Dacia Maraini

Versione del 7 dic 2021 alle 10:11 di Admin (discussione | contributi) (→‎Onorificenze straniere)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Dacia Maraini

Dacia Maraini è nata a Fiesole il 13 novembre 1936.

Scrittrice, poetessa, saggista.

Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana.

Biografia

Primogenita dello scrittore ed etnologo toscano di origini ticinesi Fosco Maraini e della principessa e pittrice palermitana Topazia Alliata, appartenente all'antico casato siciliano degli Alliata di Salaparuta. La nonna materna, Oria Maria Amelia "Sonia" Ortúzar Ovalle de Olivares (1892-1981), era una cantante lirica che non poté esordire e figlia di un diplomatico cileno. La nonna paterna di Dacia era la scrittrice Cornelia Edith "Yoï" Crosse (1877-1944), per metà polacca e per metà inglese[1], nata a Tállya in Ungheria e trasferitasi in Inghilterra durante l'adolescenza.

Dacia trascorse l'infanzia in Giappone dove i genitori si stabilirono dal 1939 al 1945 e dove nacquero le sue sorelle Yuki e Antonella detta Toni. Lì, dal 1943 al 1945, la famiglia fu internata in un campo di concentramento giapponese, dove patì la fame.

Al ritorno in Italia, la famiglia si trasferì in Sicilia, presso i nonni materni, nella Villa Valguarnera di Bagheria, e in seguito, a Roma. Quindi, il padre Fosco tornò a Firenze. Questi anni sono raccontati dalla stessa Maraini nel suo romanzo Bagheria:

Dopo la separazione dei genitori, a 18 anni Dacia raggiunse il padre, che nel frattempo si era trasferito a Roma. Nel 1959 si sposa con Lucio Pozzi, pittore milanese da cui si divide dopo quattro anni, nel 1963 il matrimonio viene annullato. In seguito fu a lungo compagna di Alberto Moravia, con cui visse dal 1962 al 1978. A Roma stringe una solidale amicizia con molti letterati e poeti, tra cui Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Maria Bellonci e lo stesso Moravia, inserendosi a pieno titolo nel circolo letterario del tempo.

È vegetariana e si è espressa pubblicamente in favore dei diritti animali.[2]

Carriera

Anni sessanta

Riscosse il suo primo successo con il romanzo La vacanza (1962). Seguono L'età del malessere (1963) e A memoria (1967).

Anni settanta

Nel 1972 scrisse Memorie di una ladra e nel 1975 Donna in guerra. Nel 1973 fondò a Roma con Maricla Boggio il Teatro della Maddalena, gestito e diretto soltanto da donne. Ha scritto più di sessanta testi teatrali rappresentati in Italia e all'estero, tra cui ricordiamo Manifesto dal carcere e Dialogo di una prostituta con un suo cliente.

Anni ottanta

Negli anni ottanta scrisse Il treno per Helsinki (1984) e Isolina (1985). Alla fine degli anni ottanta, Rai3 mandò in onda il programma Raccontare Palermo ove la scrittrice incontra per le vie e i palazzi della città diversi esponenti della cultura siciliana come Mimmo Cuticchio.

Anni novanta

Nel 1990 pubblica La lunga vita di Marianna Ucrìa. Seguono Bagheria (1993), Voci (1994), Un clandestino a bordo (1996), Dolce per sé (1997) e la raccolta di racconti Buio (1999).

Anni duemila

Nel 2001 ha pubblicato La nave per Kobe, in cui rievoca l'esperienza infantile della prigionia in Giappone, e Amata scrittura. Laboratorio di analisi letture proposte conversazioni. Nel 2004 è la volta di Colomba. Nel 2007 ha pubblicato Il gioco dell'universo e nel 2008 Il treno dell'ultima notte. Nel 2010 "La seduzione dell'altrove".

Anni duemiladieci

Nel 2011 "La grande festa". Dal 2016 è cittadina onoraria di Arona sul lago Maggiore, località dove si svolge ogni anno il festival di teatro e letteratura «Il teatro sull’acqua» di cui è direttrice artistica.

Nel 2018 viene nominata presidente del comitato scientifico di Palermo Capitale italiana della cultura.

È direttrice responsabile della rivista letteraria Nuovi Argomenti, edita da Arnoldo Mondadori Editore.

Poesie

  • Botta e risposta poetica... o quasi, con Nicolò Maraini, Roma, Editrice dell'Orso, 1960.
  • Crudeltà all'aria aperta, Milano, Feltrinelli, 1966.
  • Donne mie, Torino, Einaudi, 1974.
  • Mangiami pure, Torino, Einaudi, 1978. ISBN 88-06-01339-4.
  • Dimenticato di dimenticare, Torino, Einaudi, 1982. ISBN 88-06-05474-0.
  • Maraini, Stein, Roma, Il ventaglio, 1987.
  • Viaggiando con passo di volpe. Poesie 1983-1991, Milano, Rizzoli, 1991. ISBN 88-17-66466-9.
  • Occhi di Medusa, Calcata, Edizione del Giano, 1992.
  • Se amando troppo. Poesie 1966-1998, con CD-ROM, Milano, Rizzoli, 1998. ISBN 88-17-86019-0.
  • Notte di capod'anno in ospedale, Roma, Lepisma, 2009. ISBN 978-88-7537-103-6.

Interviste

  • E tu chi eri? Interviste sull'infanzia, Milano, Bompiani, 1973.
  • Wanda Raheli. Giovedì 19 giugno 1975, Roma, Seconda Scala, 1975.
  • Parlare con Dacia Maraini, di Ileana Montini, Verona, Bertani, 1977.
  • Storia di Piera, con Piera degli Esposti, Milano, Bompiani, 1980.
  • Il bambino Alberto, Milano, Bompiani, 1986. ISBN 88-17-53452-8.
  • Conversazione con Dacia Maraini. Il piacere di scrivere, a cura di Paola Gaglianone, Roma, Omicron, 1995. ISBN 88-86680-06-6.
  • Piera e gli assassini, con Piera degli Esposti, Milano, Rizzoli, 2003. ISBN 88-17-87227-X.
  • Ho sognato una stazione. Gli affetti, i valori, le passioni, conversazione con Paolo Di Paolo, Roma-Bari, Laterza, 2005. ISBN 88-420-7769-0.
  • Il volto delle donne. Conversazione con Dacia Maraini, intervista di Stefano Giovinazzo, Roma, Edizioni della Sera, 2010. ISBN 978-88-904730-6-7.

Riconoscimenti

  • 1962 – Premio Formentor de las Letras
  • 1985 – Premio Fregene (Premio del Presidente per la Letteratura)
  • 1990 – Premio Campiello (Libro dell'Anno 1990) con La lunga vita di Marianna Ucrìa
  • 1995 – Premio Napoli
  • 1996 – Medaglia Gabriela Mistral
  • 1997 – Premio Flaiano per la narrativa
  • 1997 – Premio Fregene per la Comunicazione e Divulgazione Culturale
  • 1997 – Premio letterario Brancati per la narrativa
  • 1999 – Premio Mondello
  • 1999 – Premio Strega per la raccolta di racconti Buio
  • 2000 – Premio Porto Venere Donna
  • 2000 – Targa Volponi
  • 2002 – Premio alla Carriera Letteraria "Anguillara Sabazia"
  • 2004 – Premio letterario Castelfiorentino
  • 2005 – laurea honoris causa in Studi teatrali presso l'Università degli Studi dell'Aquila
  • 2006 – Premio nazionale di Narrativa Lucio Mastronardi alla carriera
  • 2007 – Premio Cimitile, sezione di narrativa, con Il gioco dell'universo
  • 2007 – Premio La ginestra (Premio speciale fuori concorso)
  • 2008 – Premio Calepino
  • 2009 – Premio Letterario Nazionale “Carlo Levi” (sezione narrativa)
  • 2009 – Laurea honoris causa (Honorary Degree) presso il Middlebury College (Vermont, Stati Uniti d'America)
  • 2010 – laurea magistrale honoris causa in Progettista e dirigente dei servizi educativi e formativi presso l'Università degli Studi di Foggia
  • 2011 – Premio Tarricone
  • 2012 – "Premio Angelini"
  • 2012 – Premio Fondazione Il Campiello
  • 2012 – Alabarda d'oro per la letteratura
  • 2012 – Premio ASDOE
  • 2014 – cittadinanza onoraria di Bacoli
  • 2015 – laurea honoris causa presso l'Università John Cabot (Roma)
  • 2016 – Premio Boccaccio
  • 2016 – cittadinanza onoraria di Arona
  • 2016 – Premio letterario Palmi alla carriera
  • 2016 – Premio Nazionale Pratola
  • 2016 – Premio Manzoni alla carriera
  • 2016 – Premio Montale Fuori di Casa 2016, sezione narrativa
  • 2017 – Premio il Poggio
  • 2017 – Premio Rugarli
  • 2017 – Inquieto dell'Anno 2017
  • 2018 – Premio Giovenale
  • 2018 – Premio Città di Bari
  • 2018 – Premio Chiara alla carriera
  • 2018 – laurea honoris causa presso l'Università Orientale di Napoli
  • 2018 – Fiorino d'oro
  • 2019 – Premio PulciNellaMente alla Carriera
  • 2019 – Premio Matilde Serao
  • 2019 – Premio Franco Cuomo International 2019

Le è stato dedicato un concorso, il Concorso letterario “Dacia Maraini”.

Onorificenze

Onorificenze italiane

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana — 9 gennaio 1996

Onorificenze straniere

Ordine del Sol Levante, Raggi in Oro con Rosetta - «per il suo contributo all'approfondimento della conoscenza reciproca tra Giappone e Italia attraverso la valorizzazione delle esperienze maturate soprattutto durante il suo soggiorno in Giappone, insieme al padre Fosco Maraini, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale» — 3 novembre 2017

Note

  1. Biografia di Fosco Maraini
  2. Dacia Maraini. (5 aprile 2020). Wikipedia, L'enciclopedia libera. Tratto il 3 maggio 2020, 16:07 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Dacia_Maraini&oldid=111983232.