Antonella Laviola

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Antonella Laviola è nata il 5 maggio 1951.

Vive e lavora a Roma.[1]

Premi (Elenco parziale)

  • 1989 Premio Internazionale H. Hemingway
  • 1999 Premio Internazionale "Omaggio a Victor Hugo"
  • 2000 Premio Passaporto Duemila

Libri pubblicati

  • Il Bagatto, 1982. Antologia con altre poetesse
  • Percorso, 2018. Raccolta di poesie
  • Colori, 2018. Antologia con altri poeti
  • Riflessi, 2018. Antologia con altri poeti

Intervista di WikiPedia

A cura di Maria Luisa Dezi (settembre 2019)

  • Come è entrata la poesia nella tua vita?

E' entrata a 16 anni, in piena crisi adolescenziale. La mia vita era caratterizzata da timidezza, solitudine e la poesia è stato lo strumento per gestire questa cosa. Ho cominciato a scrivere così, senza un filone preciso, ma per esprimere me stessa, la mia inquietudine, la mia poca comunicazione con l'esterno.

  • Allora, in questo senso, la poesia ti ha aiutato. Com'è la vita se la si osserva attraverso la poesia?

Certamente la poesia mi ha aiutato ad esprimere il mio mondo. E' stata allora una sorella presente a cui rivelare la mia tristezza. La vita se la si osserva attraverso la poesia assume una connotazione veramente vitale, intensa, gioiosa e dolente. O è la vita che rende tale la poesia? Probabilmente il rapporto è reciproco.

  • Ancora oggi scrivi con la stessa passione.

Sì, scrivo con ancora più passione perché spiritualmente mi sono evoluta negli anni.

  • Quali sono i tuoi autori preferiti?

Sono Neruda, Ungaretti ed il grandissimo Leopardi.

  • E la tua poesia preferita?

"Mi illumino di immenso".

  • Hai vinto anche premi. Ti ricordi l'emozione del primo premio vinto?

Più che altro il primo premio vinto è stato inaspettato perché non pensavo assolutamente di vincerlo. Un po' di emozione certo c'é stata.

  • Progetti futuri?

Voglio terminare un libro che sto scrivendo di filastrocche per bambini, ispirato all'amore nelle sue varie connotazioni. Altri progetti li svilupperò giorno per giorno.

  • E' molto bello questo. Ma come mai vuoi rivolgerti ai bambini?

Perché voglio trasmettere loro il concetto che l'amore è insito in ogni cosa ed in ogni esperienza e voglio farlo con un linguaggio a loro consono.

  • C'è qualche domanda che vuoi che ti faccia?

Sì, vorrei che mi chiedessi perché scrivo. Scrivo perché mi è naturale farlo, scrivo per dare un messaggio positivo, scrivo per comunicare agli altri, scrivo perché mi piace scrivere.

  • Infatti, le tue poesie sono piene di luce, di amore per la vita, di messaggi positivi.

Grazie. E' quello che volevo comunicare.


Note