Domodossola

Domodossola (Dòm in dialetto ossolano, Döm in Lingua walser) è un comune italiano di 18.000 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola nella regione Piemonte.[1]

Origini del nome

Il geografo greco Claudio Tolomeo (II secolo d.C.) è il primo a citare la città quale probabile capitale dei Leponzi, chiamandola Oksela Lepontiorum. Intorno all'XI secolo la città assume il nome di Domus Oxile, in riferimento alla presenza della chiesa collegiata. Nel XII secolo compaiono Burgus Domi e Burgus Domi Ossule: la dicitura borgo deriva dalla presenza oltre che della chiesa collegiata, anche del castello e del mercato. Il nome successivamente si trasforma in Domiossola, Duomo d'Ossola (Giovanni Capis), Domo d'Ossola nell'Ottocento e infine l'attuale Domodossola.

Storia

La città sorgeva all'incrocio tra la Via Mediolanum-Verbannus, con la Via Antronesca che nel tratto Domodossola - Locarno prendeva pure il nome di Via del Mercato. È probabilmente durante il regno di Teodorico, re degli Ostrogoti, che si formano le prime opere di difesa sul colle di Mattarella[2]. Il dominio longobardo è durissimo, caratterizzato da violenze e saccheggi; a questi succedono i Franchi. Carlo Magno, generoso verso ecclesiastici e laici, rivitalizza il feudalesimo: molti territori sono in possesso del vescovo-conte di Novara, che costruisce a Oscella il suo castello (castrum novum, ricordato nel 1001). Nel 1014 il vescovo Pietro III il Prudente con solenne diploma ottiene il dominio feudale dell'Ossola.

Le periodiche incursioni dei Vallesani e le lotte accanite tra guelfi, in maggioranza nel borgo, e ghibellini costringono gli Ossolani a chiedere protezione a Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano: il 19 marzo 1381 viene firmato nell'attuale Palazzo San Francesco l'atto di dedizione. Il contratto con i Visconti prevedeva protezione e privilegi agli Ossolani, in cambio di un compenso di 750 fiorini annui[3]. Ai Visconti succedono gli Sforza (1450 - 1535).

Il 9 maggio 1517 la pace e trattato di Ponte Tresa sancisce che Stabio ed altre terre del Mendrisiotto appartengano ai dodici Cantoni Elvetici in cambio di Domodossola. Alla caduta di Ludovico il Moro, Domodossola subisce la dominazione spagnola che dura per due secoli, contrassegnati da lotte intestine tra le fazioni, dagli straripamenti del torrente Bogna e dalle epidemie di peste. Nel 1656 sorge il Sacro Monte Calvario per opera di Andrea da Rho e Gioachino da Cassano, due frati cappuccini del convento di Domodossola. Dopo una breve dominazione austriaca, nel 1743 con il trattato di Worms l'Ossola passa interamente ai Savoia.

Con Vittorio Emanuele I nel 1818 Domodossola diventa capoluogo della provincia di Ossola, nella divisione di Novara, con un capo-guardia di prima classe a Domodossola e un capo-guardia di seconda classe a Masera. Nel 1859, con l'emanazione del decreto Rattazzi, viene soppressa la provincia di Ossola e istituito il circondario di Ossola (in seguito circondario di Domodossola), come suddivisione della provincia di Novara, comprendente i mandamenti di Crodo, S. Maria Maggiore, Bannio e Domodossola.

Il Novecento

 
Tunnel del Sempione

Il 19 maggio 1906 il re Vittorio Emanuele III inaugura il traforo del Sempione: con quest'opera Domodossola e l'intera Ossola diventano una delle più importanti vie del traffico internazionale europeo. Il 23 settembre 1910 la città è teatro del tragico atterraggio di Jorge Chávez Dartnell, conosciuto come Geo Chávez, primo trasvolatore delle Alpi. L'aviatore peruviano, partito da Briga, sorvola il passo del Sempione, ma l'aereo, in fase di atterraggio a Domodossola, cede e precipita. Gravemente ferito, il pilota muore all'ospedale San Biagio pochi giorni dopo.

Gradualmente la prosperità nella vallata cresce e aumentano le industrie e le centrali idroelettriche che offrono lavoro e richiamano progressivamente migranti in particolare da Veneto, Romagna e Calabria[4]. La prima guerra mondiale richiede tuttavia sacrificio di vite umane, che costa caro anche all'Ossola.

Nel 1926[5] il circondario di Domodossola viene soppresso e il territorio assegnato al circondario di Novara[6]. Nel 1927, con la soppressione di tutti i circondari italiani, il territorio rimane in Provincia di Novara.

 
Bandiera della Repubblica dell'Ossola

Durante la seconda guerra mondiale la valle non resta indifferente alla dittatura fascista. I movimenti di liberazione fanno sì che dal 10 settembre al 23 ottobre 1944 Domodossola diventi capitale della Repubblica partigiana dell'Ossola, proclamatasi indipendente dal dominio dittatoriale nel corso della Resistenza. Durante i 43 giorni, il territorio liberato viene gestito democraticamente dalla Giunta provvisoria di Governo, che si riunisce presso il Palazzo di Città. La giunta è presieduta da Ettore Tibaldi e annovera, tra gli altri, anche la milanese Gisella Floreanini, nelle vesti di Commissario all'Assistenza. La Floreanini è così la prima donna a ricoprire incarichi governativi in Italia[7].

Negli anni 1950 - 1960 la città è segnata da un costante flusso migratorio. I migranti, provenienti in gran parte dalla Calabria, si stanziano in un quartiere, denominato con il toponimo di Abissinia. Il quartiere poi, con l'arrivo dei frati Cappuccini, in particolare di padre Michelangelo Falcioni, padre spirituale del rione, si trasforma in Cappuccina.

Nel 1992 la Val d'Ossola, il Cusio e il Verbano si scorporano dalla provincia di Novara. Domodossola entra così a far parte della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

Onorificenze

Domodossola è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare il 21 settembre 1945 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[8]

Cultura

Musei

  • Il Museo di Palazzo Silva raccoglie opere lignee, reperti etruschi e romani, frammenti di mummie egiziane, incisioni, costumi ossolani e armi.
  • Il Museo di Palazzo San Francesco, ospita dipinti di pittori locali e una sezione dedicata a mostre temporanee.
  • Il Museo sempioniano contiene una ricostruzione di parte del tunnel del traforo del Sempione, fotografie d'epoca e numerosi altri reperti.
  • Il Museo di scienze naturali del Collegio Mellerio Rosmini raccoglie animali, insetti, piante e minerali.
  • La sala storica della Resistenza, situata nell'aula consiliare del Municipio, raccoglie fotografie d'epoca e documenti riguardanti gli episodi più emblematici della Resistenza ossolana.
  • Il Museo degli alpini ossolani "Don Carlo Righini" raccoglie cimeli e testimonianze della storia degli alpini ed in particolare di quelli ossolani.

Biblioteca

  • Biblioteca Civica "G. Contini"

Cinema

Il film-tv della RAI "Quaranta giorni di libertà", regia di Leandro Castellani, narra la storia della breve Repubblica partigiana dell'Ossola. Inoltre nel 2005 a Domodossola è stato girato il film "Buss till Italien" del regista svedese Daniel Lind Lagerlöf.

Musica

  • Il Civico Corpo Musicale, istituito nel 1868, svolge la sua attività musicale guidato dal maestro Giorgio Coppi e dal presidente Arcangelo Menna.
  • La Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, svolge attività musicale, sia liturgica sia concertistica, nel santuario del SS. Crocifisso al S. Monte e nella Parrocchia di Calice. Istituita nel 1995 riunisce l'attività della Schola Gregoriana del S. Monte Calvario (1995), della Corale di Calice (1974), della Camerata Strumentale di S. Quirico (1989), del Convivio Rinascimentale (1997) e dell'Orchestra da camera della Cappella Musicale del S. Monte Calvario di Domodossola (2003).

Poesia

Nella cultura di massa

“Domodossola” è spesso il nome più comune utilizzato per indicare il nome di una città italiana iniziante per la lettera “D” nel popolare gioco “Nomi, cose e città”, nonostante le sue limitate dimensioni ed il suo numero molto contenuto di abitanti (non è raro infatti che i giocatori utilizzino frequentemente il nome di questo Comune, tuttavia senza conoscerlo).

Note

  1. Domodossola. (9 dicembre 2019). Wikipedia, L'enciclopedia libera. Tratto il 12 dicembre 2019, 14:51 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Domodossola&oldid=109331666.
  2. Dalla Preistoria al traforo del Sempione, Tullio Bertamini
  3. Dalla Preistoria al traforo del Sempione, Tullio Bertamini
  4. Dalla Preistoria al traforo del Sempione, Tullio Bertamini
  5. Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890, art. 1
  6. Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890, art. 2
  7. La "repubblica" dell'Ossola, Paolo Bologna
  8. Info su www.quirinale.it
  9. https://www.distrettolaghi.it/de/eventi/domodossola-la-poesia-come-esperienza-nei-versi-di-alda-merini
  10. http://www.ossolanews.it/ossola-news/la-poesia-delle-avanguardie-tra-dadaismo-surrealismo-e-nonsense-una-serata-alla-soms-di-domodossola-19657.html