Modifiche

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - "Fabio Salvatore Pascale" con "Fabio Salvatore Pascale"
Riga 1 492: Riga 1 492:  
'''RIVELAZIONI'''
 
'''RIVELAZIONI'''
   −
''Di Maria Teresa Infante''
+
''Di OMISSIS''
      Riga 4 329: Riga 4 329:  
'''BUON COMPLEANNO ITALIA'''
 
'''BUON COMPLEANNO ITALIA'''
   −
''Di Fabio Salvatore Pascale''  
+
''Di [[Fabio Salvatore Pascale]]''  
      Riga 5 020: Riga 5 020:  
'''SPUNTANO TIMIDE GEMME'''  
 
'''SPUNTANO TIMIDE GEMME'''  
   −
''Di Fabio Salvatore Pascale''
+
''Di [[Fabio Salvatore Pascale]]''
      Riga 5 923: Riga 5 923:  
Io tendo la mano!
 
Io tendo la mano!
    +
 +
 +
'''BATTONO LIBERE L’ONDE'''
 +
 +
''Di Anna Maria Lombardi''
 +
 +
 +
S’odono
 +
 +
allegre le cincie
 +
 +
e cori e sinfonie
 +
 +
dalle finestre stese
 +
 +
su questa strana primavera
 +
 +
e i sensi s’ammutoliscono
 +
 +
al muto rimbombo
 +
 +
del richiamo dentro
 +
 +
sue di noi deserte stanze
 +
 +
E battono libere l’onde
 +
 +
sulle battibe di spiagge
 +
 +
nude del vociare d’altri tempi
 +
 +
speranzose d’incontri
 +
 +
e di giochi d'acqua con
 +
 +
caviglie e braccia nostre
 +
 +
stese al sole.
 +
 +
<br />
 
===Dediche Poetiche al Personale Sanitario di Milano, Monza, Lecco e Varese===
 
===Dediche Poetiche al Personale Sanitario di Milano, Monza, Lecco e Varese===
   Riga 12 665: Riga 12 705:       −
===Dediche Poetiche al Personale delle Forze dell’Ordine===
+
===Dediche Poetiche al Personale delle Forze dell’Ordine ed al Personale della Croce Rossa===
      Riga 14 262: Riga 14 302:     
della coscienza.
 
della coscienza.
 +
 +
 +
 +
'''IL PENTAGRAMMA'''
 +
 +
''Di Elvira Giordano''
 +
 +
 +
Il mondo è popolato da tante anime,
 +
 +
come il pentagramma è formato da tante note.
 +
 +
Le anime,
 +
 +
come le note,
 +
 +
sono tutte diverse, eppur così simili.
 +
 +
Una singola nota non crea la musica,
 +
 +
ma tutte insieme
 +
 +
possono dare vita
 +
 +
a meravigliose melodie.
 +
 +
Un singolo uomo non può
 +
 +
cambiare il mondo,
 +
 +
ma tutti insieme
 +
 +
possono renderlo migliore.
 +
 +
 +
 +
'''DIETRO QUEL SUONO, MIA MADRE'''
 +
 +
''Di Simona Merlo''
 +
 +
 +
La divisa camuffa i tremiti.
 +
 +
Invisibili entità ladri d'aria minacciano senza invito.
 +
 +
La mascherina trattiene i sorrisi.
 +
 +
Oggi è tranquillo, scrive.
 +
 +
Non come ieri. Chiama tu papà.
 +
 +
La realtà è un intreccio di suoni.
 +
 +
Poi le grida
 +
 +
al telefono.
 +
 +
Trambusto di voci
 +
 +
“Non respira, emergenza”.
 +
 +
La forza è dietro le attese.
 +
 +
Riparte quel mezzo apripista di salvezza
 +
 +
per noi
 +
 +
familiare effetto ansiogeno.
 +
 +
 +
 +
'''ALTA MAREA'''
 +
 +
''Di Nicol Maria Pucci''
 +
 +
 +
Mare grosso
 +
 +
Giornata di tempesta
 +
 +
Accolgo,curo,proteggo
 +
 +
Salvagenti
 +
 +
Scialuppe travolte
 +
 +
sbatacchiate da questa inattesa alta marea
 +
 +
Equipaggio mai stanco
 +
 +
La sua energia contro quella delle profondita'
 +
 +
Tornera'il sereno
 +
 +
Mare calmo
 +
 +
Orizzonti
 +
 +
Calma
 +
 +
 +
 +
'''CREPUSCOLO SERALE'''
 +
 +
''Di Maria Vittoria Spinoso''
 +
 +
 +
Nell’ora che il sole si scolora,
 +
 +
seduta su una sedia a dondolare
 +
 +
nel quadro del mio portico serale
 +
 +
mi sembro fare pace con il mondo.
 +
 +
 +
Lo sguardo mio perduto all’infinito
 +
 +
osservo quelle ombre dei cipressi,
 +
 +
che sembrano allungarsi a dismisura,
 +
 +
segnando più lontana ogni altra via.
 +
 +
 +
Nel cielo tra nuvole increspate
 +
 +
immagino altri volti di viandanti
 +
 +
e la distesa verde d’erba al vento
 +
 +
si lascia ondeggiare come il mare.
 +
 +
 +
Profumi indefiniti mescolati
 +
 +
alle narici lascio indovinare;
 +
 +
non v’è rumore d’ uomo, forse stanco
 +
 +
si è maturato il tempo al suo riposo.
 +
 +
 +
Una vecchia richiama il suo micino,
 +
 +
chiude la porta e recita il suo mantra:
 +
 +
è l’ ora ormai che volge al suo riposo,
 +
 +
sperando nel risveglio del domani.
 +
 +
 +
Restano ai lati come sentinelle,
 +
 +
due vasi con i fiori di gerani;
 +
 +
io chiudo intanto lentamente gli occhi
 +
 +
e sogno l’illusione del domani.
 +
 +
 +
 +
'''CREDICI'''
 +
 +
''Di Giuseppina Porro''
 +
 +
 +
Di parole se ne dicono tante.
 +
 +
Di battute se ne fanno altrettante.
 +
 +
I media terrorizzano per fare informazione:
 +
 +
vende più un morto che la guarigione.
 +
 +
Ed ora, ancor prima che finisca questa maledizione,
 +
 +
non sarà il virus la causa della vera depressione.
 +
 +
Sarà data dall’ansia, e dal panico,
 +
 +
che salgono, che mettono terrore,
 +
 +
che han fermato l’economia,
 +
 +
che han creato la confusione.
 +
 +
Per ora
 +
 +
bisogna isolarsi,
 +
 +
curarsi
 +
 +
e far prevenzione,
 +
 +
per portare il male
 +
 +
ad una controllata estinzione.
 +
 +
Ma le forzate quarantene e le legali proibizioni non saranno le sole uniche soluzioni.
 +
 +
Per debellare il male
 +
 +
si produrranno vaccini
 +
 +
a difese immunitarie cellulari, ma per l’uomo?
 +
 +
Per l’essere umano.
 +
 +
NO!
 +
 +
Non ci sarà isolamento o medicina ad aprirti la via.
 +
 +
Solo tu potrai, più di tutti,
 +
 +
credere in te,
 +
 +
amrti, sognarti
 +
 +
e dai...
 +
 +
Ti Rialzerai!
 +
 +
 +
 +
'''COME SE FOSSE NORMALE'''
 +
 +
''Di Carla Sautto Malfatto''
 +
 +
 +
Come se fosse normale
 +
 +
ad un metro ti dico coraggio
 +
 +
al telefono resto a parlare
 +
 +
che mi manca il tuo abbraccio
 +
 +
a fare boccacce,
 +
 +
della pazienza e del buon senso,
 +
 +
la ricetta della pizza e del pane
 +
 +
e mi sembra che di pensieri
 +
 +
così accanto
 +
 +
non li abbiamo mai avuti.
 +
 +
Io sono qui
 +
 +
ancora mamma e ancora bambini,
 +
 +
la scoperta che si fa seme
 +
 +
chissà poi se attecchirà
 +
 +
diventerà cosa nuova
 +
 +
o rinsecchirà
 +
 +
nella ripresa normalità
 +
 +
di un campo duro e non arato.
 +
 +
Dipende da noi,
 +
 +
dipende da me e da te
 +
 +
sono nelle tue mani
 +
 +
e tu nelle mie,
 +
 +
basterebbe questo capire
 +
 +
a smuovere la zolla
 +
 +
lo è sempre stato
 +
 +
dimenticato,
 +
 +
il meglio e il peggio di noi
 +
 +
ora sotto il sole
 +
 +
che resta sospeso
 +
 +
anche di notte
 +
 +
in un afflato di domani.
 +
 +
E le mani sono piene
 +
 +
di baci lanciati.
 +
 +
Già si chiede
 +
 +
di non dimenticare.
 +
 +
 +
'''RIALZIAMOCI'''
 +
 +
''Di Stephan Ranallo''
 +
 +
 +
Quando senti il peso sulle spalle,
 +
 +
d’un destino beffardo che il mondo scorre.
 +
 +
Mai sentii il bisogno d’ossigeno puro,
 +
 +
che lenisce in parte dolori di codesto mondo duro.
 +
 +
Le serrande si abbassano, il silenzio spettrale
 +
 +
delle città avvolte dalla coperta di solitudine e distanza, e
 +
 +
restiamo impassibili ed ansiosi sul mondo che
 +
 +
verrà in vicinanza.
 +
 +
Esser soli a combattere, su un fronte pandemico
 +
 +
che ci mette alle corde, ma non è il nostro avere che
 +
 +
mostra d’esser forte.
 +
 +
La nostra unità, è quel che definisce il nostro
 +
 +
esser forti, non vi è altra prova al quale sottoporsi la quale
 +
 +
esser umanamente colti.
 +
 +
Cadiamo, e andando a fondo verso certo baratro profondo, è lì
 +
 +
che la forza troviamo di alzarci sulle nostre gambe
 +
 +
spazzando via il disastro.
 +
 +
Il disastro delle nostre anime, la quale tortuosamente vagano
 +
 +
per il nostro paese in cerca di risposte ai nostri perché.
 +
 +
Rialzati Italia, rialziamoci italiani,
 +
 +
non permettiamo che una difficoltà ci metta di spalle al muri,
 +
 +
ma facciamo in modo di combattere col nostro animo puro.
 +
 +
Siamo dei grandi, anche se piccole persone che
 +
 +
combattono il male, ma grandi nel nostro animo, abbiamo
 +
 +
speranze aldilà più grandi di un mare.
 +
 +
Rialziamoci, questa è la volta buona, di mostrar al mondo intero
 +
 +
che essere italiani è molto più importante di ogni sperato sogno
 +
 +
europeo d’esser all’altezza, di ciò che europei sovrani ci richiedano,
 +
 +
ma noi siam diversi, nettamente superiori.
 +
 +
Rialziamoci Italia, tu che patria mia sei,
 +
 +
i nostri sogni di speranza superano di gran lunga ciò che del male ci fa,
 +
 +
rialziamoci che di tanto noi siam capaci, e quando raccontar potremo ai nostri posteri,
 +
 +
racconteremo di come abbiam lottato, lottato per un mondo migliore.
 +
 +
 +
 +
'''GLI ANGELI VISIBILI'''
 +
 +
''Di Veruska Vertuani''
 +
 +
 +
Lasciano la schiena per ultima
 +
 +
scivolare stanca lungo le pareti di ospedale,
 +
 +
gli angeli visibili
 +
 +
 +
per quel modo di camminare
 +
 +
molto prossimo all'umano
 +
 +
li distingui sempre, tra rosari e mani giunte
 +
 +
 +
colorano i muri del blu che hanno imparato
 +
 +
nei giorni di nuvole più aspre del sale
 +
 +
 +
e dietro la mascherina
 +
 +
c'è un lavorìo di terapie dettate
 +
 +
di fiato senza cibo
 +
 +
di ore senza un letto
 +
 +
che ti arriva fino in gola.
 +
 +
 +
Gli angeli visibili
 +
 +
non lasciano fiori in camera,
 +
 +
ti accorgi che ci sono
 +
 +
dalle arance sopra al tavolo
 +
 +
e appena sotto a Cristo
 +
 +
 +
così portano il sole,
 +
 +
mentre sotto le piume
 +
 +
accadono le cose più brutte del mondo.
 +
 +
 +
 +
'''IL MONDO SCIVOLA'''
 +
 +
''Di Luigi Golinelli''
 +
 +
 +
Nel mio nulla
 +
 +
Silenzioso
 +
 +
Odo bisbigli
 +
 +
Di paura
 +
 +
E lontano
 +
 +
Urla di dolore.
 +
 +
 +
Resto solo
 +
 +
Prigioniero delle
 +
 +
Mie certezze
 +
 +
Serenità
 +
 +
Violata da
 +
 +
Incubi ad
 +
 +
Occhi aperti
 +
 +
Drammi su
 +
 +
Schermi che
 +
 +
Non si spengono.
 +
 +
 +
Il mondo scivola
 +
 +
Sotto i nostri piedi.
 +
 +
 +
 +
'''IL VIRUS DELLA MORTE LENTA'''
 +
 +
''Di Salvatore La Moglie''
 +
 +
 +
Attraverso il filo spinato
 +
 +
dei pensieri,
 +
 +
oltrepasso il cerchio di
 +
 +
morte che il virus incoronato
 +
 +
sulla testa mi ha piantato,
 +
 +
e cerco una via d’uscita
 +
 +
dal tunnel nero che mi
 +
 +
opprime.
 +
 +
Sognare ad occhi aperti e
 +
 +
illudersi ancora è la sola
 +
 +
strategia che conosco contro
 +
 +
l’ignoto invisibile nemico
 +
 +
che tiene a un filo appese
 +
 +
le nostre vite sospese.
 +
 +
Solo così, con quest’arma
 +
 +
incruenta, si potrà battere
 +
 +
il virus della morte lenta.
 +
 +
 +
'''UNA NOTTE STRANA'''
 +
 +
''Di Giuseppe Macrì''
 +
 +
 +
Sorprende
 +
 +
Orgogliosamente
 +
 +
Il mio panorama si oscura
 +
 +
E non potrei dividere la strada
 +
 +
Da quelli
 +
 +
Che mi mi han tolto l'identità.
 +
 +
 +
Zoppico e senza una gamba
 +
 +
Resuscito da una tempesta di vino
 +
 +
Solitario
 +
 +
Cerco la strada
 +
 +
Strizzo l'occhio a una donna
 +
 +
Bella e misteriosa.
 +
 +
 +
 +
'''RE “VIRUS”'''
 +
 +
''Di Giovanni De Simone''
 +
 +
 +
abbiamo incoronato re
 +
 +
-re del dolore-
 +
 +
un killer sconosciuto
 +
 +
che ha esteso
 +
 +
- in breve tempo-
 +
 +
la sua egemonia
 +
 +
in ogni dove
 +
 +
con terrore e falce
 +
 +
senza distinzione
 +
 +
di colore - sesso – età
 +
 +
 +
e non dà tregua
 +
 +
continua a martoriare
 +
 +
e decimare
 +
 +
i figli di Madre Terra
 +
 +
ha colorato di nero
 +
 +
paesi e città
 +
 +
e nell’assordante silenzio
 +
 +
si ode in sottofondo
 +
 +
lo straziante pianto
 +
 +
per i periti non salutati
 +
 +
e non accompagnati all’ultima dimora
 +
 +
 +
lui è forte
 +
 +
e quelli che lo combattono
 +
 +
in prima linea
 +
 +
-il più delle volte-
 +
 +
con spade di legno
 +
 +
riescono a strappargli qualche vita
 +
 +
 +
questi
 +
 +
più che gli eroi
 +
 +
sono i martiri
 +
 +
sono gli angeli
 +
 +
di quelli che
 +
 +
non devono combatterlo
 +
 +
in campo aperto
 +
 +
ma restando a casa
 +
 +
senza disattendere il loro dovere
 +
 +
 +
vogliamo vincere
 +
 +
re virus?
 +
 +
combattiamolo tutti uniti
 +
 +
con le nostre armi
 +
 +
e con il nostro coraggio

Menu di navigazione