Siamo partiti soli e di notte

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di Sara Rodolao

Siamo partiti soli e di notte

Come querce dai rami rinsecchiti,
siamo crollati al suolo
senza emettere verbo.
Passerotti lontani dalla primavera,
sconfitti dall’invisibile nemico,
siamo partiti da soli e di notte
senza disturbare,
portando con noi poca pelle sulle ossa.
Nessuna carezza da mani conosciute;
nessun conforto
al nostro affannoso trasmigrare.
Eravamo mosaici
di memorie documentate
in un Paese senza memoria,
sul viso lo schema riassuntivo
di tempi duri e travagliati.
Vessilli sbiaditi
nell’indifferenza del vento.
Ora siamo numeri tra i numeri,
grani di un doloroso Rosario
recitato ogni sera alle 18.
Siamo partiti soli e di notte
su autocarri militari,
assegnati a luoghi ignoti,
chissà se un giorno torneremo
alla Terra che fu nostra.