E noi addormentavamo le nostre sembianze

di Giuseppina Palo


E noi addormentavamo le nostre sembianze


E noi addormentavamo le nostre sembianze
sotto le stelle.
E quando il tempo esigeva una lontananza
io alzavo stanca le ali
e seguivo la linea del sole;
le nostre sembianze sulle spiagge
erano dei materassi morbidi
su cui riposare e vivere
l'amore e la giovinezza.
Richiami adulti d'uccelli lontani
rapirono in un istante il sonno
e l'oblio nei crepuscoli sul mare
facendomi risalire alla realtà.
Oh oblii notturni di musiche nostalgiche
colori psichedelici di sensazioni forti
maree secolari danzanti voci
natura esplosa in miraggi campestri!
Dove ritroveremo quell'estasi?
È necessario risolvere i problemi
maturare nella vita
camminare decisi
nella realtà che non è solo sogno.
Di nuovo gli uccelli ci lasciarono liberi
di vagare sulle spiagge arricchiti dentro.
E la voce del mare si intonava leggera
col nostro spirito un giorno in tumulto:

«Amore, è la tua vicinanza
che il tempo di giovinezza
e di lauti sospiri
mi offre...
Il bambino che ho in grembo
mi muove felice
ora che finalmente vivo
la mia unione in te».

Premi:

Premio per la poesia singola, nella Sezione riservata alla Casa Editrice Pagine, al Concorso di Poesia d'Amore Le Rosse Pergamene del Nuovo Umanesimo, Roma, 2017.