Il mercato della poesia
Il mercato della poesia
(di Renato Ongania), 2 giugno 2021
Il titolo di questa trattazione sintetizza un'espressione che non si sente quasi mai... Forse perché non c'è un mercato della poesia?
Si cercherà di dimostrare che un mercato esiste (anzi ne esistono almeno due!):
- 1. MERCATO DEI PREMI DI POESIA
- 2. MERCATO DEI LIBRI DI POESIA
Il mercato di cui ci occuperemo è il numero uno, cioè il mercato dei premi di poesia, a cui talvolta si sovrappone il secondo mercato, ma non necessariamente.
È un mercato in piena regola, ma a dispetto dal pensare comune, gli acquirenti sono i poeti mentre i venditori sono gli organizzatori di premi di poesia. È un mercato che coinvolge migliaia di persone in tutta Italia.
- Che cosa si produce?
- Come si produce?
- Per chi si produce?
Ora si potrebbe pensare che la produzione consista in "poesie", purtroppo no. Il mercato dei premi di poesia vende altro: la possibilità di vincere un premio o di avere riconosciuto un merito letterario. Si mette sul mercato la possibilità di vincere un premio.
In maniera altrettanto contro-intuitiva si potrebbe pensare che la produzione abbia a che fare con lo scrivere poesia. Anche qui il ragionamento sarebbe sbagliato. La tecnologia della produzione è da ricondurre alla creazione, promozione e conduzione di un premio di poesia.
Alla terza domanda, a questo stadio, la risposta è più semplice: si produce per i poeti che potenzialmente possono iscriversi ad un premio di poesia, disposti cioè a pagare una tassa di lettura.
Un mercato è innanzitutto un sistema
Un mercato è un sistema che ha degli strumenti: mezzi di pagamento, contratti, organismi di risoluzione delle controversie, ecc...
MEZZI DI PAGAMENTO
Solitamente per iscriversi ad un premio di poesia occorre versare una somma su un conto corrente, quindi si identificano come strumenti il bonifico bancario, ma anche pagamenti con conto corrente postale o ricariche su carta postepay (postale).
CONTRATTI
Il bando di un premio letterario di fatto è una forma contrattuale che viene accettata dal poeta che vi prende parte.
ORGANISMI DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
In genere il giudizio della Giuria è insindacabile, quindi le controversie sono preventivamente ridotte nella loro carica esplosiva.
Un mercato è un sistema che ha delle infrastrutture: mezzi di comunicazione, rete logistica e distributiva ecc...
MEZZI DI COMUNICAZIONE
E-mail, sito Internet, Telefono, Giornali, Facebook
RETE LOGISTICA
Vi sono linee di produzione dei premi (solitamente un timbrificio), una linea di produzione dei diplomi cartacei (tipografia), una linea di spedizione (Poste Italiane o Corriere), e una serie di linee per la produzione di una cerimonia di premiazione. Vi sono anche delle linee per la valutazione delle opere e l'espressione di un giudizio da parte della Giuria. Una linea per il procuramento di patrocini e sponsorizzazioni.
RETE DISTRIBUTIVA
La produzione di comunicati stampa viene seguita dalla loro distribuzione. Idem per la produzione di antologie del premio, che vengono distribuite.
Strumenti e infrastrutture consentono ad acquirenti e venditori di entrare in contatto al fine di realizzare scambi regolari e ricorrenti di beni o servizi.
ACQUIRENTI
Poeti.
VENDITORI
Organizzatori di premi di poesia.
CONTATTO
Generalmente si entra in contatto attraverso il bando, a cui segue il processo di iscrizione. Lì avviene la compravendita, quindi senza un incontro fisico.
SCAMBI REGOLARI
Una volta all'anno generalmente nello stesso periodo per lo stesso importo (tassa di lettura).
RICORRENTI
Vi si partecipa anche per diversi anni di fila.
La domanda (di mercato)
Note per un singolo premio di poesia che adotta la tassa di lettura
La domanda di mercato, intesa come relazione inversa tra quantità di un bene o servizio che si è disposti a comprare in relazione al prezzo può essere osservata nell'ambito delle sezioni interne ad un premio. Ecco una tabella di esempio che spiega la relazione:
Quantità
OFFERTA |
Tassa di lettura | prezzo per ogni sezione | Quantità di DOMANDA (iscrizioni) | Importo |
---|---|---|---|---|
1 sezione | 10 € | 10 € | 100 | 1.000 € |
2 sezioni | 16 € | 8 € | 50 | 800 € |
3 sezioni | 18 € | 6 € | 20 | 360 € |
Totale | 170 | 2.160 € |
Si osserva la relazione inversa: al crescere del numero di sezioni a cui il poeta partecipa si ha una diminuzione del prezzo per ogni singola sezione.
Sarebbe un errore grossolano considerare la domanda come qualcosa di fisso che non dipende dal prezzo e dal volume.
Fa eccezione il caso in cui il premio di poesia abbia una sola sezione, quindi con un'unica tassa di lettura.
Quantità
OFFERTA |
Tassa di lettura | prezzo per ogni sezione | Quantità di DOMANDA (iscrizioni) | Importo |
---|---|---|---|---|
1 sezione | 10 € | 10 € | 100 | 1.000 € |
2 sezioni | 20 € | 10 € | 20 | 400 € |
3 sezioni | 30 € | 10 € | 5 | 150 € |
Totale | 125 | 1.550 € |
Gli organizzatori di premi di poesia che non adottano variazioni (riduzioni) per iscrizioni multiple rinunciano a giocare il ruolo di venditori nel mercato e rinunciano ad avere più iscrizioni multiple alle proprie sezioni da parte dei poeti.
Si osserva che la maggior parte dei premi di poesia organizzati in Italia adotta la formula di tassa di lettura agevolata per iscrizione a più sezioni, una conferma empirica che ci si muove all'interno di un mercato.
L'offerta
Difficile tenere separate domanda e offerta proprio perché sono relazioni.
Nell'esempio precedente nella prima colonna di entrambe le tabelle è riportata l'offerta di sezioni per un premio di poesia, cioè la quantità di un servizio che il venditore (organizzatore del premio di poesia) è disposto a vendere e il prezzo del servizio.
Nella prima tabella l'offerta di sezioni ha un prezzo variabile: l'iscrizione ad una sezione viene venduta a 10 € e se ne vendono 100, l'iscrizione a 2 sezioni del premio viene venduta a 16 € (8 € cad.) e se ne vendono 50. Mentre per l'iscrizione a 3 sezioni viene offerto un prezzo cad. di 6 €.
QUANTITÀ
OFFERTA |
Prezzo cad. | Sezioni "vendute" |
---|---|---|
20 | 6 € | 3 sezioni |
50 | 8 € | 2 sezioni |
100 | 10 € | 1 sezione |
170 iscrizioni |
QUANTITÀ
OFFERTA |
Prezzo cad. | Sezioni "vendute" |
---|---|---|
5 | 10 € | 3 sezioni |
20 | 10 € | 2 sezioni |
100 | 10 € | 1 sezione |
125 iscrizioni |
Il prezzo di equilibrio del mercato
Secondo la definizione è quel prezzo in corrispondenza del quale la quantità domandata dagli acquirenti eguaglia la quantità offerta dai venditori.
Nell'esempio considerato si ha un punto di equilibrio a 12,70 € (prezzo variabile), mentre si scende a 12,40 € (prezzo fisso).
Si osserva che un prezzo di equilibrio del mercato più basso non influisce in alcun modo su altre componenti.
Elasticità della domanda
Qui la faccenda si complica un pochino.
Cerchiamo di avvicinarci al problema ipotizzando di osservare come cambia la quantità domandata quando cambia il prezzo.
Per semplificare il problema poniamo che si abbia una sola sezione e si debba decidere a quale prezzo far pagare l'iscrizione...
Poniamo che in assenza di prezzo si abbia una domanda pari a 1.000 (numero arbitrario) e che al prezzo di 30 € per sezione non vi sia alcun iscritto (altro arbitrario).
La curva di domanda sia (nella formula della retta):
Y=mX + q
Dove Y è la curva di Domanda (Y= costo di iscrizione), X misuri la quantità di iscritti (tra 0 e 1000) e q sia quel prezzo a cui non vi è alcun iscritto.
Si individua il punto medio della retta pari a 500 iscritti.
Poiché il punto medio di una curva di domanda ha elasticità pari a 1, ciò indicherà il prezzo che risulta più remunerativo per l'iscrizione.
m è quel coefficiente della retta che ci permette di individuare la pendenza.
m viene calcolato partendo proprio dai due punti estremi (0,30) e (1000,0) ed equivale a -0,03.
Se ne conviene che la quota di iscrizione che permette una maggiore remunerazione è pari a m*500+30=-15+30=15.
Salvo errori di calcoli si ha un prezzo ideale per ogni iscritto pari a € 15,00 (tenendo presente gli arbitrari in premessa).
Suggerimento scorciatoia
Alla luce dei pesanti ragionamenti sopra esposti fai quanto segue:
- Chiediti quale sarebbe la somma minima che non ti farebbe avere alcun iscritto, DIVIDILA a metà, quello è il valore ideale a cui proporre la tassa di lettura.