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Sostituzione testo - "Fabio Salvatore Pascale" con "Fabio Salvatore Pascale"
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Di seguito una selezione delle Poesie (in ordine casuale) aderenti al Progetto “Solidarietà Poetica”, promosso da WikiPoesia a sostegno di coloro che sono in prima linea durante questo difficile e delicato momento per l’Italia.
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Di seguito una selezione delle Poesie (in ordine casuale) aderenti al Progetto “[[Solidarietà Poetica]]”, promosso da WikiPoesia a sostegno di coloro che sono in prima linea durante questo difficile e delicato momento per l’Italia.
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Questa settimana abbiamo deciso di dedicare i vostri versi, in modo particolare, a tutto il personale sanitario della provincia di Lodi.
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Ringraziamo ancora una volta i Poeti, per i propri versi, e coloro che affrontano questa emergenza, per il loro coraggio.
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Vi ringraziamo ancora una volta per le vostre Poesie!
      
Vincenzo De Lucia
 
Vincenzo De Lucia
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WikiPoesia
 
WikiPoesia
 
<br />[[File:COVID-19 Barnstar.png|miniatura|Stella della Solidarietà Poetica]]
 
<br />[[File:COVID-19 Barnstar.png|miniatura|Stella della Solidarietà Poetica]]
===Poesie selezionate===
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===Dediche Poetiche al Personale Sanitario di Lodi===
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seguire ogni raccomandazione.
 
seguire ogni raccomandazione.
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La speranza invece ogni cuore deve invitare ad abitare in sé stesso per un futuro in cui sarà cambiamento radicale a generare almeno un pochino di amore e di pace al fratello.
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La speranza invece ogni cuore deve invitare ad abitare in sé stesso  
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per un futuro in cui sarà cambiamento radicale a generare  
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almeno un pochino di amore e di pace al fratello.
    
Che sia di monito e di giusta comprensione.
 
Che sia di monito e di giusta comprensione.
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noi, noi medici senza gloria
 
noi, noi medici senza gloria
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senza uniforme, senza niente...
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e lasciarci accarezzare dal sole.
 
e lasciarci accarezzare dal sole.
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===Dediche Poetiche al Personale Sanitario di Bergamo e Brescia===
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'''ECHI LONTANI'''
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''Di Simonetta Papini''
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Dove la vita è un eco che si perde
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e l’amore è alito di Dio
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dammi la mano e accompagna la mia stanchezza
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a un angolo di muro
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per non ascoltare lo schianto del vento
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e la pioggia violenta che batte il mio tormento.
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Germogli di dolore accompagnano le ore,
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il mio silenzio è ciotola di brina.
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'''QUANDO SARÀ RICORDO'''
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''Di Maria Grazia Calí''
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Quando questa dolenzia sarà solo
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un ricordo, ci scopriremo a danzare
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sulle ali del vento, nel fluire scarlatto
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che ci batte in petto e traspirare
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come  nuvole al sole d'inverno,
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lacrime d'allegrezza sulla nostra pelle
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Brividi caldi e un nuovo sogno
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da colorare d'indorate stille
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Quando questa dolenzia sarà solo
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un ricordo, ci riscopriremo affiancati
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a mirare la luna, sotto un cielo
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aperto, adornato di stelle
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Vendemmieremo ancora
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quanto  ci offre il fato, come nelle vigne
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l'uva già matura, briosa...
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E sarà buon vino d'annata
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per brindare, mentre valichiamo
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con sorrisi d'osanna, ai nuovi domani.
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'''ER CORONAVIRUS'''
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''Di Paola Durantini''
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Tutt’Italia se stoppa e s’arabbatta
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pe’ commàtte er virus che ci’abbàtte !
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Da quanno che er Corona cià corpito
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(e già se sa da dove ch’è partito),
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so’ morte propio  un fracco de perzone
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e tante artre stanno a pennolone…
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Mo’ pare che puro dall’Oriente,
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che pe’ primo cià avuto tanti morti,
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ce schifino… e come fosse gnénte
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ce chiudeno li scali e li rapporti.
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Er monno intero subbito all’istante
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ce  vorebbe bandì pe’ li timori…
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“so’ sconsijati  li viaggi e le vacanze”…
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pare che semo noi l’unichi untori…
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Tutt’er ggiorno dar televisore
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nun senti che de morte e de terore;
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so proibbiti l’abbracci e li rapporti…
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però lasciamo aperti scali e porti!
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'''LA POESIA'''
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''Di Michele Prenna''
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Salva e guarisce poesia
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parole e silenzi per il cuore
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quando annega il dolore
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coi fiori d'altra serena stagione.
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La casa dove rinchiude il malanno
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trasforma in mare e montagne
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in boschi e giardini d'amore
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per baci e scambievole abbraccio.
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Suonano apocalittici allarmi
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in un paese prostrato
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da inarrestabili morti.
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Sole di primavera nel cielo
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promette che saranno gli ultimi
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e i versi conquisteranno l'aperto.
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'''HO CHIESTO'''
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''Di Paola Galligani''
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Ho chiesto a un albero
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perchè stava aiutando
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Mi ha risposto:
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per ossigenare il Mondo.
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Ho chiesto a un fiore
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perché stava vivendo:
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Mi ha risposto:
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per aiutare le api a fare il miele dorato
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e per regalare i colori agli occhi
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e agli innamorati.
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Ho chiesto a un uomo
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perché stava sopravvivendo
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Mi ha risposto:
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per aiutare gli altri
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a essere migliori
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ed essere felici.
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La gioia della Vita
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è la gioia
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di aiutare
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attraverso un unico filo d'Amore.
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'''UN NUOVO CASTELLO'''
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''Di Lucia Lo Bianco''
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Quando ripenso al mio mare
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disteso blu a toccare il cielo,
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rivedo il mio cammino
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e i solchi sulla sabbia
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e allora so che alla fine
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aspetteranno i sogni limpidi
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costruiti tra le onde,
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aspetteranno i nostri sguardi
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che si sfiorano nel vento,
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aspetteranno e voleranno
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le parole di un senso tutto nuovo.
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Masticheremo aria pulita
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tra le genti spaurite
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sotto il sole caldo che guarisce,
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corpo e mente rivivranno
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dentro stagioni nuove
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reinventate, storie e magia
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racconteremo ai nostri bimbi
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in un castello che vive sulla sabbia.  
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'''GLI ANGELI BUONI'''
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''Di Sebastiano Impalà''
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Navigo senza sosta
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percorrendo questo mare
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di silenzi assurdi
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nei giorni tristi della morte
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disegnata sui volti scavati della gente.
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Il mondo appare attonito
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da notizie mai sentite,
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da pandemie incomprensibili
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e rimane fermo,
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come lago ghiacciato
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dove non spira vento
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e le mani s’innalzano nel cielo
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in cerca di salvezza.
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Ma gli angeli ci osservano dall’alto
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con ali forti ed occhi luccicanti,
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scacciando con fermezza
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quel fetido miasma che ci ammazza.
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'''QUELLA PIETRA'''
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''Di Paola Alessandra Magliani''
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Di quella pietra solo il ricordo
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E un lungo plauso nel pianto
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Da lontano
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Come figli della stessa madre
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Che il caso ha interrotto...
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Vacilla quello in cui credo
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Su quella pietra tanti fiori
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E il silenzio si fa canto
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Per vincere la paura
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Per ovviare la follia
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Per ricordare la felicita'
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Con quella pietra
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Ti vorrei dire che staremo attenti
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E il giorno più triste
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Di un paese gia'deserto
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Che piange i figli
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E chiede aiuto...
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'''INVETTIVA AL CORONAVIRUS'''
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''Di Maria Mariscano''
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Non venirci a prendere, fetente coronavirus,
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noi vorremmo restare.
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Al mattino vorremmo riaprire i nostri occhi,
 +
 +
in questo mondo, che un giorno dovremo lasciare,
 +
 +
però non ora, ma ognuno alla sua ora.
 +
 +
Il tempo non è nostro, ma nemmeno tuo.
 +
 +
Noi vogliamo andare secondo il tempo di Dio
 +
 +
Il tuo tempo è dannato,
 +
 +
brucia l'umanità,
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 +
Vai via subito da qua,
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 +
sia che tu sia nordista, sudista o mondiale,
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figlio della rivolta della natura
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o sbaglio chimico,
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 +
tu sei  quei
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e ancora non te ne vai.
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 +
Garibaldi fece l'unità d'Italia,
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 +
tu hai fatto l'unità mondiale.
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 +
Ti insinui negli organismi
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e parecchi li conduci alla morte.
 +
 +
Abbiamo capito la tua lezione
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 +
di non sopraffazione.
 +
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ma anche tu non sopraffare noi.
 +
 +
Sparisci nel nulla,
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come dal nulla sei arrivato.
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Rimani pure come mistero,
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nei nostri studi, nelle nostre enciclopedie,
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ma non farci più del male.
 +
 +
Hai mietuto più vittime tu
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che la seconda guerra mondiale,
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facci uscire dalle " trincee "
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facci riabbracciare nuovamente,
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è un'esigenza umana e anche animale.
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La natura non sia leopardiana,
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ma ci dia una mano
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con il caldo o con i suoi misteri.
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Vade retro, Lucifero fetente,
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che il tuo coronavirus nessuno
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lo gradisce.
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'''LA NATURA SA'''
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''Di Lolita Rinforzi''
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Sono ammaliata dalle meraviglie del creato
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le rispetto.
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Un tripudio di colori
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di profumi
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di suoni
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un’infinità di specie
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di abitudini
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di comportamenti.
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La nostra vita e l’evoluzione
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dipendono dall’equilibrio della flora e della fauna.
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Ma nello sviluppo e nel progresso
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abbiamo dimenticato ogni forma di rispetto
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dando per scontato tutto ciò che ci circonda.
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Imminenti saranno le vacanze sulla luna
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vantiamo primati in tecnologia
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gli incontri si programmano
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scegliendo tra soggetti identificati con un codice
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o alla peggio si consultano siti per un amore solitario.
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La Natura
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sa da tempo tutto questo
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più volte ha cercato di darci avvertimenti
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ma la nostra mente
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incanalata in binari sequenziali
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non hai mai dedicato tempo a certe riflessioni.
 +
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Inoltre tutto ruota intorno ad un profitto
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sarebbe sprecato fermarsi o rallentare.
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 +
Adesso non è più una scelta
 +
 +
ma questione di sopravvivenza.
 +
 +
Chiusi in casa
 +
 +
sentiamo il bisogno di socializzare
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di baci
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di abbracci
 +
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di parole di conforto.
 +
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Preghiamo per uscire indenni dal diluvio
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 +
avendo compreso che non avremo un’altra opzione
 +
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e la Terra in cui viviamo è l’unica arca a disposizione.
 +
 +
 +
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'''RIVELAZIONI'''
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''Di OMISSIS''
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 +
 +
Arriveranno
 +
 +
i giorni del coraggio
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ad ammorbare carsiche adunanze
 +
 +
già distanziate per decreti a oltranza
 +
 +
 +
arriveranno
 +
 +
noi saremo pronti
 +
 +
spossati d’anse, disperati, scalzi
 +
 +
in dinastie di stitiche anarchie
 +
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dove i polmoni bussano alle falde
 +
 +
 +
arriveranno
 +
 +
tra le confluenze
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 +
del già passato
 +
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dove tutto è stato
 +
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a dir che il male non fu mai per caso
 +
 +
 +
saremo
 +
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il giogo che dirige i buoi
 +
 +
le congiunture delle stonature
 +
 +
arcobaleni punti di sutura
 +
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conchiglie astrali gusci di speranze.
 +
 +
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'''IL VENTO SOFFIA VELOCE'''
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''Di Antonella Bertoli''
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Il vento soffia veloce
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Furioso
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Impetuoso
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Misterioso
 +
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sopra le miserie di questa specie
 +
 +
che si è divisa in ricchi e potenti
 +
 +
lasciando a terra
 +
 +
raminghi, poveri e perdenti.
 +
 +
Ma il nemico che ci ha raggiunto
 +
 +
non guarda in faccia le persone
 +
 +
colpisce ovunque, peccatore o giusto.
 +
 +
Ma troppo spesso sono i soliti a rimetterci.
 +
 +
Non più nelle case i nostri nonni riposano
 +
 +
ma rendendo l'anima, soffocando muoiono.
 +
 +
Enormi serbatoi d'amore
 +
 +
quelle case son diventate bare senza cuore
 +
 +
e non possiamo nemmeno manifestar loro
 +
 +
il nostro dolore.
 +
 +
Siamo tutti a rischio,
 +
 +
povere anime disperse
 +
 +
senza più sapere dove andare
 +
 +
o chi pregare.
 +
 +
Gli unici dei sono rimasti i medici
 +
 +
e in loro confidiamo
 +
 +
perché  ci aiutino a non disperderci.
 +
 +
Forse l'abbiamo meritato
 +
 +
tutti noi che il pianeta continuiamo ad inquinare.
 +
 +
Che la lezione ci sia di monito:
 +
 +
chi si salverà
 +
 +
dia inizio a un nuovo modo di vivere e di amare.
 +
 +
 +
 +
'''VIRUS CORONA'''
 +
 +
''Di Cesare Lorefice''
 +
 +
 +
Cosmo siam
 +
 +
Non conosciamo
 +
 +
Il finito danno
 +
 +
Sfidando l’immensità.
 +
 +
 +
Ma intanto
 +
 +
Il virus corona
 +
 +
Con l’infinito
 +
 +
L’imminente spiazza.
 +
 +
 +
L’uomo scala il fiore
 +
 +
…Piegando
 +
 +
L’uomo scala le stelle
 +
 +
…Alzando
 +
 +
L’uomo scala l’Immenso
 +
 +
…Inginocchiando.
 +
 +
 +
Non pesta il fiore
 +
 +
Non stride a stelle
 +
 +
Ama e riposa
 +
 +
Sul pensiero.
 +
 +
 +
Uno sguardo un silenzio
 +
 +
Tessitura di anime
 +
 +
Tessitura di cielo
 +
 +
Torneremo a riveder
 +
 +
Brillare il sole
 +
 +
 +
 +
'''CAROGNA-VIRUS'''
 +
 +
''Di Brunello Gentile''
 +
 +
Quand’ero bambino c’erra la guerra,
 +
 +
a me piaceva giocare sui prati,
 +
 +
ma mi dicevano di rimanere nel rifugio
 +
 +
perché all’aperto bombardavano.
 +
 +
 +
Quand’ero ragazzo avrei voluto
 +
 +
correre su e giù per i prati,
 +
 +
ma mi dicevano di stare in camera
 +
 +
par studiare e crearmi un avvenire.
 +
 +
 +
Quand’erro diventato un uomo
 +
 +
sognavo di perdermi per il mondo,
 +
 +
ma mi dicevano di stare nella fabbrica
 +
 +
perché tutti dovevano lavorare.
 +
 +
 +
Quando mi sono sposato una bella ragazza
 +
 +
pensavo di potermi divertire,
 +
 +
ma non ho potuto muovermi
 +
 +
per crescere i miei figli.  
 +
 +
 +
Allora ho chiesto a un erudito
 +
 +
quando sarebbe toccato anche a me vivere,
 +
 +
mi sono sentito rispondere:
 +
 +
da vecchio, quando sarai in pensione.
 +
 +
 +
Adesso ho ottant’anni e sono in pensione,
 +
 +
mi piacerebbe sgranchirmi un po’,
 +
 +
ma mi hanno imposto di chiudermi in casa
 +
 +
parchè c’è il carogna-virus.
 +
 +
 +
E’ arrivato dalla Cina, mi hanno detto,
 +
 +
da una vita si parla di pericolo giallo,
 +
 +
possibile che anche gente in fondo al mondo
 +
 +
debba condizionare il mio tempo?
 +
 +
 +
Sono qui da solo e non so casa fare,
 +
 +
se mi muovo mi sequestrano,
 +
 +
se mi spavento rischio un infarto,
 +
 +
nemmeno un funerale se dovessi morire.
 +
 +
 +
Quando arriverò in paradiso ho già capito
 +
 +
che San Pietro mi guarderà negli occhi
 +
 +
e mi imporrà di starmene in eterno
 +
 +
in una stanzetta di due metri e venti.
 +
 +
 +
 +
'''CORONA DI SANGUE CORONA DI SPINE'''
 +
 +
''Di Dionisio Schiavone''
 +
 +
 +
Corona di sangue corona di spine
 +
 +
corona che parte da oltre confine
 +
 +
corona di morte corona di guerra
 +
 +
corona che unisce il cielo alla terra
 +
 +
 +
Lo chiamano virus
 +
 +
una sequenza di geni
 +
 +
dalle misure infinitesimali
 +
 +
un organismo quasi vitale
 +
 +
che non ha in sé
 +
 +
le strutture per vivere
 +
 +
una catena di geni
 +
 +
raccolta in un sacco
 +
 +
che sta in se stessa
 +
 +
senza alcuna sicurezza
 +
 +
di poterci essere ancora.
 +
 +
A meno che non trovi
 +
 +
un ospite che l’aiuti.
 +
 +
Ci hai pensato tu
 +
 +
uomo straripante
 +
 +
grande e grosso
 +
 +
ti sei dato in pasto al virus
 +
 +
nella tua smodata certezza
 +
 +
che una bomboletta di DDT
 +
 +
potesse liberartene
 +
 +
a tuo piacimento.
 +
 +
 +
Corona di sangue corona di spine
 +
 +
corona che parte da oltre confine
 +
 +
corona di morte corona di guerra
 +
 +
corona che unisce il cielo alla terra
 +
 +
 +
 +
'''CORSIA 2020'''
 +
 +
''Di Fulvio Barion''
 +
 +
 +
La corsia illuminata dell’ospedale,
 +
 +
il sudore ti avvolge e il respiro ti manca
 +
 +
mentre cammini tra quei letti
 +
 +
dove la sofferenza ti sfianca.
 +
 +
Cammini, Barbara, e intorno a te
 +
 +
riversi il tuo amore.
 +
 +
Vorresti fuggire
 +
 +
per non veder più soffrire
 +
 +
quella povera gente che vicina ti sente.
 +
 +
Il  tuo grande cuore
 +
 +
dona un sorriso a chi, solo,
 +
 +
in quella corsia sente la vita fuggire via.
 +
 +
Piccola  Barbara, nel reparto
 +
 +
di quell’ospedale, ormai tua casa,
 +
 +
la fatica ti piega
 +
 +
ma il cuore t’infonde la forza
 +
 +
e del tuo sacrificio ti ripaga.
 +
 +
Mentre passan le ore una lacrima scende,
 +
 +
pensi alle bimbe, all’affetto che  a casa ti attende.  
 +
 +
Poi un raggio di sole illumina il cielo,
 +
 +
e come d’incanto,
 +
 +
una carezza al malato cancella il tuo pianto.
 +
 +
 +
 +
'''IL GIGANTE D’ARGILLA - AI TEMPI DEL CORONAVIRUS'''
 +
 +
''Di Nuccia Venuto''
 +
 +
 +
Non rema sogni, il gigante d’argilla.
 +
 +
E’ solo senza un orizzonte
 +
 +
senza scrutare un volo d’uccelli
 +
 +
a dipanare oscure profezie
 +
 +
in questa sospensione di tempo
 +
 +
che langue brividi di vento.
 +
 +
Teme ora il mare e teme il cielo,
 +
 +
rabbrividisce nel maleficio di nebbie
 +
 +
che dense avvolgono la mente.
 +
 +
Sussulta a quell’eco ostinata,
 +
 +
agonia della sua sacra terra
 +
 +
vestita a lutto dalla più subdola guerra,
 +
 +
tra l’aura opaca di sudore degli eroi
 +
 +
e il silenzio stupefatto dei vinti.
 +
 +
E’ brandello la memoria d’allodola
 +
 +
che danzava respiri d’alba
 +
 +
profumando sbadigli di gemme
 +
 +
in primavere di tenero pastello.
 +
 +
Affiorano e frantumano emozioni,
 +
 +
rifrangenze cristalline e pungenti
 +
 +
che non scalfiscono il mare,
 +
 +
quel mare ostile quando illude sete
 +
 +
tra assedi d’ombre malevole
 +
 +
che vacillano il gigante d’argilla
 +
 +
se l’oracolo, troppo a lungo, tace.
 +
 +
E’ l’ora, di gridare forte “Terra”,
 +
 +
di forgiare un’arma tagliente
 +
 +
che scintilli fiamme di preghiera
 +
 +
che fenda nebbia, commuova cielo,
 +
 +
squarci orizzonti addolcendo il mare
 +
 +
e stani nuovo vento, quello gentile,
 +
 +
che culla sogni e navigare.
 +
 +
Per non perdersi, spaventato e solo,
 +
 +
in un ultimo affanno di respiro
 +
 +
senza un abbraccio, un ultimo sguardo,
 +
 +
un rito a sigillo d’amore e di perdono.
 +
 +
 +
 +
'''IL TEMPO DEL MALE'''
 +
 +
''Di Rosanna Beccari''
 +
 +
 +
E venne un tempo
 +
 +
in cui il tempo si fermò.
 +
 +
In un momento
 +
 +
sono sfiorite le rose
 +
 +
prima ancora di fiorire
 +
 +
e un’umanità attonita
 +
 +
ha provato la sconfitta,
 +
 +
piegata dalla sua tronfia
 +
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e ottusa vanità.
 +
 +
Combattuta e vinta
 +
 +
da un nemico invisibile,
 +
 +
nuovo e misterioso,
 +
 +
la stirpe dell’uomo
 +
 +
ha tremato e temuto
 +
 +
per la sua superba sorte
 +
 +
in un mondo divenuto
 +
 +
di repente estraneo
 +
 +
e senza un perché.
 +
 +
 +
Ma tu forse uomo,
 +
 +
figlio dell’uomo,
 +
 +
conosci le ragioni,
 +
 +
tu sai che non ad un Dio
 +
 +
né ad un cieco caso
 +
 +
è da attribuire la colpa.
 +
 +
Tu ben sai e conosci
 +
 +
i reconditi motivi
 +
 +
di questa pandemia
 +
 +
 +
che ti ha posto in balia
 +
 +
di un male tanto potente
 +
 +
da cambiare la tua vita:
 +
 +
lontani senza abbracci
 +
 +
per paura del contatto,
 +
 +
tutti abbiamo rimpianto
 +
 +
le monotone usanze,
 +
 +
prigionieri nelle nostre case
 +
 +
in mute città spettrali.
 +
 +
 +
Ma mentre la pareggiatrice
 +
 +
inesorabile conta le fosse,
 +
 +
là fuori nuovamente
 +
 +
è tornata la primavera
 +
 +
ed è esplosa dovunque,
 +
 +
ignara dei nostri mali,
 +
 +
in una florida Natura
 +
 +
ancora una volta più forte
 +
 +
e indifferente all’uomo.
 +
 +
 +
Le rose son tornate a fiorire
 +
 +
nel giardino della speranza
 +
 +
insegnando la forza della vita.
 +
 +
Angeli in carne ed ossa
 +
 +
hanno vinto il male infido.
 +
 +
Tutto è andato bene:
 +
 +
è scoppiata la vivida estate
 +
 +
e siam di nuovo padroni
 +
 +
delle nostre esistenze.
 +
 +
 +
Mai abbiamo amato così
 +
 +
tanto il dono della vita,
 +
 +
il calore di un bacio,
 +
 +
di un tenero abbraccio,
 +
 +
il valore delle nullità,
 +
 +
l’importanza di esistere.
 +
 +
Atomi di una comunità,
 +
 +
che si è ritrovata unita,
 +
 +
abbiamo imparato la lezione.
 +
 +
 +
 +
'''RICORDEREMO'''
 +
 +
''Di Tommaso Caruso''
 +
 +
 +
Certo non immaginavi una guerra senza guerra.
 +
 +
 +
Città prive di macerie,
 +
 +
spettrali di giorno con ombre della paura,
 +
 +
illuminate di notte con luci della speranza.
 +
 +
 +
Strade deserte,
 +
 +
dove i tuoi occhi si perdono,
 +
 +
accompagnati dalla cieca solitudine del calpestio,
 +
 +
dove la tua voce si disperde,
 +
 +
abbandonata dall’eco afona nell’infinito.
 +
 +
 +
Silenzio assordante,
 +
 +
che fa più rumore del baccano,
 +
 +
per disorientare identità sempre più sgomente,
 +
 +
che fa più male della confusione
 +
 +
per ingarbugliare parole sempre più disperate.
 +
 +
 +
Sai che comunque tutto questo passerà
 +
 +
ed allora noi vedremo.
 +
 +
 +
Vedremo nuovamente le speranze per le nostre vite,
 +
 +
come rami che rispuntano nei giorni di primavera.
 +
 +
 +
Vedremo ancora le gioie per le nostre anime,
 +
 +
come gemme che riappaiono nei forzieri del cuore.
 +
 +
 +
Vedremo di nuovo le felicità per le nostre emozioni,
 +
 +
come delfini che riemergono nel mare dei sentimenti.
 +
 +
 +
E ricorderemo … …. …  
 +
 +
 +
 +
'''UN FILO DI FUMO'''
 +
 +
''Di Claudio Carbone''
 +
 +
 +
Un filo di fumo
 +
 +
si alza
 +
 +
dalle nostre abitudini
 +
 +
come lascito di brace
 +
 +
nei paesi.
 +
 +
Stupore per i gatti
 +
 +
che non hanno padrone
 +
 +
è questo incedere .
 +
 +
Siamo incredibilmente
 +
 +
“specie “ nello sgomento
 +
 +
ombre corte
 +
 +
in un crepuscolo di fame.
 +
 +
 +
 +
'''ANCORA UNA VOLTA'''
 +
 +
''Di Arjan Kallço''
 +
 +
 +
L' amara primavera
 +
 +
ha versato tutta la sua rabbia
 +
 +
su di te, come se non bastassero
 +
 +
gli scontri senza patti nei giorni scorsi.
 +
 +
La firma posata tempi fa
 +
 +
conserva ancora fresca l'inchiostro,
 +
 +
e tu senza timore la rimetti
 +
 +
dopo ogni battaglia per ora vinta.
 +
 +
Eppure sta sempre là mentre attende,
 +
 +
in minuscole lettere,
 +
 +
una pausa che tu mai l' avresti chiesto
 +
 +
in elemosina.
 +
 +
La vita t'ha inginocchiata,
 +
 +
come per ricordarci la temporaneità nostra in questo mondo, ma tu
 +
 +
nuovamente ti sei rialzata vincitrice,
 +
 +
una vera aquila,
 +
 +
fra i tuoi amici nel Paese delle Aquile.
 +
 +
I duelli si sono fermati
 +
 +
davanti al nostro dolore, in attesa
 +
 +
del momento per noi fortunato,
 +
 +
quando l' equilibrio riprenderà ad averne senso, anche se per poco.
 +
 +
La morte, insensibile e spudorata,
 +
 +
non può accettare il cambio dei suoi programmi fatali,
 +
 +
neanche una piccola revisione,
 +
 +
qualsiasi prezzo essi abbiano.
 +
 +
 +
 +
'''FINESTRE DI VITA'''
 +
 +
''Di Valentina Rizzo''
 +
 +
 +
Carneficina d’addii,
 +
 +
ospedali di speranze
 +
 +
a licenziar il dolore
 +
 +
da un notiziario d’angosce.
 +
 +
 +
Amata Italia ferita,
 +
 +
dipingeremo finestre di vita
 +
 +
sul lutto acerbo del terrore,
 +
 +
avanzi di cielo
 +
 +
guariranno fiori di ghiaccio,
 +
 +
partiture d’un pianto stanco,
 +
 +
furti di una vita ancora sconosciuta.
 +
 +
 +
E ci stringeremo nello stesso battito,
 +
 +
rincaseremo in un futuro d’aurore,
 +
 +
l’anima morderà commossa
 +
 +
lo specchio del passato
 +
 +
ed il tempo tremerà per sempre
 +
 +
dinanzi a questa pagina
 +
 +
che il mondo non arrende.
 +
 +
 +
 +
'''NOSTALGIA'''
 +
 +
''Di Giorgio Mattei''
 +
 +
 +
Il tuo ricordo mi fa compagnia
 +
 +
mi culla in questa nera notte insonne
 +
 +
come le onde del Mediterraneo:
 +
 +
gli scogli e il mare, i fari diroccati
 +
 +
l’ulivo quando brucia sembra incenso.
 +
 +
Così ti penso, sento il tuo respiro
 +
 +
ed è la stessa emozione di un tempo
 +
 +
quando temevo di poterti perdere
 +
 +
avvolto nella nebbia dei pensieri
 +
 +
dal crudele silenzio e dall’assenza
 +
 +
specchio del vuoto che mi porto dentro.
 +
 +
Lo sciabordare del Mediterraneo
 +
 +
lungo la costa di Otranto, scura
 +
 +
e poi ancora il pensiero ritorna
 +
 +
a placare il dolore, la distanza
 +
 +
che ci separa ma non ci allontana:
 +
 +
nostalgia è questa vicinanza
 +
 +
affinità di mente, corpo e cuore
 +
 +
nell’eterno rincorrersi del tempo;
 +
 +
e nella lontananza della notte
 +
 +
ora lo so che sei parte di me.
 +
 +
 +
 +
'''TUTTO FERMO'''
 +
 +
''Di Antonino Impellizzeri''
 +
 +
 +
Enormi vuoti profondi di calme mattine dove albergano respiri soli d’immobili tronchi e di salme sull’asfalto disarmati sospiri
 +
 +
muti e miti ferme tra mura l’alme sopite indugiando incerti idrargiri con speme di non divenire colme di piressia e di catarro inspiri
 +
 +
con palpiti immersi dietro maschere un metro dall’altro umano distanti
 +
 +
e al bianco aggrappati con le viscere
 +
 +
Volte laccate da dita innocenti inermi si affacciano per spandere i loro forti versi resistenti
 +
 +
Tricolori non spenti
 +
 +
andrà tutto bene oltre questa stanza tutto è fermo tranne la speranza.
 +
 +
 +
 +
'''CHE TI SIA PACE IL DONO DELLA VITA'''
 +
 +
''Di Carlo Onnis''
 +
 +
 +
Chi misura la sua ombra col sole
 +
 +
sopporta anche la luce delle stelle
 +
 +
chi sale i gradini del vento
 +
 +
può stare in piedi sul cielo
 +
 +
chi accende un fuoco ai desideri
 +
 +
brucia in petto il suo amore
 +
 +
chi corteggia la solitudine
 +
 +
va compagno della sua ventura
 +
 +
chi ha visto l'erba crescere nella strada non deve confonderla mai col grano:
 +
 +
prati strade giardini nascono
 +
 +
e crescono di luce e ombra
 +
 +
nei campi maestra la natura
 +
 +
depone una brezza sapiente,
 +
 +
sulle radici dolcezza, sempre... così,dunque,puoi essere mortale,
 +
 +
uomo,lo sei stato e lo sarai
 +
 +
nella grazia dei domani
 +
 +
che coglierai sorridendo.Pertanto
 +
 +
sazio entrando in quella sorte
 +
 +
ne verrai fuori con lo sguardo
 +
 +
e riconoscerai i tuoi passi
 +
 +
nel pieno e nel vuoto diffusi
 +
 +
di gioia e dolore ,e tu,
 +
 +
sorprenderai occhi di meraviglia
 +
 +
in tutto quello che hanno
 +
 +
potuto offrirti e quindi
 +
 +
ti lascerai andare tranquillo
 +
 +
nel mistero del silenzio
 +
 +
e un tetto si affermerà nel cuore
 +
 +
mentre la tua anima generosa
 +
 +
a voci darà coro ed eco
 +
 +
nel trasferirti da terra a cielo
 +
 +
coniugando il seme della tua sostanza
 +
 +
per che, dopo, dovrà nascere
 +
 +
nella carità del tuo operato
 +
 +
dentro quests vita
 +
 +
che lascerai più leggero così
 +
 +
della sua bellezza e che
 +
 +
dovrai al mondo restituire, comunque,
 +
 +
inizio e fine del dono ricevuto
 +
 +
non appena maglie più azzurre
 +
 +
Imbriglieranno il tuo essere stato
 +
 +
e tu, maturo ormai come grano a giugno,
 +
 +
mietuto sarai dall’onda grata del sole!
 +
 +
 +
 +
'''IL SANGUE E LA LACRIMA'''
 +
 +
''Di Mihai Merticaru''
 +
 +
 +
Da quando conosci te stesso, hai aspettato all'ombra del desiderio,
 +
 +
aspetti una meraviglia, un momento astrale, un suono
 +
 +
misterioso
 +
 +
che aprirebbe alcune porte a un mondo
 +
 +
inquietante di sogno,
 +
 +
in un regno mai visto, marmoreo,
 +
 +
immerso in una luce invisibile.
 +
 +
aspetti invano.
 +
 +
di giorno in giorno, vedi sempre meglio
 +
 +
come si scatena la bufera di neve agli occhi degli uomini,
 +
 +
come appaiono i volti delle figure con gli aspetti
 +
 +
anguiformi,
 +
 +
come si allarga la giungla di zeri verso
 +
 +
lo sconfinato,
 +
 +
come i mondi si intersecano, rimanendo impigliati, le luci
 +
 +
parallele
 +
 +
e ogni (non)persona parla in una lingua
 +
 +
sconosciuta ad altri,
 +
 +
vedi il sangue e le lacrime del mondo
 +
 +
sono pronte a inondare l'Universo,
 +
 +
che il sole sta diventando più pallido,
 +
 +
sfarfallando sul labbro dell’abisso,
 +
 +
le stelle sono basse
 +
 +
e la paura rimane sempre sveglia ...
 +
 +
 +
 +
'''TIENIMI QUANDO PARTI'''
 +
 +
''Di Nunzio Buono''
 +
 +
 +
Tienimi
 +
 +
nel socchiuso degli occhi, in quel luogo
 +
 +
dove un segreto di baci parla ancora.
 +
 +
Tienimi, tra le pagine del tempo,
 +
 +
tra le pieghe della notte, dalle fessure: dove il giorno
 +
 +
mi sorprende, in un piccolo raggio di luce assomigliare a te.
 +
 +
''- tienimi quando parti.''
 +
 +
la neve sarà solo una nota bianca
 +
 +
dove potrai scrivere parole, quelle buone
 +
 +
quelle mai dette, quelle
 +
 +
che abbiamo guardato cadere insieme.
 +
 +
Un tempo, dove la neve.
 +
 +
Si raccoglieranno profumi e le rose
 +
 +
saranno le mie stagioni che si donano a te.
 +
 +
Tienimi quando parti
 +
 +
io sarò il tuo viaggio.
 +
 +
 +
 +
'''I SEGNI DEGLI ANGELI'''
 +
 +
''Di Laura Barone''
 +
 +
 +
Un mutante ha invaso le ore,
 +
 +
è uno strano "anticorpo" che attacca
 +
 +
organismi che alterano il sistema.
 +
 +
Un grido d'allarme
 +
 +
è andato a vuoto.
 +
 +
Non ci restano che gli angeli in maschera
 +
 +
con ali che non si arrendono
 +
 +
e occhi spossati.
 +
 +
Lividi sul viso,
 +
 +
sono la nuova Resistenza.
 +
 +
Inspira,
 +
 +
espira,
 +
 +
inspira,
 +
 +
espira
 +
 +
inspira.
 +
 +
Vivi.
 +
 +
Con armature di carta,
 +
 +
si possono  curare mille anime...
 +
 +
ma anche agli angeli
 +
 +
servono preghiere.
 +
 +
 +
 +
'''ANGELO VERDE'''
 +
 +
''Di Fiorenza Castaldi''
 +
 +
 +
Il peccato è mortale, tanto è feroce
 +
 +
contro l’innocente
 +
 +
indifeso, aggredito.
 +
 +
Nero,  il colore dei sorci
 +
 +
livido sangue affiorante
 +
 +
é ancora sangue pulsante.
 +
 +
Respira,  respira all’infinito
 +
 +
angelo!
 +
 +
Verde, il colore delle foreste
 +
 +
bianco, incamiciato, il salvatore.
 +
 +
 +
 +
'''DISTANZE'''
 +
 +
''Di Alberto Cristini''
 +
 +
 +
Non ci sarà’ mai un muro,
 +
 +
una distanza
 +
 +
un velo
 +
 +
a dividere due occhi che si incrociano
 +
 +
che si cercano per un viaggio che duri all’ infinito
 +
 +
 +
 +
'''CINQUANTA LUNE FA'''
 +
 +
''Di Angioletta Masiero''
 +
 +
 +
Marciscono i giorni
 +
 +
senza il conforto di un abbraccio.
 +
 +
Anche le campane tacciono.
 +
 +
Forse è stato cinquanta lune fa
 +
 +
che potevamo uscire,
 +
 +
trovarci con gli amici,
 +
 +
prendere l’aperitivo insieme,
 +
 +
cenare al ristorante…
 +
 +
Cinquanta lune fa è stato,
 +
 +
eppure sembra ieri che ci guardavamo
 +
 +
negli occhi e stavamo vicini.
 +
 +
Ora i sogni si aggrumano sui muri
 +
 +
mentre Covid 19 ha oscurità d’eclisse
 +
 +
e ci risucchia l’aria
 +
 +
con sibili di serpe.
 +
 +
Nei ritmi del silenzio
 +
 +
fluisce un sangue d’attesa.
 +
 +
Ogni giorno i camion dell’esercito
 +
 +
portano via le bare a Lodi,
 +
 +
Bergamo, Milano…
 +
 +
Sembra non aver fine
 +
 +
il numero dei positivi.
 +
 +
In Italia e nel mondo
 +
 +
ogni giorno tuona
 +
 +
la guerra silenziosa.
 +
 +
Crollano vite ogni ora, ogni notte
 +
 +
mentre il cielo è seminato di stelle
 +
 +
e i prati di marzo
 +
 +
sono pieni di violette.
 +
 +
Come marea
 +
 +
il silenzio ci sommerge.
 +
 +
 +
 +
'''FILO INVISIBILE'''
 +
 +
''Di Barbara Ramazzina''
 +
 +
 +
Primavera di risvegli,
 +
 +
vuota di quotidiane voci,
 +
 +
di echi lontani
 +
 +
mentre l'aria si riempie
 +
 +
d'immagini di vita oggi:
 +
 +
il dolore, in silenzio, scorre
 +
 +
superando confini
 +
 +
attraversando il nostro essere
 +
 +
profondamente
 +
 +
da togliere il fiato.
 +
 +
Spauriti e costretti alla distanza
 +
 +
un filo invisibile ci avvicina
 +
 +
e srotolandosi con dolcezza
 +
 +
genera una parola:
 +
 +
amore.
 +
 +
 +
 +
'''O TUTTI O NESSUNO'''
 +
 +
''Di Arnaldo Pavarin''
 +
 +
 +
Arrivato dalla Cina/come non si sa/
 +
 +
da uno strano morbo/
 +
 +
siamo stati contagiati/
 +
 +
vivendo da giorni/come segregati/
 +
 +
senza capire se/ e quando finirà./
 +
 +
Previsti tempi neri,/tempi brutti:/
 +
 +
una sfida che riguarda tutti./
 +
 +
Praticamente all'insaputa/
 +
 +
sian finiti dentro/una cosa brutta./
 +
 +
Con più equilibrio e lucidità/
 +
 +
stiamo riducendo la mobilità./
 +
 +
La salute resti al primo posto/
 +
 +
sempre e comunque, ad ogni costo./
 +
 +
Dalle tante immagini/
 +
 +
si è notata un'Italia/
 +
 +
praticamente blindata:/
 +
 +
la Lombardia al centro/
 +
 +
e Bergamo epicentro./
 +
 +
Di tanti medici e volontari/
 +
 +
uno sforzo imponente/
 +
 +
per far si che viva la nostra gente/
 +
 +
sperando di vedere l'orizzonte./
 +
 +
Quando tutto passerà/
 +
 +
un modo di vivere/diverso ci sarà/:
 +
 +
ne usciremo rinati/
 +
 +
decisamente cambiati./
 +
 +
Imparato in fondo avremo/
 +
 +
che è possibile a questo mondo/
 +
 +
ammalarsi tutti e alla stessa ora./
 +
 +
Scopriremo pure/ l'essenza vera/
 +
 +
d'un fiore che sboccia a primavera/
 +
 +
l'amico vero da quello virtuale/
 +
 +
e la paura non sarà più uguale.
 +
 +
A tutti rimarrà nella memoria/
 +
 +
questa brutta storia.
 +
 +
Prima o poi, se Iddio vorrà,/
 +
 +
questa notte, la più nera passerà./
 +
 +
Nessuno dovrà  restare solo:/
 +
 +
tutti insieme,/riprenderemo il volo.
 +
 +
 +
 +
'''STRADE DESERTE'''
 +
 +
''Di Brunello Gentile''
 +
 +
 +
Da giorni chiusi in casa,
 +
 +
strade deserte,
 +
 +
fra insegne create
 +
 +
per un traffico svanito
 +
 +
nel suo gioco d’imponenza.
 +
 +
 +
Serrande abbassate
 +
 +
su negozi e locali,
 +
 +
un silenzio diffuso
 +
 +
ti porta impressione
 +
 +
d’aver perso la scena.
 +
 +
 +
Temi respiro di aria
 +
 +
che sa di virale, fra
 +
 +
sconosciute trasparenze,
 +
 +
dove manca frastuono
 +
 +
per distinguere vita.
 +
 +
 +
Angoscia di azzurro
 +
 +
In un cielo senza scie,
 +
 +
per scomparsi segnali,
 +
 +
che disegnano rette
 +
 +
lungo viaggi lontani.
 +
 +
 +
Percepisci abbandono
 +
 +
di abitudini umane,
 +
 +
forse mai condivise,
 +
 +
ma che temi disperse,
 +
 +
ritrovandoti solo.
 +
 +
 +
 +
'''SPIRALE'''
 +
 +
''Di Carla Patergnani''
 +
 +
 +
In figure scandite e similari
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quasi con inganno,
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l'uomo rincorre se stesso.
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Acquisire coscienza
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è accettare o negare
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la lotta dall'esito incerto.
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Ritratto d'uomo che va alla disgregazione
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ma difficile è accettare la fine
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e il moto diventa spirale.
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E raggiunto l'abisso più nero
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quando tutto è punta di roccia
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che strazia e frantuma,
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inizia di nuovo l'ascesa
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e quando la notte è più nera
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e l'alba si fa più vicina,
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risorto da ceneri pure,
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sciolte al fin le catene,
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nuovo ciclo potrà cominciare.
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'''31 MARZO 2020'''
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''Di Claudio Pavarin''
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Due passi oltre il vetro
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il cielo é ovunque
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a farsi spiare i misteri
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di qualche azzurro.
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Lo specchio riflette
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quel che io non voglio essere.
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In silenzio ascolto il silenzio:  
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si flette sulla ninnananna di mia madre
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e vola tra l'inospitale "chiuso"  di pareti.
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La sento forte
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come mai prima.
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'''AL TEMPO DEL CORONA VIRUS'''
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''Di Diletta Pavanati''
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Il mio paese è piccolo, poco più di una
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Borgata. Ci conosciamo tutti, vita , morte,
 +
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miracoli di ognuno. Le porte delle case
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sempre aperte. Là il municipio, la piazza,
 +
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il bar, il medico, il farmacista,
 +
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la chiesa, il cimitero.
 +
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Si lavora e si chiacchiera, poco altro.
 +
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Alla fiera d’estate si suona, si canta,
 +
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si balla. Ci conosciamo tutti,
 +
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si sta insieme, si sta in allegria.
 +
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Ma oggi no!
 +
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Oggi da lontano ci si racconta di morte,
 +
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di paure, di affanno. Oggi
 +
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nelle nostre case le porte sono chiuse,
 +
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le finestre basse guardano la strada
 +
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silenziosa. Non passa nessuno,
 +
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ci si ritira, si teme il vicino.
 +
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L’amico, il parente si guardano con
 +
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Sospetto… e se fosse?...
 +
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E’ giunta una triste notizia: Ultimo,
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il calzolaio, in fondo alla strada,
 +
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non è seduto davanti al suo banchetto,
 +
 +
oggi, la finestra è chiusa, ognuno ha
 +
 +
notizie, notizie diverse.
 +
 +
Ma la levatrice Benedetta, che viene
 +
 +
Dall’ospedale porta un’altra notizia:
 +
 +
sono nati un bambino e una bambina,
 +
 +
li hanno chiamati: Primo e Speranza.
 +
 +
 +
 +
'''VIRUS'''
 +
 +
''Di Dionisio Schiavone''
 +
 +
 +
Un virus non ha ragione
 +
 +
di essere molto aggressivo
 +
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perché se uccide l’ospite
 +
 +
uccide se stesso
 +
 +
non potendo più contare su nessuno
 +
 +
che lo aiuti a replicarsi.
 +
 +
Un virus, quattro geni in un sacco,
 +
 +
conosce questa banale verità.
 +
 +
Un virus addestrato
 +
 +
alla suola dei cani mordaci
 +
 +
un virus formato in un laboratorio
 +
 +
di guerra non può saperlo.
 +
 +
Ma sia da monito
 +
 +
ai nuovi signori della terra
 +
 +
i grandi padroni di tutte le ricchezze
 +
 +
quando avranno oppresso
 +
 +
tutti i poveri della terra
 +
 +
resteranno da soli sterili a seccare
 +
 +
appesi a un picciolo senza linfa
 +
 +
che non ci sarà più nessuno
 +
 +
ad alimentare il loro inutile grasso
 +
 +
il loro insaziabile ventriglio.
 +
 +
 +
 +
'''DONNE'''
 +
 +
''Di Enzo Fuso''
 +
 +
 +
Resterà qualcosa di noi?
 +
 +
Resterà qualcosa di questo tempo ?
 +
 +
Sopravvissuti saremo
 +
 +
in tutti i sensi
 +
 +
se colpiti dal male
 +
 +
e sapremo tirarci fuori
 +
 +
se immuni
 +
 +
muti testimoni di tragedie
 +
 +
consumate intorno  a noi
 +
 +
Tra cavalieri erranti
 +
 +
in cerca di gloria eterna
 +
 +
e madonne perdute
 +
 +
nell'amore del prossimo
 +
 +
su mani tese
 +
 +
e su occhi che implorano
 +
 +
protese.
 +
 +
Divine creature
 +
 +
nell'orgia del dolore
 +
 +
che tutto comprime
 +
 +
e tutto trasforma
 +
 +
sentiero di morte
 +
 +
immerso nella luce
 +
 +
di un mondo che muore
 +
 +
e che nell'amore
 +
 +
più forte risorge.
 +
 +
 +
 +
'''IL DRAGO D’ORIENTE'''
 +
 +
''Di Flavia Altieri''
 +
 +
 +
Arriva come un tornado,
 +
 +
dalla bocca e dalle fauci
 +
 +
manda un'invisibile veleno.-
 +
 +
Come un mantello
 +
 +
sparge funesta la morte
 +
 +
senza pietà porta il silenzio
 +
 +
fra le genti del mondo
 +
 +
che si tendono  le mani
 +
 +
in un unico girotondo.-
 +
 +
Strade deserte, negozi chiusi
 +
 +
uffici, treni, servizi....
 +
 +
in forzata sosta.-
 +
 +
Il terrore nelle case chiuse
 +
 +
piene di bimbi, nonni, genitori
 +
 +
nessuno esce, nessuno entra...
 +
 +
Il sospetto, la paura
 +
 +
nascosto nell'aria
 +
 +
tiene lontani gli amici, gli affetti.-
 +
 +
E' una guerra sconosciuta
 +
 +
una storia senza trama.-
 +
 +
Come sarà quando finirà?
 +
 +
Non si sa.....
 +
 +
Ci leccheremo le ferite,
 +
 +
chi è rimasto uscirà di casa
 +
 +
e ricominceremo,  forse …
 +
 +
a sorridere al sole!
 +
 +
 +
 +
'''ALL’ ITALIA CHE SOFFRE'''
 +
 +
''Di Gianna Patrese''
 +
 +
 +
In sogno travagliato
 +
 +
ora vivi
 +
 +
Patria Mia
 +
 +
e di speranza
 +
 +
è tuo risveglio agognato.
 +
 +
Dai monti al mare
 +
 +
con fatale falce invisibile
 +
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sei martoriata
 +
 +
e sollievo di respiro, lontan appare.
 +
 +
In tuo soccorso,
 +
 +
schiere d’Angeli deposte han le ali,
 +
 +
per indossar bianchi camici ed uniformi,
 +
 +
e, a sera ,
 +
 +
da lacrime e fatica i volti son segnati.
 +
 +
Italia bella,, che d’ogni flagello or piangi,
 +
 +
nell’ora più triste
 +
 +
fiero arde il tuo animo latino
 +
 +
in slancio di sacrificio e generosità,
 +
 +
e, dai balconi in fiore,
 +
 +
con canti e balli
 +
 +
paure sai esorcizzare.
 +
 +
Italia triste, che in gramaglia a Primavera vesti,
 +
 +
per onorare tanti figli persi,
 +
 +
in concento di solidarietà ti stringi,
 +
 +
e,pur il mio verso, anche se mesto,
 +
 +
al coro dei poeti
 +
 +
per Te Italia amata,
 +
 +
in preghiera silenziosa
 +
 +
oggi s’unisce.
 +
 +
 +
 +
'''MORTE E SPERANZA'''
 +
 +
''Di Franco Rancani''
 +
 +
 +
Non restare a piangere sulla mia tomba:
 +
 +
non sono lì, non dormo.
 +
 +
Sono mille venti che soffiano,
 +
 +
sono la scintilla diamante sulla neve
 +
 +
la luce del sole sul grano dorato,
 +
 +
sono la spiaggia d’autunno,
 +
 +
la rugiada sull’erba verde dei prati.
 +
 +
Sono il fruscio di un albero
 +
 +
mosso dal vento, io sono
 +
 +
nel sorriso puro dei bambini,
 +
 +
nel tramonto di ogni giorno.
 +
 +
Sono le stelle che brillano di notte
 +
 +
o l’alba che ti sveglia il mattino.
 +
 +
Non restare a piangere sulla mia tomba.
 +
 +
Non sono lì, non dormo.
 +
 +
 +
 +
'''COVID 19'''
 +
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''Di Gabriella Legnaro''
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 +
Vento rabbioso, fughi le nubi
 +
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e squarci il silenzio.
 +
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Lassù lembi di cielo turchino
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piangono il sole che non scalda.
 +
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Glaciale è l’atmosfera intorno.
 +
 +
Bollettini di guerra
 +
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descrivono Ospedali – Accampamento.
 +
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Aria di morte invade l’Universo.
 +
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Sfilano a passo misurato
 +
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i mezzi militari.
 +
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Rompono la quiete di strade vuote.
 +
 +
Trasportano feretri
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verso mete ignote.
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Sofferenza e disperazione
 +
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come macigni
 +
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colpiscono gli animi e flagellano.
 +
 +
Perchè tanto dolore?
 +
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COVID 19 è la risposta.
 +
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Subdolo nemico;
 +
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colpisce a bruciapelo
 +
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in men che non si dica.
 +
 +
Toglie la speranza di passare
 +
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ad altra vita con la carezza
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di una mano amica.
 +
 +
A consolare, in siffatto strazio,
 +
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schiere di medici e aiutanti.
 +
 +
Volontari di ogni sorta
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sfidano la loro vita
 +
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per salvare la nostra.
 +
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Ordunque se il silenzio cala
 +
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ad onorar le tante amate salme,
 +
 +
salga alta e forte
 +
 +
la preghiera a ringraziare
 +
 +
chi ci dà speranza.
 +
 +
A chi ci aiuta a tradurre
 +
 +
il dolore in amore
 +
 +
e in gesti quotidiani di solidarietà.
 +
 +
 +
 +
'''LA VISITA CORONAVIRUS'''
 +
 +
''Di Giovanni Papuzzi''
 +
 +
 +
Quando sei arrivato Coronavirus
 +
 +
hai trovato la terra
 +
 +
in difficoltà:
 +
 +
inquinata,  senz’alberi
 +
 +
le mascherine già in uso
 +
 +
per l’ aria irrespirabile.
 +
 +
Fiumi inquinati
 +
 +
terre disseminate
 +
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da polveri tossiche.
 +
 +
Una umanità
 +
 +
che ha fatto guerre
 +
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fratricide ed altro
 +
 +
ha creato ingiustizie
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e povertà per molti
 +
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benefici per pochi.
 +
 +
L’egoismo è prevalso.
 +
 +
Coronavirus
 +
 +
il tuo grido ha favorito
 +
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il silenzio e la paura dell’ uomo.
 +
 +
Il terrore della morte
 +
 +
ci ha fatti diventare
 +
 +
amici e fratelli.
 +
 +
E’ iniziata la primavera
 +
 +
i fiori dei giardini
 +
 +
profumano l’aria
 +
 +
e le strade desolate.
 +
 +
L’ uomo nascosto.
 +
 +
Gli angeli del soccorso
 +
 +
si sono prodigati per la salvezza
 +
 +
diventando eroi
 +
 +
nel ricordo perenne.
 +
 +
Finirà il castigo.
 +
 +
Saremo in futuro più buoni
 +
 +
Più generosi,  più amici e fratelli
 +
 +
saremo più cittadini
 +
 +
degni di abitare sulla terra madre.
 +
 +
Ci saranno meno ricchi
 +
 +
e meno poveri.
 +
 +
Ci sarà un sussulto di dignità
 +
 +
da veri uomini
 +
 +
di avere rispetto
 +
 +
ed amare
 +
 +
per l’ umanità e per la terra
 +
 +
che da millenni ci ospita
 +
 +
e ci aiuta a vivere.  
 +
 +
 +
 +
'''MA NOI NON ERAVAMO CON LORO'''
 +
 +
''Di Luciana Bernardinelli''
 +
 +
 +
Ospedali senza giorno e senza notte
 +
 +
medici e infermieri sfiancati dalla fatica,
 +
 +
dolore, buio e solitudine
 +
 +
chiedendosi il perché di questo nostro abbandono.
 +
 +
Ci hanno molto amati
 +
 +
e ora privati di tenerezza, affetto
 +
 +
e di un ultimo sguardo d’amore nei loro occhi persi.
 +
 +
Una generazione di persone e non numeri
 +
 +
patrimonio di conoscenza memorie e abbracci
 +
 +
vite intrecciate ad altre vite.
 +
 +
Se ne vanno di nascosto questi nonni
 +
 +
trasportati lontano in colonne funebri su strade deserte
 +
 +
senza i loro cari con un segno della croce e un addio,
 +
 +
e noi impotenti rinchiusi come il mondo in una stanza.
 +
 +
Chissà com’erano i loro pensieri
 +
 +
e quante volte avranno sussurrato la parola mamma
 +
 +
che anche i vecchi invocano.
 +
 +
Avremo rimorsi che ci seguiranno nel tempo
 +
 +
per averli abbandonati al loro destino
 +
 +
in questa guerra dove hanno dato il sacrificio più grande
 +
 +
ma noi non eravamo con Loro.
 +
 +
 +
 +
'''INGANNEVOLI STAGIONI'''
 +
 +
''Di Laura Viaro''
 +
 +
 +
Appese
 +
 +
agli sguardi affranti
 +
 +
le vite di anime mute
 +
 +
assopite nella candida distesa
 +
 +
di ansanti chimici sospiri.
 +
 +
 +
Appese
 +
 +
alle mani stanche
 +
 +
di angeli discesi nell’abisso
 +
 +
rinchiusi nelle crepe di una terra
 +
 +
che ognuno ha calpestato
 +
 +
senza indugio.
 +
 +
Scorrono sbiadite
 +
 +
le oniriche sequenze,
 +
 +
inedite trame
 +
 +
d’ingannevoli stagioni.
 +
 +
 +
Scambi di esistenze
 +
 +
nei matematici accordi
 +
 +
dove tutto si azzera
 +
 +
nelle affrettate vampe.
 +
 +
 +
Ho nascosto il mio amore
 +
 +
nel cassetto,
 +
 +
accanto a fogli strappati
 +
 +
e colorati disegni di bambina,
 +
 +
tra le pause di sfinito dovere,
 +
 +
nel disordine composto
 +
 +
di ogni dove.
 +
 +
 +
Ho lasciato il mio amore
 +
 +
in questo vuoto,
 +
 +
dentro il senso sopito
 +
 +
di ogni cosa,
 +
 +
nel domani che ancora
 +
 +
vi appartiene,
 +
 +
nella tiepida brezza che verrà.
 +
 +
 +
 +
'''NON POTEVAMO NASCERE IN TEMPI MIGLIORI'''
 +
 +
''Di Luana Biscaro''
 +
 +
 +
Tutto è  perduto, tutti ci stiamo perdendo.
 +
 +
TRAVOLTI dai flutti tecno-finanziari, agitati.
 +
 +
Eppure oltre le figure
 +
 +
L'umanità, il cielo, la terra, l'aria, l'acqua, il fuoco, il vento
 +
 +
Gli elementi, la luce, l'uomo
 +
 +
Tutto il mondo si sta trasformando
 +
 +
Per vivere un importante salto oltre la mente.
 +
 +
Un’intima rigenerazione dell'universo e  del destino umano.
 +
 +
Le nostre vite sono come fuscelli  che danzano nel vento
 +
 +
Ora calmo ora tumultuoso, che procede nella tempesta.
 +
 +
La primavera scende nel mondo.
 +
 +
 +
Io guardo attenta l’aprile senza colore fino a quando ci sarai tu, morbo
 +
 +
Come i boccioli  che si negano in attesa dell’ape
 +
 +
Sarà un ronzio a spalancarli
 +
 +
All’occasione della tua fine.
 +
 +
 +
E allora gli uccelli si libreranno, le api voleranno di fiore in fiore
 +
 +
Il sole per miglia  correrà  lontano accecato dalla gioia
 +
 +
Il mattino sveglierà i prati fuori dai recinti
 +
 +
Il tempo trascorrerà è  sarà il nostro alleato e ci aiuterà a guardare senza velocità
 +
 +
Il quotidiano scorrere  del giorno.
 +
 +
 +
Siamo forti aspettiamo che questo male muoia
 +
 +
Restiamo nelle case e tutti insieme aspettiamo  la pasqua del mondo
 +
 +
Il risveglio del bene, il fiorire della vita nuova
 +
 +
In ogni angolo della terra sarà l'esplosione della vita liberata e pura
 +
 +
Luminosità semplice nel silenzio che tutto rinnova e rigenera:  
 +
 +
esplosione della vita e pura felicità della liberazione del male.
 +
 +
 +
 +
'''LA CITTÀ RESISTE'''
 +
 +
''Di Maria Grazia Franceschetti''
 +
 +
 +
Cammina solo il dolore
 +
 +
Per le strade della città
 +
 +
Nel gravitare di surreali silenzi,
 +
 +
tra negozi e palazzi imbalsamati
 +
 +
nel fiato greve della morte.
 +
 +
Solo il grido feroce delle sirene
 +
 +
Squarcia il grido dei viali.
 +
 +
E’ l’indefinibile peste che assedia
 +
 +
Le porte, affolla gli ospedali,
 +
 +
reclama il fiato delle vittime,
 +
 +
onnivoro mostro annidato
 +
 +
tra eroi dai bianchi camici.
 +
 +
Cammina solo il dolore
 +
 +
Nelle piazze, nei cortili, spegne
 +
 +
Azzurri cieli, rosate albe,
 +
 +
rosaviola tramonti.
 +
 +
Ed escono file di bare
 +
 +
Di ignoti giustiziati,
 +
 +
lunghi amari rosari
 +
 +
senza fine.
 +
 +
Ma la città resiste
 +
 +
Affacciata alle finestre,
 +
 +
canta l’ignota gioia del domani,
 +
 +
s’inventa giorni di quella vita
 +
 +
di ieri colma di stupori
 +
 +
e meraviglie, prega
 +
 +
nel terrore della notte,
 +
 +
alza muri di speranza,
 +
 +
respinge e strema
 +
 +
il furore della peste.
 +
 +
 +
 +
'''SOSPESI'''
 +
 +
''Di Marzia Santella''
 +
 +
 +
Palpita il cuore di un mondo sospeso,
 +
 +
palpita nei corridoi dell’ospedale
 +
 +
dove impavidi combattono l’oscuro male
 +
 +
infermieri e dottori piegati dall’immane peso.
 +
 +
 +
Mute conversazioni,
 +
 +
cuori empaticamente si parlano.
 +
 +
quante cose vorrebbero dire
 +
 +
le persone, annientate, tra turpi tubi e mascherine.
 +
 +
 +
Non ci sono figli, amici e parenti.
 +
 +
Non ci sono calde parole a confortare,
 +
 +
solo freddi feretri senza preghiere
 +
 +
che suscitano a tutti struggenti sentimenti.
 +
 +
 +
Una dura prova per il nostro mondo interconnesso
 +
 +
ora silenzioso, da una innaturale immobilità, oppresso.
 +
 +
Un tocco, una dolce carezza, saranno la vera salvezza,
 +
 +
una nuova occasione, e finalmente sul viso, sentire di nuovo la brezza.
 +
 +
 +
 +
'''ED È TUTTO NEL SILENZIO'''
 +
 +
''Di Nivella Paronetto''
 +
 +
 +
Ed è tutto nel silenzio
 +
 +
... anche il cielo
 +
 +
non ha più lacrime
 +
 +
Ritornano
 +
 +
le albe e i tramonti
 +
 +
derubati
 +
 +
degli sguardi sognanti
 +
 +
ora avvolti
 +
 +
in bianchi sudari ...
 +
 +
Ed è tutto silenzio
 +
 +
fuori
 +
 +
ma il rumore della solitudine
 +
 +
sconquassa l’anima ...
 +
 +
Quando sentiremo
 +
 +
il fiore che sboccia
 +
 +
il sorriso di un bimbo
 +
 +
e il bacio dolce sulle labbra
 +
 +
allora
 +
 +
solo allora
 +
 +
il bianco che imprigiona
 +
 +
libererà i colori
 +
 +
e sarà l’arcobaleno
 +
 +
dove si rifugerà il dolore
 +
 +
per ritrovare
 +
 +
la vita
 +
 +
 +
 +
'''NO EGOISMO, MA UN GRAZIE'''
 +
 +
''Di Romana Bonvento''
 +
 +
 +
“Nessuno può impormi di stare in casa”
 +
 +
“Io posso uscire…vivo in uno stato libero”
 +
 +
ecco frasi che sento, frasi che fanno male.
 +
 +
IL Covid-19, non perdona, ti aspetta,
 +
 +
ha bisogno del tuo corpo per vivere,
 +
 +
svilupparsi  e contagiare altre persone.
 +
 +
Tu non lo vuoi capire, tu sei egoista,
 +
 +
non pensi ai tanti medici, infermieri
 +
 +
e operatori sanitari che negli ospedali
 +
 +
assistono, confortano e affiancano
 +
 +
contagiati fino anche al loro ultimo respiro,
 +
 +
dai quali invece, tu e noi dobbiamo star lontano.
 +
 +
Medici ed infermieri lavorano senza tregua,
 +
 +
mettono a rischio la loro vita
 +
 +
e tanti purtroppo sono stati annientati
 +
 +
da questo subdolo, invisibile virus
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tu, invece “ non puoi rinunciare alla tua corsa ”.
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A tutti piace uscire di casa,
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assaporare l’aria fresca
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ed il profumo di primavera,
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ma in questo momento non si può,
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le regole vanno rispettate
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e l’egoismo  messo da parte.
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Ai tanti operatori sanitari  
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che in questi momenti di grande pericolo,
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rischiano la vita per aiutare chi soffre
 +
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deve andare invece tutta la nostra riconoscenza
 +
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ed un grazie di cuore.
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'''AL TEMPO DEL CORONAVIRUS'''
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''Di Maurizia Braga''
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 +
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Arrivò
 +
 +
senza farsi annunciare.
 +
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Arrivò
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a nostra insaputa
 +
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invadendo,invisibile ,
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le nostre strade
 +
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le nostre case
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i nostri ospedali
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il nostro corpo !
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Noi
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abituati al tutto e subito.
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Noi
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 +
sorretti dalla illusione
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di trovare  comunque
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soluzioni.
 +
 +
Noi
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 +
lontani dall'altro
 +
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ma vicinissimi
 +
 +
per scelte comuni
 +
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non sempre adeguate.
 +
 +
Noi
 +
 +
superficiali
 +
 +
ospiti della Terra .
 +
 +
Noi
 +
 +
impreparati di
 +
 +
fronte all'incerto,
 +
 +
vulnerabili e stolti
 +
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manichini in preda alla paura .
 +
 +
Noi
 +
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diseducati
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 +
ai richiami del cuore ...
 +
 +
Ora
 +
 +
il tam tam della morte
 +
 +
scandisce  il tempo
 +
 +
ed evidenzia la nostra fragilità .
 +
 +
Ora
 +
 +
l'incapacità di affrontare l'ignoto
 +
 +
per non averlo  ritenuto possibile
 +
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evidenzia i limiti
 +
 +
frutto di ignoranza e presunzione .
 +
 +
Ora
 +
 +
quel Cuore che
 +
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tanti hanno ignorato
 +
 +
risorge e vuole rivivere
 +
 +
imponendo la sua ragione di esistere
 +
 +
in quegli uomini e donne
 +
 +
che lo hanno protetto ,
 +
 +
coccolato ,nutrito in silenzio !
 +
 +
Ora
 +
 +
la Sua resurrezione ,
 +
 +
nei luoghi di sofferenza
 +
 +
è Vita per l'altro ..
 +
 +
è energia ,sostegno
 +
 +
sorriso ,conforto ...
 +
 +
È il tempo della
 +
 +
ritrovata Umanità ,
 +
 +
è il tempo in cui
 +
 +
anche il Cuore deve
 +
 +
gridare i suoi bisogni
 +
 +
e indicare una strada ...
 +
 +
Un nuovo cammino
 +
 +
che ci porti a riconoscere
 +
 +
quelle parti di noi
 +
 +
sconosciute o
 +
 +
solo dimenticate ..
 +
 +
L'impossibile , ora,
 +
 +
potrà diventare
 +
 +
la unica ,vera ,
 +
 +
reale possibilità di salvezza !
 +
 +
 +
 +
'''LA NOSTRA TERZA GUERRA MONDIALE'''
 +
 +
''Di Stefania Schiesaro''
 +
 +
 +
Ciao, sono COVID-19, per gli amici Corona.
 +
 +
Forse non te ne sei accorto,
 +
 +
ma sono la tua terza guerra mondiale.
 +
 +
Solo che questa volta non vanno al fronte i giovani ragazzi,
 +
 +
questa volta ho costretto tutti a partecipare.
 +
 +
Questa volta gli eroi sono diversi.
 +
 +
Sono sopratutto i medici, in prima linea sul fronte
 +
 +
e con loro infermieri, OSS e tutto il personale addetto alla pulizia
 +
 +
ed alla manutenzione degli ospedali.
 +
 +
Ed è proprio qui, negli ospedali, che la guerra si vede cruda e dura.
 +
 +
Qui si contano i morti ed i contagiati.
 +
 +
Qui si festeggia per i guariti.
 +
 +
Ma, in questa terza guerra, ho chiamato con me anche altri eroi.
 +
 +
Ho voluto cassieri e addetti dei supermercati,
 +
 +
autotrasportatori e farmacisti.
 +
 +
Ho voluto farvi capire quali sono le cose che vi sono indispensabili
 +
 +
e le cose alle quali potete rinunciare.
 +
 +
Alla fine di questa guerra, spero avrete capito che la prima cosa,
 +
 +
la più importante, è la salute
 +
 +
(spero non trascurerete più questo dono).
 +
 +
La seconda sono gli affetti più cari, assieme ai veri amici
 +
 +
ed alla solidarietà tra le persone
 +
 +
(nel dopoguerra vi auguro di non ricadere nell'egoismo).
 +
 +
La terza è la nostra casa, la sua cura, le sue comodità,
 +
 +
il cibo genuino e casalingo, i giochi da tavolo, le letture di qualità,
 +
 +
l'ascolto della musica (vi auguro di saper vivere le vostre case
 +
 +
senza voler fuggire da esse, vi auguro di trovare serenità in voi stessi,
 +
 +
per poi saper apprezzare anche il mondo esterno).
 +
 +
La quarta è il lavoro (vi auguro di saper apprezzare di più il vostro lavoro
 +
 +
e di essere riconoscenti per quello degli altri, qualsiasi esso sia).
 +
 +
L'ultima è che rinunciare a certe cose si può
 +
 +
(possiamo rinunciare un po' di più alle auto,
 +
 +
possiamo rinunciare a lussi e oggetti all'ultima moda,
 +
 +
possiamo anche rinunciare agli abbracci ed alle strette di mano).
 +
 +
Ma alla fine, ciò di cui non possiamo davvero fare a meno
 +
 +
sono la speranza e l'amore, la solidarietà e la riconoscenza
 +
 +
… in tutte le loro forme.
 +
 +
 +
 +
'''IL TEMPO SOSPESO'''
 +
 +
''Di Stefano Caranti''
 +
 +
 +
Erano giorni di marzo,
 +
 +
camminavo con Penelope,
 +
 +
“Penny” per gli amici,
 +
 +
il nostro cane,
 +
 +
scodinzolando lei fiutava l’aria,
 +
 +
profumi di nuova stagione,
 +
 +
immobile osservava
 +
 +
il tappeto di margherite nel prato,
 +
 +
quella vista mi portava sollievo
 +
 +
alla mia anima inquieta
 +
 +
in una domenica surreale,
 +
 +
Penny non sapeva di noi…
 +
 +
prigionieri in casa,
 +
 +
detenuti da un nemico invisibile.
 +
 +
Immobile ascoltava
 +
 +
con le orecchie tese…
 +
 +
nessun rumore,
 +
 +
solo folate di vento,
 +
 +
forse intuiva che mancava “qualcosa”
 +
 +
a quello che noi chiamiamo “normalità”
 +
 +
o forse abitudine.
 +
 +
Tra strade vuote,
 +
 +
tirava al guinzaglio
 +
 +
come volesse cercare quelle parte
 +
 +
di mondo che adesso non c’era,
 +
 +
davanti a me correva
 +
 +
con la freschezza degli anni
 +
 +
a fianco dei parchi dal profumo di fiori,
 +
 +
negozi chiusi,
 +
 +
silenzio, un’assordante silenzio
 +
 +
e il tempo si faceva sospeso,
 +
 +
la gente non correva più come prima,
 +
 +
la stessa terra l’aveva fermata,
 +
 +
forse un monito all’onnipotenza dell’uomo ?
 +
 +
Era arrivato il tempo di pensare
 +
 +
solo all’istante presente
 +
 +
che d’un tratto diventava prezioso.
 +
 +
come la corsa per salvare una vita.
 +
 +
C’era bisogno di unità,
 +
 +
sostegno, speranza,
 +
 +
responsabilità per onorare
 +
 +
i gesti quotidiani
 +
 +
di decine, centinaia, migliaia
 +
 +
di persone in prima linea
 +
 +
per sconfiggere il male,
 +
 +
e noi con il fiato sospeso
 +
 +
a guardare scorrere numeri,
 +
 +
strateghi della nostra coscienza.
 +
 +
La vita stava sbocciando la fuori,
 +
 +
la gente reclusa trovò nuove armonie,
 +
 +
ispirazioni, parole, coraggio,
 +
 +
trovò perdono, preghiera,
 +
 +
e un nuovo risveglio interiore,
 +
 +
consapevolezza,
 +
 +
e ritrovò anche il pianto,
 +
 +
per dissetare la terra arsa d’umanità.
 +
 +
Giorno dopo giorno
 +
 +
ritrovò condivisione, affetti veri,
 +
 +
mentre la primavera regalava colori
 +
 +
e faceva sbocciare la vita,
 +
 +
la gente imparò a regalare
 +
 +
una parte di sè,  
 +
 +
nuova rinascita del mondo.
 +
 +
Grazie a tutte le persone
 +
 +
che hanno perso la vita,
 +
 +
che hanno rischiato la vita,
 +
 +
che hanno salvato la vita.
 +
 +
 +
 +
'''RINASCITA'''
 +
 +
''Di Rosetta Menarello''
 +
 +
 +
E le parole divennero silenzio.
 +
 +
Le bocche serrate esalarono passione e tenerezza.
 +
 +
“Polvere sei, uomo…
 +
 +
alla polvere tornerai…”
 +
 +
Babele di ordini,
 +
 +
esaltazione di poteri,
 +
 +
ricerca affannosa di verità
 +
 +
sacrificata sugli altari nuove certezze.
 +
 +
Gridò il Pianeta stridendo i denti.
 +
 +
E l’uomo tornò alla casa,
 +
 +
rifugio primordiale: grotta, capanna, castello, grattacielo.
 +
 +
Le madri cercarono i figli.
 +
 +
Li cullarono cantando perdute ninne nanne.
 +
 +
I padri ebbero terrore e chiusero ogni fessura.
 +
 +
L’INVISIBILE era in attesa.
 +
 +
Si acquattò nell’umido tepore della saliva.
 +
 +
S’impadronì dell’alito della vita
 +
 +
e colpì, senza tregua.
 +
 +
“Polvere tornerai…”
 +
 +
Anche le chiese furono vietate.
 +
 +
Forse anche Dio voleva stare solo
 +
 +
aspettando uomini migliori.
 +
 +
Molti divennero Angeli e furono presto nuvole: evocazioni di stragi bestiali.
 +
 +
Ancora una volta l’anima era stata dimenticata,
 +
 +
rinsecchita tra pagine di ricordi.
 +
 +
La storia si ripeteva.
 +
 +
Allora il tempo perse le sue ore,
 +
 +
mutò i suoi giorni.
 +
 +
Andò e tornò molte volte la luna.
 +
 +
Le lacrime divennero maree sugli occhi
 +
 +
e le mani  pregarono perché Dio tornasse.
 +
 +
Lui venne ancora ad accarezzare i figli
 +
 +
e li cullò come una madre.
 +
 +
Mandò la primavera con i suoi doni
 +
 +
e i bambini li riconobbero dai vetri delle finestre ancora serrate.
 +
 +
E fu un grido di gioia a squarciare l’aria.
 +
 +
Fu la sua acuta potenza a uccidere l’INVISIBILE.
 +
 +
Nulla potè più contro l’uomo tornato germoglio,
 +
 +
pianta nuova di un Pianeta rinato.
 +
 +
 +
 +
'''BUON COMPLEANNO ITALIA'''
 +
 +
''Di [[Fabio Salvatore Pascale]]''
 +
 +
 +
che mi prendi per mano accompagnandomi negli ospedali tra le ferite della gente.
 +
 +
Buon compleanno Italia che mi parli della forza
 +
 +
e del coraggio di quei camici, legionari della vita
 +
 +
che donano con ardore quel Sì al nostro Tricolore!
 +
 +
Buon compleanno Italia che mi mostri in questo silenzio le palette del coraggio,
 +
 +
per difenderti dall’oltraggio di questo contagio!
 +
 +
Buon compleanno Italia che sorvoli tra le lacrime della gente nell’incertezza dei potenti, nella fede dei credenti,
 +
 +
risplendi raggiante negli abbracci della Patria Unita e splendente.
 +
 +
 +
 +
'''UN GIOCO'''
 +
 +
''Di Franco Frijio''
 +
 +
 +
Lo scorrere
 +
 +
naturale del tempo
 +
 +
che
 +
 +
inesorabile sfugge
 +
 +
come aria
 +
 +
che pur respiriamo...
 +
 +
Vento
 +
 +
pioggia
 +
 +
nuvole tormentose
 +
 +
sembran essere
 +
 +
tutori dell'anima.
 +
 +
Peró  in fondo...
 +
 +
Ma in fondo...
 +
 +
Ma in fondo...
 +
 +
Lo schioccàr delle dita
 +
 +
della mano tua,
 +
 +
ferma
 +
 +
quell' implacabile
 +
 +
moto del tempo
 +
 +
e
 +
 +
sorridi...
 +
 +
sorridi...
 +
 +
sorridi...
 +
 +
 +
 +
'''TENEBRE'''
 +
 +
''Di Tina Ferreri Tiberio''
 +
 +
 +
Un grido implora:
 +
 +
il mio, il tuo.
 +
 +
Affonda l’Umanità
 +
 +
travolta, fugge, fugge
 +
 +
dalla morte
 +
 +
che avvinghia, ghermisce
 +
 +
e avvolge nelle sue spire
 +
 +
la paura, la rabbia, il dolore.
 +
 +
 +
Pandemia, Covid –19.
 +
 +
L’esistenza si scopre sospesa
 +
 +
nella quotidianità
 +
 +
di occhi stralunati
 +
 +
e pensieri contorti.
 +
 +
Freddo nell’aria
 +
 +
e freddo nel cuore.
 +
 +
 +
L’ Umanità pensosa,
 +
 +
disorientata
 +
 +
sente una morsa che stringe
 +
 +
e tu hai paura
 +
 +
di guardare il cielo,
 +
 +
sembra così strano
 +
 +
che le rondini ostinate
 +
 +
continuino a volare, che la luna
 +
 +
occhieggi con Venere, che il sole
 +
 +
continui a tingere
 +
 +
di multicolori il cielo.
 +
 +
 +
Ed io nell’infinito
 +
 +
mondo della natura cerco:
 +
 +
l’aria che si muove,
 +
 +
le piccole gocce di rugiada,
 +
 +
le formiche che scavano nel terreno,
 +
 +
l’erba inumidita.
 +
 +
 +
Dove sei  Bellezza
 +
 +
sprofondata nel buio
 +
 +
delle tenebre ?
 +
 +
 +
 +
'''ANGELI TERRENI'''
 +
 +
''Di Antonio Torino''
 +
 +
 +
Tutti siamo nella stessa barca
 +
 +
siamo oppressi dalla paura che questo virus
 +
 +
infido, invisibile e traditore
 +
 +
possa annientarci all’istante,
 +
 +
senza alcuna distinzione tra
 +
 +
il giusto e il più crudele dei peccatori!
 +
 +
 +
Ognuno ha bisogno dell’altro…
 +
 +
da soli non si parte… e non si arriva
 +
 +
da nessuna parte!
 +
 +
 +
Chiusi in casa… tutti… per provare a
 +
 +
non contagiarci l’un con l’altro!
 +
 +
 +
Ma… il male dilaga ancora…
 +
 +
ospedali strapieni… che fine faremo?
 +
 +
 +
Appaiono loro: medici, infermieri,
 +
 +
portantini che senza sosta
 +
 +
e solo per qualche quattrino,
 +
 +
restano lì… in prima fila… a soccorrere,
 +
 +
curare, sostenere, e tante volte…
 +
 +
persino ad accompagnare
 +
 +
coloro che da soli e senza unzione…
 +
 +
vanno al creatore… si chiamano operatori,
 +
 +
ma sono “Angeli terreni” mandati dal Signore,
 +
 +
che con immensa vocazione…
 +
 +
e dettati dall’amore per il prossimo…
 +
 +
invoca aiuto in questa situazione!
 +
 +
 +
Chi è in casa si lamenta…
 +
 +
è stanco di non far niente…
 +
 +
ma loro senza un lamento salvano
 +
 +
vite incessantemente!…
 +
 +
non hanno orari per riposare,
 +
 +
annullano la propria vita personale
 +
 +
e spesso si ammalano proprio
 +
 +
lì dove lottano per curare!
 +
 +
 +
Tanti di essi muoiono,
 +
 +
addirittura lontani e senza un
 +
 +
ultimo saluto da un famigliare!
 +
 +
 +
Angeli… angeli speciali…
 +
 +
che spesso sottovalutiamo!
 +
 +
Cos’è l’amore vero, puro tra la gente?
 +
 +
Direi proprio quello di questi angeli della terra
 +
 +
che donano il loro sapere, il loro tempo,
 +
 +
e la loro vita a tutti i bisognosi indistintamente!
 +
 +
 +
 +
'''COME VUOLE IL CIELO'''
 +
 +
''Di Michele Aprile''
 +
 +
 +
Non siamo onnipotenti,
 +
 +
nessun s’offenda.
 +
 +
Tutti uguali,
 +
 +
precari e mortali.
 +
 +
All’unisono colpire,
 +
 +
la grave malattia.
 +
 +
Nord e Sud affratellati,
 +
 +
poveri e ricchi, alleati.
 +
 +
Lontani, ma vicini,
 +
 +
nei recinti senza spine.
 +
 +
Siam davvero,
 +
 +
alfine italiani.
 +
 +
Quel metro... ancora manca,
 +
 +
per la completa aggregazione.
 +
 +
E... due muri da abbattere:
 +
 +
angoscia e pandemia.
 +
 +
E faremo il carosello,
 +
 +
con la bandiera.
 +
 +
Verde, bianco e rosso,
 +
 +
riscoprirci più vicini.
 +
 +
Il tricolore avanza!
 +
 +
Col verde di speranza,
 +
 +
il bianco camice, d’un medico
 +
 +
il rosso, del nostro cuore.
 +
 +
Tutti, mano nella mano,
 +
 +
da Palermo a Milano.
 +
 +
Cantando col cuore,
 +
 +
l’Italia è tanto bella.
 +
 +
Dalle lacrime amare,
 +
 +
del Sindaco di Bari,
 +
 +
per la città “spenta”,
 +
 +
spunteranno fiori.
 +
 +
Ma per cantar vittoria,
 +
 +
ci vuole tempo.
 +
 +
Ci vuole pazienza
 +
 +
e fiducia nella scienza.
 +
 +
Guardo il cielo,
 +
 +
sì, come vuole il cielo.
 +
 +
Ma finché vivremo,
 +
 +
‘sto strazio, non scorderemo.
 +
 +
 +
 +
'''CONTINUO A CHIEDERMELO'''
 +
 +
''Di Gianluigi Redaelli''
 +
 +
 +
Arriva in silenzio
 +
 +
in punta di piedi
 +
 +
senza chiedere permesso
 +
 +
s'insinua come una serpe
 +
 +
in molti di noi...
 +
 +
Vile cerca i più deboli
 +
 +
dove restarci per sempre
 +
 +
o chi più s'impegna
 +
 +
in bianche corsie
 +
 +
nuovo martire eroe...
 +
 +
Ma anche chi è più forte
 +
 +
lo deve subire
 +
 +
con terrore e rabbia
 +
 +
e sperare...
 +
 +
E’ un nuovo veleno
 +
 +
che impesta il pianeta
 +
 +
il suo nome impera
 +
 +
è il Coronavirus 19...
 +
 +
Ma non è arrivato
 +
 +
dal cielo o da Marte
 +
 +
no è un nostro prodotto
 +
 +
di una umanità beota...
 +
 +
Di chi avvelena la natura
 +
 +
e non la sa rispettare
 +
 +
di coloro che non vivono
 +
 +
in armonia con il creato...
 +
 +
Quegli stessi inesorabili
 +
 +
che anche durante il dramma
 +
 +
cercano il profitto
 +
 +
speculano sul dolore...
 +
 +
E c'è pure chi adombra il sospetto
 +
 +
che sia una nuova arma
 +
 +
micidiale e inesorabile
 +
 +
partorita dal cinismo
 +
 +
di chi vive di potere
 +
 +
e che teme di perderlo...
 +
 +
Ma messi di fronte
 +
 +
a questa nuova pestilenza
 +
 +
se poi se ne usciremo
 +
 +
cosa ne trarremo?
 +
 +
Sì, oggi riscopriamo
 +
 +
i valori dell'empatia
 +
 +
del cercare gli altri
 +
 +
cantando dai balconi...
 +
 +
Ma domani?
 +
 +
Troppo spesso l’umanità
 +
 +
non ha saputo apprendere
 +
 +
dalla storia del suo passato
 +
 +
e continua ebete nell’errare
 +
 +
 +
 +
'''GLI APPLAUSI PER UNA VITA'''
 +
 +
''Di Bruno Centomo''
 +
 +
 +
La mia terra promessa, a ben guardarla
 +
 +
è un po' ripetitiva: ci assaliranno indiani
 +
 +
e magi incappati in questo sogno
 +
 +
che fa l'addormentato lettore,
 +
 +
l’attore che recita, in pensoso silenzio,
 +
 +
la parola che non sa scegliersi.
 +
 +
Ed io? Guardingo, ho voce per la luna,
 +
 +
ho titolo per ciascun infinito si prospetti,
 +
 +
ho nome per tutte le soluzioni,
 +
 +
e i sorrisi, e le speranze, i domani.
 +
 +
I cani che scodinzolano, i baci che schioccano,
 +
 +
il tempo che scorre, sì, ma per raccontare
 +
 +
la notte che insegue il giorno senza mai
 +
 +
raggiungerlo, il frastuono impagabile
 +
 +
che fanno sempre i sogni.
 +
 +
Come non dare aggettivi entusiastici
 +
 +
all’esistenza che ci aspetta,
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tormentata e avara, magari, ma che sulla pelle
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si ferma come una carezza, si apostrofa
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come fa l’attimo cui si pensa e già tace.
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'''A PIÈ PARI'''
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''Di Fadi Nasr''
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Papà,
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ma da piccolo ti sei fatto male, questo segno di cosa è pregno? ti confido ogni pensiero emale se ricambi senza alcun ritegno
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Figliolo,
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è la riconoscenza di un dovere codesto segno è solo un pegno di amore e dolore, non temere di dare il meglio, te lo insegno
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Papà,
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ossia a quanto tempo fa risale, i nonni non ti sono stati vicino? asserraglia ogni sorriso liliale che regali a me se mi avvicino
 +
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Figliolo,
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è per far sì che possa stringerti e le storie dell’aria a te donare è per far sì che possa effingerti d’olimpicità ogni sonno lunare
 +
 +
Papà,
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cioè è l’epilogo di un sacrificio in balia di qualche ieri avverso? se ormai sarà di buon auspicio, che fine lieta quieta all’inverso?
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 +
Figliolo,
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ogni luce è una poesia del buio una salita è una discesa fiorita il fratello di qualche bello fuio non del tutto è brutto, mia vita
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 +
Papà,
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a seguirti ancora ora riesco no non è recente, però ancora c’è pur i grafemi col tempo escono fuori dagli scritti senza perché
 +
 +
Figliolo,
 +
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esiste, però il sorriso l’indossa ed i segni di ieri sono noi oggi il tempo cavalca alla disdossa memorie che con l’oblio foggi
 +
 +
Papà,
 +
 +
tutto solingo sei stato a lottare corpo a corpo colla mancanza? tutto solo hai potuto rispettare la tua alleanza colla speranza?
 +
 +
Figliolo,
 +
 +
del nemico che vuoi che ti dica: occulto fu, un’esigua polverina lo conquisi grazie ad un’amica pura e di nome fa ‘Mascherina’
 +
 +
Papà,
 +
 +
tasteggio le scie delle sue orme, dal tuo apologo vedo il passato, l’amicizia che è stata d’enorme tributo al nocumento sgrossato
 +
 +
Figliolo,
 +
 +
nella vita non si cresce errando a volte è utile restare a piè pari l’abile bruco le ali va serrando dentro attese pria dei voli alari
 +
 +
Papà,
 +
 +
e ‘Mascherina’ non ti serve più?
 +
 +
Figliolo,
 +
 +
mi bastano ‘sti segni, l’aria e tu.
 +
 +
 +
 +
'''ANDRÀ TUTTO BENE'''
 +
 +
''Di Rossella Parrini''
 +
 +
 +
Dove il buio del tunnel chiude il portone
 +
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alla luce della speranza immerso nel silenzio
 +
 +
del suo universale dolore, ecco, che giunge il respiro cantato e profumato
 +
 +
di un uccellino lontano anche lui forse smarrito e disorientato che inneggia
 +
 +
fragoroso di cinguettio,
 +
 +
la musica del suo
 +
 +
nuovo risveglio
 +
 +
di un mondo a noi
 +
 +
sconosciuto e diverso,
 +
 +
che la strada giusta ha ritrovato.
 +
 +
Andrà tutto bene perché tutti assieme il buio del tunnel abbiamo lasciato
 +
 +
 +
'''IN CORSIA ...'''
 +
 +
''Di Simonetta Vacca''
 +
 +
 +
DISSENTO!
 +
 +
CON OGNI MUSCOLO DEL MIO CORPO MARTORIATO DALLA STANCHEZZA.
 +
 +
CON IL FEGATO INGROSSATO E I NERVI A PEZZI
 +
 +
CON GLI OCCHI CHE SI RIFIUTANO DI VEDERE ANCORA E ANCORA L'INFERNO QUOTIDIANO.
 +
 +
DISSENTO..
 +
 +
DA TUTTO CIÒ CHE ANNUNCIA MORTE IN MODO ATROCE.
 +
 +
SGUARDI PERSI DIETRO AGLI OBLÒ..
 +
 +
AL DI LÀ DEL QUALE SI INTRAVEDE UN MARE TEMPESTOSO
 +
 +
ANELLO CHE CONGIUNGE CHI: A CASA NON PUÒ TENDERE UNA MANO PER UN ULTIMO ADDIO, 
 +
 +
A CHI CON LA SPERANZA NEGLI OCCHI MI CONSEGNA UN ULTIMO SORRISO.
 +
 +
IL PENSIERO A VOLTE È SMARRITO
 +
 +
C'È UNA FORZA IN ME COME MAI PRIMA D'ORA
 +
 +
È LA VITA CHE PREVALE SU OGNI COSA.
 +
 +
ECCO!
 +
 +
È IL MIO RIFIUTO PER TUTTO QUESTO MALE.
 +
 +
È  TUTTO QUESTO CHE MI HA RESO UN IMMORTALE.
 +
 +
UN GRAZIE DAL PIÙ PROFONDO DEL CUORE.
 +
 +
 +
 +
'''COVID-19'''
 +
 +
''Di Antonino D’accorso Li Destri''
 +
 +
 +
Isolamento forzato
 +
 +
cordone sanitario
 +
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contro un nemico invisibile;
 +
 +
la solitudine è compagna
 +
 +
della notte.
 +
 +
Quaresima di passione
 +
 +
quarantena di preghiera,
 +
 +
il balsamo dell’anima,
 +
 +
lenisce le ferite
 +
 +
e rimargina il distacco,
 +
 +
un’occasione per stare vicino
 +
 +
a Dio e agli uomini
 +
 +
con il cuore e il pensiero.
 +
 +
Ritroveremo la nostra Primavera
 +
 +
ritorneremo a sognare
 +
 +
ad ammirare le stelle
 +
 +
in questo cielo senza Sole.
 +
 +
Riscopriremo il valore
 +
 +
della libertà, dell’amicizia
 +
 +
e della solidarietà.
 +
 +
Questi momenti difficili
 +
 +
mettono a dura prova
 +
 +
le nostre granitiche abitudini.
 +
 +
I nostri sogni
 +
 +
I nostri progetti
 +
 +
sono andati in fumo.
 +
 +
Dalla cenere della devastazione,
 +
 +
come la Fenice, risorgeremo,
 +
 +
determinati e più forti di prima.
 +
 +
 +
 +
'''SPUNTANO TIMIDE GEMME'''
 +
 +
''Di [[Fabio Salvatore Pascale]]''
 +
 +
 +
Spuntano timide gemme
 +
 +
Spuntano timide gemme
 +
 +
da un ciliegio nella
 +
 +
solitaria quiete.
 +
 +
L'aria intorno brulica
 +
 +
d'un cinguettio primaverile
 +
 +
che rimbalza sulle corde
 +
 +
della vita.
 +
 +
La selva trema al soffio
 +
 +
del vento,
 +
 +
in questo rapire
 +
 +
senza confine.
 +
 +
Penso alle anime
 +
 +
avvolte nel sudario,
 +
 +
incenerite dal terribile
 +
 +
silenzio.
 +
 +
La natura s'abbella
 +
 +
nel profumo della pazzia;
 +
 +
io aspetto questo crepuscolo
 +
 +
chiamato Poesia.
 +
 +
 +
 +
'''SCAMPOLI DI UN NUOVO FUTURO'''
 +
 +
''Di Daniela Zarriello''
 +
 +
 +
E pensavamo
 +
 +
di essere sani in un mondo malato
 +
 +
invece eravamo malati.
 +
 +
E non ci siamo fermati
 +
 +
di fronte alle ferite inferte al nostro pianeta,
 +
 +
ai fratelli più deboli, ai popoli sfruttati.
 +
 +
E ora dobbiamo cercare
 +
 +
la cura che ci salvi dal nemico globale
 +
 +
raccogliendo scampoli di un nuovo futuro,
 +
 +
tessendo insieme una nuova esistenza.
 +
 +
E la vita non sarà più come prima
 +
 +
ma meravigliosa sboccerà fiorendo
 +
 +
nel crepuscolo di questa pandemia.
 +
 +
E passerà, passerà
 +
 +
questo tempo senza tempo
 +
 +
dopo averci insegnato
 +
 +
nuovi linguaggi e nuove priorità.
 +
 +
E passeranno i cieli insieme alle nazioni
 +
 +
ma l’amore no,
 +
 +
più forte della morte mai passerà.
 +
 +
 +
 +
'''FERMATE IL TEMPO'''
 +
 +
''Di Simonetta Papini''
 +
 +
 +
Non seguo più l’ordine delle lancette
 +
 +
Oggi, non posso incrociare sguardi che cercano risposte
 +
 +
perché non ho maschere per i miei occhi.
 +
 +
Nessuna parola di conforto
 +
 +
perché non ho più voce,
 +
 +
chiusa dal nodo che soffoca il pianto.
 +
 +
Vorrei un interruttore per spegnere il tempo
 +
 +
e dare respiro al cuore,
 +
 +
mentre il buio avvolge vite
 +
 +
e braccia tese ricadono sconfitte.
 +
 +
Non c’è mano che possa sorreggere l’ultimo battito
 +
 +
che assordante risuona nelle orecchie
 +
 +
come il rintocco di un attimo
 +
 +
che si allontana
 +
 +
Fermati tempo e dammi respiro
 +
 +
ho bisogno di battere pugni sul cuore per rianimarlo,
 +
 +
per ritornare ad essere guerriera
 +
 +
nella terra delle possibilità
 +
 +
dove altre braccia tese
 +
 +
attendono di essere sollevate
 +
 +
per tornare a vivere
 +
 +
 +
 +
'''QUARANTENA'''
 +
 +
''Di Alvaro Proserpio''
 +
 +
 +
Questa lè la storia cari i mè fiöö
 +
 +
De la guera növa del dì d’incöö
 +
 +
‘na malatia strana propi tant scura
 +
 +
Cativa, razenta e senza ‘na cura
 +
 +
L’è rivada fina chi d’an paes luntan
 +
 +
A ruvinach la vita cunt sto trantran
 +
 +
L’è rivada inscì de travers tra i rich
 +
 +
E l’a ma cunsciaa cumè ‘na pel de fich
 +
 +
Sem chi presunee dent in di cà
 +
 +
Senza pudè möves senza caminà
 +
 +
Ghem el “coprifuoco” cunt i militar
 +
 +
Sem tucc ai arresti dumiciliar
 +
 +
Ma qui che sta pesc chi sé malaa
 +
 +
J è tucc regundüü in di uspedaa
 +
 +
Urmai impiendüü in tucc i bööcc
 +
 +
E anca ai dutur ghe se sara i ööcc
 +
 +
Se sà pu cusè fà se gà pagura
 +
 +
Ma tegnum dur lè la nosa natura
 +
 +
Anca se a Derf j me ciama pancott
 +
 +
Sta völta ghem de reagi in quatru e quatrott
 +
 +
Stem chi amò in cà cunt i nos gent
 +
 +
‘na scapadina feu de cà dent per dent
 +
 +
Vedarem che pian pian paserà anca questa
 +
 +
E se trüvarem tucc a fa ‘na gran festa
 +
 +
 +
 +
'''COVID-19'''
 +
 +
''Di Evelina Lunardi''
 +
 +
 +
E d'improvviso
 +
 +
anche la paura.
 +
 +
Una schiera di camici bianchi
 +
 +
combatte un nemico crudele,
 +
 +
mentre il ronzio dei respiratori
 +
 +
spezza il silenzio.
 +
 +
Il paesaggio è irreale:
 +
 +
affollati gli ospedali
 +
 +
deserte le vie, le piazze,
 +
 +
vuoti gli esercizi.
 +
 +
Un gelido soffio
 +
 +
avvolge
 +
 +
silenti simboli d'arte.
 +
 +
Manca
 +
 +
la tenerezza di un abbraccio
 +
 +
il calore di una stretta di mano.
 +
 +
Vorrei
 +
 +
che l'arcobaleno
 +
 +
segnasse
 +
 +
un nuovo giorno
 +
 +
e la paura...
 +
 +
un cumulo di cenere.
 +
 +
 +
 +
'''TEMPI DIFFICILI'''
 +
 +
''Di Aldo Marchetto''
 +
 +
 +
Che momento!
 +
 +
Una cappa limpida,
 +
 +
azzurra, il cielo;
 +
 +
il clima,
 +
 +
una giornata mite,
 +
 +
mentre il sole
 +
 +
piomba
 +
 +
sui tetti, sulle fronde,
 +
 +
sulle poche anime
 +
 +
che si avventurano
 +
 +
per le strade
 +
 +
a far la spesa,
 +
 +
il rifornimento medicine,
 +
 +
o altre necessità;
 +
 +
e sulla strada
 +
 +
la voce
 +
 +
di un figlio,
 +
 +
da giorni
 +
 +
difficilmente
 +
 +
avvicinabile,
 +
 +
che davanti casa
 +
 +
passa a lanciare proclami:
 +
 +
“Non uscite di casa!”.
 +
 +
Si sente sulla pelle
 +
 +
“venti di guerra”
 +
 +
dove le voci care,
 +
 +
le voci amiche
 +
 +
potrebbero non avere
 +
 +
il tempo di scambiarsi
 +
 +
l'ultimo saluto.
 +
 +
 +
 +
'''AI RESPIRI CORAGGIOSI'''
 +
 +
''Di Giorgio Mazzieri''
 +
 +
 +
Lo sventolio di bandiere colora brividi di paura
 +
 +
melodie musicali avvolgono sorprendenti emozioni
 +
 +
le parole svaniscono rinchiuse in maschere di speranza
 +
 +
lentamente le mani si allontanano
 +
 +
si uniscono in preghiera per non arrendersi al calare di una notte silenziosa.
 +
 +
 +
Una fatica forestiera ci sferza come un vento gelido
 +
 +
gli occhi si stringono per calmare rantolii di dolore
 +
 +
una voce flebile cerca parole che non escono
 +
 +
lentamente si abbandona al freddo delle tenebre
 +
 +
la mente vaga alla ricerca di un appiglio.
 +
 +
 +
Le sofferenze vengono accolte da mani instancabili
 +
 +
i monitor velocemente si accendono
 +
 +
le macchine diventano polmoni
 +
 +
nel cuore un vuoto inaspettato, sorrisi avvolti di blu lo riempiono
 +
 +
il tempo è prezioso per regalarlo alla stanchezza.
 +
 +
 +
Occhi madidi si aprono leggermente
 +
 +
nella voce non c’è forza
 +
 +
le mani improvvisamente si alzano
 +
 +
leggere carezze, la tenerezza tanto attesa
 +
 +
il dolore si è arreso al respiro tornato a vivere.
 +
 +
 +
Pianti di gioia alimentano occhi coraggiosi
 +
 +
i respiri si mescolano alle lacrime
 +
 +
gli abbracci scaldano anime affaticate
 +
 +
stelle e luna sono tornate a brillare nella notte
 +
 +
l’oscurità ha lasciato spazio alla luminosità della felicità, grazie.
 +
 +
 +
 +
'''CAMPANE DI PASQUA'''
 +
 +
''Di Daniela Moreschini''
 +
 +
 +
Suonano a festa
 +
 +
le campane di Pasqua
 +
 +
per ricordar al mondo
 +
 +
che Cristo è risorto
 +
 +
Ma il silenzio della notte
 +
 +
mi ha portato con la voce del vento,
 +
 +
il suono di altre campane.
 +
 +
Battevano a morte
 +
 +
insieme al pianto di madri accorate,
 +
 +
figlie distrutte, mariti sfiniti,
 +
 +
isolati da tutti.
 +
 +
Intubati, sofferenti e malati
 +
 +
in quei letti immacolati
 +
 +
da tutti lontani
 +
 +
dove soldati senza corazze,
 +
 +
lottano contro la morte,
 +
 +
sperando che Cristo
 +
 +
non sia morto per sempre.
 +
 +
Per loro è ancora...
 +
 +
Via Crucis!
 +
 +
 +
 +
'''A GOLA SPIEGATA'''
 +
 +
''Di Elisabetta Sancino''
 +
 +
 +
Non abbiamo bisogno di simboli
 +
 +
vogliamo tastare il crudo dei guard rail
 +
 +
nei mattini di tutti i lunedì
 +
 +
vedere la pianura popolarsi di cose mortali
 +
 +
in punta di piedi  camminavamo
 +
 +
a bocca chiusa
 +
 +
ora con la gola spiegata
 +
 +
ora con la clorofilla che sgorga
 +
 +
dalle mani illese degli alberi
 +
 +
a migliaia ce ne sono e nemmeno  lo sapevamo
 +
 +
- ''a migliaia se ne sono andati''
 +
 +
''lasciando le bocciofile vuote''  -
 +
 +
non cerchiamo un senso
 +
 +
''- giocavano a carte e le loro mani''
 +
 +
''non tremavano ancora''
 +
 +
''a migliaia con le trecce raccolte''
 +
 +
''e una bambola tra le braccia -''
 +
 +
ora a gola spiegata
 +
 +
con la clorofilla che sgorga
 +
 +
come sangue come un canto
 +
 +
che nessuno ferma
 +
 +
 +
 +
'''LA FINESTRA SUL GIARDINO'''
 +
 +
''Di Claudio Pavarin''
 +
 +
 +
S'infiammano
 +
 +
Grappoli di glicine
 +
 +
E danzano un dondolío :
 +
 +
Altalena
 +
 +
Che forte spingevo                      
 +
 +
a graffiare il cielo
 +
 +
 +
Brivido disabitato
 +
 +
Come aquilone
 +
 +
Dal filo interrotto
 +
 +
Ad inseguire comete
 +
 +
 +
E rimango chiuso
 +
 +
Nello scrigno di questi giorni
 +
 +
Ruggìni di pensieri...
 +
 +
Galleggianti
 +
 +
Nell'immenso dell'anima
 +
 +
 +
 +
'''PADRE NOSTRO TU STAI NEL CIELO'''
 +
 +
''Di Antonella Bertoli''
 +
 +
 +
Padre nostro tu stai nel cielo
 +
 +
e qui si muore senza alcun pietoso velo.
 +
 +
Nessun fiore per i defunti
 +
 +
solo le cure di chi spera che qualcuno la spunti.
 +
 +
Nessun conforto dai parenti
 +
 +
tenuti lontano con preghiere pur ferventi.
 +
 +
Isolati e tremanti
 +
 +
speriamo che il virus ci risparmi
 +
 +
mentre guardiamo i numeri alla tivù
 +
 +
sperando che diminuiscano ogni giorno di più.
 +
 +
Ma dietro il numero c'è una persona
 +
 +
che ahimè muore sempre sola.
 +
 +
Padre nostro dice il Papa,
 +
 +
da solo per le strade,
 +
 +
se preghiamo tutti insieme
 +
 +
non si potrà che fare del bene.
 +
 +
Ma il tempo passa
 +
 +
e i camion con le salme formano catene.
 +
 +
Catene di morti,
 +
 +
catene di salme,
 +
 +
catene pesanti
 +
 +
e i numeri sono sempre più importanti.
 +
 +
È vero che al mondo siamo in tanti
 +
 +
ma di sicuro non credevamo
 +
 +
che la Nera Signora calasse la sua falce scura
 +
 +
senza guardare in faccia la nostra paura.
 +
 +
Padre Nostro perchè stai su nel cielo?
 +
 +
Scendi a vedere ciò che sta succedendo,
 +
 +
l'umanità che dicono hai creato
 +
 +
ad ogni respiro sta cedendo.
 +
 +
Sarà forse giusto
 +
 +
guerre, armi, soldi, fame, stragi, sete, poveri, raminghi, perdenti,
 +
 +
poco solidali
 +
 +
con chi muore
 +
 +
da sempre abbandonato
 +
 +
senza che i potenti
 +
 +
lo sguardo abbiano mai voltato.
 +
 +
Questo è ciò che abbiamo saputo fare.
 +
 +
E neanche tu potrai perdonare.
 +
 +
 +
 +
'''ERO UN UOMO'''
 +
 +
''Di Dionisio Schiavone''
 +
 +
 +
Ero un uomo
 +
 +
che mangiava la frutta
 +
 +
raccolta dai rami
 +
 +
degli alberi amici,
 +
 +
che chinava la bocca
 +
 +
sul ruscello fluente
 +
 +
per prendere l’acqua
 +
 +
fresca e sicura,
 +
 +
che impastava il suo corpo
 +
 +
con il fango
 +
 +
nella terra fiorita
 +
 +
e lasciava un bacio
 +
 +
su ogni farfalla.
 +
 +
Poi vi ho seguiti
 +
 +
nelle case pulite
 +
 +
odorose di volatili aromi
 +
 +
libere della polvere fine
 +
 +
addobbate con fiori dipinti.
 +
 +
Ora un virus
 +
 +
mi chiude in quella casa
 +
 +
e gli aromi diventano veleni
 +
 +
e la polvere diventa virale
 +
 +
e i fiori schiacciati sbiadiscono
 +
 +
e come topo brancolo
 +
 +
tra un letto e un divano
 +
 +
a ricordare che
 +
 +
ero un uomo.
 +
 +
 +
 +
'''SOLIDARIETÀ'''
 +
 +
''Di Gianna Patrese''
 +
 +
 +
Misera è la vita
 +
 +
se la tua scelta
 +
 +
in sterili silenzi di egoismo
 +
 +
desidera
 +
 +
ogni giorno il rifugio.
 +
 +
Con i tuoi demoni
 +
 +
in solitudine
 +
 +
dovrai lottare,
 +
 +
e nell’amaro calice dell’oblio
 +
 +
meschina sorte
 +
 +
affogherà.
 +
 +
Non esitare d’uscir dal guscio
 +
 +
e le tue mani e la tua voce
 +
 +
in Solidarietà
 +
 +
con altre sconosciute unisci
 +
 +
e da triste monodia
 +
 +
in gioiosa polifonia di coro
 +
 +
la tua voce vibrerà.
 +
 +
Le piume di remoti demoni
 +
 +
in gran falò vedrai bruciare
 +
 +
e di Trionfo
 +
 +
sarà il soffio
 +
 +
che la cenere
 +
 +
dissolverà.            
 +
 +
 +
 +
'''LA NOSTRA TERZA GUERRA MONDIALE'''
 +
 +
''Di Stefania Schiesaro''
 +
 +
 +
Ciao, sono COVID-19, per gli amici Corona.
 +
 +
Forse non te ne sei accorto,
 +
 +
ma sono la tua terza guerra mondiale.
 +
 +
Solo che questa volta non vanno al fronte i giovani ragazzi,
 +
 +
questa volta ho costretto tutti a partecipare.
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Questa volta gli eroi sono diversi.
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Sono sopratutto i medici, in prima linea sul fronte
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e con loro infermieri, OSS e tutto il personale addetto alla pulizia
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ed alla manutenzione degli ospedali.
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Ed è proprio qui, negli ospedali, che la guerra si vede cruda e dura.
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Qui si contano i morti ed i contagiati.
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Qui si festeggia per i guariti.
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Ma, in questa terza guerra, ho chiamato con me anche altri eroi.
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Ho voluto cassieri e addetti dei supermercati,
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autotrasportatori e farmacisti.
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Ho voluto farvi capire quali sono le cose che vi sono indispensabili
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e le cose alle quali potete rinunciare.
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Alla fine di questa guerra, spero avrete capito che la prima cosa,
 +
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la più importante, è la salute
 +
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(spero non trascurerete più questo dono).
 +
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La seconda sono gli affetti più cari, assieme ai veri amici
 +
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ed alla solidarietà tra le persone
 +
 +
(nel dopoguerra vi auguro di non ricadere nell'egoismo).
 +
 +
La terza è la nostra casa, la sua cura, le sue comodità,
 +
 +
il cibo genuino e casalingo, i giochi da tavolo, le letture di qualità,
 +
 +
l'ascolto della musica (vi auguro di saper vivere le vostre case
 +
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senza voler fuggire da esse, vi auguro di trovare serenità in voi stessi,
 +
 +
per poi saper apprezzare anche il mondo esterno).
 +
 +
La quarta è il lavoro (vi auguro di saper apprezzare di più il vostro lavoro
 +
 +
e di essere riconoscenti per quello degli altri, qualsiasi esso sia).
 +
 +
L'ultima è che rinunciare a certe cose si può
 +
 +
(possiamo rinunciare un po' di più alle auto,
 +
 +
possiamo rinunciare a lussi e oggetti all'ultima moda,
 +
 +
possiamo anche rinunciare agli abbracci ed alle strette di mano).
 +
 +
Ma alla fine, ciò di cui non possiamo davvero fare a meno
 +
 +
sono la speranza e l'amore, la solidarietà e la riconoscenza
 +
 +
… in tutte le loro forme.
 +
 +
 +
 +
'''PAESE DI NESSUNO'''
 +
 +
''Di Mihai Merticaru''
 +
 +
 +
L'ho scoperto con stupore
 +
 +
in me – paese di nessuno - vive
 +
 +
ancora un altro,
 +
 +
uno straniero strano e accigliato,
 +
 +
generoso e malvagio, schietto e perverso,
 +
 +
naturale e miracoloso, ordinario e insolito,
 +
 +
gentile e retrattile.
 +
 +
io gioco con lui il nascondino,
 +
 +
ma non lo prendo mai.
 +
 +
cambia sempre il loro aspetto.
 +
 +
quando penso di non possa sfuggire,
 +
 +
poi mi chiama da un’altro angolo,
 +
 +
con un'altra maschera sul viso.
 +
 +
porta con sé incredibili segreti
 +
 +
strappati dall'eco di milioni di anni
 +
 +
e nessuno lo supera in furbizia e immaginazione.
 +
 +
mi accompagna ovunque, anche nel sonno,
 +
 +
intralciando e strappando i miei sogni.
 +
 +
rimango con la certezza di non essere mai
 +
 +
da solo.
 +
 +
dove sei tu, bellezza della solitudine?
 +
 +
 +
 +
'''TENDO LA MANO'''
 +
 +
''Di Andrea Adami''
 +
 +
 +
Non m’importa
 +
 +
del colore dei muri.
 +
 +
Non m’importa
 +
 +
se il letto è vecchio o nuovo.
 +
 +
Non m’importa
 +
 +
se si tratta di profumo
 +
 +
o di un odore sudicio.
 +
 +
Io tendo la mano.
 +
 +
 +
Non m’importa
 +
 +
del tempo…
 +
 +
se va piano…
 +
 +
se va lento…
 +
 +
Io tento!
 +
 +
 +
Chi se ne frega
 +
 +
dell’età,
 +
 +
se giovane o vecchio.
 +
 +
Io mi ci specchio!
 +
 +
 +
Non m’importa
 +
 +
dei visi tristi
 +
 +
o dei visi sorridenti,
 +
 +
delle lacrime
 +
 +
o di qualsiasi emozione…
 +
 +
compassione…vergogna,
 +
 +
fallimento…vittimismo,
 +
 +
spacconeria…presunzione,
 +
 +
rabbia…collera.
 +
 +
Io tendo la mano!
 +
 +
 +
 +
'''BATTONO LIBERE L’ONDE'''
 +
 +
''Di Anna Maria Lombardi''
 +
 +
 +
S’odono
 +
 +
allegre le cincie
 +
 +
e cori e sinfonie
 +
 +
dalle finestre stese
 +
 +
su questa strana primavera
 +
 +
e i sensi s’ammutoliscono
 +
 +
al muto rimbombo
 +
 +
del richiamo dentro
 +
 +
sue di noi deserte stanze
 +
 +
E battono libere l’onde
 +
 +
sulle battibe di spiagge
 +
 +
nude del vociare d’altri tempi
 +
 +
speranzose d’incontri
 +
 +
e di giochi d'acqua con
 +
 +
caviglie e braccia nostre
 +
 +
stese al sole.
 +
 +
<br />
 +
===Dediche Poetiche al Personale Sanitario di Milano, Monza, Lecco e Varese===
 +
 +
 +
'''A TE'''
 +
 +
''di Sara Galli''
 +
 +
 +
Seduta nella mia camera
 +
 +
Imparo la chitarra
 +
 +
Cercando di ricordare
 +
 +
Come si fa a respirare
 +
 +
E intanto mi metto a pensare
 +
 +
Alla lotta che ti attanaglia
 +
 +
Al coraggio che ti giuda
 +
 +
Ogni giorno nella tua battaglia
 +
 +
A te, che mi hai insegnato a camminare
 +
 +
Insegni a respirare agli sconosciuti
 +
 +
Che insieme a te imparano a lottare
 +
 +
Anche nella distanza li aiuti
 +
 +
A te, che di giorno lavori
 +
 +
E di notte preghi
 +
 +
E di notte lavori
 +
 +
E di giorno preghi
 +
 +
Mi hai insegnato anche a sperare
 +
 +
A te
 +
 +
Che non vedo l’ora
 +
 +
Di riabbracciare
 +
 +
 +
 +
'''DENTRO STANZE, DA SOLA'''
 +
 +
''Di Lucia Zappalá''
 +
 +
 +
Nei giorni passati con me
 +
 +
ho elogiato la mia presenza
 +
 +
più di quella di
 +
 +
qualunque  altro individuo
 +
 +
che abbia mai incontrato,
 +
 +
per sopportare le distanze.
 +
 +
Ho abituato lo sguardo
 +
 +
a calma e silenzio
 +
 +
leggendo un libro,
 +
 +
facendo yoga.
 +
 +
Ho fatto conti con paure,
 +
 +
pensieri inquietanti
 +
 +
senza nessuno
 +
 +
che si prendesse cura di me,
 +
 +
all’infuori di me.
 +
 +
Nei giorni nuovi
 +
 +
scenderò in strada,
 +
 +
vedrò risate abbracci
 +
 +
fendere il silenzio.
 +
 +
Farà altresì rumore
 +
 +
lo schiocco di un bacio
 +
 +
o la stretta di mano.
 +
 +
Entrerò in un bistrot
 +
 +
per un drink o un caffè.
 +
 +
Userò aggettivi briosi
 +
 +
per librerie, teatri o musei.
 +
 +
Rivedrò mia Madre
 +
 +
e l’Orizzonte.
 +
 +
 +
 +
'''CHE COS’È L’AMICIZIA?'''
 +
 +
''Di Nicole e Marcello Celasco''
 +
 +
 +
Che cos’è l’amicizia ?
 +
 +
Mille persone ne han parlato
 +
 +
Ma solo uno ci è arrivato
 +
 +
Sembra qualcosa difficile da ottenere
 +
 +
Ma in realtà è facile come riempire un bicchiere
 +
 +
L’amicizia non è soldi averi o possedimenti
 +
 +
Ma la sicurezza di svegliarti la mattina con una persona che ti è vicina
 +
 +
L’amicizia è forza,
 +
 +
L’amicizia è gioco,
 +
 +
L’amicizia è aiuto,
 +
 +
Spero che tu possa trovare un amico
 +
 +
Ne hai bisogno.
 +
 +
 +
 +
'''RESILIENZA'''
 +
 +
''Di Paolo Delladio''
 +
 +
 +
Lascio sull’acqua impronte insanguinate
 +
 +
sulla volta celeste scrivo parole esistenziali
 +
 +
sull’onda del vento rifletto e poi rimbalzo
 +
 +
col fumo rivelo un anello di emozioni
 +
 +
soffici nubi sospendono un pensiero
 +
 +
un lampo illumina il volo di un calabrone
 +
 +
ritrovo la forza nel volo di una piuma
 +
 +
l’eternità nei colori di un arcobaleno
 +
 +
resiliente è chi non muore e si rivede
 +
 +
chi salta indietro con un passo avanti
 +
 +
resilienza è termine de’ ingegno
 +
 +
inizio di uno scritto custodito in uno scrigno.
 +
 +
 +
 +
'''CERCA..'''
 +
 +
''Di Giuseppe Leonardi''
 +
 +
 +
Cerca il vuoto nella donna
 +
 +
Non guardare sol la gonna
 +
 +
Sii presente con affetto
 +
 +
E dimostrale rispetto
 +
 +
Ti presenti con un fiore
 +
 +
Per offrire il tuo cuore
 +
 +
Se nel suo trovi un vuoto
 +
 +
Riempi ciò in ogni modo
 +
 +
Offri onore con rispetto
 +
 +
Ed intendi il suo sofferto
 +
 +
Porta quiete in quel vuoto
 +
 +
Il conforto metti in moto
 +
 +
Fissa bene i suoi occhi
 +
 +
Se sinceri o fan trucchi
 +
 +
Presenta la tua omertà
 +
 +
Con elegante umiltà
 +
 +
Ogni vuoto in un cuore
 +
 +
È delusione di amore
 +
 +
Non pretendere ragione
 +
 +
Stalle vicino in comunione
 +
 +
Guarda gli occhi, senti il cuore
 +
 +
La gonnella non pensare
 +
 +
Mostra fiducia e rispetto
 +
 +
Non pensare solo il letto
 +
 +
Un abbraccio vale tanto
 +
 +
Con sincero di intento
 +
 +
Non tradire la fiducia
 +
 +
Che nel cuore tanto brucia
 +
 +
Non deludere mai un sogno
 +
 +
Che di quello c'è bisogno
 +
 +
Cerca e dona in un cuore
 +
 +
Ciò che chiami, tu " Amore "
 +
 +
Cerca il vuoto nella donna
 +
 +
Per sentirla da Madonna
 +
 +
Offri gioie e non finzione
 +
 +
Per accettarti in convinzione
 +
 +
Cerca...quel vuoto
 +
 +
 +
 +
'''COME MI SENTO'''
 +
 +
''Di Stefania Vairelli''
 +
 +
 +
Come mi sento.
 +
 +
Dove mi sento.
 +
 +
Non lo so.
 +
 +
Sono incerta e confusa.
 +
 +
Mi appare un mondo rimpicciolito in scala
 +
 +
un plastico senza persone.
 +
 +
Luoghi di assenze
 +
 +
Il silenzio assordante del nulla.
 +
 +
E’ come se le radici di un albero
 +
 +
prima certe e sicure
 +
 +
ora si stessero sfilacciando
 +
 +
rendendo insicura la presa dell’albero al terreno. Alcune presenze non sono più costanti
 +
 +
altre sono svanite.
 +
 +
Intorno ai miei occhi un quadro fermo.
 +
 +
Una natura morta.
 +
 +
La mancanza ferisce come una lama
 +
 +
il taglio è sottile e poco profondo
 +
 +
ma sanguina a lungo.
 +
 +
Poi d’improvviso mi sveglio.
 +
 +
La ragione è la sola arma vincente
 +
 +
tampono la ferita, il sangue si arresta.
 +
 +
Dal quadro prendono a muoversi figure compongono scene di vita.
 +
 +
Qualcuno rinasce dalle ceneri della fenice.
 +
 +
 +
 +
'''COVID 19'''
 +
 +
''Di Enrica Recalcati''
 +
 +
 +
Il mio cuore
 +
 +
è arido
 +
 +
come la mia penna
 +
 +
madida di sudore
 +
 +
spento
 +
 +
il fumo alcolico della passione
 +
 +
ogni gesto vibra
 +
 +
desiderio di rivalsa
 +
 +
voglio riprendermi il mondo
 +
 +
desidero con ogni mia fibra
 +
 +
ogni muscolo che in me vive
 +
 +
desidero il possesso delle cose perse.
 +
 +
Trasporto altrove questa primavera senza fiori
 +
 +
voglio rialzarmi
 +
 +
voglio valere
 +
 +
almeno una briciola di pane per un pettirosso affamato. Attendo
 +
 +
il sorriso del filo di lana.
 +
 +
Aspetto
 +
 +
il fiato caldo
 +
 +
libero il demone
 +
 +
prendo la brezza.
 +
 +
 +
 +
'''PER NOI'''
 +
 +
''Di Paola Mara De Maestri''
 +
 +
 +
Per noi uomini
 +
 +
che fino a ieri
 +
 +
ci prendevamo la mano
 +
 +
ed era cosa da sempre
 +
 +
sfiorare il nostro respiro
 +
 +
in coda ai musei
 +
 +
e il tocco della vita
 +
 +
era l’abbraccio dei nonni.
 +
 +
Per noi uomini
 +
 +
ancora alla ricerca
 +
 +
della nostra primavera
 +
 +
per i giorni che verranno
 +
 +
nascondendo il sorrido
 +
 +
sotto una mascherina,
 +
 +
cattureremo lo sguardo
 +
 +
impaurito di chi cammina
 +
 +
sullo stesso lato del marciapiede.
 +
 +
Stampiamo nella nostra mente
 +
 +
rammendiamo il  cuore
 +
 +
perché i nostri figli
 +
 +
e i figli a venire
 +
 +
dovranno di nuovo imparare
 +
 +
sul nostro ricordo
 +
 +
a fidarsi
 +
 +
a stringersi
 +
 +
a sentirsi vivi
 +
 +
nella novella umanità.
 +
 +
 +
 +
'''QUESTO TEMPO, NON È PIÙ NOSTRO'''
 +
 +
''Di Costantino Posa''
 +
 +
 +
Non c'è tempo per i baci sulle labbra.
 +
 +
Non c'è tempo per stringere una mano.
 +
 +
Non c'è tempo per accarezzarsi
 +
 +
e ritrovarsi altrove.
 +
 +
Ora che è sera, aspettiamo il mattino.
 +
 +
Non c'è tempo, anche se è primavera.
 +
 +
Le pareti delle case
 +
 +
sono le nostre vetrine nel mondo.
 +
 +
Non c'è tempo
 +
 +
per sorridere a squarciagola.
 +
 +
Ora che la vita ci ha divisi
 +
 +
possiamo solo guardarci negli occhi.
 +
 +
Fissarci al di sopra di una mascherina
 +
 +
e sorridere dentro.
 +
 +
Non c'è tempo per correre
 +
 +
tra fili d'erba e fiori abbandonati.
 +
 +
Non c'è tempo per ascoltare il vento
 +
 +
e aspettare il via
 +
 +
per riprendere il cammino.
 +
 +
E' tempo di mostrare il petto,
 +
 +
le croci e ringraziare chi per noi
 +
 +
ha preso il nostro posto.
 +
 +
 +
 +
'''CAPOLINEA'''
 +
 +
''Di Antonio Capolongo''
 +
 +
 +
Di certo un punto nero, non previsto
 +
 +
quando il tempo era stretto in un palmo
 +
 +
parole, sguardi flessi in piano calmo,
 +
 +
non esisteva altro che il non visto.
 +
 +
Eppure ha avuto una durata
 +
 +
tanti anni indotti a domandare,
 +
 +
chiamare gente solo per parlare
 +
 +
o riempire, sì, vuoti di una data.
 +
 +
Di colpo mi ha dato smarrimento
 +
 +
viandante nelle pieghe dell’incerto
 +
 +
sentivo sgretolarsi la bellezza
 +
 +
che, tuttavia, restava nell’ebbrezza
 +
 +
di un canto resistente all’inferto
 +
 +
colpo, inerme verso il sentimento.
 +
 +
 +
 +
'''MOURIR SEUL'''
 +
 +
''Di Marco Perna''
 +
 +
 +
Je n'ai pas couru,
 +
 +
je suis resté chez moi.
 +
 +
Je préfère rester seul à la maison,
 +
 +
ne voir personne, ne pas échanger un mot.
 +
 +
C'est dur, je sais,
 +
 +
je n'y suis pas habitué,
 +
 +
mais je vois les gens tomber malades,
 +
 +
je les vois partir, sans pouvoir dire au revoir, … adieu.
 +
 +
Je sens le poids de cette douleur écraser le poids de mes petites renonces,
 +
 +
je me vois impuissant devant les médecins épuisés,
 +
 +
héros d'une guerre jamais déclarée,
 +
 +
jamais prise au sérieux, toujours sous estimée,
 +
 +
même devant les morts, amenés par l'armée,
 +
 +
dans leurs dernier, macabre défilé.
 +
 +
Personne à leur coté,
 +
 +
personne pour les pleurer,
 +
 +
personne qui se questionne sur comment on y est arrivés.
 +
 +
Personne, enfin, qui montre de la pitié.
 +
 +
Mourir seul c'est le châtiment
 +
 +
de la peste du moment
 +
 +
contre l’égoïsme de l’homme actuel
 +
 +
et sa solidarité, seulement, virtuelle.
 +
<br />
 +
===Dediche Poetiche ai volontari della Protezione Civile ed al Personale Sanitario nazionale===
 +
 +
 +
'''MI CHIAMO ITALIA'''
 +
 +
''Di Angela Arbia''
 +
 +
 +
Mi chiamo Italia e sono una nazione
 +
 +
sono in ginocchio,sembro in punizione.
 +
 +
Un virus invisibile all’ occhio umano
 +
 +
ha rovinato il mio aspetto ,venuto da lontano.
 +
 +
Coronavirus l’hann battezzato
 +
 +
e anche il mio popolo ha accidentato.
 +
 +
Molti son morti, mi duole il cuore!
 +
 +
Altri sono in casa… nel loro tepore.
 +
 +
La gente che in strada prima si affollava
 +
 +
ora ha paura e le mani si lava.
 +
 +
Si teme il peggio, certo lo so!
 +
 +
Ma sono sicura che ce la farò.
 +
 +
Anche se i vicini mi hann chiuso le porte,
 +
 +
io resisto…ho mille scorte.
 +
 +
Ho fatto del bene al mondo intero
 +
 +
mi sono distinta e questo è vero.
 +
 +
Ho aiutato e accolto chi dal dolore scappava
 +
 +
dato ristoro a chi per vedermi viaggiava.
 +
 +
Perciò mi rivolgo alla terra intera
 +
 +
per dirle che del mio popolo io sono fiera.
 +
 +
Posseggo dei medici che mi fanno onore,
 +
 +
che nel lavoro ci mettono il cuore
 +
 +
e sono sicura che le mie “grandi menti”
 +
 +
faranno presto tutti contenti:
 +
 +
con grande sacrificio e competenza
 +
 +
al virus maligno daran dissolvenza.
 +
 +
Così il mio popolo che mai non demorde
 +
 +
unito  con zelo e sempre  concorde
 +
 +
da nord a sud fedele alla mia bandiera
 +
 +
mi farà rinascere a vita austera.
 +
 +
 +
 +
'''AL TEMPO DEL CORONAVIRUS'''
 +
 +
''Di Francesca Calasso''
 +
 +
 +
Anime sparute
 +
 +
cogli occhi un po’ stretti
 +
 +
dalla paura  e l’incredulità commiste,
 +
 +
come spettri senza identità
 +
 +
s’anfanano lente e circospette
 +
 +
nelle città morte
 +
 +
e silenziate dalla virulenza che incetta
 +
 +
nell’ etra morbido e odoroso
 +
 +
del  Paese bello.
 +
 +
 +
E, nel crepuscolo  
 +
 +
per le vie deserte
 +
 +
traluce la notturna lampa
 +
 +
e  le finestre chiuse
 +
 +
s’irraggiano di luce -
 +
 +
Chissà al di là delle mura quale amore !
 +
 +
 +
Frattanto,  in lontananza
 +
 +
il batacchio commemora
 +
 +
e  l’Inno echeggia  -
 +
 +
alla schiava di Roma
 +
 +
ne reclama la chioma.
 +
 +
 +
 +
'''NUMERI SENZA VOLTO'''
 +
 +
''Di Marina Doria''
 +
 +
 +
Siamo numeri,
 +
 +
senza nome,
 +
 +
senza volto
 +
 +
con una solitudine
 +
 +
senza lacrime.
 +
 +
Refoli di vento accompagnano
 +
 +
l' ultimo viaggio
 +
 +
in un silenzio
 +
 +
che pare spettrale..
 +
 +
Soli,
 +
 +
soli in una rispettosa lontananza
 +
 +
senza un abbraccio
 +
 +
senza un saluto
 +
 +
senza sapere
 +
 +
dove andremo.
 +
 +
Un giorno,
 +
 +
forse,
 +
 +
canteremo
 +
 +
o ,forse, non avremo
 +
 +
più voce.
 +
 +
Cercheremo risposte
 +
 +
a domande
 +
 +
mai domandate :
 +
 +
saremo ancora noi?
 +
 +
Forse sì
 +
 +
ma con il cuore spezzato
 +
 +
da tanti numeri...
 +
 +
Senza nome, senza volto..
 +
 +
 +
 +
'''DANZO, DANZI, DANZIAMO'''
 +
 +
''Di Laura Montana Lampo''
 +
 +
 +
La mia mente viaggia
 +
 +
Mentre chiudo gli occhi,
 +
 +
la luce è vicina,
 +
 +
ma non abbastanza da poterla vedere
 +
 +
La mia anima è in fiamme,
 +
 +
ma brucia lentamente
 +
 +
e le ore sono quasi terminate
 +
 +
Sono sull’orlo del precipizio,
 +
 +
continuo a ballare con un piede
 +
 +
pronta a volare
 +
 +
sopra il cielo aperto
 +
 +
I miei occhi poi si riaprono,
 +
 +
così scendo e inizio a correre
 +
 +
Non so dove ma vado senza direzione
 +
 +
Là da qualche parte
 +
 +
Forse c’è,
 +
 +
forse ci sei e ci sono
 +
 +
 +
 +
'''CANTO ALLA VITA'''
 +
 +
''Di Marcello Caccialanza''
 +
 +
 +
Angelo silenzioso
 +
 +
Nella difficoltà
 +
 +
Tu appari assai meraviglioso
 +
 +
 +
Angelo suadente
 +
 +
Tu con dedizione
 +
 +
Supporti la salute
 +
 +
Della gente
 +
 +
 +
Figura illuminata
 +
 +
Che fatica la giornata
 +
 +
Lotti e combatti
 +
 +
Stai pur certo
 +
 +
Non ti abbatti
 +
 +
 +
Nel silenzio della sera
 +
 +
Un miracolo lui spera
 +
 +
non sia solo una chimera
 +
 +
 +
 +
angelo sorridente
 +
 +
tu non ti aspetti niente
 +
 +
tutto è cuore
 +
 +
affinché nulla muore
 +
 +
 +
io con la mia
 +
 +
piccolezza
 +
 +
ti ringrazio per la tua
 +
 +
bellezza
 +
 +
bellezza d’intento
 +
 +
che illumina il firmamento
 +
 +
 +
 +
'''QUESTA LUNGA INNATURALE NOTTE'''
 +
 +
''Di Giuseppina Giudice''
 +
 +
 +
Questa lunga innaturale notte invernale,
 +
 +
con le sue paure ,l’angoscia,la sofferenza,
 +
 +
con la morte,la disperazione,il pianto di tanti, finirà!
 +
 +
La luce già filtra dai vetri.
 +
 +
L’aria sa di una insolita primavera,
 +
 +
gli uccelli volano inconsapevoli.
 +
 +
Forse, si chiedono  perché le strade sono quasi deserte ,
 +
 +
perché ogni rumore si è attenuato.
 +
 +
Il loro volo gioioso è speranza di vita per noi,
 +
 +
che li osserviamo dai vetri con i nostri bambini.
 +
 +
Il loro canto ha preso il posto
 +
 +
del vocio dei bambini nelle strade,
 +
 +
delle urla dei ragazzi ,
 +
 +
dei clacson assordanti,
 +
 +
del chiacchiericcio della gente.
 +
 +
Ma il cielo ,a guardarlo meglio ,è già più azzurro,
 +
 +
l’aria è più tiepida,i fiori sbocciano  come sempre…
 +
 +
Il nemico è in ritirata.
 +
 +
La vita è fuori ,
 +
 +
e ci aspetta .
 +
 +
Tra poco saremo lì ad abbracciarci ,
 +
 +
a raccontarci ciò che abbiamo fatto,
 +
 +
pensato  e compreso ,nei giorni dell’attesa.
 +
 +
Ci diremo che è stata dura ,
 +
 +
ma che abbiamo  riscoperto l’amore ,
 +
 +
la tenerezza,la comprensione ,l’altruismo,
 +
 +
che ci siamo sentiti un tutt’uno
 +
 +
da nord a sud ,
 +
 +
da est ad ovest.
 +
 +
Diremo che abbiamo pregato ,pianto ,sofferto
 +
 +
per i fratelli che non ce l’hanno fatta.
 +
 +
Ringrazieremo coloro che  hanno sfidato
 +
 +
il nemico invisibile per noi.
 +
 +
Confesseremo che abbiamo compreso,
 +
 +
consapevolmente il senso della vita ,
 +
 +
del rispetto che merita
 +
 +
e che l’ameremo di più!
 +
 +
 +
 +
'''COS’È L’AMORE'''
 +
 +
''Di Elvira Giordano''
 +
 +
 +
Quante cose di fanno,
 +
 +
si dicono,
 +
 +
si sono dette e fatte
 +
 +
in nome di questo strano sentimento.
 +
 +
Amore usato
 +
 +
come giustificazione,
 +
 +
come scopo,
 +
 +
come desiderio.
 +
 +
Amore per sé stessi,
 +
 +
amore per l’amore.
 +
 +
Questo impulso insito nell’uomo è unico o ha varie forme?
 +
 +
Cos’è veramente l’amore,
 +
 +
questo concetto astratto che fa girare il mondo?
 +
 +
L’amore è la più sottile,
 +
 +
inspiegabile,
 +
 +
contorta forma di altruismo.
 +
 +
È vero solo quando si dona senza aspettare nulla in cambio,
 +
 +
solo quando si onora.
 +
 +
L’amore è rispetto per noi stessi,
 +
 +
per la natura,
 +
 +
per gli animali,
 +
 +
per il prossimo,
 +
 +
per la libertà.
 +
 +
Tutte forme di amore che si fondono all’unisono e
 +
 +
donano speranza per un mondo migliore.
 +
 +
 +
 +
'''IN PRINCIPIO ERA IL NULLA'''
 +
 +
''Di Valentina Simona Bufano''
 +
 +
 +
In principio era il nulla, il tutto
 +
 +
era piccolo così
 +
 +
Camminavo veloce e non vedevo niente
 +
 +
Facevo il mio lavoro e prendevo lo stipendio.
 +
 +
Ma esistevo, io, prima di questo?
 +
 +
Poi, un senso di pressione sul mio petto:
 +
 +
la paura di me prende possesso.
 +
 +
"Lui" è cresciuto; ha ucciso il mio vicino
 +
 +
quello che picchiavo quand'ero ragazzino.
 +
 +
Ho avvisato io la moglie.
 +
 +
Ho sorriso al suo bambino.
 +
 +
Siamo usciti per strada
 +
 +
e l'abbiamo pagata.
 +
 +
Ora stiamo in casa, in casa
 +
 +
mentre là fuori
 +
 +
nascono i frutti e ridono i fiori.
 +
 +
Un mio amico è caduto
 +
 +
ha respirato polvere di strada
 +
 +
sua madre si è ammalata.
 +
 +
Il mio respiro è corto.
 +
 +
Il Signore, dicono, è risorto
 +
 +
e se cerco il cielo con uno sguardo diritto
 +
 +
lo vedo bianco e duro,
 +
 +
gelido come un soffitto.
 +
 +
Sgretolo il biscotto dentro la mia tazza.
 +
 +
Dovrò lavorare anche a Pasqua?
 +
 +
Entro preparato, ricevo due notizie,
 +
 +
sospiro senza fiato.
 +
 +
No, non ero preparato...
 +
 +
Ho ancora sulla lingua sapore di biscotto.
 +
 +
Mi scappa la pipì, quasi me la faccio addosso.
 +
 +
Io che la vita amo
 +
 +
(nel mio cuore arde una fiamma!)
 +
 +
prima chiamo il mio amico
 +
 +
poi chiamo la mia mamma.
 +
 +
 +
 +
'''PADIGLIONE 18'''
 +
 +
''Di Tiziana Monari''
 +
 +
 +
Ed in queste sere lunghe
 +
 +
le vedo le gole chiare nel fiore della notte
 +
 +
i seni vergini, gli occhi d’ombra
 +
 +
la disordinata stagione del dolore
 +
 +
 +
duole la vita
 +
 +
in giorni di vento e di tempesta
 +
 +
dove l’ultimo assedio della rosa tace
 +
 +
ed il soffio della sera accarezza il lento germogliare dell’inverno
 +
 +
i fuochi fatui di notti senza stelle.
 +
 +
 +
Le sento le mani calde dell’insonnia
 +
 +
gli occhi che brillano pieni di pioggia
 +
 +
il rullo dei tamburi della morte
 +
 +
al padiglione diciotto
 +
 +
 +
in queste stanze spoglie dove le illusioni perdono i contorni
 +
 +
dove tutto sta precipitando nell’oblio
 +
 +
dove ci sono sorrisi che non hanno labbra
 +
 +
ed il dolce vizio di postura della morte
 +
 +
ci siede accanto
 +
 +
senza permesso, senza alcuna tregua.
 +
 +
 +
Combatto in prima linea
 +
 +
generale senza fucile e senza stella
 +
 +
adagiandomi nelle piccole malie del cuore
 +
 +
contando  un cielo che ha capovolto la deriva
 +
 +
 +
gli orologi  non hanno più ore
 +
 +
ed è quasi bella la morte nella sciarpa azzurra
 +
 +
che trattiene una carezza sul collo
 +
 +
 +
ed intanto la neve scende sui viali
 +
 +
rossa, come papaveri che accarezzano il vento
 +
 +
in attesa del peso del sole, di un bagliore acceso d’azzurro.
 +
 +
 +
L’ultimo sogno di primavera.
 +
 +
 +
 +
'''NOTTI BIANCHE'''
 +
 +
''Di Sebastiano Mario Fiori''
 +
 +
 +
Notti bianche
 +
 +
in corsia,
 +
 +
senza paura,
 +
 +
per combattere
 +
 +
un virus,
 +
 +
salvare altre vite,
 +
 +
sfidando la morte,
 +
 +
eroi silenziosi.
 +
 +
Notti bianche
 +
 +
in corsia,
 +
 +
nel tempo sospeso,
 +
 +
tra caschi e tubi,
 +
 +
respiri interrotti,
 +
 +
risvegli improvvisi,
 +
 +
sempre di corsa,
 +
 +
eroi silenziosi.
 +
 +
Notti bianche
 +
 +
in corsia,
 +
 +
lontano da casa,
 +
 +
vicino a chi soffre,
 +
 +
combattono la guerra
 +
 +
con tutte le forze,
 +
 +
aspettano l’alba,
 +
 +
eroi silenziosi.
 +
 +
 +
 +
'''AVRÒ FIATO'''
 +
 +
''Di Cinzia Manetti''
 +
 +
 +
Per redimere il silenzio
 +
 +
di notti insonni,
 +
 +
di tenerezza di mani giunte
 +
 +
di  creature malate.
 +
 +
Prostrate
 +
 +
come fiori recisi,
 +
 +
Schiave del dolore.
 +
 +
Prigioniere della solitudine,
 +
 +
di lacrime salate,
 +
 +
di mani legate,
 +
 +
di fragili pareti desolate.
 +
 +
Avrò fiato per oltrepassare
 +
 +
i recinti del pianto,
 +
 +
le malinconie del nostro tempo,
 +
 +
i baratri di dolore.
 +
 +
Pioggia per lavare le ferite,
 +
 +
piedi, mani da slegare,
 +
 +
Medici ed infermieri da ringraziare
 +
 +
Armonia e speranza nel Cuore da svelare.
 +
 +
Avrò voce e nuova Luce,
 +
 +
ed un mondo senza nuvole,
 +
 +
Sorrisi che accarezzano la pelle
 +
 +
senza più maschere.
 +
 +
Avrò Anime e danze,
 +
 +
di mani issate al Cielo a benedire,
 +
 +
in nuove albe e  tramonti,  
 +
 +
e giorni di Vita e Libertà da inventare
 +
 +
Fiori nati ai bordi delle strade,
 +
 +
dove i semi con coraggio
 +
 +
spaccano zolle,
 +
 +
offrendo al cielo dolcezze d'Amore.
 +
 +
''Il tuo sorriso di ieri e di oggi''
 +
 +
''e' la più bella carezza d'Amore.''
 +
 +
''Grazie a te per avermi insegnato''
 +
 +
''che incontrare la Vita''
 +
 +
''e' Abbracciare''
 +
 +
''tutto questo Amore.''
 +
 +
 +
 +
'''UNA DIVISA'''
 +
 +
''Di Caterina Muccitelli''
 +
 +
 +
Una divisa, qualsiasi colore o ruolo abbia, è ragione di vita.
 +
 +
Se a volte abbiamo pensato ‘quanta arroganza questo medico!’
 +
 +
non avevamo considerato i decenni di studio e l’abnegazione per il suo lavoro.
 +
 +
Se a volte abbiamo detto ‘questo infermiere sembra capire tutto lui!’
 +
 +
non supponevamo la sua indispensabilità in circostanze estreme.
 +
 +
Se a volte abbiamo inveito contro le forze dell’ordine ‘sembrano dei padri eterni!’
 +
 +
non credevamo di doverli ringraziare per i posti di blocco a nostra tutela.
 +
 +
Abbiamo dato per scontato molte cose nella nostra vita
 +
 +
bypassando dei comportamenti essenziali rimandandoli al dopo.
 +
 +
Per moltissimi non c’è più un dopo.
 +
 +
Ringraziamo quel medico che ha permesso di respirare
 +
 +
quell’infermiere che ha concesso l’ultimo saluto ad una madre
 +
 +
quel poliziotto che ha portato la spesa all’anziano
 +
 +
quell’inserviente che sanifica ogni giorno gli ambienti
 +
 +
quell’operatore ecologico che mantiene la città pulita…
 +
 +
tutti coloro, i servizi essenziali, che continuano a lavorare per garantirci una vita futura.
 +
 +
Una divisa, qualsiasi colore o ruolo abbia, è ragione di vita.
 +
 +
 +
 +
'''TU!'''
 +
 +
''Di Franco Frijio''
 +
 +
 +
Quando ci si sente soli
 +
 +
Quando ci si sente inutili
 +
 +
Quando ci si sente incapaci
 +
 +
Quando ci si sente....
 +
 +
Questo
 +
 +
dir  voglio a Te!
 +
 +
Si !
 +
 +
proprio a Te !
 +
 +
Tu
 +
 +
che stai dando potere
 +
 +
a ciò che potere non ha.
 +
 +
Tu
 +
 +
che hai creato ogni cosa
 +
 +
fin
 +
 +
dal più
 +
 +
remoto passato...
 +
 +
Tu che sei
 +
 +
Tu che sai
 +
 +
Tu che hai.
 +
 +
Tu
 +
 +
che per errori del passato
 +
 +
ti sei punito,
 +
 +
ritirato
 +
 +
e hai non più creato...
 +
 +
Ammira
 +
 +
un cielo stellato...
 +
 +
Sei Tu
 +
 +
ad averlo creato.
 +
 +
Il sorriso d'un bambino
 +
 +
ti ringrazia
 +
 +
perché Tu lo tenga
 +
 +
a te vicino.
 +
 +
Non c'è nulla
 +
 +
che in te non va!
 +
 +
paura,
 +
 +
odio,
 +
 +
rancore,
 +
 +
potere non hanno,
 +
 +
perché
 +
 +
Tu  sei
 +
 +
Tu  sai
 +
 +
Tu  hai
 +
 +
Tu  puoi
 +
 +
Tu........
 +
 +
 +
 +
'''INSEGUENDO LA FELICITÀ'''
 +
 +
''Di Alessandro Amalfitano''
 +
 +
 +
Dove trovi giovamento
 +
 +
In un meriggio di isolamento?
 +
 +
Nel profumo delle aiuole
 +
 +
In una bella giornata di sole
 +
 +
Un gatto passa miagolando
 +
 +
Ed un cane abbaia di rimando
 +
 +
Il garrito di un pappagallo
 +
 +
La purezza di quel fiore giallo
 +
 +
Nato da un seme che non hai piantato
 +
 +
Che il munifico vento ti ha regalato
 +
 +
Il vicino ti saluta sorridente
 +
 +
Lo conosci appena ma ora non fa niente
 +
 +
Siete entrambi nella stessa situazione
 +
 +
Inseguendo la felicità affacciati ad un balcone
 +
 +
 +
 +
'''VIRUS REMIX'''
 +
 +
''Di Alessandro Lanucara''
 +
 +
 +
Dice che stavan bene i due vecchietti
 +
 +
ma questa non è mica un’influenza!
 +
 +
e se ne sono andati via a braccetto
 +
 +
senza potergli dire addio ''PAZIENZA!''
 +
 +
 +
''I MUSI GIALLI SONO UN’ALTRA COSA!''
 +
 +
''SI GIOCHI PURE A PORTE SPALANCATE!''
 +
 +
e adesso che siam barricati in casa
 +
 +
chi inventa mascherine colorate
 +
 +
 +
chi dagli scranni dell’unionimato
 +
 +
ci tende un dito in similitaliota
 +
 +
chi porta a spasso fiaccole olimpiote
 +
 +
 +
chi porta a casa pacchi a carrellate
 +
 +
chi sfodera un’allegra scampagnata
 +
 +
chi gioca a ''il dottore è l’ammalato''
 +
 +
 +
''e quest’è la ballata''
 +
 +
''dei nuovi contagiati del cordoglio''
 +
 +
''dell’umana idiozia e del portafoglio''
 +
 +
 +
 +
'''MASCHERINA AZZURRA'''
 +
 +
''Di Elena Maneo''
 +
 +
 +
C’è paura dentro di me,
 +
 +
nella gola lucida di febbre
 +
 +
la fitta vergognosa che dissesta
 +
 +
la mia voce
 +
 +
striata come lacrime sul volto.
 +
 +
Ricordo parole dolci
 +
 +
del mio amore, quando
 +
 +
a Natale, mi promise mille abbracci
 +
 +
dal sapore antico.
 +
 +
La solitudine, guardiana che muta
 +
 +
perennemente
 +
 +
nel mio intimo innocente,
 +
 +
che spinge a lottare
 +
 +
per mantenere il respiro
 +
 +
che agita la vita,
 +
 +
nell’oscurità del pozzo che avvolge
 +
 +
la diafana anima guerriera.
 +
 +
E questa mascherina azzurra
 +
 +
copre le rosee parole
 +
 +
impresse nella memoria,
 +
 +
in una ferrea giornata di sole,
 +
 +
con il mondo che indossa
 +
 +
una veste che sconvolge.
 +
 +
 +
 +
'''A NOI'''
 +
 +
''Di Anna Polin''
 +
 +
 +
Siamo stati toccati
 +
 +
ora si cade
 +
 +
uno a uno
 +
 +
ora si muore.
 +
 +
Non temere, è sempre stato così
 +
 +
ora lo puoi vedere.
 +
 +
Lo so, temi quell'attimo
 +
 +
senza alcuna mano
 +
 +
l'ultimo vedere
 +
 +
senza apparente calore.
 +
 +
Ma sei sempre stato solo
 +
 +
nessuno ti segue nel morire
 +
 +
è un varco
 +
 +
è un non sapere.
 +
 +
Io prego che ci svegli ora
 +
 +
quell'ultimo terrore
 +
 +
che sia un chiarore grande
 +
 +
che ci riporta a casa.
 +
 +
Apparteniamo a un unico palpito.
 +
 +
Tu appartieni.
 +
 +
Credevi che marito, figlio,
 +
 +
amante, lavoro,                              
 +
 +
madre, fratello, amico,
 +
 +
fossero altro da te
 +
 +
ma eri sempre tu,
 +
 +
anche quando li hai
 +
 +
visti morire.
 +
 +
Ma stai attento
 +
 +
non è un “tu”
 +
 +
che ha solo  nome e cognome
 +
 +
è il bene di tutti, un unico andare
 +
 +
scanzonato a volte
 +
 +
altre doloroso.
 +
 +
Resta sul crinale.
 +
 +
Non temere, non temere.
 +
 +
 +
 +
'''AFFACCIATA ALLA FINESTRA'''
 +
 +
''Di Patrizia Pierandrei''
 +
 +
 +
Affacciata alla finestra guardo ammutolita
 +
 +
la strada vuota e silenziosa,
 +
 +
solo qualche  raro passante con la mascherina
 +
 +
cammina frettoloso e timoroso,
 +
 +
lasciandomi  un senso nostalgico.
 +
 +
La primavera quest’anno è solitaria,
 +
 +
non ha il movimento di quelle passate,
 +
 +
con i ragazzi che facevano le passeggiate,
 +
 +
per incontrarsi con le amiche a fare chiacchierate.
 +
 +
Quest’anno la città è in silenzio
 +
 +
e ci viene la paura di restare da soli,
 +
 +
nelle nostre case  in isolamento,
 +
 +
soltanto con il lavoro a distanza,
 +
 +
aspettando con la speranza,
 +
 +
di ritornare di nuovo insieme.
 +
 +
Forse presto la rivincita ci sarà
 +
 +
e questo periodo d’angoscia finirà,
 +
 +
potremo allora rivederci
 +
 +
e come sempre abbracciarci.
 +
 +
Il ricordo di questa lunga esperienza
 +
 +
ci serva  a darci una lezione,
 +
 +
per imparare una nuova esistenza,
 +
 +
che ci darà una più vera costanza,
 +
 +
per riflettere meglio che bisogna cambiare,
 +
 +
per un mondo più pulito organizzare.
 +
 +
Conto i giorni del calendario,
 +
 +
per sapere quanto dura la quarantena,
 +
 +
così mi passa un po’ la pena
 +
 +
ed aspetto con trepidazione
 +
 +
la nuova buona notizia della liberazione
 +
 +
dalla stretta via di questa costrizione,
 +
 +
sognando di ritornare alla vita in comunione.
 +
 +
 +
 +
'''PRESIDIO POETICO'''
 +
 +
''Di Iannarone Marianna''
 +
 +
 +
Psicosi dei nostri giorni
 +
 +
che sai d’affanno e d’ipotesi, imponi l’assedio a
 +
 +
questo presidio poetico
 +
 +
come ripiego del giorno buio sulla notte insonne
 +
 +
varcando la zona rossa:
 +
 +
in prima linea la vita
 +
 +
uno scudo umano
 +
 +
che resta nell’ombra – nonostante il rischio costante e la fatica estenuante –
 +
 +
nella battaglia epidemiologica, campo minato di
 +
 +
terrore e angoscia.
 +
 +
Assolvi dal dolore la speranza che nitida possa uscire
 +
 +
da questa trappola.
 +
 +
 +
 +
'''ASPETTANDO L’ALBA'''
 +
 +
''Di Gherardo Pozzi''
 +
 +
 +
Il bacio della sera arrivata
 +
 +
ad abbracciare anime sole
 +
 +
nella piccola stanza del cuore
 +
 +
Il saluto del mattino nuovo
 +
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che con fatica sboccia sereno
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superando forse un attimo di paura
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Paura di non poter ritrovare
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gli stessi lampi di gioia
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che l’infanzia ci ha donato
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La serenita’ che voi regalate a noi
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col sudore di una fatica immane
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contro un cielo livido che sembra
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non ascoltare il battito del cuore
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Cuore grande come un aquilone
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che vola alto senza il timore
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di poter incontrare il sole
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Voi lo incontrate e lo abbracciate
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donando a tutti noi quel calore
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forse dimenticato - temuto
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Paura d’amare - gioia dell’amore
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Lo stesso enorme che mettete in tutto
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il bene che fate aspettando
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la nuova alba - i nuovi occhi
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che dovrete incrociare
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in un lampo eterno di fiducia
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Accogliendo l’ eco di domande
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Accogliendo l’ eco di baci donati
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Voi madri
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Voi padri
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Voi figli
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In un unico abbraccio senza tempo
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Gratitudine
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Amore
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Fratellanza
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Nel cielo inazzurrito
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Grazie
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'''IL SERENO TORNERÀ'''
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''Di Agostina Spagnuolo''
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Usciremo ancora a farci carezzare
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dal sole che mai è impallidito
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mentre noi si cadeva nel baratro
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che ci trovò impotenti ognuno
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nella solitudine del pianto.
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Risucchiati nell’ingorgo, improvviso,
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ci siamo dimenati per emergere.
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Abbiamo misurato il limite,
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noi che ci eravamo ritenuti dèi.
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Ci siamo scontrati faccia a faccia
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col muro della superbia antica.
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Abbiamo conosciuto la paura.
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E abbiamo maturato una promessa,
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quella di realizzare il sogno,
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sempre maltrattato, della fratellanza
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da coltivare come una rosa a maggio.
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E siamo crisalidi sempre pronte
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a orizzonti dove poter volare,
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e delfini a contorcersi nel mare
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come bambini che giocano a chi
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salta più in alto. Il sereno tornerà
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con la nuova alba, nella foresta
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degli equilibri infine ritrovati.
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'''ALLUNGO LA MANO'''
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''Di Chiara Marinoni''
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Allungo la mano
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sfiorando  i petali
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di un sogno spezzato.
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Attendo il vento
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per consegnare quel seme
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di sorriso, di bacio o di abbraccio
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come corolla di un grazie.
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Non so quando sarò libera
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il velo ricopre il mio dire
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il nostro viverci
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l’acqua corrente dell’amore
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guarda con affanno
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questo ultimo viaggio
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gli occhi che parlano alle lacrime
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di un addio stanco e ferito.
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Il muto silenzio pervade
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e la preghiera accompagna
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il fiore oltre la corrente.
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Respiro vivendo dei tuoi baci
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senza labbra, solo cuore.
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'''ANGELI SENZ’ALI'''
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''Di Stefania Siani''
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Cosi si fondono
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sospiri e lacrime,
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negli occhi colmi di paura,
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mentre un’altra barella
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carica di umano dolore
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attraversa i frenetici corridoi.
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Barlume timido
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di una paventata serenità,
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speranza si culla
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tra acerbe promesse di vita,
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timore imprigionato
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dentro bianche mascherine .
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E cala la notte
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sui corridoi asettici e silenti,
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mentre un grido si contrae
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per ogni respiro mancato,
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sul tempo tiranno,
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su ogni vita spezzata
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da un nemico invisibile,
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da angeli senza ali combattuto.
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'''LA SPERANZA'''
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''Di Mauro Lo Sole''
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Ciao; sono la speranza...
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dammi la mano e ci conosceremo;
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dammi la mano ci  saluteremo;
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dammi la mano ci sfioreremo;
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dammi la mano ci accarezzeremo;
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dammi la mano ci ameremo;
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dammi la mano ci abbracceremo;
 +
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dammi la mano cammineremo;
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dammi la mano danzeremo;
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dammi la mano vivremo...
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Sono la speranza,
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la voglia di stringere te.
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'''ANGELI'''
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''Di Iannotta Alessandra''
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Dicono che abitate tra le stelle
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che giocate a nascondino tra le nuvole.
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Io ne ho visti qui in terra.
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Sono donne, uomini, come noi.
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Hanno luce dentro.
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Nei loro occhi brilla la fiamma
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di chi Sa.
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Quella di chi non Teme,
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di chi Ascolta  e Fa.
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Angeli in terra
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Grazie di esserci.
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'''NEL TUO SGUARDO'''
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''Di Massimo Gallazzi''
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Nel tuo sguardo
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si specchiano i miei occhi di paura,
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E sento poesia
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mentre i tuoi sorridono
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sussurrando "andrà tutto bene ".
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Nel tuo sguardo
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si cela l'angoscia di essere al fronte,
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a sparare al nemico,
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Armati di scudo da capo a piedi,
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persino nelle notti
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a vegliare con le lampare,
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sul respiro silente
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di chi è coperto
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da macchine artificiali.
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Le bombe mi faranno guarire,
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e tu, sorridendo, applaudirai,
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per una Vittoria preannunciata
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In una calda stretta di mano.
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"C'è ancora tempo per andare lontano ".
 +
 +
Nel tuo sguardo,
 +
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osservo silente e fiero
 +
 +
un timido eroe di umiltà vestito.
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Nel mio sguardo
 +
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Vedrai il mio grazie,
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distante ma pur sempre vicino.
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 +
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'''COVID-DICIAMONO'''
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''Di Emilio Bifronte''
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 +
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Vaghi per il mondo col tuo invisibile destriero,
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percuoti prima del petto l'autenticità del vero,
 +
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pronta a confonder la gente se appestata
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o non di meno incazzata per un sentiero non percorso.
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Siamo pronti a lottare, a oppugnarti:
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se ci minacci, noi staremo a casa a mostrarti superiorità;
 +
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se ci separi negli affetti e negli abbracci,
 +
 +
ancor più forte urleremo
 +
 +
cosicché le orecchie traghettino al cuore la nostra unione;
 +
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se ci distruggi il presente penseremo al passato,
 +
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a ciò che è stato e che riavremo nel futuro conquistato;
 +
 +
se Dio ci avesse voluto abbandonare,
 +
 +
più sigilli avrebbe spezzato,
 +
 +
dando all'apocalisse il via
 +
 +
ma fermata da angeli in camice in corsia;
 +
 +
se il tuo passo invisibile e vigliacco strisciasse fino ai polmoni,
 +
 +
cercheremo di intonare poesie e canzoni di autori del Paese,
 +
 +
del Bel Paese che sto ad abitare,
 +
 +
dello Stivale che è già pronto a schiacciare col suo tacco il virus orientale;
 +
 +
se ci sarà la caccia alle streghe spegneremo le torce
 +
 +
e spezzeremo i forconi con gesti solidali e gentili,
 +
 +
perché per una volta abbiamo ben compreso
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che non siamo invincibili, immortali,
 +
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non siamo i padroni dell'oggi ma i costruttori del domani.
 +
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E se, per caso, tu volessi presentarci la signora morte,
 +
 +
noi scortesemente diremo "aspetta, la scelgo io la mia sorte!"
 +
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'''UN LUNGO INVERNO'''
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''Di Lolita Rinforzi''
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 +
Le ultime sere d’ inverno
 +
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sembrano riportarci indietro
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in una stagione
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che mai abbandonerà i nostri ricordi.
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 +
Viviamo nella paura del giorno da trascorrere
 +
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e nell’ansia di un domani
 +
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avvolto dalle difficoltà del vivere.
 +
 +
Non possiamo uscire.
 +
 +
La nostra vita
 +
 +
somiglia ad un film di fantascienza
 +
 +
racchiusa nelle notizie dei telegiornali.
 +
 +
Si rispecchia
 +
 +
in numeri che non vorremmo più sentire
 +
 +
e in volti segnati dalla fatica e dal dolore.
 +
 +
Ma quando accendo il fuoco nel camino
 +
 +
la mente si distrae
 +
 +
lo sguardo
 +
 +
attratto dalla fiamma viva
 +
 +
inganna la paura.
 +
 +
Il corpo si riscalda
 +
 +
immaginandosi avvolto in un abbraccio.
 +
 +
Il cuore si placa
 +
 +
per dare spazio a un’immancabile speranza…
 +
 +
 +
 +
'''QUARANTENA, DOMENICA DELLE PALME'''
 +
 +
''Di Fabio Mattiuzzo''
 +
 +
 +
Tutte le case
 +
 +
ascoltano ll
 +
 +
Il vento
 +
 +
ne distribuisce il suono
 +
 +
come chi,
 +
 +
con le mani, distribuisce il pane
 +
 +
perché non manchi a nessuno;
 +
 +
un po’ qua,
 +
 +
un po’ là,
 +
 +
poi girando,
 +
 +
nel paese
 +
 +
altrove.
 +
 +
 +
(campane)
 +
 +
In una pausa
 +
 +
le saluta
 +
 +
coi rami la mimosa.
 +
 +
 +
Gli uccellini, come
 +
 +
Bambini,
 +
 +
non smettono di giocare;
 +
 +
non hanno tempo
 +
 +
loro:
 +
 +
devono cantare.
 +
 +
Non lo sanno loro
 +
 +
 +
Di commuoversi
 +
 +
 +
eh…
 +
 +
 +
 +
'''IL POETA'''
 +
 +
''Di Maria Pizzuoli''
 +
 +
 +
Poeta, dal greco poieo
 +
 +
che vuol dire “io creo”.
 +
 +
Poeta è chi crea.
 +
 +
Io non posso creare,
 +
 +
è il vento a mancare
 +
 +
che squarci la nebbia
 +
 +
d’un futuro sfocato.
 +
 +
Io fuggo i pensieri
 +
 +
dentro casa mia.
 +
 +
Ci sentivamo onnipotenti,
 +
 +
urlavamo:”Viva gl’ignoranti”,
 +
 +
ora chiamiamo i sapienti.
 +
 +
Ciò che accade
 +
 +
via non va,
 +
 +
dentro ci resterà.
 +
 +
Eppure in me vedo
 +
 +
soffiare l’energia
 +
 +
che dell’immaginazione è la via
 +
 +
che sogna un futuro migliore.
 +
 +
 +
 +
'''NEMICO INVISIBILE'''
 +
 +
''Di Giuseppe Leccardi''
 +
 +
 +
Il destino è nelle nostre mani
 +
 +
nella coscienza che impone l’osservanza
 +
 +
di leggi, norme, regole e divieti
 +
 +
per la nostra e l’altrui sopravvivenza.
 +
 +
 +
E’ necessaria l’unità d’intenti,
 +
 +
la coesione per vincere la guerra
 +
 +
contro un nemico invisibile, crudele
 +
 +
subdolo ladro di vite e respiro.
 +
 +
 +
Plaudo ai medici, infermieri e volontari
 +
 +
che in prima linea rischiano del loro,
 +
 +
eroi senza medaglie né diplomi,
 +
 +
senza il nome scritto sui giornali
 +
 +
né un vate come Omero che li onori.
 +
 +
 +
 +
'''A TE, COVID 19'''
 +
 +
''Di Teresa Cacciatore''
 +
 +
 +
Non togli l'aria dietro una mascherina:
 +
 +
respiro la vita al primo vagito,
 +
 +
scalda il sorriso degli occhi:
 +
 +
guardano dentro
 +
 +
in un  tesoro nascosto
 +
 +
- nell'acqua il principio della vita.
 +
 +
Non tolgono carezze le mani protette
 +
 +
sfregate senza colpa su mondo impuro
 +
 +
e quand'è che sono fuori dalla soglia
 +
 +
un manto celeste invade
 +
 +
d'un cielo fedele su di noi.
 +
 +
 +
 +
'''ONORARE L’ISTANTE'''
 +
 +
''Di Nunzia Dimarsico''
 +
 +
 +
Celebreremo il giorno
 +
 +
dopo la morte di questo tempo
 +
 +
e leveremo le mani al cielo
 +
 +
per onorare l’istante,
 +
 +
lo faremo come presago di un dono
 +
 +
e con i brividi nella memoria.
 +
 +
Celebreremo quel giorno
 +
 +
con la concretezza nello spazio
 +
 +
e con il silenzio che premerà sulle labbra.
 +
 +
Celebreremo ogni giorno… poi
 +
 +
con la preghiera ripassata nelle albe,
 +
 +
e non lo dimenticheremo questo tempo
 +
 +
e la sua furia terrestre!
 +
 +
 +
'''COVID 19'''
 +
 +
''Di Mario Berto''
 +
 +
 +
Lo sanno i fiori del campo?
 +
 +
Lo sanno gli uccelli dell'aria?
 +
 +
Lo sa la Primavera imminente
 +
 +
dell'uomo appestato e morente?
 +
 +
Del morbo che uccide,
 +
 +
ancora latente?
 +
 +
Dei nostri spiriti fiacchi,
 +
 +
pronti a rimpallarci le colpe?
 +
 +
Il pensiero più cupo,
 +
 +
nella brezza si perde,
 +
 +
e triste viene la sera.
 +
 +
Nel vento a noi giunge
 +
 +
la notte più nera
 +
 +
ed i sogni s'involano in cielo,
 +
 +
magari i più belli,
 +
 +
lasciandoci a terra.
 +
 +
Solo il male
 +
 +
che l'uomo divora
 +
 +
in una stretta di mano tradisce.
 +
 +
Poter parlare, un saluto,
 +
 +
all'amico morente
 +
 +
donare un sorriso,
 +
 +
una carezza, un abbracio
 +
 +
o l'ultimo bacio all'amata
 +
 +
dal morbo tiranno
 +
 +
ogni gesto d'affetto
 +
 +
oggi è bandito.
 +
 +
 +
 +
'''VIA PERFETTA'''
 +
 +
''Di Alessandro Corsi''
 +
 +
 +
Getta le ombre
 +
 +
là dove le trovi,
 +
 +
per non portarle con te
 +
 +
nel tuo cammino
 +
 +
fatto di luce
 +
 +
e di speranze belle.
 +
 +
 +
Le ombre sono sassi,
 +
 +
sono zavorre dure
 +
 +
per qualunque esistenza
 +
 +
che voglia crescere
 +
 +
come un fiore al sole.
 +
 +
 +
Poi, quando le ombre
 +
 +
saranno un mucchio
 +
 +
alle tue spalle,
 +
 +
la tua strada
 +
 +
sarà una via perfetta
 +
 +
senza pozzanghere
 +
 +
a sporcarti i piedi:
 +
 +
a mormorarti pianti,
 +
 +
o altre sofferenze,
 +
 +
che fanno umidore
 +
 +
o palude dei tuoi occhi.
 +
 +
 +
Essere vivi così,
 +
 +
con le ombre alle spalle,
 +
 +
è il sogno più bello
 +
 +
da vivere nei giorni.
 +
 +
 +
'''RITORNERÀ L’AURORA'''
 +
 +
''Di Pietro Lapiana''
 +
 +
 +
Le piazze son deserte,
 +
 +
nelle vie s’ode il silenzio,
 +
 +
fitte tenebre addensate
 +
 +
tra il chiarore della luna
 +
 +
che lentamente si consuma.
 +
 +
Divampa il covid brutale
 +
 +
come d’agosto nel bosco,
 +
 +
un denso fumo alza la bruma,
 +
 +
la morte è tanta e dura,
 +
 +
incombe un’ombra spettrale,
 +
 +
occorre stare in casa
 +
 +
chiuso tra quattro mura.
 +
 +
Prigioniero della fatalità,
 +
 +
la solitudine mi fa compagnia,
 +
 +
timore, angoscia e dolore
 +
 +
creano vuoti e sensi d’inferiorità
 +
 +
che ognor  spezzano l’anima mia.
 +
 +
Il tempo passa silenzioso,
 +
 +
le voci, gli abbracci, i sorrisi
 +
 +
sembrano di lontani anni,
 +
 +
parole taciute e lacrime celate
 +
 +
danno soltanto continui affanni.
 +
 +
Ma sogno ancora un’alba chiara
 +
 +
che gli occhi miei mai videro,
 +
 +
una via luminosa e rara
 +
 +
di bene e di speranza desidero.
 +
 +
La vita perenne cammina,
 +
 +
la notte se ne va poco ancora,
 +
 +
la gente alla luce si avvicina
 +
 +
e presto ritornerà l’aurora.
 +
 +
Sui balconi sventola il tricolore,
 +
 +
vecchi e giovani cantano l’inno,
 +
 +
ai medici e al paese fanno onore
 +
 +
distanti ma virtualmente uniti,
 +
 +
sorridenti e senza alcun tremore.
 +
 +
Come le rondini i giorni saranno,
 +
 +
annunciano la beltà della primavera,
 +
 +
morte e paura invano non passeranno,
 +
 +
tutti scopriremo il senso della vita vera.
 +
 +
Dall’abisso di sicuro usciremo ,
 +
 +
alzeremo lo sguardo al cielo
 +
 +
dove risplende il fulgido sole,
 +
 +
ci stringeremo l’un l’altro al cuore
 +
 +
per ricostruire un mondo migliore.
 +
 +
 +
 +
'''PREZIOSE STRANEZZE'''
 +
 +
''Di Giulia Baldassarri''
 +
 +
 +
L’uomo è una stranezza.
 +
 +
Qualcuno riesce a vederci
 +
 +
Del prezioso
 +
 +
Al punto da porsi in prima linea
 +
 +
Nella battaglia contro l’ignoto
 +
 +
Iniziata a Febbraio d’un anno
 +
 +
Eterno.
 +
 +
Il dialogo fra il suono
 +
 +
Bellico dell’acciaio
 +
 +
Ed i tenaci sospiri
 +
 +
Scalda le gocce di resilienza
 +
 +
Che evaporano in stille di miracoli:
 +
 +
Rinascono migliaia di stranezze.
 +
 +
 +
 +
'''TULIPANO'''
 +
 +
''Di Alessandro Canfora''
 +
 +
 +
Nel fiore del mondo nasci come cristallo d'amore
 +
 +
e nel sogno di rosso campo di brillante mare,
 +
 +
sgorgano essenze e flussi di fiori illuminati
 +
 +
che di estasi della tua nascita dal volto di diamante,
 +
 +
sono rozzi smeraldi d'amore,
 +
 +
nel sogno del tulipano di tuo forte ardore.
 +
 +
Nel blu delle meraviglie nasci imperitura
 +
 +
e come scultura del fondo, negli abissi dei rossi fiori nel mare,
 +
 +
sbocci brillando di profondo amare.
 +
 +
I tuoi occhi delle perle,
 +
 +
accendono vive acque nascoste del tuo cuore
 +
 +
e tuo amore incendiato di gigli fragorosi,
 +
 +
accende immagine di vasti campi cocenti
 +
 +
che si perdono nel ruscello del mare
 +
 +
e nelle acque temerarie vive di fulgente abisso del sole.
 +
 +
Significato nasce tra i tuoi occhi che risorgono
 +
 +
e brilla il mare che parla,
 +
 +
ma nel silenzio scrive parole di intimo lucente,
 +
 +
nel sogno che sgorga di rude colore di tuo animo splendente.
 +
 +
Nel giorno della vita di spessore d'albore,
 +
 +
brillano e nascono fiori focosi di oro d'amore,
 +
 +
figli del tuo animo pieno di gioia e fulgore.
 +
 +
Sei  nata come smeraldo che danza
 +
 +
e nel ballo e nel sogno cubano,
 +
 +
nella rossa terra scolpisci parole
 +
 +
che splendenti solcano mondi del cuore.
 +
 +
Rossa rosa del tuo splendore, parla degli albori
 +
 +
e nel segno e nella linea d'oro nasci oggi brillante,
 +
 +
nelle terre e negli animi cocenti
 +
 +
che son rare perle dei tuoi occhi ardenti ed essenti.
 +
 +
 +
 +
'''LE VOCI DELL’AMORE'''
 +
 +
''Di Elvira Giordano''
 +
 +
 +
Il gorgoglio dei ruscelli,
 +
 +
il bisbiglio delle foglie,
 +
 +
il soffio dei venti,
 +
 +
il fragore delle maree,
 +
 +
il rombo della terra,
 +
 +
il guaire dei cani,
 +
 +
il sussurro dell’anima,
 +
 +
il mormorio dei senza nome,
 +
 +
il pianto degli indifesi.
 +
 +
Voci, solo voci
 +
 +
che si perdono nel silenzio dell’avidità,
 +
 +
dell’indifferenza,
 +
 +
della stupidità.
 +
 +
Avidità che corrode l’animo,
 +
 +
indifferenza che rende ciechi,  
 +
 +
stupidità che rende ottusi,
 +
 +
Senza comprendere che
 +
 +
Amore significa ascoltare queste voci
 +
 +
e solo l’amore dona la felicità.
 +
 +
 +
 +
'''POESIA PER LA VITA'''
 +
 +
''Di De Vita Luisa''
 +
 +
 +
Ti guardavo
 +
 +
ma non sapevo vederti
 +
 +
mentrerà a meno di un metro mi apparivi
 +
 +
solo una donna o un uomo fra tanti.
 +
 +
 +
Poi quel lui improvviso e
 +
 +
invisibile dietro il velo di lacrime
 +
 +
amare o commosse
 +
 +
È riuscito a schiarirmi la vista
 +
 +
 +
Dal tuo viso a metà
 +
 +
''Vedo'' oggi
 +
 +
la profondità dei tuoi occhi
 +
 +
Da lontano sei di colpo
 +
 +
un gigante
 +
 +
 +
E scopro uomini e donne
 +
 +
 +
E sento nel silenzio
 +
 +
di città vuote
 +
 +
della solidarietà
 +
 +
la carezza
 +
 +
E del coraggio
 +
 +
il calore
 +
 +
E lungo strade
 +
 +
Tra insegne spente
 +
 +
luce di speranza rincuora
 +
 +
 +
Per la prima volta
 +
 +
non sento
 +
 +
ma ascolto
 +
 +
la tua voce filtrata da
 +
 +
un confine che unisce...
 +
 +
 +
Da un reparto un grido
 +
 +
poi un pianto
 +
 +
 +
"È sano"
 +
 +
 +
È nuova vita
 +
 +
È ancora giorno
 +
 +
È ancora gioia
 +
 +
 +
Che ti giunga
 +
 +
o mio Ippocrate
 +
 +
il mio plauso
 +
 +
 +
Che ti giunga
 +
 +
mio scudo e mia spada
 +
 +
il mio grazie
 +
 +
 +
 +
'''LACRIME'''
 +
 +
''Di Riccardo Avanzi''
 +
 +
 +
I mè lacrim,
 +
 +
i lacrim da tanta gent,
 +
 +
veglià i mè ben.
 +
 +
Un fiùrell,
 +
 +
una mam,
 +
 +
un nonno
 +
 +
campan ca sonan a mort.
 +
 +
Altra nòcc sota i stel,
 +
 +
che fregg!
 +
 +
La lùna, un fulett,
 +
 +
una nivula,
 +
 +
tanti mort.
 +
 +
Stamatina,
 +
 +
altar fracass.
 +
 +
Aria da mort,
 +
 +
in meza i sass.
 +
 +
 +
 +
'''PRIMAVERA'''
 +
 +
''Di Marinella Giuni''
 +
 +
 +
Smettila
 +
 +
Di cinguettare su quel ramo
 +
 +
Abbassa il tuo capo
 +
 +
E piangi
 +
 +
Con me
 +
 +
Piccole lacrime
 +
 +
Perché non è vero
 +
 +
Non è vero
 +
 +
Che è Primavera
 +
 +
 +
 +
'''TI RACCONTERÒ'''
 +
 +
''Di Massimiliano Bartolozzi''
 +
 +
 +
E ti racconterò di quel marzo 2020,
 +
 +
di quando la libertà ci fu tolta,
 +
 +
di quando restammo a casa,
 +
 +
finche’ le nostre barbe e capelli non furono lunghe,
 +
 +
mente fuori si moriva,
 +
 +
sembrava un film.
 +
 +
Moristi anche tu Luigi,
 +
 +
attore e maestro di vita,
 +
 +
si dice che fosti contagiato a teatro,
 +
 +
il destino beffardo.
 +
 +
E ti racconterò delle assenze,
 +
 +
di chi ti mancava,
 +
 +
o di chi non i sarebbe più mancato.
 +
 +
Di quanto sono stato felice della presenza di mia madre tutto il giorno,
 +
 +
dei suoi sorrisi nel vedermi sempre con lei.
 +
 +
Di mia zia, lontana, dei nostri ti voglio bene su WhatsApp,
 +
 +
e delle videochiamate, delle sue mancanze,
 +
 +
aver perso il marito dopo 53 anni di matrimonio da solo qualche mese,
 +
 +
e ritrovarsi sola, senza nessuno che può andarla a trovare.
 +
 +
E ti racconterò della mia compagna lontana,
 +
 +
che ogni domenica andavamo fuori ed eravamo liberi,
 +
 +
e ora siamo distanti, ma l’ amore è oltre i chilometri.
 +
 +
Dei miei amici che sento spesso e mi mancano i loro abbracci,
 +
 +
le cene con le tante bottiglie di vino.
 +
 +
Degli eroi in camice bianco negli ospedali, e di quelli nei supermercati,
 +
 +
o che ti consegnano un pacco.
 +
 +
Delle mie albe e tramonti dalla terrazza.
 +
 +
E vorrei raccontarti di me, di come sto,
 +
 +
di quante lacrime versate per questo,
 +
 +
della mia asocialità,
 +
 +
di chi mi manca veramente,
 +
 +
di chi amo , ho amato e amerò,
 +
 +
della mia non paura della morte,
 +
 +
nemmeno ora, lo farò sorridendo ,
 +
 +
quando tutto sarà finito, piccolo mio.
 +
 +
 +
 +
'''TORNERÀ IL SOLE IN QUARANTENA'''
 +
 +
''Di Margherita Tomei''
 +
 +
 +
Tornerà il sole,
 +
 +
già lo vedo tra le serrande,
 +
 +
che piano piano fa capolino,
 +
 +
che cerca di rassicurarci.
 +
 +
Non si può uscire
 +
 +
piove
 +
 +
fa freddo.
 +
 +
 +
E tornerà a splendere più forte di prima,
 +
 +
quando con il caldo usciremo
 +
 +
con i vestiti più corti
 +
 +
e andremo al mare.
 +
 +
Lo sento già il suo odore,
 +
 +
è dentro me.
 +
 +
Il sole tornerà
 +
 +
quando apriremo le porte
 +
 +
e torneremo a guardarci,
 +
 +
a toccarci.
 +
 +
 +
Tornerà
 +
 +
perché è più forte l'amore,
 +
 +
di tutto,
 +
 +
di qualsiasi malattia
 +
 +
che prova ad affossarci.
 +
 +
Tornerà il sole
 +
 +
e sarà splendido.
 +
 +
Facciamoci trovare pronti!
 +
 +
 +
 +
'''LA NUOVA CORONA'''
 +
 +
''Di Gianpiera Sironi''
 +
 +
 +
La corona di spine
 +
 +
che trafigge la carne di Cristo
 +
 +
gronda sangue innocente.
 +
 +
Dovevo morire
 +
 +
Gesù dice alla gente
 +
 +
per risorgere dopo tre giorni
 +
 +
affinchè ognuno ritorni salvato
 +
 +
e redento dal peccato.
 +
 +
La nuova corona
 +
 +
che cinge il capo del mondo
 +
 +
entra nel profondo, fa male,
 +
 +
toglie il respiro e la vita.
 +
 +
Ma si doveva morire
 +
 +
per capire quel che conta davvero,
 +
 +
per guarire dal nostro egoismo,
 +
 +
per vedere il vero eroismo
 +
 +
accanto a chi geme.
 +
 +
Rialzeremo la testa domani,
 +
 +
torneremo a far festa
 +
 +
e mai più saremo lontani
 +
 +
perché l’Amore ci vuole tutti insieme.
 +
 +
 +
 +
'''L’AMBULANZA'''
 +
 +
''Di Francesco Amadelli''
 +
 +
 +
''Corri, ambulanza, corri, le vite da salvare sono tante''
 +
 +
''Corri, fai sentire la tua voce straziante''
 +
 +
''Porta la tua opera a compimento''
 +
 +
''Prima che venga elargito l’ultimo sacramento''
 +
 +
''Di questa strana lotteria della vita''
 +
 +
''A cui tutti partecipiamo, tanto  amata e  ambita''
 +
 +
''La nostra vita che riteniamo fortunata''
 +
 +
''Fino a che dalla morte non viene sorteggiata''
 +
 +
''Odo la sirena che suona con tono di burla''
 +
 +
''Mentre la mia anima si contorce, urla''
 +
 +
''Il mio corpo  giace a terra inerte''
 +
 +
''Aspettando quietamente la morte''
 +
 +
''Solo ora dopo una vita di indifferenza''
 +
 +
''Penso di Dio la grande incombenza''
 +
 +
''Solo ora capisco che anch’io partecipo a quel Suo sorteggio''
 +
 +
''Che per tanti anni mi apparve come un miraggio''
 +
 +
''Un miraggio lontano e vicino''
 +
 +
''Posto in fondo al nostro cammino''
 +
 +
''Un miraggio vicino e lontano''
 +
 +
''Quasi a portata di mano''
 +
 +
''Ora anche me han sorteggiato''
 +
 +
''Dopo una breve vita che ho tanto amato''
 +
 +
''Corri, ambulanza, corri, le vite da salvare sono tante''
 +
 +
''Corri, fai sentire di Dio la voce indulgente.''
 +
 +
''Su di noi imponi le tue mani''
 +
 +
''Amiamoci oggi, perchè forse non ci sarà domani.''
 +
 +
 +
 +
'''DIETRO LE MASCHERE'''
 +
 +
''Di Bianchi Massimiliano''
 +
 +
 +
Freneticamente si muovono
 +
 +
nei lunghi corridoi o nelle sterili sale
 +
 +
sussurrano
 +
 +
a volte si agitano
 +
 +
a volte si fermano, storditi
 +
 +
attoniti nei loro pensieri, nei loro timori.
 +
 +
 +
Dietro le maschere
 +
 +
nascondono sorrisi e tristezze
 +
 +
che gli sguardi non possono tradire,
 +
 +
forme di corpi dalle curve indefinite
 +
 +
nei mantelli colorati
 +
 +
le mani avvolte da gelidi guanti
 +
 +
freddi
 +
 +
all’ultima carezza disperata,implorata
 +
 +
dagli ultimi sguardi
 +
 +
di corpi sfiniti alla vita che fugge.
 +
 +
 +
Al dono impossibile di un bacio
 +
 +
per esserti grato
 +
 +
perché mi hai salvato.
 +
 +
Poi la corsa continua,
 +
 +
dietro le maschere
 +
 +
nascondono sorrisi e tristezze
 +
 +
che gli sguardi non possono tradire.
 +
 +
 +
 +
'''STRANI GIORNI'''
 +
 +
''Di Lorella Del Gesso''
 +
 +
 +
Stiamo vivendo strani giorni
 +
 +
dagli ambigui, indefiniti contorni
 +
 +
giorni di ristrettezze e privazioni
 +
 +
e prigionia nelle proprie abitazioni
 +
 +
giorni in cui ci manca indubbiamente
 +
 +
la libertà di uscire, frequentare gente
 +
 +
Non che a casa  poi si stia così  male
 +
 +
ma l'uomo è di per sé una creatura sociale
 +
 +
Ha bisogno dell' altrui contatto
 +
 +
per non morire di noia o diventare matto
 +
 +
Ha bisogno spesso di un corposo abbraccio
 +
 +
per non sentirsi inservibile al pari d'uno straccio
 +
 +
Stiamo vivendo giorni davvero sballottanti
 +
 +
e ciononostante lottiamo e andiamo avanti
 +
 +
con i volti tirati e il cuore prostrato
 +
 +
ma rialzeremo la testa e riprenderemo fiato
 +
 +
ben sapendo che questa è una prova soltanto
 +
 +
immane, dura, che ci costa pianto
 +
 +
ma che presto ci vedrà nuovamente
 +
 +
tornare a vivere con gioia piena, soddisfacente.
 +
 +
 +
 +
'''BALCONI'''
 +
 +
''Di Dario Marelli''
 +
 +
 +
Rosse le valve del cuore, ferite,
 +
 +
verde l’urlo degli ulivi verso il cielo,
 +
 +
bianco sporco il camice dei medici.
 +
 +
 +
E’ tricolore il bordo liso del balcone,
 +
 +
l’ultimo spazio di confine che rimane,
 +
 +
il filo tenue che tiene ancora appesi
 +
 +
aggrappati all’idea di questa vita,
 +
 +
a quelle mani in prima fila.
 +
 +
 +
In alto un canto digiuno, sincero
 +
 +
- mentre accorrono e svampano sirene -
 +
 +
un applauso lungo, d’incoraggiamento
 +
 +
per infondere forza, far riaffiorare dal fondo
 +
 +
uomini veri, più belli di prima.
 +
 +
 +
E non si smorzi l’abbraccio degli sguardi,
 +
 +
la luce dei colori sul balcone,
 +
 +
la radice che dal deserto fiorisce
 +
 +
tra le valve ferite del cuore
 +
 +
il vagito di una nuova nazione.
 +
 +
 +
 +
'''ANGELI O EROI'''
 +
 +
''Di Marco Galli''
 +
 +
 +
Angeli o eroi
 +
 +
col camice o senza
 +
 +
vi fa dono la vostra
 +
 +
umana pazienza
 +
 +
per chi la speranza
 +
 +
è passare la notte
 +
 +
e vedere la luce
 +
 +
del sole che sorge
 +
 +
Si da per scontata
 +
 +
la vita che gioca
 +
 +
a mischiare le carte
 +
 +
insieme al destino
 +
 +
a voi va l'applauso
 +
 +
e il ringraziamento
 +
 +
per il vostro mestiere
 +
 +
che fa soffrire un po meno.
 +
 +
 +
 +
'''IL MALEFICO CORONA VIRUS'''
 +
 +
''Di Renzo Brandalise''
 +
 +
 +
Mentre mi preparo il caffè, prima gioia del mattino,
 +
 +
rivolgo fuggevole  sguardo al calendario, nel cucinino.
 +
 +
Stacco il foglietto volante  , come ogni giorno,
 +
 +
e un silenzio spettrale m’avvolge tutt’attorno.
 +
 +
 +
Guardo dalla finestra ,oltre il vetro  , la strada,
 +
 +
e una forte emozione m’assale e non m’aggrada.
 +
 +
L’assordante rumore dei motori che m’accompagnava.
 +
 +
e mi trastullava ,  ora dopo ora, se n’era andato di buon’ora.
 +
 +
 +
Cammino sulla  via in compagnia di piccoli insetti,
 +
 +
e frettolosamente  raggiungo la piazza, priva di banchetti.
 +
 +
Chiedo qua e là se eravamo sul suolo lunare,
 +
 +
e mi vien riposto  ,che tutto  lo fa  apparire.
 +
 +
 +
E’ il corona virus mi dice qualcuno che in fretta s’accasa,
 +
 +
il malefico virus che corre ,senza pietà, fra l’intera società.
 +
 +
Per combatterlo e perché non faccia troppo male,
 +
 +
l’autorità a disposto che ,stare in casa, è obbligo legale
 +
 +
 +
Ora cosa si fa mi chiedo annaspando tra varie soluzioni,
 +
 +
mia nonna toglierà i ferri da lavoro nei cassettoni,
 +
 +
Si dedicherà ,come una volta, al lavoro a maglia
 +
 +
e io salirò in soffitta a cercare  la tombola di zia Amalia.
 +
 +
 +
Studierò come funzionano quegli aggeggi tecnologici,
 +
 +
che non ho mai compreso seppure con l’aiuto di amici.
 +
 +
In soffitta entrerò tra avvolgenti ragnatele appiccicose.
 +
 +
E tra un macero di cose     da anni    disuse.
 +
 +
 +
Certo nuovi stimoli dal malefico batterio ritroveremo,
 +
 +
che ci faranno riscoprire cose che accantonate avevamo.
 +
 +
Un mondo nuovo, che certo non sarà quello di prima,
 +
 +
perché nuova linfa  cercheremo e altri interessi troveremo.
 +
 +
 +
Tutti i mali non vengono per nuocere dice un vecchio adagio,
 +
 +
che ci permetterà  mondo di evitare il grande  disagio .
 +
 +
Speriamo, comunque ,che questo  male se ne vada presto
 +
 +
perché tanta gente, che ora non c’è più, non voleva questo.
 +
 +
 +
'''IL MALEFICO CORONA VIRUS'''
 +
 +
''Di Renzo Brandalise''
 +
 +
 +
Mentre mi preparo il caffè, prima gioia del mattino,
 +
 +
rivolgo fuggevole  sguardo al calendario, nel cucinino.
 +
 +
Stacco il foglietto volante  , come ogni giorno,
 +
 +
e un silenzio spettrale m’avvolge tutt’attorno.
 +
 +
 +
Guardo dalla finestra ,oltre il vetro  , la strada,
 +
 +
e una forte emozione m’assale e non m’aggrada.
 +
 +
L’assordante rumore dei motori che m’accompagnava.
 +
 +
e mi trastullava ,  ora dopo ora, se n’era andato di buon’ora.
 +
 +
 +
Cammino sulla  via in compagnia di piccoli insetti,
 +
 +
e frettolosamente  raggiungo la piazza, priva di banchetti.
 +
 +
Chiedo qua e là se eravamo sul suolo lunare,
 +
 +
e mi vien riposto  ,che tutto  lo fa  apparire.
 +
 +
 +
E’ il corona virus mi dice qualcuno che in fretta s’accasa,
 +
 +
il malefico virus che corre ,senza pietà, fra l’intera società.
 +
 +
Per combatterlo e perché non faccia troppo male,
 +
 +
l’autorità a disposto che ,stare in casa, è obbligo legale
 +
 +
 +
Ora cosa si fa mi chiedo annaspando tra varie soluzioni,
 +
 +
mia nonna toglierà i ferri da lavoro nei cassettoni,
 +
 +
Si dedicherà ,come una volta, al lavoro a maglia
 +
 +
e io salirò in soffitta a cercare  la tombola di zia Amalia.
 +
 +
 +
Studierò come funzionano quegli aggeggi tecnologici,
 +
 +
che non ho mai compreso seppure con l’aiuto di amici.
 +
 +
In soffitta entrerò tra avvolgenti ragnatele appiccicose.
 +
 +
E tra un macero di cose     da anni    disuse.
 +
 +
 +
Certo nuovi stimoli dal malefico batterio ritroveremo,
 +
 +
che ci faranno riscoprire cose che accantonate avevamo.
 +
 +
Un mondo nuovo, che certo non sarà quello di prima,
 +
 +
perché nuova linfa  cercheremo e altri interessi troveremo.
 +
 +
 +
Tutti i mali non vengono per nuocere dice un vecchio adagio,
 +
 +
che ci permetterà  mondo di evitare il grande  disagio .
 +
 +
Speriamo, comunque ,che questo  male se ne vada presto
 +
 +
perché tanta gente, che ora non c’è più, non voleva questo.
 +
 +
 +
 +
'''LA BATTAGLIA'''
 +
 +
''Di Enrico Chiastra''
 +
 +
 +
È arrivata,
 +
 +
Ed in modo molto inaspettato,
 +
 +
Ha preso in un'attimo il sopravvento
 +
 +
Al nostro ragionamento,
 +
 +
E, per il momento, siam molto impreparati,
 +
 +
Chissà se avremo dei buoni risultati.
 +
 +
Nonostante il lungo andamento
 +
 +
Ci stiamo prodigando a tempo pieno,
 +
 +
Non c'è tempo per pensare
 +
 +
E nemmeno per dormire,
 +
 +
E sempre all'erta bisogna stare
 +
 +
Perché questo è un nemico invisibile,
 +
 +
Che ti aggredisce
 +
 +
Quando meno te lo aspetti,
 +
 +
Anche se hai addosso le protezioni
 +
 +
E stai attento alle occasioni
 +
 +
E non ti scopri mai,
 +
 +
Ma il pericolo che corri è alto,
 +
 +
Molti altri colleghi lo han provato,
 +
 +
A loro insaputa, è penetrato,
 +
 +
Ed hanno dovuto lottar per la vita.
 +
 +
Noi agli altri bisogna dar supporto,
 +
 +
Mettendoci anche lo spirito
 +
 +
E il cuore nel nostro lavoro,
 +
 +
Che è quello di aiutare il prossimo
 +
 +
Che è in difficoltà, a guarir da questo,
 +
 +
Poi siam felici, quando almeno una persona,
 +
 +
Che si è fidata della nostra esperienza
 +
 +
E ci ha donato la sua anima,
 +
 +
Guarisce, allora sprigiona gioia,
 +
 +
Festeggiando per la Vittoria
 +
 +
Che abbiam ottenuto contro l'impossibile,
 +
 +
Però dobbiamo far molta attenzione,
 +
 +
Perché se è finita una battaglia
 +
 +
La guerra è sempre aperta,
 +
 +
Ma forse un giorno finirà, e saremo contenti,
 +
 +
Abbiam lavorato sodo, ma con i risultati
 +
 +
Siam vincitori assoluti,
 +
 +
Nonostante i morti
 +
 +
 +
 +
'''RISVEGLIO'''
 +
 +
''Di Vittorio Brancatelli''
 +
 +
 +
Senti profumo
 +
 +
di primavera nell’aria
 +
 +
le verdi foglioline
 +
 +
sui rami, i germogli
 +
 +
le margherite nei prati.
 +
 +
Il letargo invernale
 +
 +
è finito.
 +
 +
Riprende tenace
 +
 +
e prepotente la vita,
 +
 +
si svegliano gli animi
 +
 +
a nuovo vigore,
 +
 +
nuovi slanci
 +
 +
nuove passioni,
 +
 +
l’amore fiorisce.
 +
 +
Ritorna la gioia
 +
 +
nei cuori
 +
 +
 +
 +
'''PANDEMIA'''
 +
 +
''Di Giovanni Minio''
 +
 +
 +
Crisantemi impazzano,
 +
 +
Su camion militari
 +
 +
Che trasportano salme in quantità.
 +
 +
Liberano centri urbani che non ne contengono più.
 +
 +
Muoiono come mosche, ogni giorno, Genti.
 +
 +
Noi, inermi, attoniti,
 +
 +
Stiamo a sentire numeri,
 +
 +
Macabre migliaia di numeri
 +
 +
Che sfilano sotto i nostri occhi umidi,
 +
 +
Attraverso le immagini televisive.
 +
 +
Sillabe più non fuoriescono,
 +
 +
Dalle bocche impietrite,
 +
 +
Ne i cuori riescono più a capire la realtà.
 +
 +
Non è una catastrofe bellica,
 +
 +
Dove alla fine il nemico s’arrenderà,
 +
 +
Ne una guerra lampo,
 +
 +
Dove presto, tutto finirà.
 +
 +
E’ qualcosa di più infimo e subdolo
 +
 +
Che colpisce tutta l’Umanità.
 +
 +
E’ la Pandemia Universale,
 +
 +
Arrivata quest’anno qua!
 +
 +
Ma ugualmente  vinceremo
 +
 +
e supereremo  questa calamità!
 +
 +
La vita, grazie a tutti, trionferà!
 +
 +
 +
 +
'''EROI SENZA GLORIA'''
 +
 +
''Di Marina Rigolizzo''
 +
 +
 +
Ragazzi, giovani.
 +
 +
I più diligenti. I migliori.
 +
 +
Non vi si vede per strada.
 +
 +
Timorosi e spaventati.
 +
 +
Chiusi nelle vostre case,
 +
 +
vi aggirate come fantasmi.
 +
 +
Visi abbattuti, sguardi spenti.
 +
 +
A volte nervosi, spesso irritati.
 +
 +
Alcuni ribelli, altri rassegnati.
 +
 +
Come degli animali selvaggi in gabbia.
 +
 +
Nel pieno del vostro viaggio di libertà.
 +
 +
Non chiedete niente.
 +
 +
Nessuno vi chiede niente.
 +
 +
Alcun parere, né un coinvolgimento.
 +
 +
Restate lì, senza percepire alcuna gratificazione.
 +
 +
Non è questa una “prima linea”?
 +
 +
I vostri occhi vorrebbero risposte
 +
 +
ma ricevono solo regole da dover seguire.
 +
 +
Vittime di un sistema costretti ad accettare,
 +
 +
colpevolizzati perché non si riesce a cambiarlo.
 +
 +
Come pretesto la vostra mancanza di impegno.
 +
 +
Sempre giudicati.
 +
 +
Sopportate tutte le nostre frustrazioni.
 +
 +
Come sapete fare,
 +
 +
come potete fare.
 +
 +
A voi, quante richieste,
 +
 +
una follia!
 +
 +
Ma siete luce di speranza
 +
 +
Che possiate capire.
 +
 +
Che possiate ricordare.
 +
 +
Che possiate ritrovare il giusto percorso da noi perduto.
 +
 +
Eroi senza gloria.
 +
 +
 +
'''ORA CHE CI TROVIAMO NEL LATO OSCURO DELLA VITA'''
 +
 +
''Di Gennaro Saccone''
 +
 +
 +
Questa non è una guerra,
 +
 +
combatto contro un esercito di ombre
 +
 +
e la paura  risveglia il coraggio.
 +
 +
Il mattino si alza e dà luce
 +
 +
a un sole malato,
 +
 +
e c’ç un nemico nell’aria che ruba il respiro
 +
 +
e fa della morte un luogo abitato.
 +
 +
Mai conoscemmo primavera come questa,
 +
 +
e la vita che langue e va via.
 +
 +
 +
Guardami non scappo,
 +
 +
l’inferno vero è per pochi eletti.
 +
 +
Guardami sono un angelo  dalle mani stanche
 +
 +
e dal cuore forte,
 +
 +
soldato che non cerca gloria,
 +
 +
richiamato per una guerra di trincea,
 +
 +
Gli altari sono cambiati:
 +
 +
divinità malvagie tra noi.
 +
 +
Riuscirò a fermare
 +
 +
la volta celeste che sta scivolando?
 +
 +
 +
C’è silenzio, c’è assenza,
 +
 +
persino i morti non hanno linguaggio
 +
 +
e così facilmente, ancora una volta,
 +
 +
intreccio la mia mano alla tua
 +
 +
per celebrare un vago frammento d’amore
 +
 +
e un corpo d’argilla riprende fiato.
 +
 +
Fragile e confuso, candido vessillo.
 +
 +
custode della tua vita,
 +
 +
ora è tempo di giocarmi la mia:
 +
 +
sono un Camice Bianco in corsia.
 +
 +
 +
 +
'''ANGELI IN CORSIA'''
 +
 +
''Di Giovanna Iacovone''
 +
 +
 +
Non saranno mai famosi
 +
 +
i loro nomi ,
 +
 +
ma offrono loro stessi
 +
 +
fino allo stremo
 +
 +
nelle corsie di ospedale ,
 +
 +
sempre in prima linea ,
 +
 +
sacrificando la propria vita
 +
 +
per salvare quella altrui …
 +
 +
 +
Sono gli angeli di corsia ,
 +
 +
che, con le loro ali ,
 +
 +
con il loro sorriso ,
 +
 +
cercano di rendere
 +
 +
meno doloroso
 +
 +
il calvario di un virus
 +
 +
subdolo , invisibile ,
 +
 +
che distrugge vite
 +
 +
a catena ;
 +
 +
perciò, non mettiamo in quarantena
 +
 +
il nostro amore per la vita ,
 +
 +
restiamo a casa ,
 +
 +
distanti ,
 +
 +
sempre attenti
 +
 +
ai decreti,
 +
 +
ai gesti concreti
 +
 +
che potrebbero salvare l’umanità
 +
 +
dal vortice letale :
 +
 +
ecco quanto vale
 +
 +
una vita, lo avevamo dimenticato,
 +
 +
ce lo hanno ricordato
 +
 +
quegli angeli in corsia
 +
 +
quel valore inestimabile
 +
 +
in un mondo psicolabile.
 +
 +
 +
 +
'''I TEMPI DEL CUORE'''
 +
 +
''Di Elisa Mariotti''
 +
 +
 +
Un velo sterile,
 +
 +
una bocca contratta
 +
 +
nasconde.
 +
 +
Occhi stanchi,
 +
 +
dietro pese palpebre
 +
 +
ciò che impossibile sembrava,
 +
 +
ora vedono.
 +
 +
Tutto.
 +
 +
Troppo.
 +
 +
Il cuore batte
 +
 +
a due ritmi.
 +
 +
Un adagio
 +
 +
per chi è andato.
 +
 +
Un rapido
 +
 +
per chi lotta ancora.
 +
 +
 +
 +
'''MEMORIA CORTA'''
 +
 +
''Di Emanuele Pisanell''o
 +
 +
 +
Pure la Lupa piange, silenziosa,
 +
 +
rinchiusa in gabbia coercitivamente,                                             
 +
 +
perché rifugga il morso del serpente,                       
 +
 +
insinuato in maniera misteriosa.
 +
 +
Fa rievocare, serpe sì insidiosa,                   
 +
 +
procedendo a ritroso con la mente,                                                         
 +
 +
la bestia del centennio precedente,                                   
 +
 +
svelatasi oltremodo perniciosa
 +
 +
proprio sul volger della grande guerra;                                                         
 +
 +
che operò con simile furore                                                               
 +
 +
da decimare allor l'intera Terra.
 +
 +
E nonostante il morbo vessatore,                 
 +
 +
tra incuria e trasgressioni d'ogni sorta,             
 +
 +
palesiamo oggidì memoria corta.         
 +
 +
 +
 +
'''PANDEMIA 2020'''
 +
 +
''Di Davide Caputa''
 +
 +
 +
Malinconia
 +
 +
Mascherine accarezzano
 +
 +
Volti stanchi
 +
 +
Camici e divise
 +
 +
Oscillano tra buio e luce
 +
 +
Giorni di cristallo
 +
 +
Si diffonde il virus
 +
 +
La vita scivola via
 +
 +
Il cielo impallidisce
 +
 +
Primavera in quarantena
 +
 +
Città deserte
 +
 +
 +
 +
'''NUOVI OCCHI'''
 +
 +
''Di Vespina Fortuna''
 +
 +
 +
Chiusa nella mia gabbia dorata
 +
 +
guardo il merlo volare libero sul ramo
 +
 +
la città è vuota
 +
 +
gli alberi rifioriscono di novella primavera.
 +
 +
Riconquistati i miei antichi pensieri
 +
 +
li ascolto andare
 +
 +
al ritmo lento del tamburo africano.
 +
 +
Non ho alcun piano per oggi
 +
 +
né per domani
 +
 +
nessun desiderio
 +
 +
se non riabbracciare chi non posso
 +
 +
e rifiorire
 +
 +
con nuovi occhi
 +
 +
e vecchi amori
 +
 +
 +
 +
'''LABORATORIO'''
 +
 +
''Di Andrea Giuseppe Graziano''
 +
 +
 +
Subornato da luci
 +
 +
Squillanti nel bianco
 +
 +
Asettico ripassa a memoria
 +
 +
Periziali processi di Tékhne
 +
 +
Cercatore e cacciatore
 +
 +
solo Nei pistilli di un fiore Mortale
 +
 +
Delle radici del male
 +
 +
Senza il sorriso grato
 +
 +
Degli infermati
 +
 +
La compagnia d’Infermieri Stremati.
 +
 +
Nutre in segreto l’agone Come missione
 +
 +
Claustrofobica ipossia Ricerca inesausta Senza gloria
 +
 +
Sublime dono di una Superna Consumazione
 +
 +
 +
 +
'''ISOLAMENTO'''
 +
 +
''Di Antonio D’Auria''
 +
 +
 +
Questa luce scroscia
 +
 +
e sorprende stamani,
 +
 +
indugiante già nei socchiusi fumi
 +
 +
intorno a un’emicrania.
 +
 +
Se poi sei ad un passo dal mare,
 +
 +
destarsi prende forma dal suo umore.
 +
 +
Dunque sole d’aprile,
 +
 +
aria meno affilata di ieri.
 +
 +
Facile sconfiggere le coltri
 +
 +
più difficile immaginare
 +
 +
quando le pareti torneranno
 +
 +
ad avere un varco.
 +
 +
Ancora
 +
 +
confettura di ciliege e caffè amaro?
 +
 +
Ti spiazza palpabile
 +
 +
il disagio che scivola verso la rabbia
 +
 +
per la morte del tuo frigorifero,
 +
 +
per l’acquitrino nel freezer,
 +
 +
per il perché proprio ora.
 +
 +
Ma l’affanno presto rallenta
 +
 +
perché indietreggi in penombra
 +
 +
e respiri sincrono
 +
 +
sul risveglio delle sue labbra.
 +
 +
Lei è con te.
 +
 +
L’angoscia di chi annega da solo
 +
 +
zavorrato da morbo,
 +
 +
non per dolce naufragio,
 +
 +
è ora lontana?
 +
 +
 +
 +
'''ATTESA'''
 +
 +
''Di Maria Gabriella Conti''
 +
 +
 +
Tramonta il sole sui tetti
 +
 +
rosso nella sera
 +
 +
e per quanti pensieri metti
 +
 +
bel tempo si spera,
 +
 +
un aereo lascia la bianca scia
 +
 +
finisce il giorno e sarà domani,
 +
 +
qualcosa ancora si porta via,
 +
 +
penso al lavoro di buone mani
 +
 +
che ci fa ben sperare,
 +
 +
non c’è nessuna resa
 +
 +
bisogna solo aspettare
 +
 +
e che sia una breve attesa.
 +
 +
 +
 +
'''FIAMMELLE'''
 +
 +
''Di Luciano Delucchi''
 +
 +
 +
I vecchi, sospirando
 +
 +
soffiano via la vita,
 +
 +
bevendo l’ultimo respiro
 +
 +
piegano con dolcezza
 +
 +
le fiammelle delle candele
 +
 +
infilzate sui candelabri,
 +
 +
gocce di cera  
 +
 +
alate di preghiera
 +
 +
cadono sui pavimenti
 +
 +
luccicanti di dolore.
 +
 +
E’ il tempo che ci raggiunge
 +
 +
con le sue dita grifagne spegne
 +
 +
quello che eravamo, il mistero
 +
 +
che non saremo mai,
 +
 +
srotolano ombre nei corridoi
 +
 +
avviluppandosi come lenzuola
 +
 +
fasciano nascite e morti.
 +
 +
Il tempo fa bene il suo lavoro
 +
 +
ha l’eternità per imparare
 +
 +
fiorisce mute nostalgie
 +
 +
colonizza terre di rimpianto
 +
 +
senza mai ammorbidirsi,
 +
 +
si culla al ritmo degli estremi
 +
 +
- vita – morte -
 +
 +
 +
 +
'''SPERANZA DI VITA'''
 +
 +
''Di Pasquale Laurenza''
 +
 +
 +
Nell’assordante silenzio
 +
 +
di questi giorni senza vita,
 +
 +
orizzonti sereni l’anima brama.
 +
 +
Anela il cuore spazi immensi,
 +
 +
giochi di bimbi,
 +
 +
abbracci e baci di donna.
 +
 +
Ci allontana,
 +
 +
questo vuoto da noi stessi,
 +
 +
spegne l’anima e ne cancella i sogni
 +
 +
lasciandoci morire dentro.
 +
 +
Ma la speranza non muore,
 +
 +
rimane viva e selvaggia.
 +
 +
Speranza di vita.
 +
 +
 +
 +
'''PASQUA CORONATA'''
 +
 +
''Di Roberto Lasco''
 +
 +
 +
Cristo di Passione
 +
 +
hai voluto che anche noi
 +
 +
portassimo sul capo chino,
 +
 +
il sacrificio eterno,
 +
 +
della tua Corona di spine.
 +
 +
Attraverso un Virus invisibile,
 +
 +
dalla chiara similitudine,
 +
 +
hai deciso di fermare
 +
 +
il Mondo globale
 +
 +
e di fargli abbracciare
 +
 +
la Tua stessa Croce.
 +
 +
Pasqua giunta
 +
 +
in un anno speciale,
 +
 +
coronata e in attesa
 +
 +
del Tuo giudizio,
 +
 +
annuncerà la Risurrezione,
 +
 +
che ci giungerà propizia
 +
 +
nell’ora in cui vorrai
 +
 +
per redimerci dal peccato
 +
 +
e condurci per mano
 +
 +
verso la strada
 +
 +
della gloriosa salvezza.
 +
 +
 +
 +
'''FORZA ITALIANI'''
 +
 +
''Di Francesco Capozza''
 +
 +
 +
Le città son tutte deserte
 +
 +
colpite da una infame sorte
 +
 +
con animo inerte
 +
 +
siam tutti in disparte
 +
 +
con il pensier rivolto alla morte
 +
 +
 +
Seduti sui divani
 +
 +
ad ascoltar le notizie immani
 +
 +
noi poveri e fragili umani
 +
 +
nel cor siam tutti Italiani
 +
 +
 +
Siam duri e non molliamo
 +
 +
e di speranza noi ardiamo
 +
 +
perché la vita noi amiamo
 +
 +
 +
 +
'''SIAMO NOI'''
 +
 +
''Di Sergio Santoro''
 +
 +
 +
Le notti angosciose
 +
 +
vissute nel tormento dell’impotenza
 +
 +
le membra stanche
 +
 +
ma sempre pronte alla chiamata
 +
 +
i volti disfatti
 +
 +
ma sempre sorridenti nel cuore dell’altro
 +
 +
mute presenze
 +
 +
che parlano con i gesti dell’amore
 +
 +
vite dedicate
 +
 +
perché la vita abbia sempre a vincere
 +
 +
attese sfibranti
 +
 +
per un verdetto che sa di speranza.
 +
 +
Non siamo gli eroi
 +
 +
di una obsoleta retorica
 +
 +
siamo le mani
 +
 +
di chi non può afferrare
 +
 +
siamo gli occhi
 +
 +
di chi non può piangere
 +
 +
siamo il respiro
 +
 +
di chi ha fame di esistenza
 +
 +
siamo noi
 +
 +
che soffriamo con chi lotta col dolore
 +
 +
che amiamo chi non ha affetti da dare
 +
 +
che stringiamo le membra silenziose
 +
 +
che lottiamo col nemico più subdolo
 +
 +
che crolliamo quando il corpo ha dato tutto.
 +
 +
E il ricordo
 +
 +
di questo tempo di ansie e di paure
 +
 +
scolpito nel cuore di chi non si è nascosto
 +
 +
è il nostro compenso
 +
 +
per un lavoro che mai rinnegheremo.
 +
 +
 +
 +
'''GRAZIE A VOI TUTTI'''
 +
 +
''Di Patrizia Albanesi''
 +
 +
 +
E’ grazie a voi che lottate col nemico
 +
 +
ne conoscete forza e pericolo
 +
 +
e lo sfidate con coraggio umano
 +
 +
che non mi sento sola
 +
 +
non ci sentiamo soli
 +
 +
Voi medici ed infermieri e di altre mansioni
 +
 +
avete la nostra stima
 +
 +
il nostro affetto
 +
 +
il nostro pensiero costante
 +
 +
Un immenso grazie a tutti voi che ci date speranza
 +
 +
a voi che date un traguardo a questo improvviso e tragico momento
 +
 +
a voi che con forza non cedete pur tra molte difficoltà
 +
 +
a voi che sapete affrontare con un cuore di squisita bontà
 +
 +
gli occhi di chi ha paura, di chi ha capito
 +
 +
di chi è stato più sfortunato di altri
 +
 +
Dal profondo del cuore
 +
 +
vorrei abbracciarvi uno ad uno
 +
 +
ma non so dire altro che
 +
 +
GRAZIE INFINITE A TUTTI VOI
 +
 +
 +
 +
'''TRABALLANTI MA IN PIEDI'''
 +
 +
''Di Martina Rita Villani''
 +
 +
 +
Io vi vedo, sapete?
 +
 +
Vedo la stanchezza,
 +
 +
la preoccupazione,
 +
 +
negli occhi.
 +
 +
I vostri lineamenti
 +
 +
tesi e non più dolc.
 +
 +
Io vi vedo, sapete?
 +
 +
Determinati e forti
 +
 +
a far fronte all’emergenza.
 +
 +
Non vi dico solo
 +
 +
“Ce la faremo”,
 +
 +
ma aggiungo:
 +
 +
“Grazie a voi”.
 +
 +
È solo così
 +
 +
che siamo in piedi,
 +
 +
traballanti,
 +
 +
ma in piedi.
 +
 +
 +
 +
'''NAUFRAGHI D’AMORE'''
 +
 +
''Di Marco Astegiano''
 +
 +
 +
Silente,
 +
 +
asciugo questi rimorsi di pioggia.
 +
 +
Mi dolgo  
 +
 +
di questa esistenza beffarda:
 +
 +
non v’è porto alcuno
 +
 +
per la mia anima raminga,
 +
 +
solitaria, ma duale.
 +
 +
Nemmeno ricordo quante vite annegai in te,
 +
 +
tempeste di folle amore,
 +
 +
che troppo impetuoso mi travolse
 +
 +
da attraversare secoli di marosi,
 +
 +
ere di oceani profondi,
 +
 +
e infine approdare ancora a te:
 +
 +
la baia più sinuosa;
 +
 +
e, sfibrato, giacere tra le tue sabbie
 +
 +
di bianco corallo …
 +
 +
 +
 +
'''UNO SPECCHIO RIFLESSO'''
 +
 +
''Di Giuseppe Milella''
 +
 +
 +
Mi guardo riflesso
 +
 +
in quel vetro appannato
 +
 +
una finestra socchiusa
 +
 +
realtà cruda e angusta,
 +
 +
guardo nel vuoto
 +
 +
un silenzio irreale
 +
 +
e penso perplesso:
 +
 +
ormai è la fine.
 +
 +
Oltre quell’improvvisato
 +
 +
ed impalabile specchio,
 +
 +
scorgo un ombra
 +
 +
rarefatta e sfumata,
 +
 +
è la mia immagine
 +
 +
opaca e sbiadita
 +
 +
stantia come il tempo,
 +
 +
che scorre e passa;
 +
 +
l’ieri è già vecchio
 +
 +
superato e dimenticato,
 +
 +
tutto sembra lontano
 +
 +
così inutile e frivolo,
 +
 +
solo un ricordo sgualcito,
 +
 +
perché adesso
 +
 +
di tutto quel che già stato
 +
 +
nulla più ha alcun senso
 +
 +
e nessuna importanza.
 +
 +
 +
 +
'''UNA ROSA GENTILE'''
 +
 +
''Di Mattia Cattaneo''
 +
 +
 +
Scrivo
 +
 +
righe che non leggo
 +
 +
ma costruisco
 +
 +
una casa di parole.
 +
 +
Non conosco la mia mano
 +
 +
ma di notte apro un libro.
 +
 +
In questo padiglione tremante
 +
 +
di una terra addolorata
 +
 +
cade il freddo
 +
 +
sulle zagare abbandonate.
 +
 +
Una luna sottile,
 +
 +
non insanguinata,
 +
 +
ci raggiungerà
 +
 +
sul grande fuoco
 +
 +
e lo saprà spegnere con una rosa gentile.
 +
 +
 +
 +
'''ED È SERA'''
 +
 +
''Di Dino Rodighiero''
 +
 +
 +
Ed è sera
 +
 +
Qui il tempo
 +
 +
fugge
 +
 +
Distratto non si ferma
 +
 +
Mescola vite
 +
 +
con quella dose d'incertezza
 +
 +
di spavaldo coraggio
 +
 +
di pietosa codardia
 +
 +
E non fa sconti
 +
 +
o regali
 +
 +
ma solo
 +
 +
come un baro
 +
 +
ruba sorrisi e sogni
 +
 +
Ed è sera
 +
 +
Il sole domani
 +
 +
forse
 +
 +
avrà un nuovo colore
 +
 +
per un cammino
 +
 +
tutto da scoprire
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tutto da inventare
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'''CORONA 2'''
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''Di Marisa Monesi''
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La primavera è silenziosa
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quest’anno,
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di occhi e cuore sopiti
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macilenti d’animo e attesi.
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Una volta la chimera compose
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una via acuminata ed aspra e divenne
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paura di volare alto in sogno.
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Stando alle attese affiora malinconia,
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seduta qui nella mia stanza blu,
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oramai ho timore anche del respiro.
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Nonostante  lontani arrivederci
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implorerò una vita attenta
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e sentirò tutti gli esseri gioire,
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noi sempre vivendo forte,
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ma non immagini quanto sia grande
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l’universo mondo coronato di gloria.
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'''EROI DI CORSIA'''
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''Di Claudio Bizzi''
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Impotenti sembrano divenir
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le mani esperte
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che s’adoperan a curarei
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i tremolanti corpi,
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le lacrime s’appropriano
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dell’altrui destino.
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Uomini e donne
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nascondono l’ansimante fiato
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protetti da mascherine,
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si prestano a dar vigore
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alle grida d’aiuto,
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non trattengono l’ardore
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facendosi coraggio,
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con indomito cuore ripristinano
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la speranza ai fiduciosi.
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Eroi di corsia senza distinzione
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di sesso,
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votati a dar tutto di se stessi,
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mettendo su di un piatto
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d’argento la lor sorte,
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pur di sottrar chi soffre
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all’infausta morte.
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Non ha età la vita al cospetto
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dell’invisibil mostro
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che la fa divenir come foglie
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rinsecchite
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accartocciate tra lenzuola
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d’un letto.
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'''MARZO 2020'''
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''Di Giampiero Fenu''
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E’ Marzo…
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Guardo dalla finestra
 +
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Vedo il sole che illumina il cielo
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i suoi raggi riscaldano la terra
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e nuova vita sboccia
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Vedo la neve cadere lentamente
 +
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ricopre tetti, strade, alberi e fiori
 +
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confondendosi col silenzio surreale
 +
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Vedo la pioggia cadere
 +
 +
col  ticchettio bagna i vetri
 +
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scorre in rivoli
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e spazza via le foglie oramai cadute
 +
 +
Guardo dalla finestra
 +
 +
Vedo questo Marzo
 +
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inconsueto
 +
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con l’incredulità e le paure
 +
 +
che tutto questo possa a breve finire
 +
 +
Guardo dalla finestra
 +
 +
e sogno un arcobaleno
 +
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che possa presto risplendere in cielo
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coi colori
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di quella stessa vita che
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un tempo a me stringevo
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 +
 +
 +
'''MOLTO PIU’ DI UN GRAZIE'''
 +
 +
''Di Paola Verga''
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 +
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Scrivo a te
 +
 +
Per ringraziarti
 +
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Di quello che stai facendo.
 +
 +
Scrivo a te
 +
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Che metti al primo posto la vita degli altri
 +
 +
Anche se non puoi riposarti ormai da giorni.
 +
 +
Scrivo a te
 +
 +
Che sei lontano dai tuoi cari
 +
 +
Perché sei volato in soccorso dei più bisognosi.
 +
 +
Scrivo a te
 +
 +
Che sei una persona qualunque
 +
 +
Perché come tutti hai un cuore
 +
 +
Ed una vita privata,
 +
 +
Ma che in merito al tuo importantissimo aiuto
 +
 +
Ti meriteresti molto più di un semplice ringraziamento.
 +
 +
Scrivo a te
 +
 +
Che sei un vero eroe
 +
 +
Che al posto di un’armatura
 +
 +
Indossa un camice o una divisa fluorescente.
 +
 +
Scrivo a te
 +
 +
Che stringi i denti
 +
 +
Sotto una mascherina,
 +
 +
Ma che cerchi un modo
 +
 +
Per rassicurare gli altri anche solo attraverso il tuo sguardo.
 +
 +
Scrivo a te
 +
 +
Perché stai aiutando il paese
 +
 +
Che senza il tuo prezioso contributo
 +
 +
Farebbe molta più fatica a rialzarsi.
 +
 +
Scrivo a te
 +
 +
Per dirti
 +
 +
Il mio GRAZIE!
 +
 +
 +
 +
'''A TUTTI  I SILENZIOSI IN PRIMA LINEA'''
 +
 +
''Di Osvaldo Cai''
 +
 +
 +
Sento voci e vedo facce già viste
 +
 +
Odo parole vecchie, altre incerte
 +
 +
E forse mendaci
 +
 +
Voi invece non dite le parole
 +
 +
Che non servono a nulla. Voi agite
 +
 +
Rischiando la vita
 +
 +
I vostri volti non li conosciamo
 +
 +
Così come ci sono ignoti i nomi
 +
 +
Ma salvate vite.
 +
 +
Vedete morire e soffrite in silenzio
 +
 +
E silente è la gioia dei vostri successi
 +
 +
Che pur sono tanti.
 +
 +
Io sono vecchio,ho sofferto la guerra
 +
 +
Ho visto morti,macerie... ed eroi,
 +
 +
Eroi come voi
 +
 +
Il cui nemico era il soffrire altrui
 +
 +
Erano armi competenza, cuore
 +
 +
E grande coraggio.
 +
 +
Chiamarvi tutti “Eroi” non costa niente:
 +
 +
soltanto parole. Meglio sarebbe
 +
 +
Che fossero fatti.
 +
 +
Come fate in corsia,per strada e ovunque
 +
 +
Occorra agire e non solo parlare
 +
 +
Per dire parole.
 +
 +
Io non vi chiamo Eroi, pur se lo siete
 +
 +
Per me siete donne e uomini veri!
 +
 +
Oggi tanto raro!
 +
 +
 +
 +
'''QUALCUNO'''
 +
 +
''Di BennyC''
 +
 +
 +
Qualcuno
 +
 +
mi
 +
 +
ha
 +
 +
raccontato che.
 +
 +
Ti ricordi di tutti i tuoi amori?
 +
 +
Ogni storia è una storia d’amore
 +
 +
Ti ricordi delle sue labbra?
 +
 +
E del tuo cuore.
 +
 +
Io non mi ricordo.
 +
 +
Non c’ero.
 +
 +
Che il niente basta a stare caldi.
 +
 +
Ti ricordi?
 +
 +
Io non mi ricordo.
 +
 +
Non c’ero.
 +
 +
E la brezza?
 +
 +
Il mare e la sua brezza
 +
 +
e il sole
 +
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anche il sole
 +
 +
e la paura del buio
 +
 +
anche quella io non mi ricordo
 +
 +
non c’ero.
 +
 +
Respira!
 +
 +
Più forte!
 +
 +
Ancora.
 +
 +
Sono.
 +
 +
Parole.
 +
 +
Sussurrate.
 +
 +
Alla felicità.
 +
 +
La
 +
 +
Rrrabbia
 +
 +
Scri
 +
 +
Scri
 +
 +
Ve
 +
 +
Ve
 +
 +
Ve
 +
 +
Scrive il
 +
 +
fu
 +
 +
fu futo
 +
 +
Uro uro
 +
 +
Futuro
 +
 +
Più dolce.
 +
 +
 +
 +
'''GRAZIE A TE'''
 +
 +
''Di Valentina Simione''
 +
 +
 +
Tu come stai? Te l’hanno chiesto mai?
 +
 +
Non c’è tempo per una parola, se non per una sola, grazie.
 +
 +
Grazie perché eri presente lì vicino a me.
 +
 +
Io ti sentivo, anche se sembrava che dormivo.
 +
 +
Ero stanca e il dolore era così forte al petto,
 +
 +
facevo fatica a respirare, ma avrei voluto dirti grazie,
 +
 +
non fa più male, quando eri con me.
 +
 +
Avrei voluto leggerti una poesia e raccontarti della vita mia,
 +
 +
ma non c’è stato il tempo di presentarci, io arrivai già intubata.
 +
 +
La tua voce m’ha spesso rincuorata senza farmi sentire sola.
 +
 +
Mi ricordi tanto mia nipote, sai? Sei giovane.
 +
 +
Sentivo che ti tremavano le mani, perché in fondo io e te eravamo uguali.
 +
 +
Ci separava un camice bianco, guanti che impedivano il calore
 +
 +
e mascherine forgiate a protezione, ma comunque sia io sentivo il tuo cuore.
 +
 +
Ti dico grazie anche se non lo sai e forse non lo saprai mai.
 +
 +
Grazie a tutti quelli come te che m’hanno accompagnata, senza saperlo verso la luce del sole.
 +
 +
Mentre tu piangevi, io dall’alto finalmente ti vidi, ringraziandoti.
 +
 +
Ma tu ora come stai? Nessuno te lo chiede mai.
 +
 +
Forza mio camice bianco. Io ti abbraccio forte anche se non lo potrai sentire,
 +
 +
ho lasciato un letto vuoto e so che ogni volta quando lo guarderai non dimenticherai mai.
 +
 +
Te lo dico da chi ha vissuto tanto, non fartene mai una colpa, dove c’è cuore c’è amore.
 +
 +
Grazie camice bianco per avermi amata come una nipote sa amare la propria nonna.
 +
 +
 +
 +
'''FIORDALISI'''
 +
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''Di Maria Grazia Vai''
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S'accende così
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come fosse finestra d'altri
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 +
lo sguardo triste di settembre
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Non un giorno si muove
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mentre tutto apparentemente
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resta appeso al cielo
 +
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insieme al tuo cappello
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Un balcone rimasto chiuso
 +
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delimita i contorni della pioggia
 +
 +
e di vecchie strade ancora assorte
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 +
a contemplare il mare
 +
 +
Quelle stesse dove tu
 +
 +
-eri e sei- l'odore inconfondibile del mosto
 +
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ed io la neve sopra il melograno
 +
 +
 +
È là che ascolto i tuoi passi,
 +
 +
tra filari di nulla
 +
 +
che non sanno tacere
 +
 +
Laggiù, dove la musica piove dai vetri
 +
 +
mentre ascolto l'estate sciogliersi
 +
 +
dietro una pozza d'occhi
 +
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 +
A tratti il vento, a tratti le risa lontane
 +
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e un silenzio che ondeggia ancora
 +
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e ti porta via.
 +
 +
 +
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'''INSONNIA'''
 +
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''Di Mariapia L. Crisafulli''
 +
 +
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È tardi,
 +
 +
molto tardi.
 +
 +
È quasi presto.
 +
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La luna sta voltando faccia
 +
 +
e io dovrei già dormire,
 +
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sognare,
 +
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aver chiuso le porte e le finestre.
 +
 +
Ma sono sveglia,
 +
 +
vigile;
 +
 +
inseguo stelle e perdo passi.
 +
 +
Mi piace fare a pugni con la vita.
 +
 +
 +
 +
'''MANI'''
 +
 +
''Di Giovanna Alfano''
 +
 +
 +
Solo queste mani
 +
 +
sanno il dolore
 +
 +
e l'amore dell'uomo.
 +
 +
Grumo di parole e di sangue
 +
 +
è l'uomo avvinghiato
 +
 +
sul lembo di terra,
 +
 +
martoriato ogni momento.
 +
 +
 +
 +
'''SOLI'''
 +
 +
''Di Aldo Palmas''
 +
 +
 +
Era inverno, sembrava primavera. Alla sera,
 +
 +
li caricavano sui camion avvolti
 +
 +
nel sudario; soli.
 +
 +
C'era la luna, silenzio intorno, deserta
 +
 +
la città.
 +
 +
Ho visto
 +
 +
un Angelo prenderli
 +
 +
per mano
 +
 +
e, camminare insieme.
 +
 +
Era marzo, fioriva
 +
 +
la mimosa, volavano
 +
 +
le rondini.
 +
 +
 +
 +
'''FRATELLANZA UNIVERSALE'''
 +
 +
(a Walt Whitman)
 +
 +
''Di Annelisa Addolorato''
 +
 +
 +
(Albert Camus)
 +
 +
“Fu nel pieno dell’inverno
 +
 +
che ho scoperto dentro di me
 +
 +
un’estate che non si da per vinta.”
 +
 +
 +
Una fretta militare marca il passo – che vuoi fare?!
 +
 +
Sulla scia di un mezzo busto,
 +
 +
giorni calmi, o mi offusco.
 +
 +
Sensazioni cicliche e permanenze diafane:
 +
 +
alla porta.
 +
 +
Una serie infinita di scale, armoniche,
 +
 +
resetta i nostri giorni.
 +
 +
Le saliamo e scendiamo, fraternamente
 +
 +
unite, uniti.
 +
 +
Senza sgomitare, sgominiamo insieme la noia,
 +
 +
una naja priva di etichette di genere, o ceto,
 +
 +
caselle e casette prestampate.
 +
 +
Senza armi: solo evoluzioni.
 +
 +
Una marcia che è una danza.
 +
 +
Tango, circolo circasso, sull’attenti oppure al passo,
 +
 +
di fronte al rispetto dei sogni di tutti quelli che,
 +
 +
morbidi, accarezzano un universo in pace.
 +
 +
Un girotondo di dimensioni galattiche,
 +
 +
tra frattali e opinioni di sé da teletrasportare ad libitum.
 +
 +
Incontrandoci di nuovo accanto a chi è come noi.
 +
 +
Ammettendo questa sincera
 +
 +
voglia di conversare a pochi metri di distanza,
 +
 +
di incrociare sguardi, abbracci e umori stagionali.
 +
 +
Il boomerang della fratellanza universale
 +
 +
sta proiettando le sue nuove sfolgoranti luci da ''estrenar'',
 +
 +
sfoderare come lo step di un’era senza tormenti,
 +
 +
nella tormenta di emozioni spinte verso i nostri sorrisi.
 +
 +
Moltiplicatori di felicità. I mistici
 +
 +
della galassia incontrano le mistiche di tutti gli oceani.
 +
 +
Solo gesti gentili sbocciano. Potenziali
 +
 +
perfezioni incarnate, in.cesellati attimi veri.
 +
 +
Di incontro, di vite umane
 +
 +
che cercano il conforto e il confronto.
 +
 +
Non far incrinare la gioia. Perpetua stanza sé-movente.
 +
 +
Tutte queste persone specializzate
 +
 +
nel non far andare in mille pezzi
 +
 +
le relazioni, le amicizie, i matrimoni,
 +
 +
i vetrai dell’anima (psicologi, counselor, terapeuti vari)
 +
 +
riempiono la rete di speranza.
 +
 +
Guru. Personal trainer. Istruttori.
 +
 +
Praticanti. Condividono un volo.
 +
 +
Una pista di decollo lunghissima. Senza fine.
 +
 +
Ci si saluta. Badando alla salute.
 +
 +
 +
 +
'''MEDICI EROI'''
 +
 +
''Di Piera Angela Cabras''
 +
 +
 +
Medici eroi,
 +
 +
sempre instancabili,
 +
 +
tra paure
 +
 +
e fragili speranze,
 +
 +
sospese nel ritmo
 +
 +
di disperati lamenti,
 +
 +
rantoli di morte.
 +
 +
Medici eroi,
 +
 +
sussurrano parole
 +
 +
di conforto,
 +
 +
spezzate da grumi
 +
 +
di lacrime,
 +
 +
pianti muti,
 +
 +
celati da amari sorrisi.
 +
 +
Medici eroi,
 +
 +
morti lottando
 +
 +
contro un terribile virus,
 +
 +
nell’intento sublime
 +
 +
di salvare vite.
 +
 +
 +
 +
'''CAMICI AL FRONTE'''
 +
 +
Di Claudio Croce
 +
 +
 +
Il vento li ha portati via con se
 +
 +
lontano dai ricordi e dai sogni
 +
 +
senza lasciare il tempo di un caffè
 +
 +
di dire loro ciao, a domani.
 +
 +
I camici sono rimasti appesi
 +
 +
sul filo spinato della vita
 +
 +
che presto ha lasciato il tempo
 +
 +
ma non di certo la speranza.
 +
 +
Gli Eroi di una battaglia aperta
 +
 +
non hanno disertato il fronte
 +
 +
ma sono stati sempre pronti
 +
 +
fino al destino estremo.
 +
 +
Ed ora grazia a loro
 +
 +
il tunnel dell’oblio
 +
 +
si apre alla salvezza
 +
 +
che ridona luce al mondo.
 +
 +
Ci sono altri Eroi pronti
 +
 +
a ridonar la vita e i giorni
 +
 +
a chi restava poco o niente
 +
 +
se non la preghiera e il pianto.
 +
 +
 +
 +
'''RITORNERÀ IL SOLE'''
 +
 +
''Di Annamaria Guidi''
 +
 +
 +
Respirando il disagio del momento
 +
 +
dove andremo a finire,
 +
 +
mi chiedo.
 +
 +
Finirà a breve l’isolamento?
 +
 +
Usciremo indenni dal lockdown?
 +
 +
Ritornerà il sole
 +
 +
preambolo di una nuova primavera,
 +
 +
a dissolvere il grigiore del cuore
 +
 +
a colorare le strade desolate
 +
 +
di pedalate, di chiacchiericci,
 +
 +
di scintillanti risate?
 +
 +
Mirando il cielo,
 +
 +
vola dritto il pensiero ai nonni falcidiati,
 +
 +
ai tanti camici bianchi,
 +
 +
strappati alla vita.
 +
 +
Vorremmo girare veloci il calendario
 +
 +
e, illusoriamente,
 +
 +
calare sui tanti affanni il sipario.
 +
 +
 +
 +
'''OMBRE DI MARZO'''
 +
 +
''Di Matteo Piergigli''
 +
 +
 +
ombre di Marzo
 +
 +
guancia-guancia
 +
 +
rinchiuse nella sera
 +
 +
sotto cieli di cemento
 +
 +
e strade di freddo
 +
 +
dove tutto può morire
 +
 +
 +
 +
'''N’ CUMPAGNIA E NULLU'''
 +
 +
''Di Angelo Canino''
 +
 +
 +
Tanti su lli mùarti e nni mùarini ugne juarnu
 +
 +
duntèanu e d’amici e dde tutti i parìanti,
 +
 +
senza sèntari nu pocu e affettu attuarnu
 +
 +
nemmeni u chjantu e di chèari e lli damìanti.
 +
 +
 +
D’ùnica cumpagnia c’a ss’ànimi, cci fèani
 +
 +
su lli mìadici e lli mpermiari, stremèati;
 +
 +
na maschcara alla faccia, i guanti alli mèani,
 +
 +
soppòrtani u stràziu e ssi pòvari sbenturèati.
 +
 +
 +
Mancu na cannida, ppe nnu pocu e duci,
 +
 +
mancu na preghìara cumi ùrtimu sadutu,
 +
 +
puru doppi mùarti ppe d’illi nun c’è pèaci,
 +
 +
appena carrichèatu, nu càmmiu si nn’è jutu.
 +
 +
 +
Accùati e nu pajisi duvi mancu ci su nnèati,
 +
 +
cummoglièati e terra strània cu nn’è lla sua;
 +
 +
“deccussì rranni èrani i vùastri pecchèati?
 +
 +
A cchini èati fatti mèadu tutti quanti vua”?
 +
 +
 +
Sbrìgati a ppassèari brutta bestia muta,
 +
 +
supra a cuscìanzia tìani tant’animi innocenti
 +
 +
tanta pòvara genti chi ppe ttia si nn’è jjuta
 +
 +
pacìanzia n’èatru pocu, e pu un si cchiù nenti.
 +
 +
 +
 +
'''UN INFERMIERE ...'''
 +
 +
''Di Valerio Di Paolo''
 +
 +
 +
Anche ieri è tornato  a casa disfatto
 +
 +
con la gobba di un giorno passato …
 +
 +
passato a vegliare una flebo
 +
 +
mentre cadeva  anche l’ultima goccia.
 +
 +
Sullo schermo che annuncia il finale
 +
 +
è rimasto solo un puntino che tace
 +
 +
come un’eco dell’ultimo battito.
 +
 +
 +
Aveva  appeso ad un chiodo
 +
 +
il suo camice bianco che ancora teneva nel grembo
 +
 +
gli sguardi appannati di un vecchio:.
 +
 +
gli avevano detto in silenzio che nei giorni finiti con l’oggi
 +
 +
dentro un sacco di plastica nero,
 +
 +
si erano posati anche loro
 +
 +
sui papaveri ardenti nei campi di grano
 +
 +
L’aveva vestito del pigiama più bello,
 +
 +
le ciabatte di tela scozzese, la maglietta in filo di scozia,
 +
 +
con ancora la targhetta del prezzo sul retro.
 +
 +
Nella mano gli è rimasto il rollio delle ruote
 +
 +
di una lettiga un po’ zoppa
 +
 +
 +
Scorrerà nella memoria quel giorno finito
 +
 +
scorrerà lungo gli androni  ormai cupi
 +
 +
portandosi via il peso taciuto
 +
 +
dentro il sacco di plastica nero.
 +
 +
E’ tornato alla terra quel vecchio
 +
 +
È tornato col suo sacco di plastica nero
 +
 +
senza dare nè spazio né tempo , al pianto
 +
 +
di chi pure l’ha amato.
 +
 +
E forse   quegli occhi un po’ rossi nel camice bianco
 +
 +
erano solo per il fumo di una sigaretta fumata
 +
 +
con un po’ di vento contrario.
 +
 +
 +
Ma da oggi anche il camice bianco
 +
 +
è rimasto appeso al suo chiodo,
 +
 +
resterà lì appeso per giorni
 +
 +
fino a quando sarà anch’esso un camice vuoto
 +
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chiuso nel sacco di plastica nera.
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Allora tornerà nella casa di tutti
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e quegli zoccoli bianchi racconteranno di un sogno
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che dorme accanto ad un chiodo rimasto da solo.
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Vicino ad una aiuola di un metro per due
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brilleranno una lacrima e una rosa di plastica rossa.
 +
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Una  campana lontana ci dice
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che anche oggi un altro angelo ha messo le ali,
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uno di quelli che sanno volare,
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volare soltanto all’altezza di un essere umano.
 +
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 +
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'''DALLE SPIGHE AL TESTO DI KOS'''
 +
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''Di Giuseppe Modica''
 +
 +
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Era da poco finito l'anno vecchio
 +
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e dopo aver solcato la nera terra,
 +
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con gesti antichi avevo sparso
 +
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semi di frumento a gran manate.
 +
 +
Verdi lancette coprirono i campi
 +
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ammirate da sguardi sorridenti.
 +
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Tenere spighe oggi carezzo
 +
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ch'è già iniziato il quarto mese,
 +
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ma il viso mesto è divenuto;
 +
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chissà se il biondeggiar vedrò
 +
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e se la falce tornerà a tagliar.
 +
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Come Anassàgora il pensiero
 +
 +
al dolore va e ai mascherati volti,
 +
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a lacrime conduce e alle carezze
 +
 +
di chi è andato via senza preghiere,
 +
 +
a chi è rimasto nella prigionìa
 +
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d'un male senza tempo e ignoto;
 +
 +
ed a quel giorno ancora va la mente,
 +
 +
di quando vigorosi riabbracciare
 +
 +
e baciar pure chi veder potremo,
 +
 +
ed osannar di morir chi ha scelto
 +
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perchè sul testo di Kos lo giurò.
 +
 +
 +
 +
'''INVOCAZIONE A UNA MADRE'''
 +
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''Di Leonardo Biagini''
 +
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“O quieta Madre,
 +
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che di dolce Verità’ m’empiesti il petto
 +
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narra a me
 +
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Uomo
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di quell’Amor
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che nel tuo grembo porto’ alla Vita
 +
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‘ch’io possa far del mondo
 +
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cosa infinita”
 +
 +
 +
 +
'''LA CRISI'''
 +
 +
''Di Antonio Caterina''
 +
 +
 +
La crisi arriva in tutti i sensi
 +
 +
e in tutti i campi, lotte dure,
 +
 +
difficili,complicate,qui
 +
 +
ce solo gente invidiosa, ruffiana,
 +
 +
pettegola.
 +
 +
La crisi ci aspetta nell'angolo,
 +
 +
ma ce la farò, la crisi
 +
 +
si vede sui volti, negli occhi
 +
 +
delle persone.
 +
 +
Abbiamo bisogno di svago,
 +
 +
nella vita non bisogna
 +
 +
perdersi nulla.
 +
 +
Voliamo via di qua
 +
 +
la cultura è diventata un
 +
 +
business dove vanno avanti
 +
 +
sempre e solo le solite facce,
 +
 +
persone, personaggi, lecchini,
 +
 +
raccomandati.
 +
 +
Non voglio cibarmi più
 +
 +
di questa vita senza qualità
 +
 +
stacchiamo questa spina.
 +
 +
Non bisogna discriminare nessuno
 +
 +
in tutti i sensi e in tutti i
 +
 +
campi, bisogna essere umili.
 +
 +
Mai dire parole al vento,
 +
 +
qui ci stanno rubando i nostri
 +
 +
diritti, la nostra dignità,
 +
 +
stiamo nella merda, ma a nessuno
 +
 +
frega niente.
 +
 +
Le cose bisogna dirle sempre
 +
 +
e in faccia, mai nasconderle,
 +
 +
o tenersele dentro.
 +
 +
Che senso ha questo sole
 +
 +
al tramonto?
 +
 +
 +
 +
'''NUOVI PAZZI'''
 +
 +
''Di Chantal Mazzacco''
 +
 +
 +
Ecco lo sapevo !
 +
 +
Non ne posso più di informazioni,
 +
 +
di bollettini di morte,
 +
 +
di quella mascherina per poter uscire,
 +
 +
dei guanti, e del  terrore silenzioso
 +
 +
delle strade, senza allegria
 +
 +
schivando i possibili untori
 +
 +
tra gli scaffali di un supermercato,
 +
 +
dimenticando di guardare
 +
 +
negli occhi e leggere quello
 +
 +
che la bocca non dice,
 +
 +
non riconoscendo molte volte
 +
 +
le persone amiche…mascherate.
 +
 +
Ecco, io non resisto, dopo un mese di clausura
 +
 +
Di brutti pensieri e andare nel panico
 +
 +
completo per due linee di febbre.
 +
 +
Postiamo foto di gioventù,
 +
 +
come dovessimo scorrere la nostra vita
 +
 +
facendo presto…che non c’è più tempo.
 +
 +
E quest’ombra di morte che si allunga,
 +
 +
nel silenzio degli ubbidienti,
 +
 +
uccide più del virus….
 +
 +
Diventeremo forse dei deboli sopravvissuti
 +
 +
o dei nuovi pazzi da manicomio!
 +
 +
 +
 +
'''LA PANDEMIA'''
 +
 +
''Di Salvatore Mancuso''
 +
 +
 +
E' colpito
 +
 +
il genere umano,
 +
 +
non
 +
 +
il cinese
 +
 +
o il coreano,
 +
 +
l'inglese
 +
 +
o l'italiano,
 +
 +
il canadese
 +
 +
o l'americano,
 +
 +
il tedesco
 +
 +
o il francese,
 +
 +
il belga
 +
 +
o l'olandese,
 +
 +
lo spagnolo
 +
 +
o il portoghese,
 +
 +
il greco
 +
 +
o l'albanese,
 +
 +
il rumeno
 +
 +
o lo svedese,
 +
 +
il russo
 +
 +
o l'indiano,
 +
 +
il turco
 +
 +
o l'afgano,
 +
 +
il giapponese
 +
 +
o l'australiano,
 +
 +
l'argentino
 +
 +
o il brasiliano,
 +
 +
l'arabo
 +
 +
o l'africano:
 +
 +
il paese vicino
 +
 +
ed il paese lontano
 +
 +
devono darsi una mano,
 +
 +
per fronteggiare
 +
 +
l'attacco letale
 +
 +
del novello leviatano.
 +
 +
 +
 +
'''PANDEMIA'''
 +
 +
''Di Franco Pastore''
 +
 +
 +
Ritorna l’ansia degli anni di guerra?
 +
 +
dolore sparso in tutta la terra.
 +
 +
Il mostro infuria, con forza immane,
 +
 +
la crudeltà è quasi umana.
 +
 +
 +
I giorni passano, fugge la vita,
 +
 +
ricerchi un senso nell’attesa infinita,
 +
 +
ti aggrappi al nulla, alle cose più strane:
 +
 +
in fondo al vicolo, abbaia un cane.
 +
 +
 +
Se esco fuori, sul mio balcone,
 +
 +
mi guardo il mare della canzone:
 +
 +
è ancora bello, pur da lontano,
 +
 +
è l’infinito in un palmo di mano.
 +
 +
 +
Su di una pianta vedo dei fiori,
 +
 +
son tutti bianchi, sembrano cuori,
 +
 +
penso alla vita, a cjò ch’è andato,
 +
 +
anche stanotte non ho sognato.
 +
 +
 +
Come un fantasma, in una nube d’estate,
 +
 +
ritornerei in grembo a mia madre,
 +
 +
per rinascere ancora, in una nuova aurora,
 +
 +
in un mondo diverso, come quello d’allora.
 +
 +
 +
 +
'''C’E’ ANCORA SPERANZA'''
 +
 +
''Di Monica Baldini''
 +
 +
 +
Eccoci mondo.
 +
 +
Siamo atterriti, isolati,
 +
 +
imbrattati di un tempo claustrale
 +
 +
e privati del contatto.
 +
 +
Siamo sempre noi, gli
 +
 +
umani di ieri che guardavano
 +
 +
alla luna e parlavano alle stelle.
 +
 +
Gli stessi che veloci
 +
 +
fagocitavano giornate
 +
 +
e a cui tutto era dovuto
 +
 +
e scontato.
 +
 +
Gli umani che con la tecnologia
 +
 +
arrivavano ovunque
 +
 +
e hanno abbattuto frontiere.
 +
 +
Gli stessi che ora soffrono
 +
 +
il loro progresso.
 +
 +
Evidente, c’è qualcosa che non va.
 +
 +
 +
C’è.
 +
 +
C’è uno strano meccanismo
 +
 +
che l’inginocchia
 +
 +
senza scampo, dall’inizio dei giorni
 +
 +
allo scorrere delle stagioni
 +
 +
d’ora, prima d’ora.
 +
 +
Come una mantide,
 +
 +
una carestia,
 +
 +
una schiavitù da una male o l’altro.
 +
 +
2020: eccoci mondo il virus
 +
 +
declamato in Cina e poi imperversato
 +
 +
senza briglie, come un cavallo
 +
 +
per l’Europa ed è furente pandemia.
 +
 +
 +
D’altronde c’è un buon profumo
 +
 +
nell’aria,
 +
 +
un dolce agreste
 +
 +
tra le vie nei passi felpati
 +
 +
di stretta necessità,
 +
 +
un cado di lode
 +
 +
che si innalza dai
 +
 +
becchi gialli dei merli,
 +
 +
sui tetti come spie
 +
 +
e guardiani a padroneggiare
 +
 +
e poi giù in picchiata
 +
 +
in meandri di volo.
 +
 +
Un azzurro che si spalanca
 +
 +
dalle finestre, aperte sulla vita
 +
 +
che scorre e insegna.
 +
 +
C’è una sagoma che nella penombra
 +
 +
della sera si scorge.
 +
 +
C’è la mascherina
 +
 +
che diviene filtro per
 +
 +
l’ossigeno puro
 +
 +
e le autocertificazioni per fare spesa.
 +
 +
La zona rossa, i decreti, i divieti, la sospensione.
 +
 +
L’esilio in casa.
 +
 +
 +
C’è un pensiero, una riflessione.
 +
 +
La lista delle cose
 +
 +
avanzate da fare come
 +
 +
su un piatto non consumato.
 +
 +
C’è un Dio che chiama
 +
 +
forte, lento all’ira
 +
 +
che si compiace di mostrare
 +
 +
la Sua Misericordia.
 +
 +
C’è un Dio fuori la finestra
 +
 +
dentro di noi, nel cuore.
 +
 +
C’è la Messa da ripristinare.
 +
 +
 +
C’è la bellezza che fiorisce,
 +
 +
l’Italia che si unisce,
 +
 +
l’immaginazione, la speranza,
 +
 +
i medici, gli infermieri, i volontari,
 +
 +
la gentilezza, ci sono i fiori
 +
 +
da innaffiare in un bagno di perdono
 +
 +
verso noi per un domani migliore.
 +
 +
C’è il sogno da ravvivare,
 +
 +
inverdire le parole
 +
 +
restituendoci gli accenti,
 +
 +
i colori, l’arte, la poesia
 +
 +
le matite per il viaggio
 +
 +
della vita da far continuare.
 +
 +
 +
C’è chi in prima linea
 +
 +
non si è fermato,
 +
 +
chi ha dato tutto quello che poteva
 +
 +
chi ha disegnato
 +
 +
la solidarietà nella sua vita,
 +
 +
chi è stato salvezza,
 +
 +
chi si è donato
 +
 +
osservando piena fedeltà
 +
 +
alla sua missione.
 +
 +
C’è chi c’è stato
 +
 +
in pieno e completamente.
 +
 +
C’è speranza, ancora!
 +
 +
 +
Sappia il domani
 +
 +
allora, che l’oggi si è imbruttito,
 +
 +
ed è stato mal menato
 +
 +
ma comprenda il suo peso e se lo
 +
 +
sollevi come le frasi fanno tra loro.
 +
 +
Si asciugano, si collegano, vanno avanti
 +
 +
le frasi, nei testi e nei versi,
 +
 +
nei racconti ad altro finale
 +
 +
e non più, indietreggiano in incavi,
 +
 +
fosse caduche
 +
 +
ed orribili, morti solitarie.
 +
 +
Sappia il domani,
 +
 +
il mondo e l’uomo
 +
 +
di domani, che alla
 +
 +
sofferenza si è contrapposta
 +
 +
la speranza per la tenacia
 +
 +
e la solidarietà.
 +
 +
Sappia ricordarselo e
 +
 +
farselo da monito e conio.
 +
 +
 +
 +
'''UNA QUARANTENA SENZA FINE'''
 +
 +
''Di Biagio Nardoia''
 +
 +
 +
Le ali brillano d’argento
 +
 +
della rondine sospesa
 +
 +
fra cielo e sole
 +
 +
e resto incantato
 +
 +
dei suoi volteggi
 +
 +
mentre dalla finestra
 +
 +
aria di primavera
 +
 +
invade la cameretta
 +
 +
distogliendomi
 +
 +
dal martellar della televisione
 +
 +
che mi tiene compagnia
 +
 +
in una quarantena senza fine
 +
 +
 +
 +
'''I NOSTRI ANGELI'''
 +
 +
''Di Lara Tasillo''
 +
 +
 +
A Voi dedico un grazie speciale,
 +
 +
Miei nobili eroi dal cuore leale.
 +
 +
Grande ruolo ha la Vostra missione
 +
 +
a cui vi dedicate con passione.
 +
 +
Costanza e coraggio ci son con Voi,
 +
 +
ma soli non siete, ci siam anche noi!
 +
 +
Insieme vinceremo la battaglia,
 +
 +
La speranza ogni male sbaraglia.
 +
 +
 +
 +
'''AI MEDICI'''
 +
 +
''Di Stefano Salvatore''
 +
 +
 +
In una Guerra non ci sono mai         
 +
 +
vincitori né vinti;     
 +
 +
la libertà
 +
 +
è un'intima lite, e a combatterla
 +
 +
si porta dietro vittime...
 +
 +
e nella propria solitudine
 +
 +
ormai che tutto sia soltanto musica
 +
 +
nera avvertita come in disaccordo,
 +
 +
i medici diventano la scorta
 +
 +
o l'ultima carezza
 +
 +
o quel ricordo
 +
 +
quando dopo venga la cara morte...
 +
 +
 +
 +
'''PER GLI OPEROSI IN PRIMA LINEA'''
 +
 +
''Di Vincenzo Patierno''
 +
 +
 +
Per gli operosi in prima linea
 +
 +
Privi di superpoteri
 +
 +
in campo sono scesi;
 +
 +
l’arma che brandiscono
 +
 +
è l’immensa dedizione
 +
 +
e sul cuor e sulla cute
 +
 +
segni di battaglia hanno inciso…
 +
 +
 +
 +
'''ALTRI SOGNI DI GLORIA'''
 +
 +
''di Giuseppe Gambini''
 +
 +
 +
Pesante e greve fu la lunga attesa
 +
 +
trepidi aspettando le ore passare,
 +
 +
la rea sorte ubriaca se la rideva
 +
 +
vedendo l'uomo abbattuto e dolente.
 +
 +
Da altri passati arrivavano canti
 +
 +
e suoni, per accompagnare morte
 +
 +
e dolore mentre tristi andavano
 +
 +
su carri bellici all'ultimo campo.
 +
 +
Da pareti di casa trasudava
 +
 +
il muto silenzio triste e trafitto
 +
 +
da mugugni, tra dubbi ed incertezze,
 +
 +
invocando Dio e la speranza cieca.
 +
 +
Solo strade vuote e città deserte
 +
 +
attraversate dal nemico fantasma,
 +
 +
strage faceva di gente innocente
 +
 +
senza'alcun pudore, senza pietà.
 +
 +
La gente si chiedeva del domani
 +
 +
per sapere quando uscire di casa,
 +
 +
la vita s'era fermata, ma il tempo
 +
 +
correva con la solita cadenza.
 +
 +
Anche il sole al tramonto mogio andava
 +
 +
rosso di vergogna, incredulo e ignaro
 +
 +
quando avrebbe potuto dare all'uomo
 +
 +
l'atteso annuncio della rinascita.
 +
 +
Così il dolore stagnava e plagiava
 +
 +
animi colmi di paure e speranze,
 +
 +
in attesa della nuova alba chiara
 +
 +
che donasse a tutti altri sogni di gloria.
 +
 +
 +
 +
'''BIANCO'''
 +
 +
''Di Ilaria De Stefano''
 +
 +
 +
Ad un tratto tutto e' cambiato,
 +
 +
la nostra vita ha cambiato direzione, colore, sapore,abitudini e priorità.
 +
 +
Se potessi disegnare  la vita adesso sarebbe tutta bianca,
 +
 +
bianca come i muri di un ospedale,
 +
 +
bianca come i camici di medici ed infermieri,
 +
 +
bianca come ognuno di noi che oggi indossa le mascherine,
 +
 +
bianca come le anime innocenti che sono volate via come colombe al tramonto.
 +
 +
Bianco cristallo come le lacrime che non potranno mai dimenticare e consolare abbastanza.
 +
 +
Bianco e' il colore che cancella tutto ma e' anche il colore bianco di un foglio su cui riscrivere tutto e meglio.
 +
 +
Bianco luce e' il colore di una intuizione, di una scintilla che nasce quando pensavamo fosse
 +
 +
tutto perduto.
 +
 +
Il bianco di un' energica pennellata per dire ricomincio.
 +
 +
Il bianco cancella i sapori, gli umori, le abitudini e le priorità, o almeno li sospende e cerca di reinterpretarli.
 +
 +
Il valore Sacro dello stare insieme ora viene sostituito con un altro Valore "lo stare insieme a Noi stessi".
 +
 +
Fermarci un attimo...
 +
 +
rara ritualità
 +
 +
guardarci dentro ma davvero.
 +
 +
Il  sapore della vita  non è più lo stesso, ha un retrogusto amaro,
 +
 +
siamo sospesi  come astronauti nello Spazio.
 +
 +
Le nostre   vite sono sospese come nei videogiochi,
 +
 +
come  nei film sembra che qualcuno abbia premuto sul tasto: stop!
 +
 +
I rumori della città sono ora più tenui, puliti, nitidi, meno confusi dal traffico e dalle grida quotidiane, lasciano spazio quasi al silenzio,
 +
 +
solo si ode la Natura parlare delicatamente:
 +
 +
Il fruscio degli alberi,
 +
 +
il profumo dei peschi e dei ciliegi,
 +
 +
il cinguettio dei canarini ed il vento che saluta tutti con una fresca carezza.
 +
 +
Sembra che la mascherina,questo strano simbolo del nostro tempo, ci parli e voglia dire:
 +
 +
parla di meno, ascolta di più ,
 +
 +
fai di più, parla meno,
 +
 +
nota di più e godi il silenzio.
 +
 +
Sai la Natura l' ascolto volentieri,
 +
 +
Lei suggerisce note eleganti, leggere e raffinate,
 +
 +
sussurra ma non alza mai la voce.
 +
 +
Fresca, gradevole all'udito e alla vista ci ricorda che Lei c'è.
 +
 +
Ma i nostri eroi della TV dove sono?
 +
 +
Sono a casa in pantofole, sospesi come noi.
 +
 +
E ti accorgi allora che i veri eroi non sono dei giganti,
 +
 +
non sono perfetti e blasonati,
 +
 +
non sono dei super eroi
 +
 +
ma  sono esseri umani come noi,
 +
 +
pieni di paure e  fragilità ma determinati nella loro missione,
 +
 +
imperfetti ma in prima linea non solo nelle  corsie di un ospedale.
 +
 +
Perché il tuo Angelo lo puoi incontrare ovunque, anche alla fermata del tram,
 +
 +
potrà sembrarti stanco, pensieroso, un po' sgualcito
 +
 +
ma sempre in prima linea nella vita,
 +
 +
per fare del bene come lui può e sa fare.
 +
 +
Gli Eroi sono  Angeli bianchi che profumano di Bontà, Coraggio ed Altruismo.
 +
 +
 +
 +
'''DITTICO SUL COVID'''
 +
 +
''Di Izabella Teresa Kostka''
 +
 +
 +
l
 +
 +
La follia collettiva infetta le viscere
 +
 +
mette una maschera sulla coscienza,
 +
 +
la psicosi non può essere disinfettata
 +
 +
è come un virus che travolge la mente.
 +
 +
 +
Restiamo umani,
 +
 +
non siamo burattini telecomandati.
 +
 +
 +
ll
 +
 +
Il semaforo rosso per la vita
 +
 +
l’ultimo respiro
 +
 +
recintato con la corona di spine,
 +
 +
 +
Virus è come le manette
 +
 +
che incatenano i polmoni,
 +
 +
ci condanna all’apnea
 +
 +
dal sapore della paura.
 +
 +
 +
 +
'''NON C’E’ TEMPO PER RIPOSARE'''
 +
 +
''Di Ciro Todisco''
 +
 +
 +
Non poss'io riposare
 +
 +
in quest'infide paludi
 +
 +
ove il morbo
 +
 +
come di celate sabbie mobili
 +
 +
tira giù ad annegare
 +
 +
ignari passanti
 +
 +
dell’italico suolo.
 +
 +
 +
Di mani protese
 +
 +
ne afferro i polsi
 +
 +
per riportare nei loro corpi
 +
 +
l'umano respiro.
 +
 +
 +
Delegare ad altri non posso
 +
 +
il compito mio particolare.
 +
 +
Quante mani!!!
 +
 +
Quanti polsi ho da afferrare!!!
 +
 +
 +
Intrisa è la maschera
 +
 +
dal caldo mio sudore;
 +
 +
dei guanti il lattice
 +
 +
con la mia pelle
 +
 +
già si fonde.
 +
 +
 +
“ Dove sei, oh Cristo?”
 +
 +
mi vien da gridare;
 +
 +
come Dio vorrei
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nel corpo altrui
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vita alitare.
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Ad altri ho consegnato
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il mio riposo
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perché
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non poss'io fermarmi
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in quest'infide paludi.
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'''UNA CANZONE TRISTE'''
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''Di Fabrizio Sani''
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Mia nonna è il dipinto di mia nonna.
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Mia nonna è l’inquilina di mia nonna.
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Per me era il volto della domenica mattina
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e qualche nascita e qualche morte e qualche eternità
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che rotolavano dentro le rughe di un paese
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senza spingersi mai oltre la vecchia chiesa.
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Mia nonna si avvicina lentamente,
 +
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molto più lentamente di ogni altra volta.
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Mia nonna è il male minore di mia nonna.
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Mia nonna mi mette una mano sulla spalla
 +
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e i capelli smorzano la carezza che dona.
 +
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Mia nonna è quel gesto obliquo con cui le tengo la testa
 +
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e ci insegna che niente dà più intimità della sofferenza.
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Si ricorda quella canzone triste,
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dice che fa: na na-na-na-na na na.
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Per la prima volta in una vita intera
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le sorrido per davvero.
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'''LA PRIMAVERA'''
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''Di Patrizia Secondi''
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Bussa alla mia porta la primavera.
 +
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Ed aspetta in silenzio.
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E’ paziente.
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E dolce.
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Come le gocce di rugiada
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che sfiorano le viole.
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C’è l’armonia intorno delle piccole cose
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che scaldano il mio cuore.
 +
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 +
'''UNA POESIA PER CHI È IN PRIMA LINEA'''
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''Di Antonello Vanni''
 +
 +
 +
Quando incastrati in un tempo ricolmo d'incertezza e di timore
 +
 +
scrutando in fondo al tunnel alla ricerca di un timido bagliore,
 +
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ecco sullo sfondo quel che fa cornice.
 +
 +
Son Angeli diversi in lindo e bianco camice.
 +
 +
Non hanno ali loro, son medici e infermieri,
 +
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quelli che ci restituiscono i domani,
 +
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lasciando sì alle spalle, i troppo bui ieri...
 +
 +
 +
'''A MEDICI ED INFERMIERI'''
 +
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''Di Gabriella Paci''
 +
 +
 +
Braccati dalla paura,restiamo nella tana
 +
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dell’attesa  nella sospensione della vita
 +
 +
A tanti, non è dato neppure tanto…
 +
 +
 +
Sono  astronauti di terra spinti a
 +
 +
combattere su un pianeta sconosciuto:
 +
 +
hanno l’arma dell’altruismo che li rende
 +
 +
coraggiosi e forti anche se il piede cede
 +
 +
e violento è l’attacco. Non c’è tempo per
 +
 +
la  stanchezza e il timore che mordono
 +
 +
corpo e cuore ma solo per qualche lacrima
 +
 +
dietro lo schermo su mani tese a dire l’addio.
 +
 +
 +
Sono angeli  di terra chiamati eroi: non
 +
 +
hanno onori e neppure medaglie ,il loro
 +
 +
nome è confuso tra tanti …
 +
 +
 +
A tanti, invisibili e alati guerrieri
 +
 +
nelle corsie del dolore e della solitudine
 +
 +
va il merito di esserci stati nei giorni neri;
 +
 +
di averci donato insieme alla lotta per la vita
 +
 +
la pazienza dell’attesa e la speranza
 +
 +
insopprimibile della ripresa.
 +
 +
 +
 +
'''ANGELI CUSTODI'''
 +
 +
''Di Norberto Mazzucchelli''
 +
 +
 +
Combattere il Corona
 +
 +
con la forza dei pensieri
 +
 +
seduto in poltrona
 +
 +
mentre medici e infermieri
 +
 +
si contagiano in trincea …
 +
 +
Che risibile idea!
 +
 +
 +
Eppure vivaddio
 +
 +
voglio dare pure io
 +
 +
un esiguo contributo
 +
 +
e rivolgere un saluto
 +
 +
con i miei versi modesti
 +
 +
a individui come questi:
 +
 +
sanitari e volontari
 +
 +
stanno al fronte senza orari,
 +
 +
commercianti e farmacisti
 +
 +
vigili e carabinieri
 +
 +
anche se coi volti tristi
 +
 +
si sacrificano ai doveri
 +
 +
come autentici prodi,
 +
 +
veri angeli custodi.
 +
 +
Un esercito agguerrito
 +
 +
luminoso come un mito …
 +
 +
Mentre tutto il mondo esplode
 +
 +
per la storica infezione
 +
 +
li promuovo con la lode,
 +
 +
vinto dalla commozione.
 +
 +
 +
===Dediche Poetiche al Personale delle Forze dell’Ordine ed al Personale della Croce Rossa===
 +
 +
 +
'''BUONUMORE'''
 +
 +
''Di Giuseppina Porro''
 +
 +
 +
Il buonumore m'inebria la testa.
 +
 +
Il sole ride e profuma questo dì di festa.
 +
 +
Corre su e giù per nerbi un'energia amplificata e bella allo specchio l'immagine riflessa
 +
 +
mi fa un occhiolino, le piaccio,
 +
 +
non nasconde con me la sua timidezza.
 +
 +
Vago per il vial al pari d'una principessa un amico si inchina un altro riverente mi stringe la mano, io sorrido felice
 +
 +
di ricevere così tanto calore umano
 +
 +
Nella notte mi sento una stella nel cielo che brilla accanto ad un'altra più bella la sua mano che mi sfiora leggera
 +
 +
un brivido freddo sulla mia pelle nera
 +
 +
Chiedo al tempo di bloccar l’ore,
 +
 +
mi pizzico piano per capir se è vera, questa fiaba che dolce mi inebria.
 +
 +
 +
 +
'''LA VITA E' OVUNQUE'''
 +
 +
''Di Leonardo Manetti''
 +
 +
 +
Su un muro
 +
 +
cresce l'erba,
 +
 +
una pietra sull'altra
 +
 +
creano un mosaico
 +
 +
dall'incastro perfetto.
 +
 +
Sotto terra
 +
 +
abita un insetto,
 +
 +
esperto di architettura
 +
 +
costruisce una città
 +
 +
dalla magia geometrica.
 +
 +
Sull'asfalto
 +
 +
nasce un fiore
 +
 +
e tra i grattacieli
 +
 +
un tramonto rosso
 +
 +
colora il cielo.
 +
 +
Nel deserto
 +
 +
vive una pianta,
 +
 +
la sabbia è dipinta
 +
 +
di giallo, bianco,
 +
 +
rosso o nero.
 +
 +
Sui ghiacciai
 +
 +
un batterio respira,
 +
 +
l'acqua è blu
 +
 +
assorbe la luce
 +
 +
degli altri colori.
 +
 +
Negli abissi
 +
 +
nuota un pesce,
 +
 +
il sole non arriva
 +
 +
ma la bioluminescenza
 +
 +
fa i fuochi d'artificio.
 +
 +
 +
 +
'''LA MIA PREGHIERA'''
 +
 +
''Di Patrizia Cavallo''
 +
 +
 +
Abbi cura di te
 +
 +
di ogni tuo singolo granello
 +
 +
sei di polvere d’oro
 +
 +
tu vali un regno.
 +
 +
Insisti nel tuo spazio
 +
 +
come mai è stato,
 +
 +
reinventalo fortezza,
 +
 +
sii soldato.
 +
 +
E, quando avrai voglia,
 +
 +
certo che ne avrai,
 +
 +
di disertare il campo,
 +
 +
apri una finestra per viaggiare
 +
 +
su una nuvola, sai, si può volare!
 +
 +
E, per ricaricare la speranza
 +
 +
cerca un ramo di gemme
 +
 +
ne coglierai tanta.
 +
 +
Abbi cura di te,
 +
 +
non trascurare!
 +
 +
Questa la mia preghiera
 +
 +
che anche tu per me
 +
 +
dovrai pregare.
 +
 +
 +
 +
'''CORONAEROI'''
 +
 +
''Di Cinzia Pachioli''
 +
 +
 +
Gli zoccoli incalzano e la terra trema,
 +
 +
sono uno di loro ed ergerò il poema.
 +
 +
Nelle moderne gesta vedo antichi fasti,
 +
 +
una mascherina non credo basti;
 +
 +
lacrime e sangue scorron nelle vene,
 +
 +
nulla di più  vuoto  di quelle vite piene.
 +
 +
Chiamati a vincere senza vedere cosa,
 +
 +
chiude le bare in cui nessuno riposa,
 +
 +
la gendarmeria le traghetterà lontano,
 +
 +
un pugno di sabbia resterà nella mano;
 +
 +
urla disperate squarciano le stelle,
 +
 +
vite appese come cordicelle.
 +
 +
La paura negli occhi degli operatori,
 +
 +
imprigionata per giorni nei nostri cuori,
 +
 +
lontani dalle case e dalla famiglia,
 +
 +
ma duemila euro nessuno li piglia.
 +
 +
credete non sono più Ercole o Achille ,
 +
 +
gli infermieri di prove ne han superate mille.
 +
 +
I veri eroi di questa nuda guerra,
 +
 +
per accorgersi di noi han dovuto fermare la terra,
 +
 +
così il mio elogio termina in disparte,
 +
 +
a cose finite non rimaneggiate le carte;
 +
 +
del nostro lavoro cercate di carpire ,
 +
 +
la solerzia con cui usiamo agire,
 +
 +
nell'anno del signore duemilaventi ,
 +
 +
fate ammenda di tali eventi.
 +
 +
 +
 +
'''MANI'''
 +
 +
''Di Federica Russo''
 +
 +
 +
Mani che raccolgono altre mani
 +
 +
per far inspirare la vita
 +
 +
espirano così la stanchezza che devasta l’anima.
 +
 +
Mani che credono al futuro
 +
 +
ma che abbracciano il presente
 +
 +
per respirare la vita che scorre.
 +
 +
Mani che si uniscono
 +
 +
e con il loro battito di vento caldo
 +
 +
ridonano aria alla terra che rinasce
 +
 +
a nuova vita.
 +
 +
Quelle mani che raccolgono sorrisi e lacrime
 +
 +
che si donano infinite.
 +
 +
 +
 +
'''IL NOSTRO FUTURO'''
 +
 +
''Di Cesare Nicoletti''
 +
 +
 +
La mia vita scorre sempre uguale a prima
 +
 +
nessuna novità, nessun grande gesto
 +
 +
ma d'improvviso tutto cambia quel clima
 +
 +
tutto diventa incerto, confuso e funesto
 +
 +
 +
la storia di un virus che mette paura
 +
 +
all'uomo, alla società e al mondo intero
 +
 +
e ci troviamo dentro questa sventura
 +
 +
dall'oggi al domani come un prigioniero
 +
 +
 +
che cerca di capire cosa ha sbagliato
 +
 +
s'interroga, si sdegna ma non riesce
 +
 +
a farsi un'idea e sta rassegnato
 +
 +
e allora in questo stato l'ansia si accresce
 +
 +
 +
Eppur tra la sfortuna di questo caso
 +
 +
il cuore grande degli italiani ama
 +
 +
soffre la reclusione ma persuaso
 +
 +
che tutto finirà come in una trama
 +
 +
 +
Popolo di eroi, di santi e di poeti
 +
 +
popolo di artisti e di navigatorio
 +
 +
dimostra nobiltà e gesti concreti
 +
 +
sceglie la fratellanza senza clamori
 +
 +
 +
e ogni giorno vive, soffre e spera
 +
 +
in solidarietà, senza confini
 +
 +
dal capo dello stato all'infermiera
 +
 +
tutti collaborano e sono affini
 +
 +
 +
Sarebbe troppo lungo scrivere i nomi
 +
 +
di uomini e di donne, di nuovi eroi
 +
 +
c'oggi fanno l'Italia, hanno i diplomi
 +
 +
di ambasciatori dell'amore, dei suoi
 +
 +
 +
tanti sacrifici per il nostro bene
 +
 +
per questa umanità che sembra aver perso
 +
 +
il senso della ragione, come un gene
 +
 +
impazzito che ammorba l'universo
 +
 +
 +
Se l'uomo ha smarrito il suo divin lume
 +
 +
dobbiamo ringraziare i nostri eroi
 +
 +
e questi eventi che sono come un nume
 +
 +
per ritornare ai veri valori, a noi,
 +
 +
 +
all'essenza che siamo, alla verità
 +
 +
dove l'origine, la Luce, Dio Padre
 +
 +
che abbiamo in comune, che è nostro Padre
 +
 +
ci ha reso fratelli e sorelle e sarà
 +
 +
il futuro eccelso dell'umanità
 +
 +
 +
'''L’INCERTEZZA DEL DOMANI'''
 +
 +
''Di Beatrice Mihaela Vieru''
 +
 +
 +
Com’è difficile colmare quel strazio d’incertezza esistenziale,
 +
 +
vedo il silenzio nell’attesa del domani
 +
 +
sento il dolore come i carboni ardenti nel focolaio
 +
 +
tocco le immagini senza sagome
 +
 +
oggi nemmeno il sole sorride come del solito
 +
 +
il cielo triste abbandona le nuvole nelle strade vuote
 +
 +
accompagnano le ceneri sottili nere nei prati aridi
 +
 +
nell’aere quel silenzio taglia le risposte lontane
 +
 +
in lontananza un stormo di uccelli vagabondano
 +
 +
nella profondità della libertà umana,
 +
 +
ora tutto ha un senso adesso
 +
 +
la paura è diventata la nostra pelle
 +
 +
lottando con l’incapacità del viver sereni
 +
 +
l’unica strada possibile è l’amore Divino 
 +
 +
che ci farà ricominciare
 +
 +
 +
 +
'''RISVEGLIO DEL 2020 E DOMANI'''
 +
 +
''Di Sandro Perillo''
 +
 +
 +
E’ arrivata la sera,
 +
 +
tra poco l’oscurità
 +
 +
spegnerà le delusioni
 +
 +
che mi soffocano.
 +
 +
 +
Amarezze mai assopite
 +
 +
per non aver saputo amare
 +
 +
e non solo dare.
 +
 +
 +
Ora è tardi,
 +
 +
raccolgo gli ultimi stracci
 +
 +
di questa vita frammentata
 +
 +
in un doloroso silenzio di echi.
 +
 +
 +
Domani, un ricordo, forse,
 +
 +
resterà nei pensieri distratti
 +
 +
che presto svanirà nel quotidiano.
 +
 +
 +
La vita, la morte
 +
 +
un unico insieme
 +
 +
di invisibili algoritmi
 +
 +
oscuri e incomprensibili.
 +
 +
 +
 +
'''L’EROE, IL CAVALIERE ERRANTE'''
 +
 +
''Di Armando Maiolica''
 +
 +
 +
Ho paura, ho tanta paura!
 +
 +
Nei tuoi occhi questo ho letto
 +
 +
se pur di tal patema nulla dici
 +
 +
tanto da sembrar disinvolto.
 +
 +
E’ una dolorosa e celata angoscia
 +
 +
quella che ti opprime
 +
 +
nel mentre cerchi di salvar
 +
 +
chi dal male è stato preso.
 +
 +
La paura che ti prende
 +
 +
è perché a lottar ti trovi
 +
 +
contro un male oscuro,
 +
 +
contro un essere invisibile,
 +
 +
nemico perverso e spietato,
 +
 +
che chiunque può colpire
 +
 +
come ha fatto con chi lo
 +
 +
con tanto amor stai curando.
 +
 +
Però proprio la paura,
 +
 +
il timor che anche tu
 +
 +
puoi soccombere, perire,
 +
 +
a reagir ti spinge
 +
 +
e ti dà la forza di lottare.
 +
 +
Ti invoglia ad esser presente
 +
 +
in questa trincea desolata
 +
 +
dove una metamorfosi avviene
 +
 +
che la tua paura diventa coraggio
 +
 +
e per quanti ti guardano
 +
 +
non sei più il curatore
 +
 +
ma l’eroe, il cavaliere errante.
 +
 +
 +
 +
'''LA QUARANTENA'''
 +
 +
''Di Antonino Biancorosso''
 +
 +
 +
-Gli occhi chiusi
 +
 +
dentro la tua stanza buia
 +
 +
-L'orecchio ode
 +
 +
il silenzio del tuo cuore
 +
 +
-Fredde le mani
 +
 +
accarezzano il tuo caldo viso
 +
 +
-Il tuo odore di zagara
 +
 +
profuma nel tuo triste sorriso
 +
 +
-In un giorno di sole!
 +
 +
 +
 +
'''PROSERPINA'''
 +
 +
''Di Diego Baldassarre''
 +
 +
 +
Una volta i vecchi giocavano
 +
 +
a carte
 +
 +
al bar: li osservavo
 +
 +
 +
Sono loro che mi guardano
 +
 +
fissando
 +
 +
i punti scuri delle pupille
 +
 +
 +
Parole soffocate
 +
 +
sole
 +
 +
aggrappate al camice verde
 +
 +
 +
Non sapevo
 +
 +
che sarei stata io la Proserpina
 +
 +
che taglia
 +
 +
il capello fatale
 +
 +
 +
 +
'''MARGHERITE DORATE'''
 +
 +
''Di Maria Giovanna Bonaiuti''
 +
 +
I
 +
 +
n quel giorno di febbraio,un raggio di sole coraggioso
 +
 +
Lottava contro una nebbia neghittosa,
 +
 +
che sembrava zucchero filato,
 +
 +
per regalare una piccola carezza di calore
 +
 +
ai cuori ingrigiti dalla solitudine.
 +
 +
Camminavo irrilevante,
 +
 +
lungo la via della mia melanconia irriverente,
 +
 +
quando l’ho vista,
 +
 +
abbandonata nel suo vaso striminzito,
 +
 +
con le sue foglie rinsecchite,
 +
 +
ma con una speranzosa macchia di verde.
 +
 +
L’ho portata nel mio balcone,
 +
 +
tra le mie piante senza nome,
 +
 +
i cui semi senza nome  ,
 +
 +
sono stati trasportati dal vento
 +
 +
sfuggendo a terre inospitale.
 +
 +
Ora la sto guardando,
 +
 +
e vedo una nuvola di sorridenti margherite dorate,
 +
 +
immerse nella gioia di foglie splendenti.
 +
 +
Intorno a lei si affollano i miei amici passerotti,
 +
 +
per farle compagnia.
 +
 +
Così mi accorgo
 +
 +
Che basta una carezza ,
 +
 +
come un piccolo gesto di gioia,
 +
 +
per ridare un soffio di speranza
 +
 +
al silenzio delle anime abbandonate nell’indifferenza .
 +
 +
anche il mio cuore si accorge,
 +
 +
che quel guizzo di luce nell’inverno inospitale,
 +
 +
era anche per me.
 +
 +
 +
 +
'''TERRA SPACCATA'''
 +
 +
''Di Angela Ladisa''
 +
 +
 +
Il dolore è un terreno arido
 +
 +
che se non viene innaffiato
 +
 +
si indurisce
 +
 +
e ti ritrovi il cuore secco.
 +
 +
E allora io ti dico:
 +
 +
piangi
 +
 +
che le lacrime non cibano il dolore
 +
 +
sono acqua che si insinua
 +
 +
tra le crepe di una terra spaccata.
 +
 +
E allora io ti dico:
 +
 +
piangi
 +
 +
che le lacrime della sofferenza sono capaci di dare la vita anche ai fiori.
 +
 +
E non ti stupire se
 +
 +
tra le crepe della tua terra spaccata
 +
 +
vedrai presto un germoglio
 +
 +
che si aggrappa con forza alla vita
 +
 +
e la inventa da capo.
 +
 +
 +
 +
'''E IN CERTI MOMENTI'''
 +
 +
''Di Ilaria Spes''
 +
 +
 +
E in certi momenti
 +
 +
il silenzio diviene la capsula
 +
 +
che placa la paura
 +
 +
E la distrazione offerta dai fiori
 +
 +
un modo per seguire
 +
 +
un’altra linea del tempo
 +
 +
Così chiedo aiuto all’abete verde
 +
 +
ai rododendri in gemma
 +
 +
persino alla quercia australe
 +
 +
che sola migra in un tempo inverso
 +
 +
Chiedo aiuto alle radici alla linfa
 +
 +
al sangue delle piante
 +
 +
perché sia accolta la nostra pena
 +
 +
nel rifugio della loro carne
 +
 +
 +
 +
'''GLI ANGELI MASCHERATI'''
 +
 +
''Di Franco Calzolari''
 +
 +
 +
Come travolto da folle tornado,
 +
 +
scemar ho visto la luce della vita,
 +
 +
il corpo mio sprofondar nel guado,
 +
 +
l’avventura terrestre ormai finita.
 +
 +
 +
Lontano dalla casa e dagli affetti,
 +
 +
con grande amarezza dentro il cuore,
 +
 +
vedo svanire i sogni e i miei progetti,
 +
 +
mi sento soffocare dal dolore.
 +
 +
 +
Ormai mi arrendo al volere del fato…
 +
 +
Con un sorriso mi porge la mano,
 +
 +
un angelo dal volto mascherato
 +
 +
che sembra giunto da un mondo lontano.
 +
 +
 +
Ora che sono tornato alla vita,
 +
 +
sarà eterna la mia riconoscenza
 +
 +
a questi angeli, di bontà infinita,
 +
 +
che mai l’umanità potrà far senza.
 +
 +
 +
Quando l’epidemia sarà finita,
 +
 +
ritorneremo ancora tutti insieme,
 +
 +
per prati verdi a camminar nel sole,
 +
 +
a vivere le gioie della vita.
 +
 +
 +
 +
'''SOFFERENZA'''
 +
 +
''Di Anna Maria Lavarini''
 +
 +
 +
Si era nascosta la primavera
 +
 +
non sopportava tanta sofferenza.
 +
 +
Non portava con se la sera, tramonti dorati
 +
 +
ma solo un cielo livido e malinconico,
 +
 +
ovattato di nuvole gonfie di lacrime.
 +
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Silenziose e vuote le strade,
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la grande piazza muta e sterile aspettava.
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Avvolto da un sterminato silenzio
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sotto la pioggia camminava solitario
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con passo lento, il grande vecchio bianco
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sembrava portasse sulle spalle,
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tutta la sofferenza del mondo.
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Quella sera dinanzi ad vuoto assoluto,
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per la prima volta, parole e benedizioni
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non sono state rivolte ai soli devoti
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colorati e festanti.
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Brillavano i raggi d’oro del santissimo,
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per la prima volta mai benedizione,
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ha varcato tanti confini  
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per la prima volta
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in questo tempo sospeso
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all’ unisono mai così tanta gente in ascolto
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Sotto la pioggia parole di luce
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per alleviare tanta sofferenza
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Suoni di campane e sirene
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dolore e speranza
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si confondevano con la pioggia.
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'''IN PRIMA LINEA'''
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''Di Simonetta Vacca''
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Il passato è incerto..
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ma il cuore infonde coraggio
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il corpo impettito avanza oltre la linea rossa di confine.
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La mente immagina un futuro agognato.
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Nessuno “eletto”
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Nessun “condannato”
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Torneremo tutti a casa dal fronte insanguinato.
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Nessuna medaglia a testimoniare il
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“dovere”.
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Nessuna corona a indicare “il potere”.
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Solo la vita
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Indomita
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Battagliera
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Sfacciata nel suo incedere
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Baldracca nel suo perire..
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A voi in prima linea l’onore di una magica follia!
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In Italia, nel mondo, nell’intero universo
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E.. così sia.
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 +
'''LA PRIMAVERA SENZA NOI'''
 +
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''Di Anna Costinela Bichis''
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La procesione  quest anno l’hanno fatta solo nei cieli,
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 +
sono tanti i dipartiti
 +
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molte le lacrime versate in silenzio nella terra deserta..
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 +
loro abbracciati
 +
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noi sempre più distanti,
 +
 +
la primavera  è bella più che mai ma nessuno a guardarla,  
 +
 +
sono in letargo i monumenti,
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 +
le strade tacciono,
 +
 +
gli uccelli cantano,
 +
 +
gli umani piangono,
 +
 +
le stelle cadono,
 +
 +
le campane annunciano il tempo della sacra ora,
 +
 +
nei luoghi di culto non rumoreggiano preghiere,
 +
 +
si prega ai piedi del letto e si parla spesso con Dio.
 +
 +
Tra blu intenso e tiepido azzuro
 +
 +
sfumano  notte e giorno.
 +
 +
Mai guardai il cielo cosi tante volte
 +
 +
perché schiavo era lo sguardo  sui piedi nel loro cammino
 +
 +
Ora sono immobile,
 +
 +
alzo spesso gli occhi  verso l'infinito, non volano più gli aerei,
 +
 +
solo quelli di soccorso,
 +
 +
l’aria limpida e il cielo sereno sono  il regno degli uccelli,
 +
 +
finalmente liberi di rumori,
 +
 +
inquinamento.
 +
 +
Ho tempo, lo stesso tempo di prima,
 +
 +
ma ora capisco quanto ne ho sprecato.
 +
 +
Avevamo tutto il mondo ma stavamo perdendo noi stessi,
 +
 +
ora parliamo spesso con i muri delle case che ci proteggono.
 +
 +
Sai figlio,
 +
 +
in giro ci sono i supereroi, medici, poliziotti e carabinieri,
 +
 +
quelli che non ci fanno mancare il mangiare, tutti salvano le vite
 +
 +
ci proteggono dai malviventi e spesso  da noi stessi,
 +
 +
in corsia manca il tempo per fermarsi a piangere,
 +
 +
si corre come sui campi di guerra,
 +
 +
i più forti si salvano,
 +
 +
i deboli ti lasciano l’ultimo respiro
 +
 +
da raccontare a madri, padri, figli,
 +
 +
non ce modo per l’ultimo saluto,
 +
 +
le porte degli ospedali sono serrate per non far sfugire il male,
 +
 +
si gioisce per un istante quando qualcuno ce la fa tornare a casa.
 +
 +
I soldati non impugnano armi
 +
 +
ma trasportano feretri, costruiscono ospedali,
 +
 +
non ci sono messe e nemmeno funerali, non ci sono fiori d’addio
 +
 +
e nemmeno croci sotto cui riposare il sonno eterno.
 +
 +
Il mietitore  ha rotto le file  e si è portato via anche gli angeli in camice bianco,
 +
 +
gli angeli in uniforme,
 +
 +
senza pietà e senza distinzione,
 +
 +
lui prende, prende, prende
 +
 +
e non saper quando si fermerà ci logora l’animo, la mente, il corpo.
 +
 +
i preti pregano in solitaria nel chiese vuote di fedeli.
 +
 +
Ci assillano le domande,
 +
 +
ci trafigge la solitudine,
 +
 +
i pensieri in subbuglio,
 +
 +
le mani tremanti,
 +
 +
la voce incerta e fragile dietro ai copri volto.
 +
 +
Ci riconosciamo dalla voce,
 +
 +
dalle movenze,
 +
 +
salutiamo  chiunque passa
 +
 +
per paura di aver saltato il saluto ad un amico,
 +
 +
Vogliamo spesso scappare,
 +
 +
ma non ce luogo sicuro su tutta la terra, restiamo  come sassi che nessun mare si vuol portar via.
 +
 +
Sai figlio, non incolparmi anche se ho colpe,
 +
 +
l'eredità che lascio sono i miei errori e i miei ricordi.
 +
 +
Abbiamo dato troppo spesso tutto per scontato
 +
 +
ed ora, le piccole cose sono diventate bellissime.  
 +
 +
Stiamo rivalutando il concetto di libertà, di amore, di famiglia
 +
 +
e mi chiedo se la felicità avrà fiorito nel cuore di qualcuno
 +
 +
così come miliardi di fiori sono sbocciati in questa primavera di silenzio.
 +
 +
L'ego dei spregevoli ora ha un volto,
 +
 +
i cattivi sono più cattivi,
 +
 +
i buoni fanno la carità,
 +
 +
i poveri insorgono,
 +
 +
i ricchi restano ricchi,
 +
 +
i ladri e i traditori di principi e di beni
 +
 +
si vendono sempre per trenta denari. Piange la dignita dei vecchi mentre chiede da mangiare,
 +
 +
angeli in unifore accorono per aiutare.
 +
 +
Si dice grazie da lontano si saluta con un cenno di capo,
 +
 +
si mandano baci e abbracci virtuali,
 +
 +
altri invece sono indifferenti ignorano la tristezza dei vivi,
 +
 +
la
 +
 +
la fila dei morti in attesa di tombe,
 +
 +
poi ci sono i folli  non curanti del pericolo che incombe.
 +
 +
A Pasqua quest’anno c’era  il sole
 +
 +
ma i nostri sguardi sono ombreggiati dalla paura e dell’incertezza,
 +
 +
risuonano canti dai balconi,
 +
 +
gridi di speranza,
 +
 +
ora crediamo  per davvero nel futuro che ci stava sfuggendo si mano,
 +
 +
credici figlio anche tu,
 +
 +
fai meglio di me,
 +
 +
impara la storia dei tuoi avi che hanno sfiorato l’apocalisse,
 +
 +
non ripetere i nostri errori
 +
 +
e anche se fa male ricorda questo momento di tristezza
 +
 +
e accedi nel tuo cuore una luce per i dipartiti .
 +
 +
Sii felice e migliore di me .
 +
 +
 +
 +
'''OCCHI'''
 +
 +
''Di Elisabeth Gioia Carbone''
 +
 +
 +
Non ti riconosco più,
 +
 +
dietro l'ingombro che siede sopra il tuo volto.
 +
 +
Eppure i tuoi occhi hanno imparato a sorridere,
 +
 +
il loro sorriso l'ho ben colto.
 +
 +
E che differenza fa sapere chi sei,
 +
 +
se non ci si può nemmeno abbracciare.
 +
 +
Eppure i tuoi occhi, segnati da ciò che li circonda,
 +
 +
sanno bene come continuare ad amare.
 +
 +
I pianti di chi non puoi salvare li hai stampati sulla tua veste,
 +
 +
i tuoi occhi ancora non li vedono.
 +
 +
Eppure sei qui davanti a me,
 +
 +
anche se i tuoi pensieri sparsi corrono.
 +
 +
Aspettiamo dunque, lo scorrere di questi giorni funesti.
 +
 +
Che ci sarà il tempo per poter ringraziarti,
 +
 +
anche se non sarà mai abbastanza, per tutto ciò che con i tuoi occhi sgranati, anche oggi calpesti.
 +
 +
 +
 +
'''GIORNI SOSPESI'''
 +
 +
''Di Gabriella Vergnano''
 +
 +
 +
Faccio finta
 +
 +
che le parole
 +
 +
che escono
 +
 +
dalla mia penna
 +
 +
siano quelle
 +
 +
di poco tempo fa
 +
 +
che sembra un secolo
 +
 +
i giorni
 +
 +
erano uguali
 +
 +
con il profumo
 +
 +
di caffè
 +
 +
al mattino
 +
 +
i passi tranquilli
 +
 +
i fiori nascosti.
 +
 +
Chiudo gli occhi
 +
 +
per non vedere
 +
 +
quei corpi sfilare
 +
 +
uno dietro l’altro
 +
 +
visi amati
 +
 +
fino a ieri uomini
 +
 +
come quello
 +
 +
di mio padre
 +
 +
che non vedo
 +
 +
da un mese
 +
 +
da bambina
 +
 +
mi portava
 +
 +
a pescare
 +
 +
Sguardi sbiaditi
 +
 +
aspettano
 +
 +
di rivedere
 +
 +
i giorni di prima
 +
 +
ci inventeremo
 +
 +
nuovi altari
 +
 +
per scambiarci
 +
 +
abbracci da lontano
 +
 +
vicini avremo
 +
 +
paura
 +
 +
e gli uccelli
 +
 +
volano allegri
 +
 +
per ricordarci
 +
 +
che è già primavera
 +
 +
 +
 +
'''ODE ALLA TECNOLOGIA'''
 +
 +
''Di Marisa Amadio''
 +
 +
 +
Lode alla tecnologia
 +
 +
che ci rende liberi nella prigionia
 +
 +
in questo loop temporale
 +
 +
in cui ogni giorno è uguale.
 +
 +
 +
E il sole, obsoleto orologio, ritorna
 +
 +
a scandire il tempo del giorno
 +
 +
dal suo levare sino al suo tramonto.
 +
 +
 +
Sempre in contatto
 +
 +
è la parola d'ordine del coatto
 +
 +
nella cella dorata del caso
 +
 +
che piange addosso al recluso.
 +
 +
 +
Ma che benedizione e che pazzia
 +
 +
lode a te oh tecnologia
 +
 +
che ci illudi d'esser vivi per sacra egemonia
 +
 +
in questa collegiale follia.
 +
 +
 +
 +
'''CE LA FAREMO'''
 +
 +
''Di Anna Maria Brughitta''
 +
 +
 +
Saranno attimi di vita vissuta
 +
 +
che riaffioreranno lentamente
 +
 +
nelle pagine di un libro
 +
 +
trascritte minuziosamente.
 +
 +
Fiori come segnalibro,
 +
 +
che separano quei momenti
 +
 +
racchiudendo i pensieri...
 +
 +
segnando sensazioni ed emozioni
 +
 +
che il cuore rivivrà in eterno.
 +
 +
Dove la primavera dirompe
 +
 +
con i raggi del sole
 +
 +
ed esce fuori con tutto il suo splendore!
 +
 +
Il suo calore,
 +
 +
sarà l’unica cosa che segnerà
 +
 +
dopo tutto questo terrore
 +
 +
la fine di quest’ incubo…
 +
 +
e resterà indelebile
 +
 +
nelle pagine della vita.
 +
 +
Il silenzio delle vie,
 +
 +
dove nessuno sfiora nessuno,
 +
 +
mentre le persone guardinghe
 +
 +
con mascherine e guanti
 +
 +
la distanza cercano di rispettare
 +
 +
lunghe file ovunque.
 +
 +
Il panorama è surreale.
 +
 +
Tutto è surreale.
 +
 +
Questo silenzio è surreale…
 +
 +
ma non è solo assenza di rumore
 +
 +
ma sofferenza nei cuori.
 +
 +
Ti è mancato un abbraccio…
 +
 +
un bacio…
 +
 +
una carezza…
 +
 +
una stretta di mano
 +
 +
che prima potevi dare.
 +
 +
Tutto ci è impedito…
 +
 +
finché questo ospite non gradito
 +
 +
non sarà sconfitto.
 +
 +
Negli ospedali lottano i nostri eroi…
 +
 +
Uomini dal valore
 +
 +
non sempre riconosciuto
 +
 +
ma loro un grande contributo
 +
 +
al paese hanno sempre dato.
 +
 +
Stremati per le lunghe ore ininterrotte,
 +
 +
e amareggiati per la tristezza
 +
 +
che hanno dovuto vedere,
 +
 +
nei volti delle persone che muoiono sole,
 +
 +
senza il conforto e l’ultimo saluto
 +
 +
delle persone a loro care!
 +
 +
Per loro una carezza
 +
 +
e una parola di conforto
 +
 +
mai è venuta a mancare.
 +
 +
È doveroso un grazie dover dire!
 +
 +
Assieme ce la faremo
 +
 +
Io resto a casa…
 +
 +
 +
 +
'''MANI INTRECCIATE'''
 +
 +
''Di Aurora Cantini''
 +
 +
 +
Mani intrecciate
 +
 +
in questi giorni
 +
 +
di scura tempesta,
 +
 +
mani intrecciate
 +
 +
a creare rami e foglie
 +
 +
per un nido di sguardi,
 +
 +
mani intrecciate
 +
 +
intorno a occhi lucenti di domande,
 +
 +
smarriti,
 +
 +
spaesati.
 +
 +
 +
Le mani di una mamma e di un papà
 +
 +
a far da corona e scudo
 +
 +
ai sogni di un bimbo
 +
 +
che attende la primavera
 +
 +
da dietro i vetri di una finestra.
 +
 +
 +
Mani che sorreggono e scaldano,
 +
 +
accarezzano e rialzano...
 +
 +
mani che giocano, scrivono,
 +
 +
impastano, insegnano,
 +
 +
indicano.
 +
 +
 +
Mani grandi come ali,
 +
 +
a cui un bimbo può afferrarsi
 +
 +
per raggiungere il cielo.
 +
 +
 +
E volare alto,
 +
 +
nel cuore delle nuvole.
 +
 +
 +
E volare alto,
 +
 +
senza paura di cadere.
 +
 +
 +
 +
'''VERRÀ ANCHE L’ALBA'''
 +
 +
''Di Rosanna Peruzzi''
 +
 +
 +
È così buia la sera
 +
 +
con la luce fioca di un corridoio
 +
 +
 +
e una lanterna accesa nel cuore
 +
 +
per non respirare la sconfitta.
 +
 +
 +
È più forte della resa
 +
 +
il coraggio
 +
 +
di chi combatte
 +
 +
 +
mentre molti cadono
 +
 +
in un sonno profondo
 +
 +
che oltrepassa la vita.
 +
 +
 +
Verrà anche l'alba
 +
 +
sgombra da nubi
 +
 +
e potrai guardarti nuovamente
 +
 +
con il viso di ieri
 +
 +
 +
e negli occhi il sorriso
 +
 +
della speranza
 +
 +
mai morta
 +
 +
sotto la maschera…
 +
 +
 +
un sospiro
 +
 +
verde di fili d'erba
 +
 +
nati tra le mani.
 +
 +
 +
 +
'''DOLCE ANGELO MASCHERATO'''
 +
 +
''Di Sergio Camellini''
 +
 +
 +
Voglio,
 +
 +
dico voglio!
 +
 +
Far mia
 +
 +
la tua malinconia
 +
 +
per sentire quello che senti,
 +
 +
provare
 +
 +
le tue emozioni:
 +
 +
vivere i tuoi sentimenti.
 +
 +
 +
Voglio,
 +
 +
dico voglio!
 +
 +
Uscire dal tunnel
 +
 +
della paura,
 +
 +
prendere per mano
 +
 +
la vita,
 +
 +
abbracciare un sogno:
 +
 +
sì, non è finita.
 +
 +
 +
Voglio,
 +
 +
dico voglio!
 +
 +
Giacché l’infinito
 +
 +
verbo dire… si tramuti
 +
 +
nel piacevole verbo fare,
 +
 +
come col tuo operato
 +
 +
a rischio
 +
 +
anche di dolore.
 +
 +
 +
Dolce Angelo mascherato,
 +
 +
grazie
 +
 +
solo per amore.
 +
 +
 +
 +
'''PARIETARIA'''
 +
 +
''Di Domenico Fabris''
 +
 +
 +
Inerpicata e immobile resiste
 +
 +
nel consumato anfratto e dentro al tufo
 +
 +
e calce, fissa di barbe la muraiola
 +
 +
che   aspersi semi   derelitti  al vento
 +
 +
strapparono   l’appiglio a quella sorte
 +
 +
e  il  solo  fato soggiunse  a favorire
 +
 +
seppur l’agreste palmo nel sito mai la pose.
 +
 +
Così codesta vita , con quell’ amara allure,
 +
 +
gretta   s’alligna  alla  materia inerme….
 +
 +
………….. sfuggevolmente viva!
 +
 +
 +
 +
'''IL VENTO SUSSURRA DI NOTTE'''
 +
 +
''Di Sara Acireale''
 +
 +
 +
In questa città invisibile
 +
 +
l’amore diventa remoto
 +
 +
spazio lontano nel tempo
 +
 +
un forte pensiero sfiorito.
 +
 +
Il vento sussurra di notte
 +
 +
e porta ricordi lontani
 +
 +
di cene e risate tra amici
 +
 +
c’è buio e ti cerco nel tempo.
 +
 +
M’appare l’amato tuo volto
 +
 +
penso che sia probabile
 +
 +
trovare il rimedio perfetto
 +
 +
uscire fuori dall’incubo.
 +
 +
Basta soltanto un’emozione
 +
 +
per viaggiare senza una meta
 +
 +
e seduta sul mio divano
 +
 +
sento la musica delle onde.
 +
 +
Il vento della bella estate
 +
 +
porterà ancora tanti abbracci
 +
 +
e il bacio tanto aspettato
 +
 +
con l’amore, sole di vita.
 +
 +
 +
 +
'''HO IMPARATO LA PAZIENZA'''
 +
 +
''Di Salvatore Mancuso''
 +
 +
 +
Ho imparato
 +
 +
la pazienza,
 +
 +
in questo tempo
 +
 +
di penitenza,
 +
 +
la pazienza
 +
 +
dell'operosa attesa
 +
 +
vissuta
 +
 +
nel profondo
 +
 +
della coscienza.
 +
 +
 +
 +
'''IL PENTAGRAMMA'''
 +
 +
''Di Elvira Giordano''
 +
 +
 +
Il mondo è popolato da tante anime,
 +
 +
come il pentagramma è formato da tante note.
 +
 +
Le anime,
 +
 +
come le note,
 +
 +
sono tutte diverse, eppur così simili.
 +
 +
Una singola nota non crea la musica,
 +
 +
ma tutte insieme
 +
 +
possono dare vita
 +
 +
a meravigliose melodie.
 +
 +
Un singolo uomo non può
 +
 +
cambiare il mondo,
 +
 +
ma tutti insieme
 +
 +
possono renderlo migliore.
 +
 +
 +
 +
'''DIETRO QUEL SUONO, MIA MADRE'''
 +
 +
''Di Simona Merlo''
 +
 +
 +
La divisa camuffa i tremiti.
 +
 +
Invisibili entità ladri d'aria minacciano senza invito.
 +
 +
La mascherina trattiene i sorrisi.
 +
 +
Oggi è tranquillo, scrive.
 +
 +
Non come ieri. Chiama tu papà.
 +
 +
La realtà è un intreccio di suoni.
 +
 +
Poi le grida
 +
 +
al telefono.
 +
 +
Trambusto di voci
 +
 +
“Non respira, emergenza”.
 +
 +
La forza è dietro le attese.
 +
 +
Riparte quel mezzo apripista di salvezza
 +
 +
per noi
 +
 +
familiare effetto ansiogeno.
 +
 +
 +
 +
'''ALTA MAREA'''
 +
 +
''Di Nicol Maria Pucci''
 +
 +
 +
Mare grosso
 +
 +
Giornata di tempesta
 +
 +
Accolgo,curo,proteggo
 +
 +
Salvagenti
 +
 +
Scialuppe travolte
 +
 +
sbatacchiate da questa inattesa alta marea
 +
 +
Equipaggio mai stanco
 +
 +
La sua energia contro quella delle profondita'
 +
 +
Tornera'il sereno
 +
 +
Mare calmo
 +
 +
Orizzonti
 +
 +
Calma
 +
 +
 +
 +
'''CREPUSCOLO SERALE'''
 +
 +
''Di Maria Vittoria Spinoso''
 +
 +
 +
Nell’ora che il sole si scolora,
 +
 +
seduta su una sedia a dondolare
 +
 +
nel quadro del mio portico serale
 +
 +
mi sembro fare pace con il mondo.
 +
 +
 +
Lo sguardo mio perduto all’infinito
 +
 +
osservo quelle ombre dei cipressi,
 +
 +
che sembrano allungarsi a dismisura,
 +
 +
segnando più lontana ogni altra via.
 +
 +
 +
Nel cielo tra nuvole increspate
 +
 +
immagino altri volti di viandanti
 +
 +
e la distesa verde d’erba al vento
 +
 +
si lascia ondeggiare come il mare.
 +
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Profumi indefiniti mescolati
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alle narici lascio indovinare;
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non v’è rumore d’ uomo, forse stanco
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si è maturato il tempo al suo riposo.
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Una vecchia richiama il suo micino,
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chiude la porta e recita il suo mantra:
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è l’ ora ormai che volge al suo riposo,
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sperando nel risveglio del domani.
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Restano ai lati come sentinelle,
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due vasi con i fiori di gerani;
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io chiudo intanto lentamente gli occhi
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e sogno l’illusione del domani.
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'''CREDICI'''
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''Di Giuseppina Porro''
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Di parole se ne dicono tante.
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Di battute se ne fanno altrettante.
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I media terrorizzano per fare informazione:
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vende più un morto che la guarigione.
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Ed ora, ancor prima che finisca questa maledizione,
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non sarà il virus la causa della vera depressione.
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Sarà data dall’ansia, e dal panico,
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che salgono, che mettono terrore,
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che han fermato l’economia,
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che han creato la confusione.
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Per ora
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bisogna isolarsi,
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curarsi
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e far prevenzione,
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per portare il male
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ad una controllata estinzione.
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Ma le forzate quarantene e le legali proibizioni non saranno le sole uniche soluzioni.
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Per debellare il male
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si produrranno vaccini
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a difese immunitarie cellulari, ma per l’uomo?
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Per l’essere umano.
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NO!
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Non ci sarà isolamento o medicina ad aprirti la via.
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Solo tu potrai, più di tutti,
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credere in te,
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amrti, sognarti
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e dai...
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Ti Rialzerai!
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'''COME SE FOSSE NORMALE'''
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''Di Carla Sautto Malfatto''
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Come se fosse normale
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ad un metro ti dico coraggio
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al telefono resto a parlare
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che mi manca il tuo abbraccio
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a fare boccacce,
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della pazienza e del buon senso,
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la ricetta della pizza e del pane
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e mi sembra che di pensieri
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così accanto
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non li abbiamo mai avuti.
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Io sono qui
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ancora mamma e ancora bambini,
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la scoperta che si fa seme
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chissà poi se attecchirà
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diventerà cosa nuova
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o rinsecchirà
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nella ripresa normalità
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di un campo duro e non arato.
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Dipende da noi,
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dipende da me e da te
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sono nelle tue mani
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e tu nelle mie,
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basterebbe questo capire
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a smuovere la zolla
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lo è sempre stato
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dimenticato,
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il meglio e il peggio di noi
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ora sotto il sole
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che resta sospeso
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anche di notte
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in un afflato di domani.
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E le mani sono piene
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di baci lanciati.
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Già si chiede
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di non dimenticare.
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'''RIALZIAMOCI'''
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''Di Stephan Ranallo''
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Quando senti il peso sulle spalle,
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d’un destino beffardo che il mondo scorre.
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Mai sentii il bisogno d’ossigeno puro,
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che lenisce in parte dolori di codesto mondo duro.
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Le serrande si abbassano, il silenzio spettrale
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delle città avvolte dalla coperta di solitudine e distanza, e
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restiamo impassibili ed ansiosi sul mondo che
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verrà in vicinanza.
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Esser soli a combattere, su un fronte pandemico
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che ci mette alle corde, ma non è il nostro avere che
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mostra d’esser forte.
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La nostra unità, è quel che definisce il nostro
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esser forti, non vi è altra prova al quale sottoporsi la quale
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esser umanamente colti.
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Cadiamo, e andando a fondo verso certo baratro profondo, è lì
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che la forza troviamo di alzarci sulle nostre gambe
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spazzando via il disastro.
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Il disastro delle nostre anime, la quale tortuosamente vagano
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per il nostro paese in cerca di risposte ai nostri perché.
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Rialzati Italia, rialziamoci italiani,
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non permettiamo che una difficoltà ci metta di spalle al muri,
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ma facciamo in modo di combattere col nostro animo puro.
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Siamo dei grandi, anche se piccole persone che
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combattono il male, ma grandi nel nostro animo, abbiamo
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speranze aldilà più grandi di un mare.
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Rialziamoci, questa è la volta buona, di mostrar al mondo intero
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che essere italiani è molto più importante di ogni sperato sogno
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europeo d’esser all’altezza, di ciò che europei sovrani ci richiedano,
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ma noi siam diversi, nettamente superiori.
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Rialziamoci Italia, tu che patria mia sei,
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i nostri sogni di speranza superano di gran lunga ciò che del male ci fa,
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rialziamoci che di tanto noi siam capaci, e quando raccontar potremo ai nostri posteri,
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racconteremo di come abbiam lottato, lottato per un mondo migliore.
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'''GLI ANGELI VISIBILI'''
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''Di Veruska Vertuani''
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Lasciano la schiena per ultima
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scivolare stanca lungo le pareti di ospedale,
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gli angeli visibili
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per quel modo di camminare
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molto prossimo all'umano
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li distingui sempre, tra rosari e mani giunte
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colorano i muri del blu che hanno imparato
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nei giorni di nuvole più aspre del sale
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e dietro la mascherina
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c'è un lavorìo di terapie dettate
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di fiato senza cibo
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di ore senza un letto
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che ti arriva fino in gola.
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Gli angeli visibili
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non lasciano fiori in camera,
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ti accorgi che ci sono
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dalle arance sopra al tavolo
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e appena sotto a Cristo
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così portano il sole,
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mentre sotto le piume
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accadono le cose più brutte del mondo.
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'''IL MONDO SCIVOLA'''
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''Di Luigi Golinelli''
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Nel mio nulla
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Silenzioso
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Odo bisbigli
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Di paura
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E lontano
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Urla di dolore.
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Resto solo
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Prigioniero delle
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Mie certezze
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Serenità
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Violata da
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Incubi ad
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Occhi aperti
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Drammi su
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Schermi che
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Non si spengono.
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Il mondo scivola
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Sotto i nostri piedi.
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'''IL VIRUS DELLA MORTE LENTA'''
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''Di Salvatore La Moglie''
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Attraverso il filo spinato
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dei pensieri,
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oltrepasso il cerchio di
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morte che il virus incoronato
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sulla testa mi ha piantato,
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e cerco una via d’uscita
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dal tunnel nero che mi
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opprime.
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Sognare ad occhi aperti e
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illudersi ancora è la sola
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strategia che conosco contro
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l’ignoto invisibile nemico
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che tiene a un filo appese
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le nostre vite sospese.
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Solo così, con quest’arma
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incruenta, si potrà battere
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il virus della morte lenta.
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'''UNA NOTTE STRANA'''
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''Di Giuseppe Macrì''
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Sorprende
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Orgogliosamente
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Il mio panorama si oscura
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E non potrei dividere la strada
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Da quelli
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Che mi mi han tolto l'identità.
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Zoppico e senza una gamba
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Resuscito da una tempesta di vino
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Solitario
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Cerco la strada
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Strizzo l'occhio a una donna
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Bella e misteriosa.
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'''RE “VIRUS”'''
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''Di Giovanni De Simone''
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abbiamo incoronato re
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-re del dolore-
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un killer sconosciuto
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che ha esteso
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- in breve tempo-
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la sua egemonia
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in ogni dove
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con terrore e falce
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senza distinzione
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di colore - sesso – età
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e non dà tregua
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continua a martoriare
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e decimare
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i figli di Madre Terra
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ha colorato di nero
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paesi e città
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e nell’assordante silenzio
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si ode in sottofondo
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lo straziante pianto
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per i periti non salutati
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e non accompagnati all’ultima dimora
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lui è forte
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e quelli che lo combattono
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in prima linea
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-il più delle volte-
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con spade di legno
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riescono a strappargli qualche vita
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questi
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più che gli eroi
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sono i martiri
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sono gli angeli
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di quelli che
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non devono combatterlo
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in campo aperto
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ma restando a casa
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senza disattendere il loro dovere
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vogliamo vincere
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re virus?
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combattiamolo tutti uniti
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con le nostre armi
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e con il nostro coraggio

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