A pugni stretti
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A pugni stretti
Ne ho nutriti di figli
anche se poco era il mio latte
e piano piano dissanguavo in mare.
Scalzato ho i piedi, prima di ritornare
ho le bocche del cuore assettate ed infette.
Grondami cielo, qui è nuvole e nero
non ho più figli a cui dare da bere
piovimi addosso, scrostami il petto
ho i pugni ricolmi di pece e cemento
le bocche del cuore cucite da sempre.
Premi
- Premio “Napoli cultural classic” 2015 – silloge inedita
Pubblicazioni
- Tratta da “Il Viaggio”, Oceano Edizioni 2016