Laboratorio Sant'Anselmo

Da WikiPoesia.
Jump to navigation Jump to search

Benché concepisse la Fede come fondamento di ogni conoscenza, Anselmo riteneva che un argomento razionale potesse convincere anche un non credente. Nel suo primo scritto filosofico importante, il Monologion, Anselmo si pone dalla prospettiva di chi ignori la rivelazione cristiana o non vi creda e, adottando tale prospettiva, intende dimostrare l'esistenza di Dio e dedurre alcuni dei suoi attributi per mezzo di evidenze tratte dal mondo sensibile e sviluppate con procedimenti razionali. Non a caso, una delle sue frasi celebri è: “Amare e credere per comprendere”.

Il Laboratorio Sant’Anselmo di Aosta ha come data di fondazione il 21 aprile 2011, e nasce dalle sinergie di diverse realtà associative sul territorio nazionale dai co-fondatori Didier Pellissier, Renato Ongania e Vincenzo De Lucia.

Alcune attività sociali e culturali, come descritte dal portavoce Angelo Zanini:

“Nel 2012 siamo stati invitati dalla Fondazione Falcone alle Navi della Legalità, dove abbiamo avuto modo di incontrare il Presidente del Senato, il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca e diversi esponenti di spicco nel campo della lotta alla mafia, tra i quali Nando Dalla Chiesa. L’anno dopo abbiamo coraggiosamente visitato le “4 capitali della mafia”, dialogando con le istituzioni dei comuni di Mesagne (Brindisi), San Luca (Reggio Calabria), Corleone (Palermo) e Scampia (Napoli) a cui sono seguiti vari progetti culturali a sostegno della legalità.


Nel 2014 abbiamo partecipato all’organizzazione di due conferenze dal titolo “Libertà, Regole e Trasgressioni”, tenute dall’ex magistrato Gherardo Colombo, presso l’Università di Mantova con molti capi scout della sezione lombarda e presso l’auditorium del Palazzo della Regione Valle d’Aosta. Abbiamo inoltre fatto visita alla Fondazione Don Milani presso la scuola di Barbiana (Firenze), incontrando il Presidente ed ex alunno Michele Gesualdi, e facendo tesoro di questa visita, è nata la volontà di un ciclo di conferenze per ragazzi e genitori sul tema dell’insegnamento. Nel 2015, invece, abbiamo partecipato all’organizzazione di una borsa di studio per gli studenti di Corleone e della Valle d’Aosta, consegnata in occasione dell’anniversario delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, in diretta Rai con diverse città italiane.

La consegna della borsa di studio a Corleone

Nel 2017 abbiamo organizzato al Museo della Pace di Napoli uno speciale reading poetico internazionale con liriche per la pace provenienti dai cinque continenti. Oltre al Presidente della Fondazione Mediterraneo, presente anche il Professor don Mario Maritano, della facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma.

Nel 2018, sempre al Museo della Pace, la seconda edizione del progetto Poeti per la Pace che ha visto protagonisti una rappresentanza di poeti provenienti da Israele, con declamazioni di versi in lingua ebraica.

Reading Poetico Internazionale a Napoli

Nel 2019, il Progetto culturale con diversi incontri in Israele, dove siamo stati ricevuti al Patriarcato Latino di Gerusalemme ed abbiamo partecipato al tavolo ministeriale con il Governo d’Israele per definire il ruolo della Poesia nel Processo di Pace del Medio Oriente. Nello stesso anno siamo stati impegnati in un progetto di “base etica condivisibile” a Lampedusa.

2020: Abbiamo collaborato all’impegno solidale contro il Covid-19, partecipando all’organizzazione del progetto nazionale Solidarietà Poetica, con la consegna di centinaia di Poesie, giunte da 19 regioni, alle strutture sanitarie più colpite dalla pandemia, tra cui l’Ospedale Maggiore di Lodi, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ed il Policlinico di Milano.

2021: Partecipato all’organizzazione dell’evento “Globalizzare la Solidarietà – Keep Racism Out”, organizzato da WikiRazzismo, il cui progetto ha ricevuto il patrocinio di UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari opportunità. Il progetto è nato in occasione della Settimana d’Azione contro il razzismo 2021.

Una delegazione del Laboratorio Sant'Anselmo in visita a Gerusalemme

LE CHIAVI DEL LABORATORIO SANT’ANSELMO

Le chiavi sono un riconoscimento simbolico per un ospite illustre. Sono un simbolo risalente al Medioevo, periodo in cui le città erano fortificate e protette da mura con portoni le cui serrature venivano chiuse nottetempo. Offrire le chiavi significa attribuire potere simbolico ad una personalità stimata e di fiducia. Le Chiavi del Laboratorio Sant’Anselmo sono conferite per meriti speciali a persone illustri che si sono distinte nei campi della interculturalità e dell’interreligiosità.

Alcuni tra gli insigniti:

  • S.A.R. Duarte Pio di Braganza, XXIV Duca di Braganza con il Cav. Angelo Musa, presidente della Real Academia Sancti Ambrosii Martyris
  • S.E. Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, per il Patriarcato di Gerusalemme
  • S.E.R. Cardinale Renato Raffaele Martino, Cardinale Protodiacono
  • S.E. Mons. Donato Oliviero, Vescovo dell’Eparchia di Lungro
  • H.M. King Yuhi VI of Rwanda, Capo della Casa Reale del Rwanda
  • Prof. Mario Maritano, Pontificia Università Salesiana
  • Cav. Prof. Hafez Haidar, Scrittore e Poeta per la Pace


S.A.R. Duarte Pio di Braganza, XXIV Duca di Braganza con il Cav. Angelo Musa, presidente della Real Academia Sancti Ambrosii Martyris
S.E. Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, per il Patriarcato di Gerusalemme
S.E.R. Cardinale Renato Raffaele Martino, Cardinale Protodiacono
S.E. Mons. Donato Oliviero, Vescovo dell’Eparchia di Lungro
H.M. King Yuhi VI of Rwanda, Capo della Casa Reale del Rwanda
Prof. Mario Maritano, Pontificia Università Salesiana
Cav. Prof. Hafez Haidar, Scrittore e Poeta per la Pace