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Nel 2024 è Membro di Giuria: [[Premio Internazionale di Arte Letteraria Cygnus Aureus]]
 
Nel 2024 è Membro di Giuria: [[Premio Internazionale di Arte Letteraria Cygnus Aureus]]
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Nel 2024 è Membro di Giuria: [[Premio Letterario Internazionale Città di Pontremoli “LA VIA DEI LIBRI”]]
    
==Libri==
 
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*Poesie e un racconto SOSPESI. EDIZIONI SETTEPONTI, 2023. Prefazione di Lia Bronzi.<ref>http://edizionisetteponti.it/prodotto/poesie-e-un-racconto-s-o-s-p-e-s-i-di-giovanni-ronzoni/</ref><ref>https://www.mondadoristore.it/Poesie-racconto-s-s-p-s-i-Giovanni-Ronzoni/eai979128100530/</ref><ref>https://www.lafeltrinelli.it/poesie-racconto-s-o-s-libro-giovanni-ronzoni/e/9791281005303?lgw_code=50948-B9791281005303&awaid=9507&gclid=CjwKCAiAr4GgBhBFEiwAgwORrdiwALwakFTLm3mGiHmNAcaOWw24K89WAxOXxB8JYNuztuJldc9_yhoCf_8QAvD_BwE</ref><br />
 
*Poesie e un racconto SOSPESI. EDIZIONI SETTEPONTI, 2023. Prefazione di Lia Bronzi.<ref>http://edizionisetteponti.it/prodotto/poesie-e-un-racconto-s-o-s-p-e-s-i-di-giovanni-ronzoni/</ref><ref>https://www.mondadoristore.it/Poesie-racconto-s-s-p-s-i-Giovanni-Ronzoni/eai979128100530/</ref><ref>https://www.lafeltrinelli.it/poesie-racconto-s-o-s-libro-giovanni-ronzoni/e/9791281005303?lgw_code=50948-B9791281005303&awaid=9507&gclid=CjwKCAiAr4GgBhBFEiwAgwORrdiwALwakFTLm3mGiHmNAcaOWw24K89WAxOXxB8JYNuztuJldc9_yhoCf_8QAvD_BwE</ref><br />
 
*SUTURE & COSMOS. EDIZIONE SETTEPONTI, 2023. Postfazione di Francesco D'Episcopo.<ref>ISBN 9791281005600</ref>
 
*SUTURE & COSMOS. EDIZIONE SETTEPONTI, 2023. Postfazione di Francesco D'Episcopo.<ref>ISBN 9791281005600</ref>
*FRAMMENTI.EDIZIONE SETTEPONTI, 2024. Postfazione di Francesco D'Episcopo.<ref>MONDADORI:
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*FRAMMENTI. EDIZIONE SETTEPONTI, 2024. Postfazione di Francesco D'Episcopo.<ref>MONDADORI:
 
https://www.mondadoristore.it/Frammenti-Giovanni-Ronzoni/eai979128100566/
 
https://www.mondadoristore.it/Frammenti-Giovanni-Ronzoni/eai979128100566/
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*["Media-Azione" dalla postfazione al libro d'arte SUTURE & COSMOS, Edizione Setteponti, 2023] "Era forse giunto il momento, invocato da me e seguito, con la consueta intelligenza e sensibilità, da Ronzoni, di sfatare, ancora una volta, convenzionali paradigmi e di intromettersi, di interloquire in questo creativo e imprevedibile gioco di specchi, in cui scritture e arti visive ritrovano la loro biologica complicità, offrendo al lettore spartiti fortemente compartecipativi, in cui la parola, ancora una volta, la fa da regina, ma in una forma del tutto inedita e appunto imprevista, comparando, con una libertà creativa senza limiti, spartiti poetici e pittorici, dove essa è finalmente felice di fare tutto, di disporsi, con varianti corporali e cromatiche di consapevole intimità e intensità, nei posti giusti, in quegli spazi insostituibili, in quegli interstizi del cuore e della mente, in cui riesce a connettersi e a comunicare le emozioni e le riflessioni, che le appartengono da sempre, ma che ora acquistano una nuova forza, una diversa iconicità, radice e ragione di una esperienza in qualche modo rivoluzionaria, completamente avulsa da un contesto di comunicazione tradizionale. Merita, all’interno di questo tentativo di penetrazione critica, la doverosa segnalazione del work in progress, che l’opera propone, nel momento in cui, si direbbe banalmente, dalle parole si passa ai fatti; specificando meglio, dalle nere e colorate carte volanti della prima parte, affiancate da una terminologia, che riporta al cielo, al silenzio, al vento, per fare solo rapidi esempi, ad opere d’arte complesse e compiute, che confermano le cosmiche suture che l’opera propone tra due linguaggi, che si integrano e intersecano, realizzando alla fine un emblematico unicum esistenziale ed espressivo. [[Giovanni Ronzoni]], [[Donato Di Poce]], Max Marra sono riusciti a creare un universo creativo alternativo, scandito da segni e colori, che acquistano una specifica dimensione semantica e, occorre aggiungere, strutturale, in un rapporto, intimo, intenso, con l’immagine che ne emerge, la quale rischierebbe di apparire sedotta e abbandonata a un variantismo letterario e artistico, ricco di attraversamenti, di intersezioni, di inversioni di sensi e sovrasensi se non fosse affiancata e rinforzata da opere, cariche di pregnanza cromatica e simbolica. Da questo trittico fondamentale, che si affolla e arricchisce di altri segni, di altre suture, deriva l’idea di Cosmos, che il volume intende proporre, dimostrando la consapevole complicità di un’esperienza comunitaria, che riesce realmente a creare un’armonia nell’apparente disarmonia, un ordine superiore all’aridità del presente, capace di salvare l’anima da quella dissoluzione, alla quale il presente, così avvolgente, la espone. Di qui, in fondo, la necessità di “suturare”, di congiungere ragione e follia, nella certezza che la letteratura, l’arte, sulla scia del rinascimentale Erasmo da Rotterdam, non possono fare a meno di quest’ultima per ricomporre un Cosmos, che non sia artifizio della mente, ma creazione del cuore, pensante e sognante". Francesco D’Episcopo
 
*["Media-Azione" dalla postfazione al libro d'arte SUTURE & COSMOS, Edizione Setteponti, 2023] "Era forse giunto il momento, invocato da me e seguito, con la consueta intelligenza e sensibilità, da Ronzoni, di sfatare, ancora una volta, convenzionali paradigmi e di intromettersi, di interloquire in questo creativo e imprevedibile gioco di specchi, in cui scritture e arti visive ritrovano la loro biologica complicità, offrendo al lettore spartiti fortemente compartecipativi, in cui la parola, ancora una volta, la fa da regina, ma in una forma del tutto inedita e appunto imprevista, comparando, con una libertà creativa senza limiti, spartiti poetici e pittorici, dove essa è finalmente felice di fare tutto, di disporsi, con varianti corporali e cromatiche di consapevole intimità e intensità, nei posti giusti, in quegli spazi insostituibili, in quegli interstizi del cuore e della mente, in cui riesce a connettersi e a comunicare le emozioni e le riflessioni, che le appartengono da sempre, ma che ora acquistano una nuova forza, una diversa iconicità, radice e ragione di una esperienza in qualche modo rivoluzionaria, completamente avulsa da un contesto di comunicazione tradizionale. Merita, all’interno di questo tentativo di penetrazione critica, la doverosa segnalazione del work in progress, che l’opera propone, nel momento in cui, si direbbe banalmente, dalle parole si passa ai fatti; specificando meglio, dalle nere e colorate carte volanti della prima parte, affiancate da una terminologia, che riporta al cielo, al silenzio, al vento, per fare solo rapidi esempi, ad opere d’arte complesse e compiute, che confermano le cosmiche suture che l’opera propone tra due linguaggi, che si integrano e intersecano, realizzando alla fine un emblematico unicum esistenziale ed espressivo. [[Giovanni Ronzoni]], [[Donato Di Poce]], Max Marra sono riusciti a creare un universo creativo alternativo, scandito da segni e colori, che acquistano una specifica dimensione semantica e, occorre aggiungere, strutturale, in un rapporto, intimo, intenso, con l’immagine che ne emerge, la quale rischierebbe di apparire sedotta e abbandonata a un variantismo letterario e artistico, ricco di attraversamenti, di intersezioni, di inversioni di sensi e sovrasensi se non fosse affiancata e rinforzata da opere, cariche di pregnanza cromatica e simbolica. Da questo trittico fondamentale, che si affolla e arricchisce di altri segni, di altre suture, deriva l’idea di Cosmos, che il volume intende proporre, dimostrando la consapevole complicità di un’esperienza comunitaria, che riesce realmente a creare un’armonia nell’apparente disarmonia, un ordine superiore all’aridità del presente, capace di salvare l’anima da quella dissoluzione, alla quale il presente, così avvolgente, la espone. Di qui, in fondo, la necessità di “suturare”, di congiungere ragione e follia, nella certezza che la letteratura, l’arte, sulla scia del rinascimentale Erasmo da Rotterdam, non possono fare a meno di quest’ultima per ricomporre un Cosmos, che non sia artifizio della mente, ma creazione del cuore, pensante e sognante". Francesco D’Episcopo
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*["Nero e rosso sanglant", dalla postfazione al libro d'arte FRAMMENTI, Edizione Setteponti, 2024] " Giovanni Ronzoni ha intitolato questa silloge Frammenti per una ragione di coerenza con la sua poetica e la sua arte, la quale, alla maniera di Michelangelo, appare ciclicamente non finita, incompiuta, nella piena consapevolezza della occasionale “frammentarietà” dell’esistere, che egli innalza, in uno stile estremamente controllato, sul consunto altare dell’assoluto, dell’infinito, al quale si sono inginocchiati i suoi autorevoli compagni di viaggio e d’avventura. Al loro contrario, il poeta decompone la realtà, spesso tragica, nella sua sospensione metafisica tra cielo e terra, e cerca, soprattutto nella prima parte, una possibilità di riscatto, mai di fuga, dai grovigli sanguinanti che attraversano il destino del mondo. Come poeta, egli ha bisogno di una interlocuzione, di un altro o altra da sé, per potere finalmente relazionarsi con alcuni dei fantasmi e misteri, che appaiono e scompaiono sulla soglia dell’essere, senza giungere, anch’essi, ad una definitiva soluzione. I miti della bellezza, della purezza, della verità, che Ronzoni ha sempre rincorso, sembrano ora trovare una loro voce, la quale è umanamente distonica rispetto alle sfide, alle stanchezze, che la vita richiede. Di qui una sorta di corazzato titanismo nell’attraversare un universo, che forse nella sua poesia non aveva mai toccato toni così drammatici, nella enumerazione dei falsi miti che trafiggono l’umano sopravvivere, nell’incanto e nell’invito però a resistere, ad evadere da ogni forma di violenza e di sopraffazione. Il nero e il rosso, che da artista e poeta scandiscono questa sua nuova macchina del tempo, assumono, come sempre, un valore simbolico, ermeticamente evidente nelle conseguenze emotive, esistenziali, che caratterizzano il suo inquieto cammino. Forse bisogna attraversare le oscure tenebre del dolore per poter attingere la luce di una serenità, che non è mai una meccanica acquisizione ma una impervia conquista, che porta i segni sanguinanti di un percorso, il quale avrebbe potuto portare all’annientamento di ogni pulsione, a quel niente, così caro a filosofi e poeti, racchiudendo la chiave del tutto, non di ciò che si è perduto o si può perdere, ma ciò che al contrario si può ritrovare e riscoprire nello spirito di una rinascita sempre possibile, che le parole della poesia sostengono con una forza inimmaginabile, capace davvero di compiere il miracolo. Insomma, come una sorta di bagno lustrale si pongono questi Frammenti e, in quanto tali, non disperdono o sciupano le montaliane occasioni, ma le concentrano, raddensano in uno spazio, che non ammette fughe o fraintendimenti, rivendicando alla poesia la sua funzione autentica: quella verità segreta, che Ronzoni consiglia ardentemente per scongiurare quel nulla reale, che non lascia scampo e brucia ogni anelito di salvezza. Ma sopraggiunge il rosso, il rosso di Ronzoni, al quale ci ha confidenzialmente abituato, a lottare con il nero della morte, dell’inferno dell’anima, sconvolgendo, ancora una volta, il canone che più degli altri lo rappresenterebbe. Il rosso, infatti, è la scommessa, la sfida, la salvezza dai simulacri di un nero universo, che vorrebbe annientare la nostra identità più segreta, la nostra ferma volontà di sconfiggere i fantasmi del male, sempre all’erta. In questa condensata comedίa, che, secondo i canoni medievali, dal male conduceva al bene, Ronzoni si gioca le carte del suo esistere e poetare, innalzando questa volta sull’altare del mondo, che lotta e si toglie ogni respiro di vita, la speranza e recuperando quella passione per la vita, che lo ha sempre contraddistinto e che nella poesia, nell’arte, carnalmente congiunte, ha trovato la sua valvola di salvezza e di sfogo. Per conchiudere, provvisoriamente e teoricamente, un discorso critico sui Frammenti, non si può non dichiarare la volontà del poeta di inventare, come dimostrano le sue dipinture, squarci di isole, dove rifugiarsi dal mormorio di un mondo contraffatto, sempre più artificialmente schiavo di un potere, che, ad ogni livello, lo manipola a suo piacimento, non trovando purtroppo alcuna resistenza, alcuna rivolta del proprio essere. A tal punto, per un poeta, non possono esserci che Frammenti a documentare la forza e la fragilità di un profeta disarmato, che prova, alla sua maniera, cioè con un dialogo serrato e drammatico, a comunicare il senso di una vita o di più vite, già vissute e consumate nel sogno e nel desiderio salvifico di un segno, di una parola, capaci di coniugare, finalmente, la “frammentarietà” della vita con quella dell’arte". Francesco D’Episcopo
    
==Premi (elenco parziale, primi posti)==
 
==Premi (elenco parziale, primi posti)==
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*Premio Internazionale di Poesia, Letteratura e arti figurative 'Vivi la realtà dentro e fuori'<ref>https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02kmTSVkmp4UTK1w8wcK1y8k3Y7uNtEyNk6PNimoLM4jzomprh27grrphTQkQ5xkz4l&id=100014673487680</ref>
 
*Premio Internazionale di Poesia, Letteratura e arti figurative 'Vivi la realtà dentro e fuori'<ref>https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02kmTSVkmp4UTK1w8wcK1y8k3Y7uNtEyNk6PNimoLM4jzomprh27grrphTQkQ5xkz4l&id=100014673487680</ref>
*[[Premio Internazionale Letterario Giglio Blu di Firenze]]
      
==Onorificenze==
 
==Onorificenze==
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STUDIO Atelier_ARCHITETTO GIOVANNI RONZONI_via Vittorio Bottego_20_20851 Lissone MB_ITALY
 
STUDIO Atelier_ARCHITETTO GIOVANNI RONZONI_via Vittorio Bottego_20_20851 Lissone MB_ITALY
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official website Architettura: http://www.houzz.it/projects/users/studioronzoni
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*official website Architettura: http://www.houzz.it/projects/users/studioronzoni
 
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*official website Arte: https://www.artesocieta.eu/ronzoni-bio/  
official website Arte: https://www.artesocieta.eu/ronzoni-bio/
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*Link I: https://www.lazzarogallery.it
 
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*Link II: http://www.arcgallery.it
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*Link III: http://bellemurartproject.com  
 
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*Link IV: http://fabbricavernici.blogspot.it/  
link II: https://www.lazzarogallery.it
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link III : http://www.arcgallery.it
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link V : http://fabbricavernici.blogspot.it/  
      
'''Social'''
 
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*Instagram Giovanni Ronzoni
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Instagram Giovanni Ronzoni
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*http://www.artribune.com/arti-visive/2018/03/lissone-nasce-atelier-spazio-galleria/
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