SUONO, MIA MADRE'''
''Di Simona Merlo''
La divisa camuffa i tremiti.
Invisibili entità ladri d'aria minacciano senza invito.
La mascherina trattiene i sorrisi.
Oggi è tranquillo, scrive.
Non come ieri. Chiama tu papà.
La realtà è un intreccio di suoni.
Poi le grida
al telefono.
Trambusto di voci
“Non respira, emergenza”.
La forza è dietro le attese.
Riparte quel mezzo apripista di salvezza
per noi
familiare effetto ansiogeno.
'''ALTA MAREA'''
''Di Nicol Maria Pucci''
Mare grosso
Giornata di tempesta
Accolgo,curo,proteggo
Salvagenti
Scialuppe travolte
sbatacchiate da questa inattesa alta marea
Equipaggio mai stanco
La sua energia contro quella delle profondita'
Tornera'il sereno
Mare calmo
Orizzonti
Calma
'''CREPUSCOLO SERALE'''
''Di Maria Vittoria Spinoso''
Nell’ora che il sole si scolora,
seduta su una sedia a dondolare
nel quadro del mio portico serale
mi sembro fare pace con il mondo.
Lo sguardo mio perduto all’infinito
osservo quelle ombre dei cipressi,
che sembrano allungarsi a dismisura,
segnando più lontana ogni altra via.
Nel cielo tra nuvole increspate
immagino altri volti di viandanti
e la distesa verde d’erba al vento
si lascia ondeggiare come il mare.
Profumi indefiniti mescolati
alle narici lascio indovinare;
non v’è rumore d’ uomo, forse stanco
si è maturato il tempo al suo riposo.
Una vecchia richiama il suo micino,
chiude la porta e recita il suo mantra:
è l’ ora ormai che volge al suo riposo,
sperando nel risveglio del domani.
Restano ai lati come sentinelle,
due vasi con i fiori di gerani;
io chiudo intanto lentamente gli occhi
e sogno l’illusione del domani.
'''CREDICI'''
''Di Giuseppina Porro''
Di parole se ne dicono tante.
Di battute se ne fanno altrettante.
I media terrorizzano per fare informazione:
vende più un morto che la guarigione.
Ed ora, ancor prima che finisca questa maledizione,
non sarà il virus la causa della vera depressione.
Sarà data dall’ansia, e dal panico,
che salgono, che mettono terrore,
che han fermato l’economia,
che han creato la confusione.
Per ora
bisogna isolarsi,
curarsi
e far prevenzione,
per portare il male
ad una controllata estinzione.
Ma le forzate quarantene e le legali proibizioni non saranno le sole uniche soluzioni.
Per debellare il male
si produrranno vaccini
a difese immunitarie cellulari, ma per l’uomo?
Per l’essere umano.
NO!
Non ci sarà isolamento o medicina ad aprirti la via.
Solo tu potrai, più di tutti,
credere in te,
amrti, sognarti
e dai...
Ti Rialzerai!
'''COME SE FOSSE NORMALE'''
''Di Carla Sautto Malfatto''
Come se fosse normale
ad un metro ti dico coraggio
al telefono resto a parlare
che mi manca il tuo abbraccio
a fare boccacce,
della pazienza e del buon senso,
la ricetta della pizza e del pane
e mi sembra che di pensieri
così accanto
non li abbiamo mai avuti.
Io sono qui
ancora mamma e ancora bambini,
la scoperta che si fa seme
chissà poi se attecchirà
diventerà cosa nuova
o rinsecchirà
nella ripresa normalità
di un campo duro e non arato.
Dipende da noi,
dipende da me e da te
sono nelle tue mani
e tu nelle mie,
basterebbe questo capire
a smuovere la zolla
lo è sempre stato
dimenticato,
il meglio e il peggio di noi
ora sotto il sole
che resta sospeso
anche di notte
in un afflato di domani.
E le mani sono piene
di baci lanciati.
Già si chiede
di non dimenticare.