Tu nel prato dipinto di luna
Tu nel prato dipinto di luna
Tu portavi il sorriso del sole, vecchio ballerino di flamenco,
che vagavi nei tanghi d’argento un po’ lenti e scattanti,
nel limite di un cielo di uccelli di acqua soave,
che cercavi nel sangue le rose donate all’amore.
Tu portavi l’azzurro del mare, verde uomo dai denti di rospo,
che vagavi nei globuli rossi avvinghiati alle cellule bianche,
nell’erba del pensiero sfibrato da un ictus galoppante,
che cercavi l’amante costante di un ics quadrato.
Tu nel prato dipinto di luna cercavi il tuo sogno,
ballerino di giorno, capinera di notti selvagge,
prigioniero di corpi mansueti di vermi di cane,
affamato di un tozzo di pane di Bosnia opulenta.
Tu l’aurora, la vita, la morte, generoso signore di cera,
ballerino dei fiori sbocciati nella grande pianura dei sensi,
prigioniero di api sgomente incastrate nel miele filante,
affondato in un fiume profondo di sirene scagliate di stelle.
Tu portavi il sorriso del sole, usignolo di canti notturni,
che vagavi nei valzer pesanti del Danubio dipinto di blu,
nella bocca di una angelo Serbo prigioniero del Verbo,
prigioniero del ragno fumante partorito a Mauthausen.
Tu l’aurora, la vita, la morte, tu la suora vestita di pianto,
incantevole cernia, ridente nella valle dei rinoceronti,
incantata dai monti coperti di neve cauta in letargo,
tu nel largo incessante soffrire della grotta di calce rovente.
Tu la mente più feritile e dolce.
Tu l’aurora, la vita, la morte.
Premi
- Poesia vincitrice (Primo posto) Premio letterario internazionale Nosside, 2001, sezione lingua italiana, Reggio Calabria-Cuba