Cavalli

Da WikiPoesia.
Versione del 21 lug 2022 alle 15:54 di Admin (discussione | contributi) (Creata pagina con "di Bartolomeo Bellanova <poem style="border: 2px solid #d6d2c5; background-color: #f9f4e6; padding: 1em;"> '''Cavalli''' Nel silenzio all’improvviso esplode un’onci...")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

di Bartolomeo Bellanova

Cavalli


Nel silenzio all’improvviso
esplode un’oncia di vita:
due nitriti liberati,
otto zoccoli sul colmo
del cucchiaio di sassi e terriccio.

Due criniere serafiche
anguillano languide
nei preliminari d’amore.

Intorno è passato
il nostro plotone d’esecuzione
implacabile tecnologia del disboscamento;
un filare funereo
di tronchi e rami forti giace.

Fratturata legna,
furono nomi propri e famiglie
alberi genealogici ospitali.

Il dirupo nudo
vomita terrafoglie,
singhiozza muschi morti e bave.

Quanta marcescenza tracima
a ogni passo.

Guarda i nostri artigli
azzannare la terra
vomitarle addosso
il doppio malto
del nostro nulla.

E il gallo ora canta per la sesta volta,
ma già alla prima lo abbiamo tradito.

Ogni strage ha la sua penombra,
si consuma lontano dalle fanfare.





                        

Premi

Note