Alda Merini: differenze tra le versioni

 
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Alda Merini. (16 maggio 2019). ''Wikipedia, L'enciclopedia libera''. Tratto il 17 maggio 2019, 09:07 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Alda_Merini&oldid=104935431.
[[File:Merini - Chimera.jpg|miniatura|Alda Merini]]<blockquote>''"Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio di cadere a loro volta."''</blockquote>'''Alda Giuseppina Angela Merini''' nasce il 21 marzo 1931 a Milano e muore il 1° novembre 2009.<ref>Alda Merini. (16 maggio 2019). ''Wikipedia, L'enciclopedia libera''. Tratto il 17 maggio 2019, 09:07 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Alda_Merini&oldid=104935431.</ref>


==Biografia e opere==
==Biografia e opere==
[[File:Aldo Busi - Merini.jpg|thumb|left|Alda Merini con Aldo Busi]]
[[File:Aldo Busi - Merini.jpg|thumb|left|Alda Merini con Aldo Busi]]


'''Alda Giuseppina Angela Merini''' nasce il 21 marzo 1931 a Milano. Il padre Nemo Merini, primogenito degli otto figli di un conte comasco diseredato per aver sposato una contadina, è impiegato di concetto presso le assicurazioni "Vecchia Mutua Grandine ed Eguaglianza", precisamente nella società affiliata denominata "Il Duomo"; la madre, Emilia Painelli, è casalinga. Alda è secondogenita di tre figli, tra Anna, nata il 26 novembre 1926, ed Ezio, nato il 23 gennaio 1943, che la scrittrice fa comparire, sia pure con un certo distacco, nelle sue poesie. Della sua infanzia si conosce quello che lei stessa scrisse in brevi note autobiografiche in occasione della seconda edizione dell'Antologia dello Spagnoletti: "''ragazza sensibile e dal carattere malinconico, piuttosto isolata e poco compresa dai suoi genitori ma molto brava ai corsi elementari: ... perché lo studio fu sempre una mia parte vitale''".
Il padre Nemo Merini, primogenito degli otto figli di un conte comasco diseredato per aver sposato una contadina, è impiegato di concetto presso le assicurazioni "Vecchia Mutua Grandine ed Eguaglianza", precisamente nella società affiliata denominata "Il Duomo"; la madre, Emilia Painelli, è casalinga. Alda è secondogenita di tre figli, tra Anna, nata il 26 novembre 1926, ed Ezio, nato il 23 gennaio 1943, che la scrittrice fa comparire, sia pure con un certo distacco, nelle sue poesie. Della sua infanzia si conosce quello che lei stessa scrisse in brevi note autobiografiche in occasione della seconda edizione dell'Antologia dello Spagnoletti: "''ragazza sensibile e dal carattere malinconico, piuttosto isolata e poco compresa dai suoi genitori ma molto brava ai corsi elementari: ... perché lo studio fu sempre una mia parte vitale''".


Alda vive tra un padre colto, affettuoso, dolce ed attento che a cinque anni le regala un vocabolario e che le spiega le parole tenendola sulle ginocchia, e una madre severa, pragmatica, distante ed altera, che tenta invano di proibirle di leggere i libri della biblioteca paterna in quanto vede per lei un futuro esclusivamente di moglie e madre. Emilia Painelli inoltre, quando la figlia, studentessa elementare, ha una crisi mistica, porta il cilicio, partecipa continuamente alle messe presso la vicina basilica di San Vincenzo in Prato e vuole farsi monaca, inizialmente scambia il suo malessere interiore per esteriore, e la riempie di vitamine. Poi, per farle passare l’impeto vocazionale, contatta la maestra per stabilire uno speciale ritiro scolastico. La figlia si vendica facendo dispetto all'alta considerazione dello status di famiglia che ha la madre: va a mendicare vestita di stracci, come se fosse di famiglia povera, per giunta dicendo di essere orfana. La madre la punisce con percosse.
Alda vive tra un padre colto, affettuoso, dolce ed attento che a cinque anni le regala un vocabolario e che le spiega le parole tenendola sulle ginocchia, e una madre severa, pragmatica, distante ed altera, che tenta invano di proibirle di leggere i libri della biblioteca paterna in quanto vede per lei un futuro esclusivamente di moglie e madre. Emilia Painelli inoltre, quando la figlia, studentessa elementare, ha una crisi mistica, porta il cilicio, partecipa continuamente alle messe presso la vicina basilica di San Vincenzo in Prato e vuole farsi monaca, inizialmente scambia il suo malessere interiore per esteriore, e la riempie di vitamine. Poi, per farle passare l’impeto vocazionale, contatta la maestra per stabilire uno speciale ritiro scolastico. La figlia si vendica facendo dispetto all'alta considerazione dello status di famiglia che ha la madre: va a mendicare vestita di stracci, come se fosse di famiglia povera, per giunta dicendo di essere orfana. La madre la punisce con percosse.
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Fenomeno, questo, che «''pur essendo tipicamente contemporaneo, di una scelta dell'oralità a svantaggio della scrittura, è per ora unico dentro all'universo della poesia contemporanea.''..»<ref>op. cit., pag. XVIII</ref>. Si assiste pertanto, nell'autrice, al fenomeno di un'oralità che conduce sempre più verso testi assai brevi e, infine, all'aforisma. Nel novembre dello stesso anno viene pubblicato, con le edizioni dell'Ariete, il libro, ''Curva di fuga''<ref>Con incisioni di [[Giovanni Bonaldi]], poesie e scritti inediti di Alda Merini, introduzione di [[Roberto Sanesi]], copertina in pergamena contenente 14 [[quartini]] di cm. 44x31.</ref> e presentato da lei presso il Castello Sforzesco di Soncino, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria alla poetessa milanese. Sempre nel 1997 Bonaldi illustra con cinque disegni una raccolta di poesie ed epigrammi dal titolo, ''Salmi della gelosia'', stampata dalle edizioni dell'Ariete.
Fenomeno, questo, che «''pur essendo tipicamente contemporaneo, di una scelta dell'oralità a svantaggio della scrittura, è per ora unico dentro all'universo della poesia contemporanea.''..»<ref>op. cit., pag. XVIII</ref>. Si assiste pertanto, nell'autrice, al fenomeno di un'oralità che conduce sempre più verso testi assai brevi e, infine, all'aforisma. Nel novembre dello stesso anno viene pubblicato, con le edizioni dell'Ariete, il libro, ''Curva di fuga''<ref>Con incisioni di [[Giovanni Bonaldi]], poesie e scritti inediti di Alda Merini, introduzione di [[Roberto Sanesi]], copertina in pergamena contenente 14 [[quartini]] di cm. 44x31.</ref> e presentato da lei presso il Castello Sforzesco di Soncino, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria alla poetessa milanese. Sempre nel 1997 Bonaldi illustra con cinque disegni una raccolta di poesie ed epigrammi dal titolo, ''Salmi della gelosia'', stampata dalle edizioni dell'Ariete.


Un altro libro d'artista con copertina in metallo, accompagna, nel giugno del 1997, i lavori di Giovanni Bonaldi, esposti alla Galleria ArsMedia di Bergamo, in occasione della prima mostra personale dal titolo, ''Certificazioni d'esistenza'', presentata da [[Riccardo Barletta]], dalla stessa poetessa e [[Lucio Del Pezzo]]. Dal 1997 al 1999 è ospite per tre edizioni consecutive al [[Premio Città di Recanati]] in occasione del quale legge alcuni versi di [[Giacomo Leopardi]] da ''L'infinito''. Nel 1999 le edizioni ''[[Pulcinoelefante]]'' pubblicano ''21 febbraio''<ref>Foglio cm. 20x27.</ref> contenente una sua poesia e un'incisione di Bonaldi con intervento tattile.
Un altro libro d'artista con copertina in metallo, accompagna, nel giugno del 1997, i lavori di Giovanni Bonaldi, esposti alla Galleria ArsMedia di Bergamo, in occasione della prima mostra personale dal titolo, ''Certificazioni d'esistenza'', presentata da [[Riccardo Barletta]], dalla stessa poetessa e [[Lucio Del Pezzo]]. Dal 1997 al 1999 è ospite per tre edizioni consecutive al [[Concorso di Poesia "Città di Porto Recanati"]] in occasione del quale legge alcuni versi di [[Giacomo Leopardi]] da ''L'infinito''. Nel 1999 le edizioni ''[[Pulcinoelefante]]'' pubblicano ''21 febbraio''<ref>Foglio cm. 20x27.</ref> contenente una sua poesia e un'incisione di Bonaldi con intervento tattile.


===Aforismi e magie===
===Aforismi e magie===
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*2004: Milva canta Merini, album della cantante italiana Milva. Musica di Giovanni Nuti.
*2004: Milva canta Merini, album della cantante italiana Milva. Musica di Giovanni Nuti.
*2015: ''Dio'', brano di [[Francesco Trocchia]] per coro femminile e pianoforte - testo di Alda Merini (da ''Francesco'' 2007)
*2015: ''Dio'', brano di [[Francesco Trocchia]] per coro femminile e pianoforte - testo di Alda Merini (da ''Francesco'' 2007)
==Premi==
Nel 2023 le è stata conferita la [[Laurea in Poesia|Laurea in Poesia alla memoria]].<ref>https://www.unisal.it/article/5775-laurea-in-poesia-a-silvia-bre-e-la-prima-laurea-in-poesia-alla-memoria-ad-alda-merini</ref>


==Bibliografia==
==Bibliografia==
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*[http://www.premioletterariocastelfiorentino.it/aspettando/aspettando_2010/aspettando_testi_10.htm Omaggio a Alda Merini] (dal sito del ''[[Premio letterario Castelfiorentino]]'')
*[http://www.premioletterariocastelfiorentino.it/aspettando/aspettando_2010/aspettando_testi_10.htm Omaggio a Alda Merini] (dal sito del ''[[Premio letterario Castelfiorentino]]'')
*Intervento radio di [[Matteo Marchesini]], Radio Radicale, 1 novembre 2019 ([https://www.radioradicale.it/scheda/589071 link])


[[Categoria:Commendatori OMRI]]
[[Categoria:Commendatori OMRI]]
[[Categoria:Personalità commemorate con funerali di Stato]]
[[Categoria:Personalità commemorate con funerali di Stato]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Viareggio]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Viareggio]]
[[Categoria:Poeta Accreditato Wikipedia]]