La Scuola Empatica

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PIRAMIDE CULTURALE DEL CILENTO

La Scuola Empatica è un movimento letterario-artistico-filosofico e culturale sorto in Italia nel 2020.

Manifesto

Il Nuovo Manifesto sulle Arti

(a cura di Menotti Lerro)

Il nostro millennio sta entrando nella terza decade, ed è tempo di costruire insieme una visione del mondo all’insegna della bellezza e dell’armonia. L’interdisciplinarità e l’idea di “Artista totale” (una singola persona o una combinazione di contributi da parte di persone impegnate in ambiti culturali diversi), proposti nel “Nuovo Manifesto sulle Arti”, si pongono come base per afferrare le “frammentarie verità” di questo periodo storico che, mai come adesso, necessita della figura dell’Artista come guida. A tal fine, dal 2019, opera il Centro Contemporaneo delle Arti, che dona al territorio nazionale e del Cilento molteplici e innovative iniziative artistico-culturali di grande rilievo, animate da un fondamentale sentimento comune: l’empatia, il sentirsi vicini gli uni agli altri, come esseri umani e come artisti. Per tale principale ragione il Centro Contemporaneo delle Arti fonda la Scuola Empatica, tenendo ancor più fermi i propositi educativi e formativi che lo contraddistinguono. Dal triangolo del Cilento antico (Vallo della Lucania, Omignano, Salento), partiranno nuovi impulsi per lo sviluppo delle Arti e della Cultura attraverso le emozioni.

Aderenti

Menotti Lerro (ideatore e fondatore), Antonello Pelliccia, Dacia Maraini, Maria Teresa Chialant, Giacomo Rizzolatti, Diego de Silva, Milo De Angelis, Franco Mussida, Luigi Leuzzi, Diana Nese, Umberto Curi, Mauro Afro Borella, Francesco D’Episcopo, Bernardo Lanzetti, Giuliano Ladolfi, Giampiero Neri, Valerio Magrelli, Maria Rita Parsi, Omar Galliani, Elena Pontiggia, Vivian Lamarque, Franco Loi, Raffaele Nigro, Ezio Guaitamacchi, Renato Galbusera, Victor Lucena, Elio Pecora, Gino Finizio, Roberto Carifi, Domenico Giordano, Franco Arminio, Francesco Massanova, Luigi Rossi, Maurizio Iacovazzo, Maria Jannelli, Tomasz Krezymon, Ottavio Rossani, Attilio Dursi, Wilma Leone, Edoardo Landi, Carlangelo Mauro, Alessandro Quasimodo, Nicola Femminella, Luigi Mogrovejo, Vincenzo Guarracino, Edoardo Boncinelli, Antonino Nese, Francesco Abbate, Stefano Pantaleoni, Santa Aiello, Ermanno Paleari, Rosa Maria Vitola, Giusy Rinaldi, Osvaldo Marrocco, Oriana Rispoli, Valentina Sentsova, Giammaria Occhi, Patrizia Pozzi, Carlo Di Legge, Angelo Ghilardi, Antonio Rizzo, Paolo Emilio Antognoli Viti, Vittorio Santoianni, Joanna Kubicz, Ezio Martuscelli, Nicola Ricci, Kuturi, Marco Colombo, Attilio Bencaster, Amnerys Bonvicini, Mario Gabriele Giordano, Anna Bianchi, Ettore Barra, Cesare Nardi, Salvatore Monaca, Carlo Andrei, Giancarlo Sammito, Giancarlo Turaccio, Vincenzo Di Gironimo, Massimo Bacigalupo, Tomaso Kemeny, Emilio Coco, Lorenzo Peluso, Roberto Guidetti, Tonia Cartolano, Franco Maldonato, Tiziano Rossi, Giovanni Bonoldi, Angelo Ruta, Anna Di Brina, Lino Di Ventura, Goffredo Iannotti, Nello Teodori, Nicola Maria Vitola, Antonia Gravagnuolo, Anny Errico, Carmelo Strano, Aldo Castellano, Lidia Vianu, Maria Mazziotti Gillan, Ana María Pinedo López, Elvio Annese, Laura Garavaglia, Marius Chelaru, Loredana Izzo, Prayag Tiwari, Davide Susanetti, Salvatore D’Alessandro, Oscar Pizzulli, Simone Fagioli, Alessandro Artini.

Scheda riassuntiva[1]

INIZIATORE: Menotti Lerro.

ANNO D’INIZIO: 2020.

TESTO FONDAMENTALE: La Scuola Empatica (Ladolfi editore, 2020).

MANIFESTO: New Manifesto of Arts di Menotti Lerro e Antonello Pelliccia (Zona editrice 2019).

EPICENTRO: Il suo epicentro si delinea nel Cilento, precisamente nel “Nuovo Triangolo Culturale del Cilento Antico” fondato da Menotti Lerro, che ha in Omignano – “Paese degli Aforismi”, Salento – “Paese della Poesia” e Vallo della Lucania – “Sede del Centro Contemporaneo delle Arti”, i suoi vertici.

IN POLEMICA CON LA STAGNAZIONE SCATURITA DALL’IPERTROFICO INDIVIDUALISMO CONTEMPORANEO, LA NUOVA CORRENTE PROPONE:

  • Una ripresa degli studi classici come base per un’Arte colta, da innovare attraverso la consapevolezza, l’invenzione e lo studio.
  • Il rifiuto del principio di “Tabula rasa”, sottolineando l’importanza della tradizione, cercando tuttavia di smascherarne eventuali limiti teorici o applicativi.
  • I principi di indivisibilità e interdisciplinarità delle Arti.
  • La ricerca della figura simbolica di “Artista Totale” (a tal proposito si veda anche il racconto concernente il nuovo “Mito di Unus” scritto da Menotti Lerro).
  • Il rifiuto del principio predominante della specializzazione nel campo delle Arti.
  • Il rifiuto dei principi di “univocità della visione” e sposa, invece, i principi del “punto di vista” e della “frammentarietà”.
  • La denuncia del fenomeno delle eccessive influenze tra artisti, amplificato dall’immediatezza dei mezzi tecnologici di comunicazione.
  • Di mettere al centro l’esperienza, l’immaginazione, i sentimenti, il talento e lo studio.
  • Una figura dell’artista maggiormente coinvolta nella società civile.

Note

  1. Scheda a cura dei membri del Centro Contemporaneo delle Arti in data 4 febbraio 2021.