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==Ricerca genealogica==

==Ricerca genealogica==

Secondo una ricerca genealogica - condotta negli anni novanta con l'aiuto e il tramite del parroco padre Sergio Crespi -, la famiglia di Renato Ongania discenderebbe da un ramo nobile degli Ongania di Regolo (Perledo), di cui si hanno documentazioni risalenti fino al 1406.<ref>Archivi parrocchiali di Perledo (LC), arcidiocesi di Milano.</ref> Secondo tale ricostruzione, peraltro non verificata da terzi, il capostipite del casato sarebbe ser Antonio de Hongania, fratello di ser Raimondo de Hongania, nobili presenti sul Monte di Varenna (oggi Perledo) e provenienti forse dalla Spagna.<ref>Perledo è un comune della riviera orientale del Lago di Como. Si hanno documenti del casato (nobile) risalenti al XV secolo.</ref><ref>Perotti Giulio. (2000). "La popolazione di Perledo alla fine del Cinquecento", in ''Quaderni Perledesi'', vol. 1.</ref> Lo stemma del casato è presente in uno stemmario depositato presso il museo civico di Como. Versioni successive dello stemma identificano altri rami del casato parimenti riconosciuti nobili, ma non suoi ascendenti.

Secondo una ricerca genealogica - condotta negli anni novanta con l'aiuto e il tramite del parroco padre Sergio Crespi -, la famiglia di Renato Ongania discenderebbe da un ramo nobile degli Ongania di Regolo (Perledo), di cui si hanno documentazioni risalenti fino al 1406.<ref>Archivi parrocchiali di Perledo (LC), arcidiocesi di Milano.</ref> Secondo tale ricostruzione, peraltro non verificata da terzi, il capostipite del casato sarebbe '''ser Antonio de Hongania''', fratello di ser Raimondo de Hongania, nobili presenti sul Monte di Varenna (oggi Perledo) e provenienti forse dalla Spagna.<ref>Perledo è un comune della riviera orientale del Lago di Como. Si hanno documenti del casato (nobile) risalenti al XV secolo.</ref><ref>Perotti Giulio. (2000). "La popolazione di Perledo alla fine del Cinquecento", in ''Quaderni Perledesi'', vol. 1.</ref> Lo stemma del casato è presente in uno stemmario depositato presso il museo civico di Como. Versioni successive dello stemma identificano altri rami del casato parimenti riconosciuti nobili, ma non suoi ascendenti.

==WikiPoesia==

==WikiPoesia==

==Alpinismo==

==Alpinismo==

Già socio tesserato CAI Barzio (LC)<ref>Un Quattromila nell'estate 2008 (Capanna Regina Margherita, monte Rosa).</ref> e Società Geografica Italiana. Nell'agosto 2008 compie un'ascesa al Monte Rosa, capanna Regina Margherita, Punta Gnifetti a 4556 m s.l.m.

Già socio tesserato CAI Barzio (LC)<ref>Un Quattromila nell'estate 2008 (Capanna Regina Margherita, monte Rosa).</ref> e Società Geografica Italiana.  

 

Nell'estate 2008 compie un'ascesa al Monte Rosa, capanna Regina Margherita, Punta Gnifetti a 4556 m s.l.m.

==Esplorazioni scientifiche==

==Esplorazioni scientifiche==

Nel 2016 diviene socio dell'Explorers Club di New York.  

Nel 2016 diviene socio dell'Explorers Club di New York.  

Il presidente della costituenda sezione italiana è l'alpinista e membro internazionale del Club, Reinhold Messner.

Tra i promotori a livello italiano di un chapter del Club, con una delegazione di soci italiani incontra Reinhold Messner che diverrà il presidente onorario della costituenda sezione italiana.

Nel 2018 prende parte alla missione esplorativa con bandiera nr. 202 presso il tempio di Segesta (Trapani).

Nel 2018 prende parte alla missione esplorativa con bandiera nr. 202 in cooperazione con il parco archeologico di Segesta (Trapani).

==Impegno culturale e sociale==

==Impegno culturale e sociale==