Il Muretto

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di Francesco Fiore

Il Muretto

Nell’antico borgo
il vecchio muretto
è lì pigro, tacito e solo
lungo il viale d’inverno
ricamato da un velo d’argento.
Custode e rifugio
d’un tempo ameno,
dove il cuore allegro
s’appresta a ritornare
col passo sognante di un bambino.
Sempre accogliente e benevolo,
non ha avuto pregiudizi verso alcuno,
né verso l’uomo di colore,
che vende rose rosse
alle coppie amorose,
né verso il povero mendicante,
che aspetta un tozzo di pane.
Non ha mai rifiutato nessuno,
né chi si ferma per leggere un giornale,
né chi si siede per fare due chiacchiere
e né chi canta e si ubriaca sotto le stelle.
Quante cose ha visto il muretto
inerte testimone di giorno e di notte,
con la neve, la pioggia e il vento.
Silenzioso sopporta,
accoglie e conforta,
senza fare differenze,
mentre il mondo
sempre più indifferente
continua ad essere
cieco e sordo.

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