Le mie poesie più belle

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di Felice Spampanato


Le mie poesie più belle
le ho partorite tra incubi e sogni.

L'ho cucite coi fili della notte.
L'ho cullate e viste crescere.

Poi, poco a poco,
l'ho viste allontanarsi:

si sono mischiate
tra i ricordi più abietti e i pensieri più cupi.

Ho gioito con loro intimamente
e ho gridato senza voce nella tacita notte.

Ho lottato per recuperarle dall'acqua
che ingoia e dal freddo che uccide.

Ora, vedo brandelli di versi
sparsi nel grigio.

A me resta la rabbia
per non averle salvate

A loro la libertà
di volare.

[1]

Notes

  1. Poesia ricevuta in occasione del Primo Congresso di WikiPoesia.