Economia applicata ai premi di poesia: differenze tra le versioni

Da WikiPoesia.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nessun oggetto della modifica
Riga 2: Riga 2:


di [[Renato Ongania]] (dicembre 2020)
di [[Renato Ongania]] (dicembre 2020)




Riga 16: Riga 17:
Inquadriamo subito il contesto economico: siamo alle prese con un certo tipo di mercato con una domanda e un'offerta. Ma ecco le tre domande fondamentali che stanno alla base dell'economia:
Inquadriamo subito il contesto economico: siamo alle prese con un certo tipo di mercato con una domanda e un'offerta. Ma ecco le tre domande fondamentali che stanno alla base dell'economia:


# Cosa produrre? Premi di poesia.
#Cosa produrre? Premi di poesia.
# Come produrlo? Mediante bandi.
#Come produrlo? Mediante bandi.
# Per chi produrlo? Per i partecipanti (poeti).
#Per chi produrlo? Per i partecipanti (poeti).


I protagonisti di questo mercato sono riconducibili a due macro classificazioni:
I protagonisti di questo mercato sono riconducibili a due macro classificazioni:


* a) gli operatori culturali (premi di poesia) che rappresentano l'offerta;
*a) gli operatori culturali (premi di poesia) che rappresentano l'offerta;
* b) i poeti che partecipano ai premi di poesia, che rappresentano la domanda.
*b) i poeti che partecipano ai premi di poesia, che rappresentano la domanda.


Le categorie appena espresse potrebbero non trovare tutti d'accordo, abbiamo adottato delle semplificazioni, ma cerchiamo quindi di definirle meglio. La possibilità di ottenere riconoscimento per delle proprie qualità di scrittura poetica, capacità, stile, e via dicendo sono elementi costitutivi della domanda, mentre l'opportunità di ricevere un premio o una menzione in un premio poetico, sono elementi che distinguono l'offerta.
Le categorie appena espresse potrebbero non trovare tutti d'accordo, abbiamo adottato delle semplificazioni, ma cerchiamo quindi di definirle meglio. La possibilità di ottenere riconoscimento per delle proprie qualità di scrittura poetica, capacità, stile, e via dicendo sono elementi costitutivi della domanda, mentre l'opportunità di ricevere un premio o una menzione in un premio poetico, sono elementi che distinguono l'offerta.
Riga 44: Riga 45:
Quindi torniamo per un istante al mercato dei premi di poesia e analizziamo quei premi di poesia che non hanno una tassa di lettura e sono ad accesso gratuito. Ci si potrebbe chiedere come mai non facciano pagare nulla e come facciano a rimanere sul mercato. Una analisi più approfondita rivelerà che dietro ai premi di poesia gratuiti vi sono degli investitori: persone o imprese interessate a valorizzare il premio di poesia o interessate a comunicare con determinati stakeholder. Quei premi sono delle azioni promozionali di qualche tipo, non necessariamente meno dignitose rispetto ai premi che fanno pagare una tassa di lettura.
Quindi torniamo per un istante al mercato dei premi di poesia e analizziamo quei premi di poesia che non hanno una tassa di lettura e sono ad accesso gratuito. Ci si potrebbe chiedere come mai non facciano pagare nulla e come facciano a rimanere sul mercato. Una analisi più approfondita rivelerà che dietro ai premi di poesia gratuiti vi sono degli investitori: persone o imprese interessate a valorizzare il premio di poesia o interessate a comunicare con determinati stakeholder. Quei premi sono delle azioni promozionali di qualche tipo, non necessariamente meno dignitose rispetto ai premi che fanno pagare una tassa di lettura.


I premi di poesia ad accesso gratuito recensiti da WikiPoesia risultano solo {{#ask: [[Categoria:Gratuito]]|format=count}} su un totale di {{#ask: [[Categoria:Nazionale]]|format=count}} premi recensiti, costituendo il {{#expr: {{#ask: [[Categoria:Gratuito]]|format=count}}/{{#ask: [[Categoria:Nazionale]]|format=count}}*100 round 2}}% del campione.
I premi di poesia ad accesso gratuito recensiti da WikiPoesia risultano solo {{#ask: [[Categoria:Gratuito]]|format=count}} su un totale di {{#ask: [[Categoria:Nazionale]]|format=count}} premi recensiti, costituendo il {{#expr: {{#ask: [[Categoria:Gratuito]]|format=count}}/{{#ask: [[Categoria:Nazionale]]|format=count}}*100 round 2}}% del campione. Rappresentano quindi una minoranza rispetto al grande numero di premi che richiedono una tassa di lettura.
 
'''Le spese di un premio di poesia'''
 
Tra le voci di costo più significative, solitamente, vi è l'affitto della location, che può arrivare anche a cifre importanti, a seguire i premi stessi, solitamente ripartiti nelle prime posizioni di ogni sezione. Poi si osservano voci di costo relative ai rimborsi spese dei giurati e a volte anche dei premiati. Spese per l'intrattenimento artistico. Alcuni premi predispongono addirittura un buffet e regalano ai loro ospiti libri e gadget. Tra le spese vi sono anche le tasse SIAE, la stampa delle antologie e ovviamente tutto ciò che attiene alle spese in promozione, quelle per far conoscere il bando e attirare i partecipanti. Alcuni premi hanno un maestro di cerimonie con un proprio cachet e/o rimborso spese e la produzione audiovisiva.


<br />
<br />

Versione delle 10:19, 3 dic 2020

Economia applicata ai premi di poesia

di Renato Ongania (dicembre 2020)


Vogliamo riassumere una serie di considerazioni che capita spesso di dover condividere con operatori culturali che organizzano premi di poesia e si rivolgono a WikiPoesia per avere un pochino di visibilità in più rispetto al loro premio. A volte sono esordienti, meno spesso già navigati e consumati dallo stress della promozione del proprio premio di poesia.

L'economia, intesa come scienza economica, ha delle leggi che descrivono il comportamento umano in un contesto sociale.

Come la applichiamo al mondo dei premi di poesia? È un esercizio estremamente delicato perché si presta a fraintendimenti.

La poesia in sé non ha bisogno di una propria economia, è un bene naturale immateriale illimitato, come il panorama, l'aria che respiriamo o come lo sono gli alberi, i fiori o le farfalle. Voglio quindi rassicurare i lettori che hanno avvertito un certo fastidio nel titolo e nel primo paragrafo dell'articolo. Non torneremo a quell'epoca strana in cui ogni parola veniva pagata qualche centesimo di dollaro (pulp statunitensi), e forse non abbiamo nulla a che fare con quegli esperimenti di Amazon che concedono libri in prestito su Kindle a zero centesimi. Siamo più vicini a un'epoca in cui ci pagano per leggere...

Ora vediamo di applicare qualche principio o legge di economia (scienza economica) alla poesia.

Analisi microeconomica

Inquadriamo subito il contesto economico: siamo alle prese con un certo tipo di mercato con una domanda e un'offerta. Ma ecco le tre domande fondamentali che stanno alla base dell'economia:

  1. Cosa produrre? Premi di poesia.
  2. Come produrlo? Mediante bandi.
  3. Per chi produrlo? Per i partecipanti (poeti).

I protagonisti di questo mercato sono riconducibili a due macro classificazioni:

  • a) gli operatori culturali (premi di poesia) che rappresentano l'offerta;
  • b) i poeti che partecipano ai premi di poesia, che rappresentano la domanda.

Le categorie appena espresse potrebbero non trovare tutti d'accordo, abbiamo adottato delle semplificazioni, ma cerchiamo quindi di definirle meglio. La possibilità di ottenere riconoscimento per delle proprie qualità di scrittura poetica, capacità, stile, e via dicendo sono elementi costitutivi della domanda, mentre l'opportunità di ricevere un premio o una menzione in un premio poetico, sono elementi che distinguono l'offerta.

Nelle relazioni sociali per le convenzioni e le maniere a cui siamo giunti, il contratto tra operatori culturale e poeti iscritti al premio di poesia non viene inquadrato nell'ambito del mercato, è convenzionalmente il risultato di un evento culturale, ed è indubbiamente così.

La scienza economica, tuttavia, benché possa non apparire adeguata a descrivere il mondo della poesia contemporanea, ci permette di usare strumenti di analisi così precisi da fare invidia a qualsiasi altra scienza o metodo d'analisi. Come ben sappiamo tutta la scienza economica si fonda sul concetto di scarsità delle risorse. Applicando il concetto di "risorse scarse", vediamo che la risorsa scarsa è "un primo posto" ad un premio di poesia: ce ne sono probabilmente meno di mille ogni anno in Italia.

A fronte di questa limitatezza di risorsa, vi è una domanda nell'ordine di qualche migliaio di persone che ambiscono ad avere quei 1000 (o 500 che siano ) primi posti.

Il sistema economico inizia a configurarsi in un vero e proprio mercato quando introduciamo un prezzo per partecipare al premio di poesia.

Troviamo premi di poesia con "tasse di lettura", equiparabili per il nostro approfondimento ai prezzi, pari a 5, 10, 15, 20 euro.

Si osserva che se non vi fosse una limitatezza delle risorse (primi posti) e fossimo in presenza di una domanda che non si trova in difetto, il prezzo sarebbe per tutti i premi di poesia pari a zero, anzi si potrebbero ipotizzare poeti pagati per partecipare ad un premio di poesia. Purtroppo una logica che si prefigura così solo nel campo degli scrittori professionisti (ed è durissima anche per loro).

A quanto ci si riferisce in termini di mercato?

Su per giù, considerando una media di 100 paganti per ogni premio, e considerando un minimo di 250 premi a pagamento all'anno, si arriva a stimare un movimento di denaro minimo nell'ordine dei 125.000 euro (100 poeti paganti X 250 premi X 5 euro) e un massimo pari a 500.000 euro (100 poeti X500 X10 euro).

Premi ad accesso gratuito

Quindi torniamo per un istante al mercato dei premi di poesia e analizziamo quei premi di poesia che non hanno una tassa di lettura e sono ad accesso gratuito. Ci si potrebbe chiedere come mai non facciano pagare nulla e come facciano a rimanere sul mercato. Una analisi più approfondita rivelerà che dietro ai premi di poesia gratuiti vi sono degli investitori: persone o imprese interessate a valorizzare il premio di poesia o interessate a comunicare con determinati stakeholder. Quei premi sono delle azioni promozionali di qualche tipo, non necessariamente meno dignitose rispetto ai premi che fanno pagare una tassa di lettura.

I premi di poesia ad accesso gratuito recensiti da WikiPoesia risultano solo 41 su un totale di 479 premi recensiti, costituendo il 8.56% del campione. Rappresentano quindi una minoranza rispetto al grande numero di premi che richiedono una tassa di lettura.

Le spese di un premio di poesia

Tra le voci di costo più significative, solitamente, vi è l'affitto della location, che può arrivare anche a cifre importanti, a seguire i premi stessi, solitamente ripartiti nelle prime posizioni di ogni sezione. Poi si osservano voci di costo relative ai rimborsi spese dei giurati e a volte anche dei premiati. Spese per l'intrattenimento artistico. Alcuni premi predispongono addirittura un buffet e regalano ai loro ospiti libri e gadget. Tra le spese vi sono anche le tasse SIAE, la stampa delle antologie e ovviamente tutto ciò che attiene alle spese in promozione, quelle per far conoscere il bando e attirare i partecipanti. Alcuni premi hanno un maestro di cerimonie con un proprio cachet e/o rimborso spese e la produzione audiovisiva.


Note