Il regno d’amore

Da WikiPoesia.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

di Francesco Fiore

Il regno d'amore

In un sogno bambino
brulicante di immagini e di suoni,
osservo l’orizzonte,
dove il mare si sposa con il cielo
e il sole si tuffa nell’abisso
fino ai margini del nulla,
dove si ode una melodia,
di dolci voci in armonia.
Un regno misterioso, magico,
dove sulla vetta di un monte
si affaccia un borgo,
che sovrasta verdeggianti campi,
attraversati d’argentei ruscelli,
adornati da rigogliosi alberi.
Laggiù è sempre primavera,
non c’è odio e non c’è guerra,
non c’è ricco e non c’è povero,
non c’è bianco e non c’è nero.
Bramo ritornare in quel paradiso,
sentire ancora un po' d’amore
condito di fraterno calore,
in cui trovo rifugio nella notte,
ma quando il mattino si presenta,
il mio cuore si oscura
davanti alla cruda realtà.
Oggi guardo indietro
le meraviglie di quel luogo,
che ho visitato sempre meno nelle notti buie.
L’inverno e ormai alle porte,
il freddo gelido della vita m’avvolge,
ma ogni volta che guardo l’orizzonte,
dove il mare si bacia con il cielo,
un ricordo sale dal cuore
e un sospiro di pace
mi riporta in quel regno d’amore.



Premi

Pubblicazioni