La melodia della città sul fiume: differenze tra le versioni

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==Storia==
==Storia==
Benché l'esempio testuale più antico di ci oggi sopravvissuto risalga all'ottavo secolo, proveniente dalle grotte di Mogao<ref>Frankel, 216</ref> iniziando nella poesia della dinastia Liang, lo ci seguì la tradizione dello ''Shijing'' e dello ''yuefu'': questa nuova forma poetica si sviluppò inizialmente da canzoni popolari anonime. Sotto i Tang entrarono in Cina le arie musicali centroasiantiche, su cui si basavano il ritmo e la forma degli ci. Lo sviluppo del genere è legato al commercio sulla Via della seta e all'amore per l'esotismo (grazie ai commerci arrivano nuove stoffe, nuovi materiali, nuova musica). Sebbene il contributo di Li Po sia ricco di dubbi storici, è certo che il poeta Tang Wen Tingyun fu un grande maestro di ci, componendo versi nella sua forma distinta e matura.<ref>Davis, lxvii</ref> Lo ci raggiunse il suo massimo apogeo durante le Cinque dinastie. Uno dei maggiori autori di tale epoca fu [[Li Yu (Tang Meridionali)|Li Yu]], ultimo sovrano dei Tang Meridionali. Tuttavia, la forma di questo genere poetico nella poesia classica cinese è soprattutto associata alla poesia d'epoca Song, durante la quale era la forma poetica più popolare. Fu proprio in questo periodo che lo ci, da forma lirica spontanea, totalmente subordinata alla musica, divenne una forma più letteraria, non più cantata ma solo letta, che trattava anche temi filosofici e politici. Una rifioritura della forma dello ci avvenne durante la fine dei Ming e l'inizio dei Qing: dal punto di vista letterario, i componimenti erano caratterizzati da un'esplorazione delle emozioni connesse all'amore romantico colla sua valorizzazione, spesso nel contesto d'una breve storia poetica narrativa, con uno ci o un gruppo unito di ci all'interno di un'applicazione del ''chuánqí'' in un breve racconto per la poesia.<ref>Zhang, 76-80</ref>
Benché l'esempio testuale più antico di ci oggi sopravvissuto risalga all'ottavo secolo, proveniente dalle grotte di Mogao<ref>Frankel, 216</ref> iniziando nella poesia della dinastia Liang, lo ci seguì la tradizione dello ''Shijing'' e dello ''yuefu'': questa nuova forma poetica si sviluppò inizialmente da canzoni popolari anonime. Sotto i Tang entrarono in Cina le arie musicali centroasiantiche, su cui si basavano il ritmo e la forma degli ci. Lo sviluppo del genere è legato al commercio sulla Via della seta e all'amore per l'esotismo (grazie ai commerci arrivano nuove stoffe, nuovi materiali, nuova musica). Sebbene il contributo di Li Po sia ricco di dubbi storici, è certo che il poeta Tang Wen Tingyun fu un grande maestro di ci, componendo versi nella sua forma distinta e matura.<ref>Davis, lxvii</ref> Lo ci raggiunse il suo massimo apogeo durante le Cinque dinastie. Uno dei maggiori autori di tale epoca fu Li Yu, ultimo sovrano dei Tang Meridionali. Tuttavia, la forma di questo genere poetico nella poesia classica cinese è soprattutto associata alla poesia d'epoca Song, durante la quale era la forma poetica più popolare. Fu proprio in questo periodo che lo ci, da forma lirica spontanea, totalmente subordinata alla musica, divenne una forma più letteraria, non più cantata ma solo letta, che trattava anche temi filosofici e politici. Una rifioritura della forma dello ci avvenne durante la fine dei Ming e l'inizio dei Qing: dal punto di vista letterario, i componimenti erano caratterizzati da un'esplorazione delle emozioni connesse all'amore romantico colla sua valorizzazione, spesso nel contesto d'una breve storia poetica narrativa, con uno ci o un gruppo unito di ci all'interno di un'applicazione del ''chuánqí'' in un breve racconto per la poesia.<ref>Zhang, 76-80</ref>


==Generi==
==Generi==
Le due principali categorie di cí usate nella dinastia Song furono lo ''xiǎolìng'' 小令 (la forma originale, nata prima dei Song) e il ''màncí'' 慢詞 (nato dopo Liu Yong).<br />
Le due principali categorie di cí usate nella dinastia Song furono lo ''xiǎolìng'' 小令 (la forma originale, nata prima dei Song) e il ''màncí'' 慢詞 (nato dopo Liu Yong).<br />
Successivamente, nelle dinastie Ming e Qing, gli cí (chiamati 词牌, ''cípái'') venivano classificati per il numero di caratteri che contenevano. Si chiamava 小令, ''xiǎolìng'', se conteneva meno di 58 caratteri (da 小 ''xiǎo'', piccolo), 中調 ''zhōngdiào'' (da 中 ''zhōng'', metà, intermedio) con 59-90 caratteri e 長調, ''chángdiào'' (da 長 ''cháng'', lungo), con oltre 90 caratteri.<br />
Successivamente, nelle dinastie Ming e Qing, gli cí (chiamati 词牌, ''cípái'') venivano classificati per il numero di caratteri che contenevano. Si chiamava 小令, ''xiǎolìng'', se conteneva meno di 58 caratteri (da 小 ''xiǎo'', piccolo), 中調 ''zhōngdiào'' (da 中 ''zhōng'', metà, intermedio) con 59-90 caratteri e 長調, ''chángdiào'' (da 長 ''cháng'', lungo), con oltre 90 caratteri.<br />
Se lo cí appare in una [[strofa]] è chiamato ''dāndiào'' 單調 (monotono).<br />
Se lo cí appare in una strofa è chiamato ''dāndiào'' 單調 (monotono).<br />
La stragrande maggioranza è in 雙調 ''shuāngdiào'', in due strofe (o 闋 ''què''), con forme metriche pressoché identiche. Ci sono anche rari casi di 三疊 ''sāndié'' e 四疊 ''sìdié'', con tre (三, ''sān'') e quattro (四 ''sì'') 闋 ''què''. Come stile gli cí possono essere classificati come ''wǎnyuē'' 婉約 (liscio e cortese) o ''háofàng'' 豪放 (coraggioso, sfacciato e disinvolto).
La stragrande maggioranza è in 雙調 ''shuāngdiào'', in due strofe (o 闋 ''què''), con forme metriche pressoché identiche. Ci sono anche rari casi di 三疊 ''sāndié'' e 四疊 ''sìdié'', con tre (三, ''sān'') e quattro (四 ''sì'') 闋 ''què''. Come stile gli cí possono essere classificati come ''wǎnyuē'' 婉約 (liscio e cortese) o ''háofàng'' 豪放 (coraggioso, sfacciato e disinvolto).


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La maggior parte degli 词牌 ''cípái'' è costituita da tre caratteri. Il significato letterale è oscuro e difficile da tradurre. Alcuni ''cípái'' provengono da poemi recenti, e alcuni sono chiaramente di origine non-Han (la maggior parte delle canzoni di origine centroasiatica). Alcuni ''cípái'' hanno nomi alternativi, derivanti da alcuni ''cípái'' famosi. Ci sono anche varianti di alcuni ''cípái'', indicati con un prefisso o suffisso.
La maggior parte degli 词牌 ''cípái'' è costituita da tre caratteri. Il significato letterale è oscuro e difficile da tradurre. Alcuni ''cípái'' provengono da poemi recenti, e alcuni sono chiaramente di origine non-Han (la maggior parte delle canzoni di origine centroasiatica). Alcuni ''cípái'' hanno nomi alternativi, derivanti da alcuni ''cípái'' famosi. Ci sono anche varianti di alcuni ''cípái'', indicati con un prefisso o suffisso.


==Esempi==
==[[La melodia della città sul fiume]]==
La melodia della città sul fiume
Sū Shì è uno degli Otto Grandi Maestri della Prosa (古文八大甲 gǔwén bā dàjiǎ)
 
苏轼 Sū Shì è uno degli Otto Grandi Maestri della Prosa (古文八大甲 gǔwén bā dàjiǎ)


Nel titolo di questo Ci, ''La melodia della città sul fiume'' c'è un ''cípái'', seguito dalla prima frase del poema.
Nel titolo di questo Ci, ''La melodia della città sul fiume'' c'è un ''cípái'', seguito dalla prima frase del poema.