Discussione:Repubblica dei Poeti

Da WikiPoesia.
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Frequently Asked Questions - FAQ (Domande Frequenti)

  • Q. Cos'è la Repubblica dei Poeti?
  • A. Nella sua essenza la Repubblica dei Poeti è un progetto culturale, più precisamente un'utopia, uno stato immaginario. Il progetto è stato avviato il 6 luglio 2022 da Renato Ongania con lo scopo di proseguire l'esperienza WikiPoesia e costruire una struttura più solida intorno a WikiPoesia, secondo il mandato ricevuto dal Terzo Congresso di WikiPoesia.
  • Q. Perché dite che siete una micronazione?
  • A. La Repubblica dei Poeti è un'etichetta, in termini semiotici è un significante, un contenitore piuttosto che un contenuto. Diciamo di essere una micronazione a-territoriale (priva di un territorio fisico), che non ha alcun atto di emancipazione o pretesa di sovranità esclusiva (elementi che invece connotano spesso il progetto identitario di una micronazione). Differisce dalle micronazioni più note - come il Principato di Sealand o il Principato di Seborga -, cionondimeno ci definiamo micronazione perché cerchiamo di emulare uno Stato moderno (definito da Weber) negli aspetti esteriori di comunicazione istituzionale tra cui: inno, bandiera, costituzione, cittadinanza, sistema premiale, onori, decorazioni, ecc...
  • Q. Cosa bisogna fare per diventare Cittadini della Repubblica dei Poeti?
  • A. Per diventare Cittadini della Repubblica dei Poeti occorre aderire alla proposta di crowdfunding gestita da Eppela.com, denominata "Aiuta WikiPoesia a fondare la Repubblica dei Poeti", avviata a luglio 2022. La cittadinanza si configura come "Ricompensa" nell'ambito del CrowdFunding, così come sono "Ricompense" i certificati di appartenenza all'Ordine di Dante Alighieri od il certificato di Fondatore della Repubblica dei Poeti.
  • Q. Dal punto di vista giuridico come si pone la Repubblica dei Poeti?
  • A. Questa è la domanda più difficile. Nel diritto internazionale non esiste la fattispecie delle utopie, e nemmeno quella degli stati immaginari o delle "idee creative" e tanto meno quella dei "progetti culturali". Non è necessariamente una mancanza che si vuole criticare o di cui si sente la necessità, è un'osservazione che ci permette di introdurre come si pone la Repubblica dei Poeti. Secondo la Convenzione di Montevideo, il nostro progetto non è uno Stato perché mancano i requisiti di Sovranità esclusiva e di un atto di emancipazione, cioè un territorio rivendicato. In effetti siamo alieni a contese territoriali e ambizioni di dominio. Il discorso potrebbe chiudersi qui, ma c'è qualcosa di più interessante e sofisticato in atto che per certi versi trascende la definizione di Stato e sfida le categorie previste per essere ritenuti un "Soggetto di diritto internazionale". La Sovranità che andiamo esercitando è nell'ambito delle idee, non del governo delle persone e delle cose: abbiamo una nostra missione che è la valorizzazione dei Poeti e della Poesia, della creatività umana; ma ancora corre l'obbligo di precisare che non è una Sovranità esclusiva: i cittadini della Repubblica dei Poeti restano cittadini dello Stato dove risiedono. Per quanto concerne il territorio, semplicemente non ne abbiamo bisogno, o più precisamente il nostro territorio è il cyberspazio, la rete Internet, è all'interno di Server, si misura in Byte; la fisicità del nostro territorio è rappresentata dispositivi di memorizzazione per quanto concerne i dati presenti nei domini www.repubblicadeipoeti.org e www.wikipoesia.it. Dal punto di vista giuridico il progetto culturale al momento non ha bisogno di una soggettività giuridica quindi non ne reclama alcuna, cionondimeno il progetto può essere interpretato come un soggetto di diritto internazionale a-specifico, di futura categorizzazione.
  • Q. La Repubblica dei Poeti è un'Associazione?
  • A. Sì', in senso lato qualsiasi gruppo di persone che si riunisce per raggiungere determinati obiettivi è un'Associazione. Occorre però fare delle precisazioni. Secondo il Codice Civile italiano siamo prossimi ad un Comitato (art. 36-42 Codice Civile) il cui primo step che porta ad un "Atto Costitutivo" è il progetto di crowdfunding di Eppela.com "Aiuta WikiPoesia a fondare la Repubblica dei Poeti" avviato a luglio 2022 e in secondo step il dominio internet "www.repubblicadeipoeti.org" di agosto 2022. Il terzo step del Comitato, che analogamente ai primi due costituisce un avanzamento nel processo costitutivo, è l'organizzazione di un Premio di Poesia riservato a coloro che hanno aderito alla raccolta fondi di Eppela.com con una contribuzione minima di 10 euro. Il processo costitutivo del Comitato Promotore andrà a realizzarsi pienamente, negli intenti, il prossimo 17 dicembre 2022 a Salento (Sa).
  • Q. Qualcuno potrebbe pensare che volete ingabbiare la poesia?
  • A. Sin dalle prime mosse abbiamo registrato la presenza in rete di bulli, haters intenti a criticare il progetto, anche con una certa dose di "apparenti buone ragioni" o "premesse irrefutabili" come "la poesia deve restare libera". E chi l'ha mai voluta ingabbiare? Le critiche più feroci ci hanno accusato "di voler ingabbiare la poesia" e hanno fatto perno sulla criticità insita in ogni raccolta fondi. Pregiudizi, accuse velate, e molti altri comportamenti che accompagnano persone votate alla critica. Qui occorre precisare che gran parte dei premi di poesia organizzati in Italia richiede una "tassa di lettura" da versare ad un'associazione o all'intestatario di una Carta. Ma in Italia non c'è obbligo di corredare l'organizzazione del premio di una precisa accountability. Fatto questo inciso, non casuale, non sono mancate accuse di "volete farvi ricchi con la poesia", o altre facili superficialità che andrebbero derubricate come bias cognitivi. Più marcatamente si è trattato di pregiudizi strumentali e utili a portare avanti il proprio malessere verso la società. Gli intenti del progetto culturale sono ovviamente di liberare la poesia, valorizzarla mediante i poeti, attraverso WikiPoesia, cioè un progetto wiki gratuito che nella sua essenza istitutiva è sempre stato un infomediario dei premi di poesia autonomo, autofinanziato. Coloro che hanno criticato le prime mosse della Repubblica dei Poeti hanno dovuto subire il successo crescente (organico) del progetto, qualcuno si è ricreduto, altri si sono crogiolati nel proprio rancore, vittimismo, o finto eroismo. Già, qualche hater della prima ora si è addirittura proclamato martire della libertà "per la Poesia". Quasi ogni progetto di sopravvivenza fondato su degli idealismi e sui valori alti e nobili dell'Umanità, ha dei "nemici", degli oppositori. In realtà con il progetto "Repubblica dei Poeti" vogliamo liberare la Poesia da quegli operatori culturali improvvisati che non sono abituati alle buone maniere, non educati a relazionarsi in maniera civile con il Prossimo, litigiosi. Costoro finiscono per riversare i propri fallimenti personali negli altri facendo credere di possedere la Verità e attribuendo agli altri la responsabilità dei propri fallimenti. A costoro rispondiamo che prima di potersi auto-definire "Poeti" o "promotori culturali" occorre essere, in primis, persone ordinate alla fratellanza, al dialogo costruttivo e alla comunicazione dai toni civili.