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'''Hafez Haidar''' è nato a Baalbeck il 25 maggio 1953.
 
'''Hafez Haidar''' è nato a Baalbeck il 25 maggio 1953.
  
 
Docente, scrittore, traduttore, libanese naturalizzato italiano.
 
Docente, scrittore, traduttore, libanese naturalizzato italiano.
  
Accademico emerito, presidente di diversi comitati per i diritti umani, Cavaliere della Repubblica Italiana e direttore generale internazionale della Camerata dei Poeti di Firenze<ref>[http://www.fattitaliani.it/2017/07/hafez-haidar-candidato-nobel-per-la.html]</ref>, è tra i principali curatori e traduttori in italiano dell'opera di Khalil Gibran.<ref>[http://www.arabafenicenet.it/2009/02/28/hafez-haidar-scrivere-e-un-atto-damore-ogni-libro-e-per-me-come-un-figlio/]</ref> Nel 2017 è candidato al Premio Nobel per la Pace<ref>[https://www.facebook.com/media/set/?set=a.710703589072558.1073742143.343779669098287&type=3]</ref>.
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==Biografia==
 
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Ha studiato Filosofia greca ed araba all’Università di Beirut, si è poi trasferito in Italia dove ha studiato per alcuni mesi all’Università di Perugia e si è laureato all’Università degli studi di Milano in Lettere moderne, specializzandosi in Archivistica, Paleografia e Diplomatica.<ref>[http://www.tracce.org/HafezHaidar.htm]</ref>
 
Ha studiato Filosofia greca ed araba all’Università di Beirut, si è poi trasferito in Italia dove ha studiato per alcuni mesi all’Università di Perugia e si è laureato all’Università degli studi di Milano in Lettere moderne, specializzandosi in Archivistica, Paleografia e Diplomatica.<ref>[http://www.tracce.org/HafezHaidar.htm]</ref>
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*Khalil Gibran, ''Come fiori nella polvere'', Milano, Piemme, 2010.
 
*Khalil Gibran, ''Come fiori nella polvere'', Milano, Piemme, 2010.
 
*Khalil Gibran, ''Donne che urlano senza essere ascoltate'', Reggio Emilia, Imprimatur, 2016.
 
*Khalil Gibran, ''Donne che urlano senza essere ascoltate'', Reggio Emilia, Imprimatur, 2016.
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==Onorificenze==
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Cavaliere Ufficiale della Repubblica<ref>https://www.laprimapagina.it/2022/03/06/hafez-hhafez-haidar-insignito-dellonorificenza-di-ufficiale-al-merito-della-repubblica/?fbclid=IwAR3IA_4BSK9_EokjiRQgcEzMACicO6ZJQVkSCkvmwveEJAgOr3ww86Nee1Y</ref>
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Versione attuale delle 15:50, 21 set 2023

Hafez Haidar è nato a Baalbeck il 25 maggio 1953.

Docente, scrittore, traduttore, libanese naturalizzato italiano.

Accademico emerito, presidente di diversi comitati per i diritti umani.

Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana.

Direttore generale internazionale della Camerata dei Poeti di Firenze[1], è tra i principali curatori e traduttori in italiano dell'opera di Khalil Gibran.[2] Nel 2017 è candidato al Premio Nobel per la Pace[3].

Biografia

Ha studiato Filosofia greca ed araba all’Università di Beirut, si è poi trasferito in Italia dove ha studiato per alcuni mesi all’Università di Perugia e si è laureato all’Università degli studi di Milano in Lettere moderne, specializzandosi in Archivistica, Paleografia e Diplomatica.[4]

Nel 1986 ha abbandonato la carriera diplomatica per dedicarsi all’insegnamento e alla scrittura. È insegnante presso l’Università di Pavia e ha tenuto lezioni anche presso l'Università della Terza Età di Milano e di Cesano Maderno e presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo. Ha pubblicato libri di saggistica e di narrativa, e ha tradotto in italiano diverse opere del poeta Khalil Gibran e in arabo i libri di Oriana Fallaci[5].

Di notevole cura la sua traduzione del 2001 de Le mille e una notte, pubblicata dall'editore Mondadori.[6][7]

Nel 2002 è stato insignito del Premio letterario Basilicata, sezione Letteratura spirituale e Poesia religiosa. Nel 2006 è stato insignito del Premio internazionale Sorrento nel Mondo. Nel 2007 ha ricevuto dalla Regione Puglia il Premio al Dialogo - Tre volte Dio, ed è stato insignito del premio alla carriera Penisola Sorrentina - San Fele d’Oro, sezione Narrativa. Nel corso dello stesso anno, diventa celebre per la frase "Giù il cappuccio!", appellata a un giovane ragazzo di origine etiope. Nel 2008 ha ricevuto il Premio della cultura e narrativa dall’Unione nazionale degli scrittori della Lombardia. Lo stesso anno è stato insignito del prestigioso premio Accademico Cesare Angelini Speciale dell'Università di Pavia. Nel 2009 ha vinto il Premio letterario internazionale Associazione chiese storiche, per la narrativa edita.[8] Nel 2012 ha ottenuto il Premio per la Cultura IPLAC.[9]

Nel 2014 ha ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana per il dialogo tra Oriente e Occidente.[10]

Il suo nome è inserito nel Dizionario comparato delle religioni monoteistiche (Piemme Edizioni) come uno dei maggiori studiosi delle religioni del Libro a livello mondiale.[11]

Nel luglio 2017 ha ricevuto la candidatura per il Premio Nobel per la Pace.

Opere (elenco non esaustivo)

Curatele e traduzioni

  • Khalil Gibran, Le ali spezzate, Milano, BUR Rizzoli, 1993.
  • Abd Allāh ibn al-Muqaffà, Le fiabe arabe, Milano, Rusconi, 1993.
  • Khalil Gibran, Le ninfe della valle, Milano, TEA, 1994.
  • Omar Khayyâm, Quartine, Milano, Rizzoli, 1997
  • Khalil Gibran, La città del mistero, Milano, Mondadori, 1998.
  • Khalil Gibran, Il figlio dei cedri, Milano, Mondadori, 1998.
  • Khalil Gibran, Quando l’amore chiama, seguilo, Milano, Piemme, 1999.
  • Sinbad e il falco sapiente, Milano, Mondadori, 1999.
  • Dove nasce l'amore. 100 racconti per arrivare al cuore, Milano, Piemme, 2001.
  • Le mille e una notte, Milano, Mondadori, 2001.
  • Khalil Gibran, La notte ti parlerò d’amore, Milano, Piemme, 2007.
  • Maometto e i diamanti del Corano. Storie di saggezza e detti del profeta, Milano, Mondadori, 2007.
  • Khalil Gibran, Come fiori nella polvere, Milano, Piemme, 2010.
  • Khalil Gibran, Donne che urlano senza essere ascoltate, Reggio Emilia, Imprimatur, 2016.

Onorificenze

Cavaliere Ufficiale della Repubblica[12]



Note