Giampaolo Bellucci

Da WikiPoesia.
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Giampaolo Bellucci è nato a Foligno, in provincia di Perugia il 24 giugno 1968.

Ha scritto poesie, romanzi, canzoni, articoli giornalistici.

Vive a Bastia Umbra.

Libri

  • Il treno dei pensieri - 2009  Gruppo Albatros Il Filo  Editore
  • Il buio e la luce. - 2011 Arduino Sacco Editore
  • Un grappolo di rose appeso al sole - 2011 Cicorivolta Editore
  • L'ultimo appuntamento. Il segreto di un amore maledetto -2012 Cicorivolta Editore
  • La storia di Marco A&A 2013
  • Le mie parole - 2013 Galassia Arte Editore
  • Cantando poesie - 2015 Thyrus Editore
  • La vita non fa sconti - 2017 Phasar Edizioni
  • Il bambino e il barbone    failtuolibro 2017
  • Black and white - 2019 Edizioni Ensemble

Premi (elenco parziale)

Intervista per WikiPoesia

A cura di Maria Luisa Dezi (novembre 2019)


Hai vinto la 5^ Edizione del Premio Letterario internazionale "Città di Latina" con la videopoesia "I bambini di Scampia". Te l'aspettavi ?

No, non me lo aspettavo nel modo più assoluto,anche se in cuor mio ci speravo;anche   perché in un certo senso ho sempre creduto nelle potenzialità di questa videopoesia perché trattava una tematica sociale e le mie parole ,i miei versi si sono fuse alla musica e alle  immagini  drammatiche(ma non solo) che vengono trasmesse magistralmente dal volto espressivo di Athina Cenci …Mi sono emozionato tantissimo quando ho visto questa videopoesia per la prima volta,mi si è accapponata la pelle e tra me e me mi son detto “E’ veramente bella”.

Su questo hai veramente ragione: è veramente toccante. Anche perché ne

"I bambini di Scampia" parli di droga, crimine, galera, manette. Certo non ci vai leggero,  ma questa tua  poesia è fondamentalmente un credere che questi bambini alla fine prenderanno coscienza e riusciranno così a salvarsi. C'è tanto amore nei confronti di questi bambini ed è  questo che  è coinvolgente. Come nasce questa poesia?

Una notte stavo camminando in macchina e mentre camminavo ascoltavo la radio. Io di solito ascolto radio capital e all’interno di un loro programma,(mi sembra fosse il tg zero) sentii un intervista fatta ad un ragazzo di Scampia che sin da bambino era stato usato dalla camorra per compiere atti malavitosi...All’inizio la cosa gli piaceva,i soldi facili,il rispetto, ecc. ecc. Poi nel tempo è finito in galera e grazie ad una pagina strappata di vangelo trovata per caso sulla sua brandina è scattata la redenzione. Ora aiuta questi bambini a rischio,a non cadere in questi retaggi trasmettendo loro dei sani valori. Le parole della poesia mi saltarono subito in testa...Mi dovetti fermare,e scrivere velocemente i versi .Lo feci  su  un fazzoletto di carta. Ecco come è nata “I bambini di Scampia”!!!!!

La videopoesia "I bambini di Scampia" vede la partecipazione di Athina Cenci. Come è nata questa collaborazione?

Con Athina avevo già collaborato nel 2015..La conobbi grazie al regista Marco Grisafi che a sua volta aveva avuto il numero di Athina da un suo amico di Roma..Nel 2014 era morto il mio carissimo amico Silvio Lorenzini,persona straordinaria,diversamente abile dall’età di 6 anni,costretto in una carrozzina perché affetto dalla distrofia muscolare. Il giorno del suo funerale lessero in chiesa la poesia “A Silvio”( che io scrissi prima  che lui morisse) pubblicata nella silloge “Un grappolo di rose appese al sole" e la reazione della gente fu straordinaria: commozione,lacrime,applausi...Da qui decisi di dedicare una raccolta di poesie a Silvio Lorenzini selezionando quelle che ritenevo migliori tra le sillogi pubblicate in precedenza...Lo feci,ma volevo fare ancor di più...Così con il regista Marco Grisafi andammo a Roma con la mia macchina a conoscere personalmente Athina Cenci per proporle di recitare la poesia “A Silvio”Athina commossa ,accettò e, allegato al libro “Cantando poesie”,c’è un bellissimo e struggente dvd che dura all’incirca 12 minuti dove Athina recita la poesia dedicata all’indimenticabile amico di sempre Silvio Lorenzini

Oltre a " I bambini di Scampia" e "A Silvio" ti sei confrontato con altri  temi crudi. Ne  "La storia di Marco" , per esempio,hai affrontato  il tema della tossicodipendenza, ne "Il bambino ed il barbone" l'abbandono di un bimbo che poi viene trovato ed allevato da un barbone ed ancora con la poesia "Nati in una borgata" parli di nuovo di bimbi a rischio di diventare dei delinquenti .Hai detto " La mia università è stata la strada". E' la strada che ti ha portato ad affrontare questi temi crudi?

Forse si…Io sono di un quartiere di Bastia umbra(PG) chiamato Borgo primo maggio. Non era un quartiere degradato,ma noi(parlo di me e dei miei amici)stavamo in strada,perché i nostri genitori (quasi tutti operai )lavoravano e noi stavamo li in giro per la strada e devo dire che abbiamo anche rischiato,alcuni di noi hanno fatto anche uso di droghe,ma poi alla fine, nessuno di noi è finito male … Ora siamo degli uomini in un certo senso tutti realizzati. Ho scritto una poesia alcuni giorni fa sulla mia adolescenza. Eccola qui:

Ho scritto ora,ora, questa cosa

e' il mio ricordo di un infanzia

fatta di piccole cose,ma ricca

di entusiasmi,dove con gli

amici de "Borgo" creavamo

sogni con il niente.

Dedicata a tutti gli amici

d'infanzia de "Borgo"

GIOCO BAMBINO

Sono fatto di sogno

vestito di luce

che come una stella

nell'oasi dell'amore

mi conduce

e dalla terra la radice

che mi ricorda

un infanzia felice

dove correvo

in un campo di pallone

con una maglia bianco nera

cucita con i fili di un emozione

e in quel profumo

di primavera

un cielo rossastro

segnava la sera

e richiamati

con un fischio

dal papà

con l'entusiasmo

saltavamo gli steccati

di una misera realtà

come fiori sbocciati

nel giardino

di una

ricca povertà

Giampaolo Bellucci

E' sempre la strada che ti insegnato a scrivere in questa maniera semplice ma che proprio per questo arriva a tutti?

Io scrivo praticamente da sempre e non vorrei peccare di presunzione ma credo di scrivere cose complesse,difficili,in modo semplice,comprensibile a tutti...Si è  vero forse anche in questo la strada  ha influito,non sono un intellettuale,uno che usa paroloni,la mia poesia è semplice ma credo che arrivi proprio per questo..Potrei definirmi un poeta pop!!! Che ne dici???Ah Ah Ah !!!

Perché no.Poeta pop va bene,La tua scrittura, però, per quanto riguarda il contenuto, come tu stesso la definisci, è dark, buia ma poi c'è sempre un barlume di speranza. Poi però c'è la poesia "Cattivo pensiero" in cui questa speranza non c'è. Come nasce questa poesia?

Non mi sono mai nascosto dietro un dito,ne lo farò adesso . Ho attraversato un brutto periodo nella mia vita nel quale ho sofferto di depressione.”Cattivo pensioro”nasce da lì…Invece di tentare il suicidio,ho trasformato questo pensiero negativo in versi .E credo di esserci riuscito molto bene”Cattivo pensiero”è una poesia molto forte. Direi black...Molto black!!!!

Quali sono i tuoi valori?

Il rispetto,l’amicizia,l’amore,la lealtà,la sincerità,l’umiltà.

Grazie per essere come sei.