Antonino Impellizzeri

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Antonino Impellizzeri.

Antonino Impellizzeri.

È ufficiale dell’Esercito in forza alla Brigata Paracadutisti “Folgore”.

Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza e un Master in Security e Intelligence - Analisi e Gestione.

Coltiva la passione per la letteratura e sperimenta poesie in metrica, dime novels e brevi racconti riscuotendo consensi e riconoscimenti. Sue opere sono state tradotte in lingua esperanto, inglese e spagnolo e pubblicate in varie antologie e riviste di settore anche estere.

Insignito di Croce di Secondo Grado al merito dalla Croce Rossa della Repubblica di San Marino, di Medaglia di Benemerenza d'Argento del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e di Medalla de Benemerencia de Plata "Militantis Ecclesiae".

È membro del Consiglio Direttivo e delegato provinciale dell’Associazione Siciliana Arte e Scienza (ASAS) per la provincia di Enna, ha scritto per la redazione di Seven Blog e collabora con Polyglot Poetry Magazine, con il quotidiano Alessandria.Today e con la rivista Eco Siciliano, periodico argentino dell’Associazione “Familias Sicilianas de Paranà”.

Ha rivestito il ruolo di presidente della commissione di Micronarrativa del Premio Città di Leonforte (2019) e di giurato al Concorso Letterario Nazionale Scrivi l’Incipit (Messina 2019), inoltre è stato membro della giuria artistica del Premio Internazionale Metamorfosi (Sulmona 2020).

Fino alla Carne viva è la sua opera prima con Sikè - Euno edizioni.

Impegno Culturale

  • Ha fatto parte del Direttivo della Pro-loco di Leonforte negli anni 2018-2020.
  • Ha scritto per la redazione di Seven Blog e collabora con Polyglot Poetry Magazine, con il quotidiano Alessandria.Today e con la rivista Eco Siciliano, periodico argentino dell’Associazione “Familias Sicilianas de Paranà” Entre Rios, Argentina.
  • Ha rivestito il ruolo di presidente della commissione di Micronarrativa del Premio Città di Leonforte (2019) e di giurato al Concorso Letterario Nazionale Scrivi l’Incipit (Messina 2019), inoltre è stato membro della giuria artistica del Premio Internazionale Metamorfosi (Sulmona 2020).
  • Ha preso parte al Recital poetico regionale Città di Sinagra  (ME) organizzato dall'Associazione Siciliana Arte e Scienza di Messina. Ha coordinato  l'evento "Sicilia e Legalità" nel quale sono stati invitati Vincenzo Balli e il giornalista Giuseppe Lo Bianco, autori del libro ““The Truman Boss”. Ha partecipato a "Letture all'imbrunire" organizzate dal Comune di Leonforte (EN).
  • Ha ideato e partecipato alla serata  culturale "..In musica... In versi" presso la Villa Bonsignore di Leonforte, insieme al Maestro Giovanni Leonde, al soprano Ina Leonardi e agli artisti di ProfessioneTeatro.
  • Ha aderito al RespectAction, Giornata mondiale contro la violenza di genere, organizzata da SevenBlog, il Comune di Spessa e  le cinque Sindache del Basso Pavese.
  • È membro del Consiglio Direttivo e delegato provinciale dell’Associazione Siciliana Arte e Scienza (ASAS) per la provincia di Enna.
  • Già cittadino di Asgardia e della Repubblica dei Poeti, nel 2022 ottiene anche la cittadinanza di Beatus Cras, micronazione situata in Texas.

Pubblicazioni

Fino alla carne viva, Sikè Euno Edizioni, 2020, ISBN: 978-88-3334-038-8, presentato presso la storica Fontana delle Ninfe di Leonforte.[1]


Prefazione a Fino alla Carne viva

di Giuseppe Traina Professore di Letteratura italiana, Università di Catania

Due caratteristiche s’impongono immediatamente dopo la lettura di Fino alla carne viva, la silloge di Antonino Impellizzeri che oggi vede la luce.

La prima è la strutturazione rigorosa in sezioni, secondo un progetto autoriale forte e consapevole, che s’incardina con evidenza nella meditazione religiosa sulla vita che il poeta ha metabolizzato nel corso di un’esistenza percorsa dal filo scoperto di una sensibilità umana di non comune energia.

La seconda è l’uso di una metrica regolare, cosciente innanzitutto della tradizione italiana del sonetto, che però Impellizzeri sa rinnovare mediante variazioni sul tema (dalla sequenza di tre quartine a rima alternata siglate da un distico a rima baciata, che mescola con intelligenza le cadenze del sonetto e dell’ottava, al più classico – ma ormai insolito – sonetto caudato) o belle aperture verso altre tradizioni, come quella giapponese.

I non pochi, ma sempre significativi perché comunque minoritari, recuperi della metrica tradizionale nell’ambito del Novecento poetico e del XXI secolo, hanno dimostrato che darsi una disciplina metrica equivale a esercitare un’altra, e ancor più profonda, disciplina interiore. Di un rigore che è scelta etica, misura di vita, forse perfino ascesi: all’ascesi come percorso di grado in grado fa pensare, appunto, la struttura del libro, con il progressivo ampliarsi del numero di liriche per sezioni, dalla singola della prima sezione alle otto dell’ottava.

La numerologia è una cosa da prendere molto sul serio, come sanno gli studiosi di Dante Alighieri, ma nel libro di Impellizzeri colpisce un’altra cosa, che ci pare ancora più interessante del gioco numerologico, ma proprio perché non disgiunta da esso: è come se, procedendo dalla prima poesia (leopardiana e pascoliana) alle otto della sezione conclusiva, l’io lirico si aprisse sempre di più dal chiuso del sé (sia pure in dialogo con l’eterna, infinita interlocutrice dei poeti: la luna) fino al mondo, agli altri, a chi è diverso ma fratello nel fuoco della vita (nel magma, avrebbe detto Mario Luzi), o della carne viva, appunto.

Dunque, se nella terza lirica il poeta può ancora dire dei suoi versi che «Vanno via semplici da questa vita / della loro destinazione ignari», il lettore, chiuso il libro, avrà ben compreso come tutto il suo discorso approdi a un’idea di mondo come «mescolanza di peccatori e santi / pedine inermi su di una scacchiera».

E ci si può ben ritrovare, fraternamente riconoscersi, in questa bella immagine, che preleviamo da una lirica nella quale Impellizzeri dialoga esplicitamente con la prospettiva tracciata da Khaled Hosseini in libri che sono stati molto apprezzati da quei lettori che intendono la vita come continua e profonda ricerca di senso.

Il bello della religiosità – anzi, diciamola tutta, del cristianesimo attivo e aperto – di Impellizzeri (almeno nella misura in cui ci è dato conoscerlo tramite i suoi versi) è un’attenzione non programmatica ma autentica alle sofferenze degli ultimi, sentiti davvero come fratelli.

E dunque non può meravigliarci il fatto che, via via che ci avviciniamo alla fine del libro, il timbro lessicale e sintattico si impenni, pur mantenendo sempre una giusta misura (al raggiungimento della quale, lo ripeto, concorre in modo decisivo la scelta della metrica regolare).

Si veda, per fare un solo esempio, come il poeta chiuda, giustamente “in minore”, coi versi «Nubi nascondono al cielo i peccati / ma anche preghiere di figli scordati», una lirica dai toni fin lì corruschi come Preghiere di figli scordati.

D’altra parte, come dimenticare che la poesia di matrice cristiana ha spesso prediletto i toni “alti” e “forti” del confronto a tu per tu con un Dio fatto carne? Di un’interrogazione incessante, e perciò drammatica, sul proprio essere cristiani nella “carne viva” del mondo?

In questo quadro di antica tradizione, ma che si è saputa rinnovare fino al grande afflato novecentesco di un Rebora, di un Pasolini o di un’Alda Merini prima maniera, la lirica di Antonino Impellizzeri mi pare si inserisca più che dignitosamente.

E se è facile immaginare che essa possa ulteriormente affinare i propri mezzi lirico-tonali, ampliare ancora le proprie scelte lessicali, sperimentare, insomma, anche strade nuove e diverse, è certo che Fino alla carne viva costituisce un buon punto di partenza per un poeta a cui guarderemo, d’ora in poi, con crescente fiducia e viva curiosità.

Premi (Primi posti, elenco parziale)

  • 2017, Concorso Letterario CasorArte, Premio di prosa, poesia e arti figurative, Comune di Casorate Sempione (VA) con l'opera "Quell'angolo del mio Paese".
  • 2020, Premio Giovanni Cutrufelli - Sicilia Dime Novels.
  • 2021, Premio Internazionale Poetico Letterario ASAS di Messina con la silloge edita Fino alla carne viva, Sikè Euno Edizioni.

Onori

  • SMR Order of Saint Marinus - Knight BAR.svg
    Croce di 2º grado al merito della Croce Rossa Sammarinese (Argento)
  • Medaglia di Benemerenza del Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio
  • Medalla de Benemerencia de Plata "Militantis Ecclesiae".
  • Titolo di Cavaliere dell'Ordine di Dante Alighieri con distinzione.

Collegamenti esterni

Recensioni:

Altri siti:

Articoli di stampa

Note

  1. La pubblicazione  oltre a ricevere il Trofeo primo premio quale  vincitore del Premio Internazionale Poetico Letterario ASAS di Messina patrocinato dall’Università degli Studi di Messina è stato premiato al 2º Premio Letterario Nazionale "Città di Mesagne" con il patrocinio dell'Università del Salento - Dipartimento Studi Umanistici e dell'Amministrazione Comunale di Mesagne.