Differenze tra le versioni di "Alessandro Porto"

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Poeta, sceneggiatore, regista e attore.  
 
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Nel 2021 consegue la laurea in Lettere.
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==Poetica==
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===Poesia performativa===
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L’impegno artistico di Alessandro Porto è esplicitamente rivolto alla poesia performativa, a suo avviso l’unico futuro possibile per la poesia. Da qui la partecipazione e il supporto, anche pratico e teorico, al fenomeno del Poetry Slam, e il tentativo di integrare la poesia nel teatro. Suo primo impiego è però quello della Live Poetry, ossia spettacoli di sola poesia orale.
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===Frammentarietà e contraddizioni===
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L’opera di Alessandro Porto è caratterizzata più da singole intuizioni e frammenti, che da una produzione organica ed ordinata. La maggior parte dei testi sono noti per trasmissione performativa e le pubblicazioni ufficiali, pur nella loro coerenza ideale, mantengono questa tendenza alla dispersione. Il primo testo pubblicato, ''Mezzi Racconti di un Mezzo Artista'', è ad esempio più un’antologia che un testo unitario, formato da poesie, racconti di ogni genere, riflessioni critiche e parodie. Il collante è composto da una cornice di racconti che dovrebbero corrispondere a testi di diario dell’autore, ma di cui la corrispondenza tra Porto e il protagonista resta ambigua, seppur vi siano riferimenti biografici reali. Molti testi dell’autore sono citati in interviste e commenti, ma di fatto non risultano mai pubblicati, come nel caso di ''Poesia D’annata''<ref name=":0" />, ipotetica silloge di poesia di fatto inesistente. Questa tendenza a scrivere per frammenti e a lasciare incompiuti scritti e progetti editoriali è di fatto esplicitata nei ''Mezzi Racconti''. Importante è sottolineare che gli scritti, citati dall’autore o parte di una bibliografia esistente, siano spesso in contraddizione tra loro. Le idee generali restano invariate, gli intenti pure, ma spesso vengono esplicitate delle posizioni artistiche smentite in un frammento successivo e poi riprese in uno seguente. Vi è la possibilità che questo continuo cambio prospettico faccia in realtà parte del progetto artistico dell’autore stesso.<ref name=":1" />
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===Poetica degli opposti===
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Le contraddizioni che attraversano gli scritti di Porto, sono però non solo metodologiche o concettuali, ma anche stilistiche e contenutistiche. A testi neoclassici, dal carattere fortemente anacronistico, si affiancano testi giullareschi, comici o fortemente sperimentali. Della silloge inedita ''Poesia D’annata'' si parla come di un testo caratterizzato da un’evidente ripresa metrica,<ref name=":2" /><ref name=":3" /> ma ''La Sindrome di Van Gogh'' presenta una ricerca ritmica volta ad esiti ben più moderni e che forse rappresenta meglio di tutti il “metro nuovo” citato in ''A Regular Poem, Canto XI''. Una sintesi tra anacronismo ed avanguardia è rinvenibile del resto nei suoi testi più conosciuti, il componimento Poemetto Liberatorio e il poema epico A Regular Poem. Per quanto riguarda i contenuti, vi è una chiara dicotomia tra i temi notturni, legati all’incubo, all’eros e all’immaginario decadente e i temi diurni, collegati all’amore, alle stelle e a temi comici.<ref name=":4" /> Tanto in libri e raccolte, quanto nei singoli componimenti, è visibile questo contrasto tematico, che talvolta si alterna senza speranza di trovare un continuum tra i due aspetti.
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===Stella, Gioia e Caligine: la musa a tre facce===
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Le sfaccettature dell’autore sono del resto rigettate tanto sugli ambienti descritti quanto sui suoi personaggi letterari. È questo il caso di Stella, personaggio onnipresente nella produzione di Porto e che pare corrisponda ad una persona reale. Da quello che si ricava dai testi, pare sia la destinataria della totalità degli scritti dell’autore, come egli riferì in un’intervista. Nei Mezzi Raconti l’amore per Stella è confrontato con il sentimento provato per altre donne e più volte è descritto in termini stilnovisti e beatificanti. Si fa riferimento a Stella, presumibilmente un senhal, come a motivo di salvezza dall’incubo e dall’autodistruzione. Come una sorta di Beatrice contemporanea, essa è presentata quale incarnazione di valori perduti, entità semidivina in grado di salvare il poeta dalla propria condizione di sofferenza, dovuta alla vita, all’incubo e all’ossessione. Stella appare del resto anche in alcuni spettacoli (Astra e Lucia e Colpa di una Stella), denotandone una trasversalità totale nella produzione dell’autore. Se di Stella si parla in più punti in toni quasi angelici, è da notare che in testi come Aegri Somnia essa cambia senhal e cambia aspetto. Da musa celestiale diviene quasi un demone tormentatore, col nome di Caligine, e ci è dato riconoscerla come la stessa musa solo grazie alla descrizione che Porto fa di determinati dettagli (si veda il ricorrente “Occhi scuri, scrigni, custodi di misteri” <ref name=":1" /><ref name=":2" />). Caligine, a differenza di Stella, è raccontata come una dea oscura, portatrice di dolore e angoscia, pronta a prendersi gioco del poeta (in Aegri Somnia identificato nel figlio Caos). A questa metamorfosi maligna, fa contrasto un’altra faccia ancora della musa, Gioia, probabilmente il vero nome della ragazza. Stella appare per la prima volta con il nome Gioia in La Sindrome di Van Gogh e poi ancora in Favole Alcoliche per Bambini Extraterrestri e in A Regular Poem. Gioia, a differenza di Stella e Caligine, non viene descritta in termini metafisici, ma pare rappresentare l’essenza più umana della musa. Questa ambivalenza tra metafisico e terreno è esplicitata chiaramente in A Regular Poem<ref name=":2" />, dove si fa rifermento alla musa sia con il nome di Stella che col nome di Gioia. In particolare ci viene descritta Stella tramite gli altri personaggi come la musa celeste, mentre la ragazza si riferisce a sé stessa come Gioia, rifiutando la trasfigurazione in senso ultraterreno. Nello spettacolo Colpa di una Stella si fa riferimento ad un’ultima opera futura che avrebbe concluso e messo un punto alla presenza di Stella nella produzione di Porto; si può dedurre che quest’opera fosse A Regular Poem. A conclusione di Colpa di una Stella, Porto afferma, ricalcando la Vita Nova, di non voler più scrivere di questa donna fino a che non avrebbe avuto da dirne cose ancor più alte, quali non sono mai state dette per alcuna. Considerando la Divina Commedia come uno dei modelli principali di A Regular Poem, è chiara l’equivalenza. Stella viene del resto salutata, il A Regular Poem, Congedo<ref name=":2" />, con un addio, segnando forse la sua definitiva scomparsa dalla produzione di Porto.
  
 
==Pubblicazioni==
 
==Pubblicazioni==
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*Mezzi Racconti di un Mezzo Artista, L'Erudita Edizioni, giugno 2017<ref>ISBN 9788867702565</ref>
 
*Mezzi Racconti di un Mezzo Artista, L'Erudita Edizioni, giugno 2017<ref>ISBN 9788867702565</ref>
  
* La Sindrome di Van Gogh, Wattpad 2017
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*La Sindrome di Van Gogh, Wattpad 2017
* Favole Alcoliche per Bambini Extraterrestri, Wattpad 2017
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*Favole Alcoliche per Bambini Extraterrestri, Wattpad 2017
* Aegri Somnia, Wattpad 2018
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*Aegri Somnia, Wattpad 2018
  
 
*A Regular Poem, Ananke LAB, luglio 2019<ref>ISBN 9788898986842</ref>
 
*A Regular Poem, Ananke LAB, luglio 2019<ref>ISBN 9788898986842</ref>
  
* Pagina dedicata a [[A Regular Poem]] pubblicata su WikiPoesia, novembre 2019
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*Pagina dedicata a [[A Regular Poem]] pubblicata su WikiPoesia, novembre 2019
  
 
==Altre pubblicazioni==
 
==Altre pubblicazioni==
 
Sulla poesia e le sue nuove forme, Il Volo di Esterina blog, 9 novembre 2018
 
Sulla poesia e le sue nuove forme, Il Volo di Esterina blog, 9 novembre 2018
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==Poesie pubblicate su WikiPoesia==
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*[[Poemetto liberatorio]]
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*[[Quanto è banale amare]]
  
 
==Premi (elenco parziale)==
 
==Premi (elenco parziale)==
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==Rassegna stampa==
 
==Rassegna stampa==
  
*Il Dialogo di Monza<ref>http://www.ildialogodimonza.it/a-regular-poem-il-primo-poema-epico-del-nostro-secolo/</ref><ref><nowiki>http://www.ildialogodimonza.it/alla-scoperta-di-nuovi-giovani-talenti/</nowiki></ref>
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Versione delle 12:36, 16 dic 2021

"La poesia può ancora mettere in luce molte cose del mondo, può dimostrare le contraddizioni della nostra società, può pure denunciarle, se lo sente, ma è certo che debba uscire dai musei. La poesia deve tornare arte performativa, deve essere declamata, deve essere ascoltata come si ascolta la musica e questo è ciò che cerco di fare scrivendo ed esibendomi".

Alessandro Porto

Alessandro Sebastiano Porto è nato a Monza nel 1999.

Poeta, sceneggiatore, regista e attore.

Nel 2021 consegue la laurea in Lettere.

Poetica

Poesia performativa

L’impegno artistico di Alessandro Porto è esplicitamente rivolto alla poesia performativa, a suo avviso l’unico futuro possibile per la poesia. Da qui la partecipazione e il supporto, anche pratico e teorico, al fenomeno del Poetry Slam, e il tentativo di integrare la poesia nel teatro. Suo primo impiego è però quello della Live Poetry, ossia spettacoli di sola poesia orale.

Frammentarietà e contraddizioni

L’opera di Alessandro Porto è caratterizzata più da singole intuizioni e frammenti, che da una produzione organica ed ordinata. La maggior parte dei testi sono noti per trasmissione performativa e le pubblicazioni ufficiali, pur nella loro coerenza ideale, mantengono questa tendenza alla dispersione. Il primo testo pubblicato, Mezzi Racconti di un Mezzo Artista, è ad esempio più un’antologia che un testo unitario, formato da poesie, racconti di ogni genere, riflessioni critiche e parodie. Il collante è composto da una cornice di racconti che dovrebbero corrispondere a testi di diario dell’autore, ma di cui la corrispondenza tra Porto e il protagonista resta ambigua, seppur vi siano riferimenti biografici reali. Molti testi dell’autore sono citati in interviste e commenti, ma di fatto non risultano mai pubblicati, come nel caso di Poesia D’annata[1], ipotetica silloge di poesia di fatto inesistente. Questa tendenza a scrivere per frammenti e a lasciare incompiuti scritti e progetti editoriali è di fatto esplicitata nei Mezzi Racconti. Importante è sottolineare che gli scritti, citati dall’autore o parte di una bibliografia esistente, siano spesso in contraddizione tra loro. Le idee generali restano invariate, gli intenti pure, ma spesso vengono esplicitate delle posizioni artistiche smentite in un frammento successivo e poi riprese in uno seguente. Vi è la possibilità che questo continuo cambio prospettico faccia in realtà parte del progetto artistico dell’autore stesso.[2]

Poetica degli opposti

Le contraddizioni che attraversano gli scritti di Porto, sono però non solo metodologiche o concettuali, ma anche stilistiche e contenutistiche. A testi neoclassici, dal carattere fortemente anacronistico, si affiancano testi giullareschi, comici o fortemente sperimentali. Della silloge inedita Poesia D’annata si parla come di un testo caratterizzato da un’evidente ripresa metrica,[3][4] ma La Sindrome di Van Gogh presenta una ricerca ritmica volta ad esiti ben più moderni e che forse rappresenta meglio di tutti il “metro nuovo” citato in A Regular Poem, Canto XI. Una sintesi tra anacronismo ed avanguardia è rinvenibile del resto nei suoi testi più conosciuti, il componimento Poemetto Liberatorio e il poema epico A Regular Poem. Per quanto riguarda i contenuti, vi è una chiara dicotomia tra i temi notturni, legati all’incubo, all’eros e all’immaginario decadente e i temi diurni, collegati all’amore, alle stelle e a temi comici.[5] Tanto in libri e raccolte, quanto nei singoli componimenti, è visibile questo contrasto tematico, che talvolta si alterna senza speranza di trovare un continuum tra i due aspetti.

Stella, Gioia e Caligine: la musa a tre facce

Le sfaccettature dell’autore sono del resto rigettate tanto sugli ambienti descritti quanto sui suoi personaggi letterari. È questo il caso di Stella, personaggio onnipresente nella produzione di Porto e che pare corrisponda ad una persona reale. Da quello che si ricava dai testi, pare sia la destinataria della totalità degli scritti dell’autore, come egli riferì in un’intervista. Nei Mezzi Raconti l’amore per Stella è confrontato con il sentimento provato per altre donne e più volte è descritto in termini stilnovisti e beatificanti. Si fa riferimento a Stella, presumibilmente un senhal, come a motivo di salvezza dall’incubo e dall’autodistruzione. Come una sorta di Beatrice contemporanea, essa è presentata quale incarnazione di valori perduti, entità semidivina in grado di salvare il poeta dalla propria condizione di sofferenza, dovuta alla vita, all’incubo e all’ossessione. Stella appare del resto anche in alcuni spettacoli (Astra e Lucia e Colpa di una Stella), denotandone una trasversalità totale nella produzione dell’autore. Se di Stella si parla in più punti in toni quasi angelici, è da notare che in testi come Aegri Somnia essa cambia senhal e cambia aspetto. Da musa celestiale diviene quasi un demone tormentatore, col nome di Caligine, e ci è dato riconoscerla come la stessa musa solo grazie alla descrizione che Porto fa di determinati dettagli (si veda il ricorrente “Occhi scuri, scrigni, custodi di misteri” [2][3]). Caligine, a differenza di Stella, è raccontata come una dea oscura, portatrice di dolore e angoscia, pronta a prendersi gioco del poeta (in Aegri Somnia identificato nel figlio Caos). A questa metamorfosi maligna, fa contrasto un’altra faccia ancora della musa, Gioia, probabilmente il vero nome della ragazza. Stella appare per la prima volta con il nome Gioia in La Sindrome di Van Gogh e poi ancora in Favole Alcoliche per Bambini Extraterrestri e in A Regular Poem. Gioia, a differenza di Stella e Caligine, non viene descritta in termini metafisici, ma pare rappresentare l’essenza più umana della musa. Questa ambivalenza tra metafisico e terreno è esplicitata chiaramente in A Regular Poem[3], dove si fa rifermento alla musa sia con il nome di Stella che col nome di Gioia. In particolare ci viene descritta Stella tramite gli altri personaggi come la musa celeste, mentre la ragazza si riferisce a sé stessa come Gioia, rifiutando la trasfigurazione in senso ultraterreno. Nello spettacolo Colpa di una Stella si fa riferimento ad un’ultima opera futura che avrebbe concluso e messo un punto alla presenza di Stella nella produzione di Porto; si può dedurre che quest’opera fosse A Regular Poem. A conclusione di Colpa di una Stella, Porto afferma, ricalcando la Vita Nova, di non voler più scrivere di questa donna fino a che non avrebbe avuto da dirne cose ancor più alte, quali non sono mai state dette per alcuna. Considerando la Divina Commedia come uno dei modelli principali di A Regular Poem, è chiara l’equivalenza. Stella viene del resto salutata, il A Regular Poem, Congedo[3], con un addio, segnando forse la sua definitiva scomparsa dalla produzione di Porto.

Pubblicazioni

  • Mezzi Racconti di un Mezzo Artista, L'Erudita Edizioni, giugno 2017[6]
  • La Sindrome di Van Gogh, Wattpad 2017
  • Favole Alcoliche per Bambini Extraterrestri, Wattpad 2017
  • Aegri Somnia, Wattpad 2018
  • A Regular Poem, Ananke LAB, luglio 2019[7]
  • Pagina dedicata a A Regular Poem pubblicata su WikiPoesia, novembre 2019

Altre pubblicazioni

Sulla poesia e le sue nuove forme, Il Volo di Esterina blog, 9 novembre 2018

Poesie pubblicate su WikiPoesia

Premi (elenco parziale)

  • Campionato Regionale Poetry Slam Under20, 2017
  • X-Factor Letterario Parole aperte, 2019

Spettacoli

Di cui sceneggiatore e regista:

  • Passioni e Vizi dei Fratelli Verri, 15 ottobre 2017
  • La Vendetta del Tapiro, 22 settembre
  • Astra e Lucia, 24 marzo 2018
  • Colpa di una Stella, 11 novembre 2018
  • Spettacolo Strano (2), 28 settembre 2019
  • The Porto and Berti Show, 22 novembre 2019
  • A Regular Drama, 16 maggio 2019

Rassegna stampa

Collegamenti esterni

https://www.ilsuperuovo.it

Note