Wiki Fiorino
Wiki Fiorino è un progetto creato nel 2020 per supportare la creazione di "Una moneta per la Cultura".
Il Fiorino è simile a una moneta estera non avente corso legale in Italia.[1]
E' acquistabile mediante il sito www.dantecoin.org ed è accettata da un circuito di imprese che hanno partita iva.
Il Fiorino è una moneta complementare all'euro.
Non è garantita da un fondo in euro e non è riconvertibile in euro.
E' una moneta garantita da un Fondo di Garanzia ma che non è stato finanziato da una raccolta in euro. Le monete complementari sono basate infatti, per antonomasia, sulla accettazione volontaria: chi vuole le può accettare, chi non si fida non le accetta (e continua a patire la carenza della moneta ufficiale!)
Il Fiorino non generare interessi pecuniari. L’art. 1282 del Codice Civile prevede infatti che i crediti di natura pecuniaria facciano sorgere il diritto per il creditore agli interessi, quindi ad ottenere una somma superiore a quella già dovuta, che rappresenta il corrispettivo per il creditore per essersi privato di liquidità monetaria.
Infatti, l’obbligazione che sorge dallo scambio effettuato con le monete complementari non è considerata un’obbligazione pecuniaria, ovvero un debito di una somma di denaro, ma una prestazione di dare o di fare che verrà definita solo successivamente al momento dell’impiego della moneta al prossimo acquisto all’interno della comunità.
E' solo una unità di conto e non una riserva di valore.
Idea progettuale
Il Direttore della Banca Centrale di WikiCultura è Michele Scaciga (tesoriere di WikiPoesia) e anche Coin Designer.
La Banca Centrale di WikiCultura emette Fiorini e rifornisce la Banca della Cultura (applicazione), ospitata sul sito www.dantecoin.org - è rispettato il divieto di emettere la moneta complementare sotto forma di banconote (Artt. 141, 142 del Regio Decreto n.204 del 1910).
- Il Circuito di imprese aderenti deve essere adeguatamente diversificato ed equilibrato.
- Al circuito basato sul meccanismo di compensazione debiti/crediti possono aderire solo i titolari di partita IVA
White Paper
Il White Paper è quel documento in uso nelle ICO per piazzare una criptovaluta.
Nel nostro caso il White Paper consiste nel progetto vero e proprio: qui inizia, si sviluppa e si completa. Non è necessario cercare altre fonti per comprendere il progetto perché è delineato punto per punto in questa pagina.
L'Accreditamento
Dal 27 giugno fino al 31 ottobre 2020:
- Se compari su WikiPoesia puoi rivendicare dei Fiorini.
- Se hai fatto una donazione a WikiPoesia puoi rivendicare dei Fiorini.
- Se fai parte del Consiglio Direttivo puoi rivendicare dei Fiorini.
Il pre-acquisto di Fiorini
Dal 1 novembre 2020:
- Puoi prenotare dei Fiorini (contratti di acquisto) per i quali ti obblighi a pagare quando sarà possibile acquistarli.
- Puoi rimettere sul mercato i Fiorini che hai ricevuto nella fase di accreditamento.
L'acquisto di Fiorini
Dal 1 gennaio 2021 è possibile acquistare i Fiorini, con pagamento in euro o mediante criptovaluta.
Nella prima serie saranno coniati 14.223 Fiorini[2]
Dove puoi spendere i Fiorini, chi li accetta
Il Circuito di imprese aderenti è in via di costituzione, può essere diffusa e accettata anche da entità pubbliche: dunque accrescendone la referenzialità; magari all'inizio intanto solo per alcune qualità di imposte, multe, mense sociali, e altri piccoli servizi; Qualificandosi come "Moneta della Cultura" dovrebbe essere accettata da Musei, Mostre, Case Museo che aderiscono al circuito del Fiorino.
- WikiPoesia
Cosa puoi acquistare con i Fiorini
- Catalogo di WikiPoesia
- Spazi su Radio WikiPoesia
- Antologia di WikiFilosofia
- Banner pubblicitari per le tue iniziative culturali
- Servizi e prodotti in convenzione tra cui Fiorini d'Oro.
Depositi e prestiti
- Come tutte le valute, anche i Fiorini possono essere depositati presso la Banca della Cultura su cui maturano interessi
- E' anche possibile ricorrere ad un prestito in Fiorini.
Fondo di Garanzia
Qualche tempo fa si pensava che il Dollaro USA avesse una garanzia fatta di lingotti d'oro – che avesse valore perché Fort Knox era pieno d’oro, non è così. Non c’è più alcuna garanzia aurea.
Oggi, davvero pochi studenti hanno ancora simili convinzioni.
La valuta è “fiat” – non ha “nulla” che la garantisca. Beh, magari “qualcosa”.
Il nostro "qualcosa" è rappresentato da un fondo di garanzia il cui Custode è Didier Pellissier ed è composto da:
- Valute nazionali (dollari, rial, yuan, franco CFA...) e francobolli
- 100 poesie pubblicate su WikiPoesia
- Alberi e sementi donati al fondo
- Grano, cipolle, patate, carote, pomodori, zucchero, sale, lievito, bicchieri, piatti, posate, carta igienica, rasoi e tinta per capelli
Il fondo vale 14.223 Fiorini, tanti quanti ne verranno messi in circolazione.
Normativa italiana
Il Codice Civile italiano prevede la possibilità il reciproco trasferimento di beni o servizi, in quanto trattasi di ‘permuta’. L’art. 1552 c.c. recita: << La permuta è il contratto che ha per oggetto il reciproco trasferimento della proprietà di cose, o di altri diritti, da un contraente all’altro.>> . Nonostante nella permuta si abbia lo scambio di un bene con un altro bene essa è un contratto consensuale e non reale (1376 c.c.); è un contratto ad effetti reali e, per definizione, oneroso. Rispetto alla vendita (1470 c.c.) il pagamento di un prezzo in denaro è sostituito dal trasferimento della proprietà di una cosa; come per essa, possono essere necessarie una certa forma e la trascrizione a seconda dell’oggetto (1350, 2643, n. 1 c.c.) . Non viene stabilito un prezzo: peculiarità del contratto di permuta infatti è quella di trasferire beni o diritti acquisiti, essendo peraltro una versione più moderna dell’antico metodo del baratto. Quando gli scambi avvengono tra operatori economici nell’esercizio di una impresa o nell’esercizio di arte o professione costituiscono operazioni imponibili ai fini IVA (art. 1 DPR 633/72). Si tratta di processi soggetti ad IVA (consegna dei beni e/o servizi, art. 2 e 3 DPR 633/1972). L’operazione di scambio o di baratto si qualifica fiscalmente come un contratto di permuta (art. 1552 C.C.), tali operazioni sono regolate dall’art. 11 e dall’art.13, comma 2, lett. d), del D.P.R. 633/1972.
Note
- ↑ Art 1278 Codice Civile
- ↑ La Divina Commedia consta di più di quattordicimila (esattamente 14.223) endecasillabi, distribuiti in cento canti di oscillante ampiezza (da un minimo di 115 a un massimo di 160 versi), raggruppati in tre cantiche quantitativamente prossime: -l'Inferno composto di 34 canti (il primo è introduttivo all'intero poema), in totale 4720 versi; - il Purgatorio di 33 canti per una somma di 4755 versi; -il Paradiso di 33 canti con 4758 versi in tutto.